BlackKid dedicata alla mia Alli, sul prompt:
Prompt: Poltrona

Tema: In una giornata d'inverno

Frase Obbligatoria: Quella è mia!
 

 

La poltrona.
 

A lei, che è un po' fuori di testa, 
ma che è impossibile non adorarla.
Ti voglio bene, seme mia :3
Loveyou Alli, so much.
 

Kid guardò attentamente a destra e a sinistra, prima di gettarsi a capofitto sul morbido oggetto nero. Rilassò le articolazioni, preparandosi ad una sana dormita, dopo ore passate a controllare che Star non combinasse guai ai fornelli, nel tentativo di farsi un'omelette.

Ridacchiò, pensando al fidanzato totalmente cosparso di uova.

Chiuse gli occhi, fino a cadere in un tranquillo stato di dormiveglia.

Finalmente un po' di pace.

Black*Star sbatté iroso la porta di casa, borbottando.

«Oh, Kid non puoi nemmeno immaginare cosa mi sia successo oggi.» esordì, dirigendosi in salone. «Ma come osano rispondere così ad un Dio come me?» 

I suoi occhi si posarono sull'esile figura dello Shinigami, comodamente addormentato sulla poltrona. Le labbra invitanti dischiuse, il collo esile lasciato scoperto dai capelli scuri, gettati indietro, le gambe leggermente divaricate.

L'azzurro sorrise maliziosamente.

Si avvicinò al moro lentamente e con passo felpato, avvicinò il volto al suo, iniziando a mordicchiargli il lobo dell'orecchio.

Kid mugugnò di piacere.

 Continuò per un po', fino a quando un «Mmh, Black.» di protesta fuoriuscì dalla bocca dello Shinigami, che si posò sul fianco opposto alla posizione dell'assassino.

Black*Star sedette sul ciglio della poltrona, chinando la testa a lasciare dei piccoli morsi sul collo del ragazzo.

Il moro aprì lentamente gli occhi, infastidito dai denti acuminati di Star che gli stuzzicavano la pelle. Voltò il capo, incontrando gli occhi verdi del fidanzato che lo osservavano. 

«Le tue mani mi stanno congelando il petto.» sussurrò, alludendo alle abili mani dell'azzurro che vagavano sul suo busto.

L'assassino ridacchiò, catturando le labbra dello Shinigami in un passionale bacio.

Si sporse ulteriormente, salendogli a cavalcioni. 

Gli morse il labbro, fino quasi a farlo sanguinare. Kid gemette. 

«Black, scendi.» sospirò il moro, cercando di spingere via l'altro. 

«Dovrei?» domandò Star, sbottonandogli la camicia e iniziando a giocherellare coi capezzoli dello Shinigami, mordicchiandoli e leccandoli.

Sospirò.

«Devo preparare la cena, stasera vengono i ragazzi!» protestò Kid, ansimando.

L'azzurro si appropriò delle sue labbra per l'ultima volta, per poi scansarsi e dirigersi tranquillamente in camera. 

«Questo era solo un avvertimento, caro.» esordì a metà strada. «Quella è mia!» continuò poi, alludendo al comodo oggetto.