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Autore: sheneedslove    24/08/2012    13 recensioni
-Niall..-Inizio a parlare con l'intenzioni di scusarmi e dirgli che non era il momento, che non so perché l'ho fatto, che non sono sicura di voler stare con lui e molte altre cose ma la sua reazione mi pietrifica. Le sue braccia si stringono intorno a me e il suo viso sprofonda nei miei capelli.
-Non lasciarmi, sei tutto quello che ho.-Mi scongiura all'orecchio con voce flebile.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 1.

 

June 2009.

Mullingar, Ireland.
 

 
 
Dire che qui il tempo è imprevedibile è poco.Fino a qualche giorno fa il caldo mi costringeva a girare per casa senza maglietta mentre ora sono due giorni che piove ininterrottamente. La pioggia in fin dei conti non mi dispiace,non potremmo di certo vantare prati così verdi se non piovesse spesso e poi è una buona occasione per passare intere giornate a strimpellare la chitarra.Ho provato anche a canticchiare e devo dire che le mie doti canore sono state apprezzate da mia madre che quando si mette a stirare intere pile di vestiti mi prega sempre di farle compagnia e cantarle qualcosa.
 
La voce di mamma mi avvisa dal piano di sotto che il pranzo è pronto.Poso la chitarra e mentre scendo le scale mi accorgo di avere una fame da lupi.
 
-Non prendere impegni per oggi pomeriggio tesoro.-Dice mia madre mentre mi riempie il piatto.
 
-Perché?-Chiedo incuriosito mentre il mio stomaco rumoreggia aspettando impaziente che il piatto sia riempito.
 
-Stamattina ho fatto amicizia con una commessa della profumeria.Abbiamo chiacchierato parecchio e mi ha detto di avere una figlia più o meno della tua età che si è messa in testa di dover imparare a suonare la chitarra.
 
-Non dirmi che..-Cerco d'interromperla sapendo come era andata a finire la loro conversazione ma continua a parlare.
 
-Gli ho detto che avresti potuto insegnarli tu.Ovviamente verrai pagato.
 
-La devi smettere di fare le cose senza chiedere il mio parere.Non ti è venuto in mente che non avessi nessuna voglia d'insegnare a suonare ad una stupida ragazzina?-Mi mordo la lingua pentito del modo in cui le ho risposto ma la rabbia ha preso il sopravvento.Non ho nessuna voglia di presentarmi a casa di sconosciuti e perdere tempo con una ragazza mai vista e magari terribilmente irritante.Mi è passata anche la fame.
 
-Scusami,la chiamo e le dico che hai altri impegni.-La vedo abbassare lo sguardo e continuare a riempire i piatti.Mi sento in colpa.
 
-No,scusami tu.A che ora è la prima lezione?-Accenno un sorriso e vedo lei fare lo stesso.
 
-Alle quattro,la loro casa non è molto lontana da qui.-Annuisco e finisco di mangiare in silenzio.
Me ne torno in camera non appena anche gli altri finiscono di mangiare.Alzo lo sguarzo verso l'orologio appeso alla parete.Mancano ancora due ore.Decido di mettermi a dormire per far passare il tempo  e mi risveglio solo quando manca mezz'ora alle quattro.
 
 
-Dopo mi racconti come è andata la prima lezione.-Mi blocca mia madre prima di uscire.
 
-Va bene mamma.-La bacio ed esco dirigendomi verso la casa sconosciuta.Finalmente trovo la via esatta e continuo a camminare un pò nervoso controllando i civici.
 
Ci siamo.Ravvivo i capelli con la mano,asciugo sui Jeans le mani sudate per il nervosismo e suono il campanello.
Una donna,presumo la madre della ragazza,viene ad aprirmi.Ha un aria giovanile,dei corti capelli biondo cenere (presumo tinti),occhi verde bottiglia ed una carnagione molto chiara.Non appena mi vede sorride tendendomi la mano.
 
-Tu devi essere Niall io sono Liz,la madre di Joy.-''Joy'' Ripeto a mente il nome della ragazza e lo memorizzo.
 
-Piacere.-Stringo la sua mano e la seguo dentro casa guardandomi intorno.La casa è enorme ed arredata con mobili dall'aria costosissima.Con il costo di uno di essi avrei potuto risistemare camera mia,dei miei genitori e perché no, anche il salone.
 
-Bella casa.-Mi sento a disagio.
 
-Grazie,sei gentilissimo.Ti accompagno in camera di Joy.-Continuo a seguirla come un cagnolino salendo le scale.
 
-Joy è arrivato Niall.-Bussa alla porta della figlia e senza aspettare risposta entra.
 
Seduta sul letto a gambe incrociate c'era una ragazza con dei capelli castani che le ricadevano dritti lungo la schiena.Alza lo sguardo verso di noi e i suoi occhi verdi di una tonalità forse più chiari di quelli della madre mi paralizzano.Sembra analizzarmi attentamente per qualche secondo e mi sento parecchio in imbarazzo ma poi improvvisamente il suo volto si apre in un sorriso. Poggia la penna che ha in mano, a cui non avevo fatto caso, dentro un quadernino rosso che chiude e infila sotto il cuscino.
 
-Piacere di conoscerti Niall,grazie di essere venuto.-Mi stringe la mano.Il suo tono di voce gentile e il suo viso sorridente mi fanno tranquillizzare.
 
-Bene,vi lascio soli.-Liz esce dalla stanza chiudendo la porta.Siamo soli.Ricomincio ad innervosirmi.
 
-Allora da cosa iniziamo,maestro?-Dice con un tono divertito.
 
-Che c'è di cosi divertente?
 
