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Autore: Narcis    27/08/2012    5 recensioni
C’era, c’è e ci sarà sempre una ragazza che va molto, molto, molto d’accordo con Ti Amo.
Questa ragazza è grande amica di Ti Amo. Lo porta con sé ovunque, a casa, a scuola, in città, in campeggio, al mare, in montagna, perfino al bagno.
Genere: Parodia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era una volta---
No, non è così che bisogna iniziare. Questa storia si apre con una frase particolare, tutta sua.
 
 
C’era, c’è e ci sarà sempre una ragazza che va molto, molto, molto d’accordo con Ti Amo.
 
 
Perfetto, così potrebbe andare. Ma, per volontà d’autore, la storia verrà narrata al presente.
 
 
 
 
Questa ragazza, dicevo, è grande amica di Ti Amo. Lo porta con sé ovunque, a casa, a scuola, in città, in campeggio, al mare, in montagna, perfino al bagno.
Ogni volta che ne ha l’occasione se ne esce con Ti Amo, in particolare quando è con le amiche e con i ragazzi, ma anche quando è con la mamma, con il papà, con le nonne, perfino con persone che ha appena incontrato, con il gatto, con il canarino, con la mucca, con la pietra miliare lì all’angolo, con l’hamburger mangiato al McDonald’s, con il cipresso davanti alla casa al mare dei suoi genitori, col secchio della spazzatura, col negozio d’abbigliamento preferito, con i calzini.
In ogni momento ha sempre Ti Amo con sé.
 
“Ti Amo! Ti Amo!” è sempre a chiamarlo, a destra e a sinistra, davanti all’amica del cuore e al cagnolino dei vicini. In qualunque posto si trovi e con qualunque compagnia, lei vocia sempre quelle due paroline, una di due e una di tre lettere.
 
 
Il povero Amore, capo supremo indiscusso ed illustrissimo di ogni sentimento da New York a Tokyo, da San Pietroburgo a Dubai, dal Mondo dei Sogni al Regno delle Fate, decide così di chiamare all’appello tutti i cugini del povero Ti Amo.
Organizza un grande congresso mondiale in cui si discute la sorte e si decide il piano di attacco per la salvezza del povero malcapitato.
Nell’enorme sala v’è al centro un gigantesco tavolo rotondo con tantissime sedie, sulle quali sono seduti tutti i cugini internazionali di Ti Amo.
Così il potente Amore enuncia il problema, scatenando la confusione tra tutti i partecipanti.
 
- Questo è inammissibile! – Brontola Ich Liebe Dich, col suo tono da perenne incavolato nero, sfregando i denti e battendo un pugno sul tavolo.
- Povero Ti Amo… qualcuno fermi quella ragazza! Lo sta torturando! – Piagnucola Je T’Aime, entrando come ogni santa volta nel panico.
- Almeno dalle nostre parti non si discrimina niente e non si parla con tutta questa superficialità … - Sussurra Koishiteru, ricevendo l’assenso dei suoi fratelli Aishiteru e Daisuki.
- Oi oi, ma la situazione è seria! Ti Amo è stato praticamente rapito impropriamente! Sua sorella Ti Voglio Bene è il lacrime e non esce dalla propria camera da giorni, suo fratello Sei Speciale sta ingerendo chissà quanti antidepressivi per farsi passare la malinconia e Mi Piaci sta facendo lo sciopero della fame! – Il coretto di Te Amo e Te Quiero, cugini di primo grado di Ti amo, si fa spazio tra la folla, e a sentire queste parole il povero Jeg Elsker Dig non sa se ridere per lo spasso o lagnarsi come fa il socio francese.
- Calma, signori, calma! Non è il momento di far tutta questa confusione! – Prova a farsi valere Ya Tebya Lyublyu, che però non viene ascoltato da nessuno in quanto, come sempre, parla troppo timidamente e soprattutto in maniera biascicata ed incomprensibile.
- E che problema c’è se appella Ti Amo ogni istante? Ma pace e amore per tutti! – Esulta I Love You, e quasi Wo Ai Ni gli sputa addosso.
 
