If I die young, bury me in satin
                                                                                                                                  Lay me down on a bed of roses
                                                                                                                                  Sink me in the river at dawn
                                                                                                                                  Send me away with the words of a love song


La guerra era finita.
Avevano vinto, avevano sconfitto Crono e il suo esercito. Sì, ma a che prezzo?
Quante giovani vite erano state tagliate dalle forbici inesorabili delle Parche!
L’intero Campo era andato avanti a festeggiare per la vittoria, ma lei no. Lei riusciva solo a pensare alla sua amica, che aveva perso la vita per colpa sua. Silena era morta. Clarisse se ne stava nell’arena, facendo a pezzi manichini con la sua lancia.
Un colpo e la testa di un manichino si staccò e cadde al suolo. Un grido, di rabbia, di tristezza, di impotenza. Un altro colpo. Anche quel manichino venne squarciato. Ma Clarisse non era soddisfatta, continuò a farli a pezzi uno dopo l’altro, finchè la sua lancia non si spezzò e lei cadde in ginocchio, incapace di trattenere le lacrime.
-Clarisse…- la voce di un ragazzo, alle sue spalle.
-Vattene, Chris.- disse lei singhiozzando. Non voleva che il suo ragazzo la vedesse così.
Ma lui non l’ascoltò e le si avvicinò. Le si accucciò accanto e la abbracciò. Clarisse si lasciò pervadere dal calore di quell’affetto così sincero.
-Abbiamo vinto. Anche grazie all’aiuto di Silena. Sarà ricordata per quello che era: un eroe.
Clarisse affondò la testa sulla sua spalla e continuò a piangere. Lui la lasciò sfogare, accarezzandole i capelli castani.
-Stasera ci saranno i riti funebri.- le comunicò. –Questa è per te. L’abbiamo trovata nella cabina di Afrodite.
Clarisse sollevò la testa e prese la busta che Chris le stava consegnando.
Il ragazzo le depositò un bacio sulla fronte e poi la lasciò sola.
La figlia di Ares sospirò. Si sentiva debole, debole come non mai.
Aprì la busta.
Le parole riempivano il foglio in inchiostro rosa e calligrafia svolazzante. Quella di Silena Beauregard, figlia di Afrodite, capo della cabina n° 10…la sua migliore amica.
 
“Cara Clarisse,
non so se tornerò da questa guerra. Percy ci ha avvisato di raggiungerlo a Manhattan e spero che, prima o poi, anche la casa di Ares ci farà l’onore di combattere al nostro fianco.
Quando Charlie se n’è andato, credevo che sarei morta di dolore. Lui è stato il mio Vero Amore, quello di cui parla tanto mia mamma. Devo ringraziare te. Perché sei stata la mia forza. Perché mi hai fatto capire che nella vita bisogna lottare. Grazie di esserci sempre stata per me, Clarisse, resterai sempre la mia migliore amica.
Ho fatto degli errori, ma spero che tu e gli altri possiate perdonarmi.
Promettimi che non piangerai per me. Charlie mi sta aspettando con il mio lieto fine.
Sei la ragazza più coraggiosa e forte che io abbia mai conosciuto e so che lo è anche il tuo cuore.
Silena”

Clarisse finì di leggere. Si asciugò le lacrime che rigavano le sue guance.
Per un attimo le venne in mente suo padre, il dio della guerra, innamorato della dea dell’amore. Lo capiva. Anche i più duri hanno un cuore. Silena le aveva insegnato molto. Le aveva insegnato che ascoltare i propri sentimenti non significa essere deboli.
Stringendo la lettera in mano, corse via. Doveva prepararsi per l’addio alla sua migliore amica.
 
Quella sera ci furono i riti funebri.
Il corpo di Silena, uccisa dal dragone, fu disteso su un letto di rose e avvolto in un drappo funebre di raso, con ricamata sopra una colomba.
Clarisse prese la parola e alzò la sua lancia verso il cielo.
-Onore a Silena Beauregard, la figlia di Afrodite che era tanto bella fuori quanto dentro il suo cuore!
Tutti esplosero in un boato.
Chris le circondò le spalle con un braccio, mentre davano tutti l’addio ad una delle più grandi eroine di quella guerra.
Clarisse non pianse più. Sapeva che Silena era felice con Charlie in qualche luogo, e sapeva che una parte di Silena sarebbe sempre rimasta in lei.
-Anche tu resterai sempre la mia migliore amica.- sussurrò.



                                                                                                           The ballad of a dove, go with peace and love
                                                                                                           Gather up your tears, keep ‘em in your pocket
                                                                                                           Save them for a time when you’re really gonna need them
                                                                                                           The sharp knife of a short life, well, I’ve had just enough time



~FINE~




Ciao a tutti! Spero che questa one-shot vi sia piaciuta. Clarisse non è un personaggio che amo particolarmente ma ho trovato molto dolce la sua amicizia con Silena. La morte di quest'ultima è stata davvero straziante e ho voluto ricordarla in questa ipotetica situazione. Il titolo e i versi iniziali e finali sono presi dalla canzone "If I die young" dei The Band Perry, che mi ha ispirato questa fanfiction. Lasciatemi una recensione per dirmi le vostre opinioni/i vostri consigli.
A presto,
ily