Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: giastenbibah    25/08/2012    7 recensioni
Appoggia la testa sulle mie gambe e mi sorride maliziosa mentre mi accarezza il petto lentamente fermandosi vicino al cavallo dei jeans,tutto sotto gli occhi di Eveleen.Mi avvicino al suo orecchio sentendo il respiro sul mio collo,rabbrividisco involontariamente.
- Ce la stiamo cavando alla grande non trovi? - guarda sua cugina, ci sorride infastidita.
- Decisamente, anche perchè non vedo l'ora di starti di nuovo alla larga e prenderti a calci nel culo. - Ammicco un sorriso malizioso alla sua risposta e le mordo il lobo,sento il suo respiro fermarmi.
- Non sai quanto lo voglio io,sei una rompicoglioni. - si gira e mi guarda mordendosi il labbro,si avvicina alla mia bocca e la bacia dolcemente,le nostre lingue si sfiorano e la sento sussultare.
- Tu un coglione di merda, non vedo l'ora che questi fottuti tre mesi passino. - soffoco una risata sulla sua bocca.
- Cristo,non sai quanto lo voglio io. - Sbuffa e continuiamo a baciarci consapevoli che questa,è solo una presa per il culo.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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AAA: Cercasi fidanzato momentaneo.
Scusa,pensavo che stavamo girando una scena di: ti sei completamente fottuto il cervello?.







-Stewart,un'altra F. Se continui cosi,dovrai ripetere l'anno. -
''Ma vaffanculo.''
Sbuffo passandomi una mano tra i capelli delusa,alzo gli occhi e li punto sul mio odio personale:
Bieber,Biberon,Justina,Giustino padrone de il cane fifone,il Puttaniere col cazzo a strisce,Colui che non deve essere nominato,
quel grandissimo scazza cazzi e rompicoglioni di merda,la persona più egocentrica che abbia mai conosciuto.
Ha un sorriso da deficiente stampato in faccia, guarda il suo fottuto foglio con una bella A stampata sopra,
con tanto di cerchio fatto da quella fottutissima penna rossa che tiene in tasca quell'altro deficiente del mio professore.
Professor Marshall,Storia,materia che odio con tutta me stessa,è più antico il neo sul collo di mia zia Pearl,che la scoperta dell'America.
Poi,cosa devo farmene di questa materia quando avrò un lavoro? Invece di elencare la busta della spesa,elenco quante fottute amanti hanno avuto i Re dei tempi passati?.
Sono morti,inesistenti non frega a nessuno.
Mi mordo un labbro infastidita,prendo la penna e scarabocchio cazzate sul banco,
tanto per prendermi un'altra sgridata dalla Signore Coope,bidella antipatica e dall'accento tedesco che nessuno sopporta.
-Domani voglio una ricerca sulla storia delle Amazzoni e del loro odio verso gli uomini,è il mio argomento preferito,ci tengo.-
''Mi passa per il cazzo che è il suo argomento preferito,ha già rotto le ovaie.''
Vorrei tanto gridarglielo in faccia,ma non voglio davvero finire nei guai,sono sempre stata una ragazza educata e fine.
All'infuori però,dentro sono un miscuglio di stronzaggine, e uso un linguaggio da scaricatore di porto.
Molto femminile direi,ma chissene,non ho un ragazzo,non mi piace nessuno,poi chi si interesserebbe ad una come me?
Sono anonima,non mi apro quasi con nessuno,se lo faccio è perchè qualche povera anima subisce la mia lingua velenosa.
Con la lentezza di un bradipo mi alzo,indosso la mia camicia a quadri e prendo la borsa,striscio i piedi per terra scocciata,spero che questa giornata finisca in modo decente.
-Stewart?- Mi giro di scatto e vado a sbattere contro Colui che non deve essere nominato.
-Ah,Bieber anche lei cercavo.- Ci giriamo all'unisono verso il Professor Marshall,perchè ci guarda con quel luccichio strano negli occhi?.
