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Autore: foschi    23/08/2012    2 recensioni
Camminava infischiandosene della folla che lo spingeva e strattonava. I rumori gli giungevano distorti e lontani: tutto ciò che sentiva era un profondo dolore misto ad una grande rabbia indirizzata al compagno, indirizzata a se stesso: come aveva potuto illudersi? Come aveva osato sperare che lui ricambiasse i suoi sentimenti? Non era altro che attrazione fisica quello che provava per lui e lui avrebbe dovuto saperlo! Avrebbe dovuto sapere che era tutto solo un gioco, che quell'innocente e casto bacio che si erano scambiati qualche settimana addietro non era che l'inizio di un perverso gioco che aveva trovato - finalmente! - la sua conclusione.
Spero vi abbia incuriositi :P
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Marik/Malik Ishtar, Ryou Bakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dije Adios

[It's too late to apologize]

Salve gente! :D

Eccomi tornata con questa nuova storia su questa fantastica coppia! **

Spero vi piaccia! ^^

Buona lettura!! :D




- Marik... - ansimò il giovane steso sul letto senza ricevere risposta. Sospirando, si mise a sedere.

Il compagno che lo sovrastava fu costretto ad interrompere il rituale erotico che stava svolgendo: - Che c'è? - domandò spazientito ed infastidito:

- Stai facendo tutto questo per gioco, per provare piacere, o per altro...? -

Il giovane sbatté le palpebre perplesso: - Perché? -

- Rispondi! -

- Io... - balbettò confuso – Non penso ci sia altro! Cioè, io... -

- Basta così, ho capito – si alzò con aria seria dal letto, vestendosi. Si diresse verso la porta: - Addio, Marik – ed essa si richiuse alle sue spalle con un tonfo:

- Ryou!!! - tentò di chiamarlo, ma invano. Frustrato, strinse un pugno:

- Maledizione! - imprecò contro se stesso.




Camminava infischiandosene della folla che lo spingeva e strattonava.

I rumori gli giungevano distorti e lontani: tutto ciò che sentiva era un profondo dolore misto ad una grande rabbia indirizzata al compagno, indirizzata a se stesso: come aveva potuto illudersi? Come aveva osato sperare che lui ricambiasse i suoi sentimenti? Non era altro che attrazione fisica quello che provava per lui e lui avrebbe dovuto saperlo! Avrebbe dovuto sapere che era tutto solo un gioco, che quell'innocente e casto bacio che si erano scambiati qualche settimana addietro non era che l'inizio di un perverso gioco che aveva trovato - finalmente! - la sua conclusione.

Avrebbe dovuto sapere che non ci sarebbe mai stato niente! Non avrebbe dovuto illudersi...

Le lacrime scendevano a fiotti, infrenabili, cristalline, amare...

- Maledizione a te, Marik! Guarda come mi sono ridotto a causa tua! Come hai potuto giocare con i miei sentimenti? Ti ho dato tutto di me: la mia vita, la mia anima, la mia fiducia, il mio corpo... e tu con cosa mi hai ricambiato? Con una moneta falsa! Ma è ora di dire basta a tutto questo! E' ora di lottare per ciò che voglio: non più false promesse, io voglio solo amore! Ma tu questo non me lo vuoi dare! Per te è tutto un gioco, anche i miei sentimenti... ebbene, sai che ti dico? Ti dico che non voglio più piangere per te, un momento fa ti ho perso ed è per questo che, quando chiudo i miei occhi, ti immagino ancora qui accanto a me... qualsiasi luogo io percorra ha a che fare con te! Ad ogni passo ci sono testimoni di quest'amore che non c'è mia stato!...

Ma ora basta! Ti ho detto addio ed è stata la fine di tutto, non è rimasto niente fra noi due: solo questo dolore e quest'addio... Io proseguirò per la mia strada, tu per la tua... ma non posso continuare a piangere per te, crudele! Niente tornerà più come prima, è inutile continuare a tenere il tuo ricordo: non mi volterò indietro ma, nonostante questa forza che cerco ostinatamente di dimostrare, quando chiudo i miei occhi, immagino che tutto ricominci!

