The sound of your heart beating.
Sorridi. Solo un altro
sorriso. Uno solo.
Andranno via. Ti
lasceranno in pace.
Tu sorridi e basta.
Sorridi a testa alta. Sorridi con le labbra.
Non con gli occhi, non
con il cuore.
Sorridi e basta, senza
metterci l’anima.
Una mano ti tira via e
tutto diventa buio. Le luci dei flash sono scomparse e tu ti reggi
miracolosamente in piedi, sorretto forse dal dolore, forse dalle tue gambe.
Ti guardi attorno ma
non c’è nulla. Solo il buio, solo il freddo.
Mani che ti tirano,
dita che ti sfiorano. Vorresti urlare ma non puoi.
- Andiamo, ci
aspettano.-
Annuisci, ma non sai a
chi. Non sai a cosa.
Vuoi solo il tuo letto,
vuoi solo dormire. Vuoi lasciarsi tutto alle spalle e tornare bambino, tra le
braccia della mamma.
Vuoi giocare con i
soldatini, guardare i cartoni animati.
Ma non sei più un
bambino, Harry.
Ora sei in un auto. La
strada sfreccia veloce sotto i tuoi occhi, voci dietro di te ridono e
scherzano.
Vorresti ridere anche
tu ma la tua bocca è bloccata.
Gli occhi sono pesanti,
vogliono chiudersi.
Lasciatemi
in pace,
vorresti urlare.
- Harry? Harry stai
bene?-
Qualcuno ti chiama. Non
riesci a rispondere.
Cadi.
C’è luce, ma i tuoi
occhi sono chiusi. Senti le ciglia sfiorarti la guancia, sentì il sollievo
dovuto alla calma.
C’è tanta luce intorno
a te. Ti entra dentro, ti attraversa fino a raggiungere il cuore.
Poi lo senti. È un
rumorino meccanico, alla tua destra.
Il suono di un cuore
che batte.
Il
suono del tuo cuore che batte.
La tua coscienza torna
a dormire. Sei troppo stanco per pensare, troppo stanco per cercare di capire.
È così bella quella
luce, così dolce.
Dormi e nulla ti
sveglia.
Dormi cullato dal
rumore del tuo cuore batte.
Pensavi fosse rotto,
Harry, ma ti sbagliavi. È ancora lì, pronto a far sentire la sua voce al resto
del mondo.
Batte nel tuo petto
come un uccellino che sbatte le ali.
Sei vivo Harry. E il
tuo cuore che batte, non è meraviglioso?
Sì, lo è.
Ma
tanto a te non importa.
La tua vecchia camera è
strana. Non la ricordavi così azzurra, così in ordine.
Sono tutti dietro di
te, che ti guardano.
Vogliono sapere come
stai, ma hanno paura a chiederlo.
Non vogliono vederti
crollare un’altra volta.
Sono stati male, sai?
Ti vogliono così bene.
Ti giri a guardarli, sfiori
con i tuoi occhi i loro. Sorridi.
È
un sorriso vero, quello?
Rimangono dietro di te
mentre ti avvicini alla tenda. La sposti e guardi fuori.
Il cielo è grigio, come
il tuo cuore.
Lo senti, che batte,
Harry?
La luce si spegne e tu
hai di nuovo paura.
Che strano, sei sempre
stato un bambino coraggioso.
Ma non è paura del
buio, quella, vero?
Harry.
Era bello il tuo nome
pronunciato dalle sue labbra. Così dolce, un piccolo sospiro.
Ti manca.
Ma ti ha frantumato.
Ti ha lasciato in balia
del dolore, della paura.
Sei diventato un corpo
senz’anima, da quando lei non c’è.
Ti manca la sua mano
nella tua.
Ti mancano i suoi
abbracci. I suoi occhi. I suoi capelli.
Ti manca fare l’amore
con lei.
Ti manca stringerti a
lei quando fuori fa freddo.
Ti manca.
E non sai come fare.
Fa male, Harry, lo so.
Ma tu sei forte. Sei
coraggioso. Vai avanti, Harry. Puoi farlo?
No,
non posso.
Scuoti la testa, lasci
andare la tenda. Ti avvicini al letto.
È freddo, contro il tuo
corpo.
Abbracci il cuscino.
Non odora più di lei. Sa solo di pulito.
Dormi, o forse sei
ancora sveglio, quando la porta si apre.
Qualcuno entra, ma non
riesci a capire chi è.
È troppo buio.
Si inginocchia davanti
al letto. Ti sfiora i ricci.
Ti ricorda … no, non
può essere lei.
Lei è andata via, ti ha
lasciato. Non è tornata, non tornerà mai.
Singhiozza, la figura,
e ti accarezza il viso, delicata.
Vorresti alzare una
mano, toccarla, ma il tuo braccio è inerme, troppo pesante per riuscire a
muoverlo.
- Ti amo. Dio, quanto
ti amo, Harry.-
E poi va via, così com’è
venuta.
In silenzio,
singhiozzando.
Accanto al letto c’è
una sciarpa. È verde, di lana.
La raccogli e te la
stringi al petto.
Gliel’hai vista tante
volte, addosso.
Inspiri il suo odore,
lo vuoi trattenere nel tuo respiro per sempre.
Era lei. Era tornata.
Ti
ama.
Avvolgi la sciarpa
intorno al tuo collo e continui a respirare.
La immagini accanto a
te e per un momento sei felice.
Sorridi,
Harry.
Sorridi e vai avanti, ti dici.
E forse, adesso, ce la
puoi fare.
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Di
solito cosa si dice dopo aver scritto una one shot
particolare, senza capo né coda se proprio vogliamo essere sinceri?
Personalmente,
non lo so.
Non
so neanche perché l’ho scritta, a dire il vero.
Ho
solo provato a mettere le dita sulla tastiera e a lasciare libera la mente di
vagare.
Il
risultato è questa cosa, di cui non sono soddisfatta al cento per cento, ma mi
piace.
Non
so perché, ma ultimamente penso ad Harry come ad un depresso cronico, lol.
Lo
so che è tutto il contrario, naturalmente!
Va
bene, vi ho assillato anche troppo, vado via.
P.S.
alzi la mano chi non vede l’ora di sentire Live While
We’re Young!
P.P.
S. su twitter sono @_briciolaenne