-Visto che la signorina Stewart non va bene nella mia materia,e lei Bieber prende sempre voti eccellenti con me,volevo dirti che -rivolgendosi alla sottoscritta- ho assunto il signor Bieber come tuo insegnante privato,naturalmente se collaborate ci saranno crediti extra alla fine dell'anno.-
Ditemi che non è incubo.
-Le è per caso caduto un neon in testa stamattina quando si è svegliato?-
-Molto divertente signorina,per sua sfortuna no. Allora?- Mi giro verso quell'altro che non ha ancora spiccicato parola. Cristo di qualcosa idiota!
-Anche se i crediti mi farebbero comodo professore -gli sorride complice,stupido coglione- per la prima volta sono d'accordo con la signorina Stewart.-
Sorrido compiaciuta guardandolo di sfuggita,il professore si alza e sistema la sua 24 ore,ci guarda e alza un angolo della bocca.
-O farete come dico io,oppure saltate l'anno tutte e due.Chiaro?-
-CHE COSA?- esclamiamo all'unisono.
-STA SCHERZANDO VERO? E' ASSOLUTAMENTE-
-INACCETTABILE!- continua quell'altro al mio posto.Sbuffo infastidita.
-Stavo per dirlo io deficiente.-
-Stupida ragazzina.- Lo guardo sconvolta cercando di non prenderlo a calci.
-RAGAZZO CHE ODIO CON TUTTA ME STESSA CON UNA FACCIA DA COGLIONE ED UN EGO GRANDE QUANTO LA VILLA DI MICHAEL JACKSON CHE COSA HAI DETTO?!-
-RAGAZZA CHE- lo blocco sul nascere.
-SENTI RIMBAMBITO,NON RIUSCIRAI MAI AD IMITARE IL MIO 'CHE COSA HAI DETTO?' CHIARO?.-
-BASTA!-ci giriamo verso il Professor Marshall,manca poco che gli esce il fumo dalle orecchie
-INVECE DI DISCUTERE,ORGANIZZATEVI SU COME STUDIARE,SEMBRATE DEI BAMBINI.-
Sbuffa e guardandoci per l'ultima volta se ne va sbattendo la porta.Mi mordo un labbro.
Brutto rincoglionito di merda,mi tremano le mani,vorrei tanto alzarmi e prenderlo a pugni su quella stupida faccia che si ritrova..
Mi alzo sbuffando per la miliardesima volta e apro di scatto la porta,una mano si posa sul mio polso facendomi girare di scatto.
-Hey!- lo guardo socchiudendo gli occhi.
-Hey-alza gli occhi al celo sbuffando-stasera casa mia,alle 8.30 dopo ho da fare.-
Mi da una leggere spallata facendomi infuriare come una bestia,questa volta lo fermo io.
-Non ci vengo nemmeno se mi amputassero una gamba.-
Si gira verso di me annoiato,vorrei tanto spaccargli quella faccia da cretino cazzo.
-Voglio quei crediti, e se per una stupida ragazzina con una cipolla in testa dei strambi vestiti e una voce cosi irritante da far cagare anche gli stitici,devo perdere l'anno allora è meglio che non ti fai più vedere.-
Senza dire una parola gli do uno schiaffo,il segno rosso sulla guancia si vede benissimo.
-CHE CAZZO FAI TROIA?!-
-Troia-sussurro con la più possibile calma che ho-chiami quelle grandissime zoccole che ti porti a letto,sei un coglione Biberon,mi fai schifo.-
Mi ritrovo a pochi centimetri dal suo viso,ha degli occhi assolutamente....ipnotici.Beh,sono bellissimi cavoli,di un color miele intenso da far venire i brividi.
Scaccio quei pensieri,cazzo stiamo parlando di Giustino Biberon? da quando ha degli occhi del genere?.
-Chi disprezza vuol comprare.- Sussurra guardandomi intensamente.
