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Autore: Alexsandra    27/08/2012    2 recensioni
James era ancora innamorato di Alexandra ma decise di tenersi tutto dentro.
Era la cosa migliore. Avevano già provato a costruire una storia e non aveva funzionato,perciò il giovane James Maslow si decise a seppellire quel sentimento dentro di sè e si promise di aiutare Alex in qualsiasi modo pur di vederla felice.
E se vederla felice significava che lei stesse dietro ad un altro ragazzo,doveva supportarla sebbene questo lo facesse morire dentro.
Specialmente se il ragazzo in questione era uno dei suoi migliori amici.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.
 
-Secondo me dovresti dirglielo.
Disse James dando pigramente un calcio ad un ciottolo.
-No,non potrei mai farlo..e lo sai. Non sono quel tipo di ragazza che..fa la prima mossa o è così spigliata da baciarlo e dire "oh scusa non l'ho fatto apposta,è che mi piaci da circa 8 mesi!" 
James si lasciò sfuggire un sorriso.
Alexandra era la sua migliore amica da sempre..nonchè ex ragazza.
In realtà,al primo anno di liceo avevano provato a stare assieme e i loro genitori non potevano essere più felici visto che le loro famiglie sono amiche.
Ma beh,qualcosa andò storto e si lasciarono.
Non si parlarono per mesi ma fu grazie alla madre di Alex che riuscirono a riavvicinarsi e a recuperare il loro rapporto,ma semplicemente come amici.
-Ti voglio bene
Sussurrò Alex schioccando un bacio sulla guancia dell'amico,il quale istintivamente sorrise guardandola.
Avrebbe soltanto voluto dirle che invece lui la amava,la amava da morire e non aveva mai smesso di farlo. Ma si limitò ad un semplice "Ti voglio bene anche io".
Già,James era ancora innamorato di Alexandra ma decise di tenersi tutto dentro.
Era la cosa migliore. Avevano già provato a costruire una storia e non aveva funzionato,perciò il giovane James Maslow si decise a seppellire quel sentimento dentro di sè e si promise di aiutare Alex in qualsiasi modo pur di vederla felice.
E se vederla felice significava che lei stesse dietro ad un altro ragazzo,doveva supportarla sebbene questo lo facesse morire dentro.
Specialmente se il ragazzo in questione era uno dei suoi migliori amici.


Alexandra.
 
                                                                                                   

                                                                                                     * * * 

 
                                                 

You got me tongue tied.
 
Come tutte le volte in cui aveva bisogno di pensare,o semplicemente di fare qualcosa Alex montò in macchina con la sua preziosa tavola da surf verso Malibù.
Amava quello sport.
Il vento tra i capelli,il brivido delle onde.
Era come rinascere. 
-Mare di Malibù ci rivediamo!
Pensò sul bagnoasciuga inspirando profondamente.
D'un tratto si mise a correre ed entrò nell'acqua fresca immergendosi poi sdraiata sulla sua tavola.
La prima onda fu subito un successo.
Alex iniziò a surfare a circa 8 anni e vinse diverse competizioni.
Aveva 14 anni quando smise di gareggiare. Era un 15 settembre e durante una gara per la Roxy,primeggiava.
Fu un crampo ad una gamba e un'onda troppo violenta a rovinare la sua carriera.
Da quel giorno non ebbe più il coraggio di partecipare a nessun evento ma non abbandonò il surf.
-Ciao dea della tavola!
La ragazza era appena uscita dall'acqua quando una voce,anzi quella voce,la fece sussultare di colpo.
Kendall Schmidt era lì,in costume,tutto bagnato,con una tavola da surf sotto braccio che la guardava sorridente.
-Oh merda.
Pensò la bruna esibendo un sorriso forzato.
-Si,dea della tavola da pranzo al massimo!
Alex era così. Sempre solare e con un sorriso stampato sulle labbra,pronta a scherzare in qualunque situazione.
Ormai era da più di un anno che conosceva Kendall e si era abituata a fingere con lui.
Si comportava come se fosse un amico qualunque,avendo ormai imparato,quasi del tutto,a sopprimere quella vocina interna che continuava a ripeterle "guarda quanto è bello! dai Alexandra bacialo,dai dichiarati!" e via dicendo.
La ragazza era bellissima,e non si può certo dire che non avesse un bel seguito di ragazzi. Era alta,fisico snello,capelli scuri,degli occhi color mare e un sorriso da favola. Eppure tutto ciò non riusciva a darle la sicurezza necessaria per dire i suoi veri sentimenti al ragazzo che amava. Si sminuiva. Era come se difronte a lui non fosse abbastanza e non sarebbe mai riuscita a dichiararsi.
-Che cavolo ci fai tu qui?
Il ragazzo rise.
-Anche io sono felice di vederti Carter! E comunque guarda cos'ho sotto il mio possente braccio,secondo te che ci faccio?
-Sono abbastanza sicura che non riesci a reggerti in piedi su quella tavola nemmeno per un attimo.
Kendall la fissò per qualche secondo,poi poggiò la tavola sulla sabbia e ci saltò sopra facendo finta di surfare.
-IDIOTAAAAAA
Urlò Alex scoppiando a ridere e buttando giù il ragazzo,il quale istintivamente le afferrò un braccio e la trascinò per terra.
Lei era lì,sulla sabbia sopra il ragazzo dei suoi sogni,che rideva come un matto.
-Cavolo quanto pesi? CARROATTREEEEEZZI!
Esclamò Kendall continuando a ridere. 
-Ti odio da morire Schmidt! Mi hai pure riempita di sabbia.
-Come siamo susciettibili piccola Carter
Il biondo l'abbracciò da dietro e fortunatamente,non vide le gote della bruna infiammarsi di un imbarazzante rosso acceso.
Aveva ancora qualche problema con questa cosa dell'arrossire.
-Allora sabato hai intenzione di venire o farai la pensionata come al solito?
-Ehm..venire? Dove?
Fece la bruna agrottando le sopraciglia.
-Alex sabato è il compleanno di Carlos! L'avevi dimenticato?
-Ah ehm no! Come potrei dimenticarmelo! Ok si,non dirglielo ti prego.
I due scoppiarono a ridere. 
Il sorriso di Kendall era davvero uno spettacolo. 
Anche se era solo in procinto di sorridere,gli spuntavano costantemente delle tenerissime fossette ai lati della bocca.
Era una delle cose che Alex adorava di più nella sua persona ed era in quei momenti che la vocina interiore si faceva sentire.
-Zitta cavolo.
-Hai detto qualcosa Carter?








 



 
  
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