- SILENZIO! – Tuona all’improvviso Amore, e nella sala tutti rabbrividiscono, mettendosi ognuno al proprio posto.
- Ho capito, a voi proprio non si può chieder consiglio. Andrò a parlare io con la suddetta ragazza e risolverò la situazione. – Aggiunge il grande capo, e tutti annuiscono ripetutamente, ritenendo la scelta molto saggia. Come sempre, Amore sa risolvere la situazione.
 
 
 
Passano sì e no due giorni e il supremo e vecchio Amore sorprende la ragazza in un parco. Questa sta col naso per aria, schiaffando al cielo Ti Amo di continuo.
Ad Amore quasi viene un colpo al Cuore, e si sa che se viene a lui c’è veramente poco di cui gioirsi. Così si avvicina alla giovane, e  manca davvero poco che le salti addosso in lacrime.
 
 
- Ragazza mia! Ragazza mia! Ma cosa mi combini! – Esclama lui, cercando di farsi autoritario.
- Io? Io non faccio nulla! – Si mette sulla difensiva, la giovane, portandosi le mani al petto, incredula.
- Perché hai sempre in bocca Ti Amo? Poverino, ormai non ha più onore, e il valore non sa nemmeno cosa sia! – Continua il saggio Amore, ormai sull’orlo di una crisi di pianto.
- Tu dici? A me piace concederlo! E’ bello! –
- Dico, dico. A concedere Ti Amo a chiunque, alla fine è come concederlo a nessuno, e non è una bella cosa. Ciò che dovrebbe essere speciale in conclusione non lo è, proprio perché, se ritieni speciale ogni cosa, tra esse non spicca niente e nessuno più degli altri. –
- Oh … quindi dovrei smetterla di “Ti Ameggiare” chiunque? – Domanda la ragazza, facendo rabbrividire Amore per il modo in cui ha ridotto il povero Ti Amo ad un verbo qualsiasi.
- Esatto, esatto, vedo che hai capito! Quindi, per favore, non farmi tornar più, che sono tanto vecchio e stanco ed ho bisogno di rilassarmi. –
- Stai tranquillo, farò la brava e lascerò andare Ti Amo! –
 
Uno scambio di sorrisi e poi, con questa garanzia, Amore se ne torna a casa esausto ma felice.
Pochi giorni dopo, tra gli applausi di tutti, Ti Amo si fa vivo, un po’ acciaccato ma pur sempre sorridente.
 
 
 
 
Il tempo passa, e Ti Amo rimane chiuso in casa.
Adesso, accipicchia, la situazione è contraria! Il povero malcapitato (perché così era e sempre rimane) non esce più dalla propria abitazione, in quanto non viene chiamato dalla ragazza, in nessun momento, nemmeno in uno un po’ più significativo degli altri.
Allora Amore, notata la situazione e dopo essersi sorbito le continue lamentele di Ti Amo, decide di tornare a parlare con la ragazza, cercando una volta per tutte di chiarire la situazione.
 