Si stacca velocemente e alza l'angolo della bocca facendo una smorfia.
-Casa mia,8.30. Puntuale,sennò ti ritrovi la porta sbattuta in faccia.-
Se ne va lasciandomi con la bocca dischiusa come una cogliona,sbatto tre volte le palpebre e lo vedo molto lontano.
-HEY!-urlo correndogli dietro-Non so dove abiti.-
Non si gira nemmeno,scrolla le spalle indifferente.
-No problema mio.-
-STRONZO!- se ne va senza degnarmi di una parola,mi passo una mano tra i capelli,non serve ad un cazzo visto che li ho attaccati,ma è uno stupido vizio che ho quando sono nervosa.
Stringo la borsa sulla spalla e mi avvio all'uscita,esco dal cancello della scuola e mi dirigo verso casa imprecando con me stessa.
'Stupida Miley,pensavi davvero che una tua giornata finisse bene?.'
Ma vaffanculo va.





-Papà,sai per caso dove si trova la casa dei Bieber?-
Mio fratello sputa il contenuto delle omelette al formaggio addosso alla camicia di nostro padre,spalancando gli occhi sorpreso.
-JACKSON ROD STEWART! MUOVI QUEL TUO CULO PRIMA CHE TI FACCIO FARE LA FINE DI ZIO EARL DOPO UN INCONTRO DI BOXE!-
-Sai che hai dei capelli fantastici oggi?- risponde l'idiota al mio fianco rabbrividendo giocando la sua ultima carta.
-Davvero?-mio padre si calma all'improvviso- in realtà metto una goccia di balsamo sulle mani strofinando per bene poi con due dita..-
-Papà! per favore,cerchiamo di non parlare dei tuoi capelli mentre stiamo mangiando? ho già vomitato oggi,risparmia!-
-Forse perchè finalmente ti sei guardata allo specchio?-
Tiro una gomitata in pancia a mio fratello,anzi ex fratello fulminandolo con lo sguardo.
-Vogliamo parlare dei tuoi peli nel naso? dio Jackson sei vomitevole!-
Sghignazza con la bocca aperta,chiudo gli occhi disgustata allontanandomi e andando vicino a mio padre.
-Allora cosa volevi dirmi tesoro?-
-Ho chiesto dove si trova la casa dei Bieber,devo andare da loro stasera.-
Jackson tossisce quasi affogandosi,avrei preferito che lo facesse,sposta lo sguardo sul mio e mi guarda interessato.
-Perchè ti interessa?-
-Perchè non ti fai gli affari tuoi?- sbotto innervosita.
-Sei amica della sorella?- mi guarda con un sorriso malizioso.
Mi sbatto una mano in fronte cercando di non imprecare,voleva usarmi per arrivare alla sorella,stringo le labbra e le mani a pugno,non voglio picchiarlo.
E' un coglione ignorante,è impossibile che sia mio fratello,solo a guardarlo ti viene voglia di spararti,è rozzo, litighiamo spesso,anzi sempre.
-No per sfortuna,conosco quell'altro essere.-
Smette di guardarmi continuando a mangiare come un porco,non ha ottenuto quello che vuole e adesso mi ignora.Non chiedevo altro!
-Dovrebbe essere vicino Sullivan,si quella grande villa Bianca con il cancello nero in legno.-
Mi risponde finalmente,annuisco e ingoiando l'ultimo boccone, lancio uno sguardo all'orologio.
Sei e mezza,avrei studiato biologia e mi sarei cambiata per affrontare la strada che mi porterà all'inferno.
Santissimi numi,mandatemela buona.'
Alzo gli occhi al cielo sentendomi una sfigata,cosa che già sono.




Tolgo le cuffie e le poso nella borsa,mi sento a disagio e non è da me,la villa è enorme,tralasciando anche il giardino e non ho nemmeno visto il retro.
Spingo piano il cancello aperto sentendomi una ladra e arrivata alla porta la guardo con terrore.