-No niente solo che non ti ci vedo come maestro.Siamo sicuri che riuscirai ad insegnarmi qualcosa? Sono una tosta ti avverto.-Mi stupisco della sua sfacciatagine.Ci conosciamo da due minuti o sbaglio?
 
-Non devi sottovalutarmi solo perché abbiamo la stessa età,inizia a portarmi un pò di rispetto.-Non risponde.Rimaniamo in silenzio per qualche secondo a guardarci con aria di sfida.Il contatto prolungato con il suo sguardo mi mette in imbarazzo.L'espressione del suo viso cambia lentamente.La sua bocca si curva in un sorriso e poi si apre dando vita ad una risata ed io rido insieme a lei.Anche il suono della sua risata, come i suoi modi di fare, ha un non so ché di particolare.In questi pochi minuti passati insieme ho provato a decifrare la sua personalità e se l'apparenza non mi inganna direi che è una delle persone più spontanee  e piene di vita che  io conosca e ora capisco anche la scelta del suo nome ''Joy'' ; non poteva essere più adatto.Eppure sotto il suo sguardo c'è qualcosa di tenero che mi fa venire voglia di stringerla a me.Strano come una persona che conosci da cosi poco può scatenarti tante emozioni dentro e farti sentire perfettamente a tuo agio come se vi conosceste da una vita.
 
-Quanti anni hai, Niall?-Sentire il mio nome pronunciato da lei mi fauno strano effetto.Indugio qualche secondo prima di rispondere.Questa non ci voleva.Riesce a farmi dimenticare anche la mia età,figuriamoci come si suona la chitarra.
 
-Sedici.-Infine riesco a rispondere.
 
-Allora io sono più grande di te,ne ho diciasette quindi porta rispetto.-Ride ancora,mi piace sentirla ridere.
-Si certo come no,iniziamo con la lezione che è meglio.-Tiro fuori la chitarra dalla mia custodia e lei ne prende una appoggiata accanto al suo letto.
 
-Posso?-Indico la sua chitarra e lei annuisce.
 
-E' bellissima.-La accarezzo stupito.
 
-Era di mio padre,da giovane faceva parte di una band.Ora è troppo impegnato per insegnarmi a suonare.-Leggo nei suoi occhi un velo di tristezza.In effetti anche in quel momento il padre non è in casa o almeno io non l'ho visto.
 
-Che lavoro fa tuo padre?-Mi azzardo a chiedere forse toccando un argomento delicato.
 
-Avvocato.Sta pochissimo a casa e quando c'è sta sempre chiuso nel suo studio ad esaminare qualche scartoffia.
 
-Capisco.-Ecco spiegati i mobili super costosi.Stavo a casa di un avvocato.
 
-Beh non devi farmi da psicologo inizia ad insegnarmi qualcosa.Non vedo l'ora d'imparare.-Dice con entusiasmo ed inizio ad insegnarle pazientemente come tenere le dita per ottenere ogni nota della scala di do.
 
-La tua chitarra è scordata.-Gliela tolgo dalle mani e gliela sistemo mentre sento i suoi occhi su di me.
 
-Fammi sentire cosa sai fare maestro,suonami qualcosa.-Dice mettendosi nella stessa posizione in cui l'ho vista entrando; a gambe incrociate sul letto.
 
-Cosa vuoi che ti suoni?
 
-Stupiscimi.
 
Annuisco ed inizio a suonare timidamente le note di '' I'm yours ''.
 
Mentre suono rivolgo qualche sguardo verso di lei che mi guarda incantata.
-La conosco questa canzone!-Sorride ed inizia a cantare con me ma immediatamente zittisco e lascio proseguire lei.Ha una voce incantevole.Continuo a suonare e ora sono io che la guardo incantato.Un angelo,ecco cos'è.
 
La canzone con mio dispiacere finisce.
 
-Hai una voce bellissima.-Dico ancora sorpreso.
 
-Dici? Adoro cantare,anche per questo vorrei imparare a suonare.Mi piacel'idea di mettermi in camera mia e rilassarmi sul letto a suonare la chitarra e cantare fin quando voglio.
 
Signore e signori sono lieto di presentarvi la mia donna ideale.
 
-Che c'é?-S'interrompe ridendo.
 
-Niente è solo che..niente.-Scuoto la testa e torno alla realtà.E' una semplice ragazza,molto carina, ma che conosco da un ora.Niente di più.
 
La madre di Joy bussa alla porta e come aveva fatto prima non aspetta una risposta ed entra.
-Allora come è andata?
 
-Benissimo mamma.-Liz guarda verso di me e confermo annuendo con la testa.
 
-Quando sei libero per la prossima lezione, Niall?-Dice Liz tirando fuori i soldi dal portafoglio e porgendomeli.Li prendo sentendomi in colpa.Erano più di quelli che avevo sperato e poi mi sembra ridicolo essere pagato per qualcosa che mi piace fare.
 
-Non so,quando volete.-Le farfalle mi riempiono lo stomaco all'idea di rivedere Joy.
 
-Puoi passare domani?-Mi chiede Joy.
 
-Joy non essere invadente,è in vacanza anche lui.Sicuramente vorrà passare del tempo con i suoi amici.
 
-Domani va benissimo.-Intervengo.
 
-Bene,allora ci vediamo domani.-Dice  Liz sorpresa dalla mia disponibilità.
 
-A domani.-Prendo la chitarra e mi volto verso Joy prima di lasciare la stanza.
 
-A domani.-Dice lei salutandomi con un cenno di mano e un sorriso.

 
Me ne torno a casa benedicendo mia madre di avermi consigliato a Liz come insegnante di chitarra.


  
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