 
- Ragazza mia! Ragazza mia! Ma cosa mi combini! – Esclama Amore, una volta raggiunta la ragazza, sempre nello stesso parco della volta scorsa.
- Io? Io non faccio nulla! – Si mette sulla difensiva, la giovane; ed è vero che non fa nulla, perché infatti se ne sta silenziosa su una panchina, senza proferir parola.
- Come mai Ti Amo non esce più? Ti sei forse dimenticata di lui? –
- Ma no che non mi sono dimenticata! E’ che mi hai brontolata per il mio continuo “Ti Ameggiare” chiunque, e quindi ho smesso di concederlo. – Annuisce convinta lei, incrociando le braccia al petto.
- Ma ragazza mia, cos’hai capito! Ti Amo va concesso solo alle persone davvero, davvero care! –
- Ma io tengo a tutti. –
- Puoi concedere tante altre cose, oltre a Ti Amo, ad esempio Ti Voglio Bene, che, poverino, è sempre lì sulla mensola a prender polvere! –
- Oh … -
- Ti Amo ha tante sfumature, è vero. Si può dire ad un’amica, perché è sempre bello il sentimento che ci lega a qualcuno di così vicino, oppure alla propria mamma, perché è innocente e maggiore di Ti Voglio Bene, ma per carità, devi stare attenta! Non puoi dirlo a chiunque “in quel senso”, perché poi va a finire che le persone ci credono veramente, e chi prende una batosta sei proprio tu! Insieme a loro, ovviamente, che si costruiscono castelli per aria che alla fine tu, anche inconsapevolmente, butti giù. –
- Io butto giù castelli? Sono davvero così forte? –
- Certo che sì! Il potere di Ti Amo è davvero molto forte, e serve per unire e consolidare, ma se lo usi senza discrezione alla fine si ritorce contro te e contro gli altri, e non è affatto una buona cosa! –
- E io come faccio a capire chi è la persona a cui voglio concedere Ti Amo? –
- Qui ti posso aiutare io. Affidati al tuo Cuore, che è tanto bravo, ma un po’ poco astuto, e per quello usa il tuo Cervello, caro amico forse un po’ troppo calcolatore, ma pur sempre furbo. Poi, quando verrà il momento, io ti verrò a toccare la pancia, e nel momento in cui sentirai il solletico ma non ti verrà per nulla da ridere allora puoi concedere Ti Amo alla suddetta persona. Ma bada a non fidarti delle apparenze, perché Euforia è sempre pronta ad afferrarti, anche se non lo fa con Cattiveria, che preferisce starsene in disparte ed intervenire solo qualche volta; e se poi arriva di nuovo Superficialità, sai che bel trambusto …! –
- Ho capito, ho capito, mi fido di te, del mio Cuore e del mio Cervello.
Amici miei, consigliatemi bene! – Ridacchia la ragazza, dandosi un lieve colpetto con la mano prima sul petto, poi sulla testa.
- Bene, bene, ragazza mia! Occhio a non sbagliare! E se mai dovesse accadere, bada a non cadere nella fossa insieme a Sconforto, ma piuttosto rialzati con Coraggio, Speranza e Mansuetudine, sempre pronti a porgerti una mano. –
Detto questo, Amore saluta la ragazza, che lo saluta a sua volta con un bel sorriso stampato in volto.
 
 
 
 
Passa poco tempo, e la ragazza finalmente capisce come deve comportarsi.
 
 
Incontra una persona con cui si trova fin da subito bene, in armonia, con la quale può parlare di tutto in ogni situazione. Spesso cantano insieme a Contentezza, altre volte si abbracciano con Tristezza, e solo rare volte si battibeccano con Rabbia. Ma in ogni situazione, anche quando si ringhiano contro, c’è sempre quella strana Sintonia che, zitta zitta, sta in loro compagnia, avvicinandoli poco per volta.
 
Poi arriva un giorno, un fatidico giorno, in cui Amore arriva alle spalle della ragazza, sfiorandole dolcemente la pancia; e allora sì che sono farfalle nello stomaco! Anzi, veri e propri pterodattili! La giovane così ricorda, e sa benissimo quel che deve fare. Ma per la miseria, che difficoltà! Diventa tutta rossa, e non sa se nascondersi con Imbarazzo. Comprende e sperimenta che non è così facile concedere Ti Amo come invece credeva tempo prima, e le trema addirittura il labbro inferiore.
Ha paura di essere segretamente consigliata e manovrata dalla crudele Superficialità, anche se non le sembra di essere caduta in inganni vari fino a questo momento.
Sta per cadere, ma si aiuta a reggersi in piedi con Coraggio, e alla fine quelle due splendide e dolci parole escono dalla sua bocca.
 
 
E’ una gran festa tra Amore e tutti gli altri sentimenti benevoli, e vi partecipano anche i parenti di Ti Amo, ora più contento d’una pasqua.
La malvagia Superficialità è stata sconfitta, e al concludersi di tutto la giovane ha capito che non bisogna mai dare niente per scontato, e soprattutto che bisogna stare attenti alla valenza che le proprie parole possono avere, non tanto per noi stessi quanto, piuttosto, per le persone che ci circondano.
 
 
In tutta segretezza, Amore ci consiglia sempre, aiutato da una sua fida alleata, che però non menziona mai fino a quando la persona aiutata non si rende conto della sua presenza.
E’ la signora Felicità colei che in momenti come questi ci passeggia affianco e ci prende la mano, aiutandoci a proseguire per la strada d’un futuro con tanto di Gioia, Pace e Serenità.
 
 
 
 


 
 
 

Piccolo racconto dedicato ad una persona Speciale.

 
 
  
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