Dio,sono una deficiente,ma che cazzo mi prende?non sto andando a suicidarmi di mio spontanea volontà!
Forse si,però dai..no fanculo.Scuoto la testa e suono il campanello,cerco di rimanere calma aspettando che qualcuno mi apra,sbuffo infastidita guardandomi le scarpe.
Sapeva che sarei venuta,anzi me l'ha detto lui,allora perchè cazzo non apre?
La mi mano si avvicina di nuovo al campanello,premo più forte come se fossi una pazza uscita da un manicomio,all'ultima spinta la porta si spalanca e vedo gli occhi irritati dell'essere.
-Il campanello ti sta cosi sulle palle?-
Mi guarda di sottecchi mentre si sposta per farmi entrare,mi mordo un labbro ricambiando la spallata di stamattina.
-No sei tu,le mie ovaie chiedono pietà.-
-Ragazzina sei a casa mia,potrei sbatterti fuori.- Socchiude lo sguardo scocciato,faccio lo stesso portando le braccia al petto.
-Fallo deficiente non aspetto altro.- Mi guarda intensamente,deglutisco cercando di non abbassare lo sguardo,nessuno mi ha mai guardata in quel modo,Biberon poi,con quegli occhi.
Cristo se sapesse che ho un debole per quel colore.
-Non voglio perdere tempo,seguimi.-
Ci spostiamo nella sala mentre lui prende i libri di storia,guardo sconvolta l'arredamento,i mobili,è tutto perfetto.Oltre che presuntuoso ha anche un vantaggio a suo favore: vorrei viverci nella sua casa.
-Allora asina,incominciamo dall'argomento che ci ha dato il professore di oggi,le Amazzoni,sai qualcosa su di loro?-
-Asina ci chiami tua sorella,-sbuffo contrariata sedendomi sfortunatamente vicino a lui-secondo te potrei mai sapere qualcosa?non mi interessa questa materia,mettimi in testa cinque cazzate e passo l'esame con una C.-
Mi guarda annoiato mentre mi scrive degli appunti,apro il cellulare e cazzeggio mentre lui fa il resto,odio la sua presenza vicino,già è tanto che non gli ho messo le mani addosso,mi manda una sensazione cosi negativa che è inevitabile odiarlo.
-Tieni,e adesso sparisci dai coglioni-guarda l'orologio-ho da fare.-
Mi alzo infuriata prendendo malamente gli appunti,le mie mani prudono.Voglio tirargli uno schiaffo e fargli sparire quell'aria da cretino dalla faccia.
-Bene,addio.- Mi passo una mano tra i capelli,all'improvviso il mio cellulare squilla,guardo il display e impreco sottovoce,cristo anche lei no.
-Ciao cugina adorata!- sorrido anche se non può vedermi,la mia faccia potrebbe fare un baffo all'esorcista.
-Cuginetta,come stai? ti ho chiamato per dirti che tra una settimana c'è la mia festa di 18 anni,tu sei invitata ovviamente.Porta anche il tuo ragazzo!-
Il coglione affianco, mi guarda curioso,riuscendo a sentire la voce da oca di mia cugina,Eveleen.
-Eveleen,sarei davvero onorata di venire alla tua festa,ma non credo che il mio ragazzo potrà venire.-
Biberon mi pizzica una gamba,lo fulmino con lo sguardo cercando di non urlargli dietro.
-Dille di si.- Mi sussurra all'orecchio,rabbrividisco e ingoio a vuoto sentendo dei brividi percuotermi il corpo.
- Dici cosi perchè non ce l'hai? Tranquilla,a me puoi dire tutto,solo che sei sempre la povera sfigatella senza ragazzo in famiglia e pensavo che dopo due anni l'avresti trovato.-
Chiudo gli occhi sospirando incazzata nera,dio non ce la faccio,sto per scoppiare.