Ma non posso più permettermi di illudermi: addio, Marik, dimenticati di me... - concluse sospirando. Guardò davanti a sé con occhi lucidi: era tempo di proseguire per la sua strada e di lasciarsi il passato alle spalle...





Cercava di raggiungerlo: era lì! Lì davanti a lui! - Ryou! Ryou! – lo chiamò sperando che lui lo sentisse ma fu tutto inutile: il rumore della folla copriva la sua voce:

- Ryou! - corse e strattonò gente di cui ignorò le imprecazioni:

- Ryou! - L'interpellato arrestò il suo cammino; irrigidendosi, si voltò lentamente: - Marik?! -

- Ryou... - ansimò per la corsa – io ti chiedo scusa, sono stato un idiota: per tutto questo tempo non ho fatto altro che giocare con te – lo sguardo del giovane si fece duro – Ma io ho capito che non posso perderti! Ho capito che tu per me non sei solo un gioco; che tu per me sei molto di più!

So che non avrei mai dovuto fare quello che ho fatto ma mi sono accorto di amarti solo quando ti ho perso! Non potrò vivere senza i tuoi occhi; senza la tua voce, senza la tua risata... Non potrò dimenticare il giorno in cui ti ho conosciuto; come fa male sapere che non farò più parte della tua vita! Dimmi, ora che farò con i tuoi ricordi? Ora che il tempo che abbiamo trascorso insieme non tornerà più; ora che il mondo va avanti mentre io rimango qui a piangere per il tuo amore che ho perso...

Permettimi di riparare al mio errore: ti prometto che ti amerò come nessun altro sulla terra ti ha amato... ti prego, Ryou! - e scoppiò in un pianto a dirotto.

Intenerito, Ryou gli si avvicinò. Gli posò una mano su una spalla mentre con l'altra gli asciugava le lacrime, carezzandolo: - Marik, io vorrei poter ricominciare daccapo, ma mi hai ferito troppo profondamente e troppo a lungo. Vorrei che tu mi stessi sempre accanto, ma ormai è troppo tardi per chiedere scusa; sono qui e mi dici che ti dispiace, che non avresti mai pensato che me ne sarei andato lasciandoti dicendo che è troppo tardi per chiedere scusa... Ti darei un'altra possibilità perché ho bisogno di averti accanto a me come il cuore ha bisogno di battere ma non posso permettermelo! Ti amo sinceramente ma tu hai tinto quest'amore con la falsità. Sei tornato da me e mi hai chiesto scusa come un angelo, ma io devo fare quello che è meglio per me, tu starai bene ma io devo voltare pagina ed essere quello che sono! Devo continuare per la mia strada e, chissà, forse un giorno ci rincontreremo e potremo stare insieme per sempre, ma non ora: c'è troppo dolore fra noi... - si chinò a baciarlo, un ultimo e struggente bacio:

- Addio, Marik – e, sorridendogli un'ultima volta, riprese il cammino: - Ryou!! - Ma lui non si voltò: il loro era un triste e definitivo addio.


FINE






Angolo Autrice


Salve! :D

Dunque... Che dire?... <__< Io amo questa coppia e non sopporterei di vederli separati: non possono stare l'uno lontano dall'altro però... questa storia va contro i miei pensieri! D:

Non so da quale angolino del mio cervello fuso sia uscita! D:

Comunque,

ho provato ad esprimere i pensieri di entrambi i personaggi davanti alla loro separazione...

Scusate, questa storia fa schifo! >__

Inoltre, ho dovuto modificare, come mi è stato fatto notare, il nome del coprotagonista della storia: avevo scritto Bakura, ma intendevo Ryou! Scusate, fino ad ora non mi era molto chiara la storia dei due personaggi! ^^"

Grazie comunque per aver letto!! ^^

Un bacio!! =D

   
 
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