Mi ha sempre perseguitata quella stronzetta rompicoglioni,facendomi sentire come la pecora nera della famiglia,lei è perfetta,ha un corpo perfetto,dei capelli perfetti,ha tutto perfetto porca troia.
Me lo rinfaccia di continuo,un giorno quella sua faccia da ebete riceverà uno dei tanti pugni che aspetto di darle da una vita,è odiosa,pensa solo a se stessa.
Povero Johnny,come cazzo fa a sopportarla?.
-Ci sarò-ribatto sicura- e sfortunatamente per te,il ragazzo ce l'ho.Ci vediamo cuginetta!-
Le attacco il telefono in faccia,chiudo gli occhi buttando la testa sullo schienale del divano,non mi ero nemmeno accorta che ero seduta di nuovo.
-Tu non ce l'hai un ragazzo.-
Ci mancava l'ottava stupidità del mondo per rinfacciarmelo.
-Si stupido,devo trovarne uno,me la caverò.-
Mi alzo e mi avvio alla porta,lui mi raggiunge di corsa prendendomi per il polso,mi giro di scatto fulminandolo.
-Che vuoi?!.-
-Diventa la mia ragazza.-
Lo guardo sconvolta,vorrei strangolarlo tanto dalla rabbia che mi sta crescendo dentro,sospiro,lo guardo negli occhi.
E' serio,cerco di non scoppiargli a ridere in faccia,dio sarebbe da oscar.
-Ok,a quanto il matrimonio? io pensavo mercoledi prossimo.-
Non ridere Miley,non ridere.
-Eh?-
-Scusa,pensavo che stavamo girando una scena di: ti sei completamente fottuto il cervello?.-
Gli scoppio a ridere in faccia liberandomi di un peso,lui continua a guardarmi,si forma un sorriso malizioso sulle sue labbra e si avvicina pericolosamente al mio viso.
-Ti ricordi quando io ed Eveleen stavamo insieme due anni fa?-
-Come potrei dimenticarmi di quell'incubo,eravamo parenti imbecille.-
Sbuffa alzando gli occhi al cielo.
-Mi ha tradito,umiliato davanti a tutti,nessuno umilia Justin Bieber-sto per rispondere ma mi blocca.
-Quindi,voglio fargliela pagare,sarò io il tuo ragazzo,voglio vedere la sua faccia mentre ci vedrà insieme,sarebbe meglio di una ferrari come regalo di natale.-
Lo guardo curiosa e un pò sconvolta,sta dicendo sul serio?fatemi capire bene,colui che non deve essere nominato vuole coalizzarsi per distruggere la strega cattiva?.
Sorrido sorniona,e va bene se vuole giocare.
-Ci sto,ma ad un patto.-
-Tutto quello che vuoi dolcezza.-
Gli do un pugno sulla spalla facendolo imprecare,sorrido compiaciuta.
-Niente nomignoli,non fare il coglione,devi essere un fidanzato perfetto ah, e niente lingua.-
Sgrana gli occhi,sta per ribattere ma apro la porta ed esco velocemente dalla sua casa,gliela sbatto in faccia scoppiando a ridere.
In cosa mi sono cacciata? e perchè ho la frenesia che mi attraversa il corpo?.
Lunedi,alza quel tuo culo grasso,perchè voglio che arrivi presto.









AYEEEE PIPOL.(?)
Vi giuro,mi sto per buttare da un ponte.
MI SCUSO PER LA STORIA DI J.E.L.E.N.A , E' FINITA VE LO ASSICURO,DEVO SOLO POSTARE.
Adesso che sono ritornata mi sento una deficiente,
vi ho fatto aspettare parecchio ma ecco questa nuova storia,
dio mio sto tremando.
Spero vi piaccia cazzo,aspetto recensioni,anche critiche!.
PS: BIEBER NON E' FAMOSO,NEMMENO MILEY,
SONO DUE RAGAZZI NORMALI.BEH NON TROPPO.
CIAO BELLISSIME.C:
  
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