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Autore: M_Wonnie    28/08/2012    9 recensioni
Quindi eccomi qui all'aeroporto di Seoul, e se vedete una ragazza occidentale che sembra persa nel suo mondo fantastico pieno di unicorni... Sono io.
Il professore mi aveva assicurato che ci sarebbe stato qualcuno ad attendermi quando sarei atterrata, ma per il momento non vedevo nessuno anche se allungavo il collo a destra e a manca.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daesung, G-Dragon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1-Do you plan to stay here for long??
come promesso(?) ecco la mia nuova ff, questa volta sarà long, non so quanto
ma so che è long di sicuro XD
mettendo subito le mani avanti vi dico che per entrare nel vivo della storia
ci vorrà qualche capitolo, quindi portate pazienza per favore :D
(anche qualche amico, più siamo più ci si diverte XD)
non mi resta che augurarvi buona lettura ^^
M_Wonnie








She Know My Ego




1- Do you plan to stay here for long??





Ero decisamente rintontita e non per le infinite ore di volo, ero abituata a viaggiare per lunghe distanze.
Ma per la situazione che si era venuta a creare una settimana prima ed era la ragione per cui ero atterrata a Seoul.
Il mio professore di madrelingua coreana mi aveva chiamata nel suo ufficio dicendomi semplicemente:
"La prossima settimana parti per Seoul"
Mi parlò in coreano come sempre... Non mi sembra di averci mai scambiato una parola in italiano con quest'uomo.
"Come scusi??"
Chiesi stordita aggrottando la fronte.
"Ti ho trovato un lavoro nell'azienda di un mio caro amico, parti la settimana prossima"
"Il concetto della "partenza" l'ho capito" feci una pausa per riordinare le idee "Quello che non capisco... È perché proprio io"
Mi guardò confuso.
"Davvero me lo stai chiedendo??"
"Evidentemente..." pensai.
"Sei la migliore del tuo anno, anzi potrei dire dell'intera facoltà"
"Adesso non esageriamo"
Mi stava mettendo in imbarazzo, non mi aveva mai fatto dei complimenti, cioè non li aveva mai fatti a nessuno a dire il vero.
"Certe volte io che sono madrelingua non riesco a seguirti quando parli il, sei già oltre il livello richiesto per la laurea in questa lingua" fece una pausa ad affetto, ma quanto piacciono le pause ad effetto a questo professore??
"E il mio amico ha bisogno di una persona giovane e che sappia diverse lingue, e poi sei molto sveglia e impari in fretta, non è una cosa da sottovalutare"
Mi guardava con il sorriso sulle labbra cercando di convincermi in tutti i modi.
"C'è qualcosa sotto..."
"Il volo è pagato dalla compagnia dove lavorerai"
"Perché non mi vuole dire il nome??"
"Il nome di chi??"
"Mi prende in giro per caso??"
Lo scrutai ancora guardinga mentre lui continuava a sorridere sornione.
"Intendo il nome della compagnia..."
Sospirai, quest'uomo mi stava esasperando.
"Sorpresa!"
A quel punto lo guardai con la bocca aperta non sapendo più che cosa replicare.
Quindi eccomi qui all'aeroporto di Seoul, e se vedete una ragazza occidentale che sembra persa nel suo mondo fantastico pieno di unicorni... Sono io.
Il professore mi aveva assicurato che ci sarebbe stato qualcuno ad attendermi quando sarei atterrata, ma per il momento non vedevo nessuno anche se allungavo il collo a destra e a manca.
*Diventerai una giraffa se continui...*
E vi presento la mia voce interiore, non ci fate caso, io il piú delle volte cerco di ignorarla.
Finalmente vidi un uomo che teneva in mano un cartello con su scritto il mio nome.
Jolie - Italia
Lo so... Non è un nome molto italiano ma se avete delle lamentele da fare andate da mia mamma.
Mi inchinai rispettosamente al signore che si presentò con il nome di Yang Hyun Seok.
Aspetta...
Perché mi ricorda qualcosa di familiare??
*Quando te ne ricordi fammi un fischio*
Bastarda di una voce interiore...
Il signor Yang si dimostrò molto gentile aiutandomi con i miei infiniti bagagli e una volta in macchina incominciò a spiegarmi dove saremmo andati.
"La sua coinquilina è una ragazza italiana che si è trasferita qui circa due anni fa, spero che vi troverete bene insieme"
Mi sorrise.
"Sono una persona che sa adattarsi"
*Si, come i camaleonti che cambiano colore*
Da quando la mia voce si intende di fauna??
Cercai di concentrarmi sulle parole che uscivano dalla bocca di Hyun Seok:
"Siamo quasi arrivati"
Di già??
Il "quasi" comunque fu relativo perché solo dopo un'ora accostammo finalmente davanti ad una villetta molto carina con giardino.
Il signor Yang suonò il campanello e quando la porta si aprì il mio campo visivo fu invaso da una massa infinita di riccioli e da due braccia che mi stritolarono.
"Jojo sei arrivata!!!"
Solo una persona mi chiamava con il doppio "Jo".
La mia coinquilina dell'università mi stava stritolando e il mio cervello non riusciva ancora a mettere a fuoco la situazione.
Rossella si staccò un attimo per guardarmi bene in faccia.
"Ero così felice quando ho saputo che saresti arrivata a Seoul, ma entriamo e grazie del suo aiuto signor Yang"
Entrammo tutti e tre all'interno di quella casa che mi piacque subito.
"Bene, tutti i dettagli per il suo lavoro sono in quella cartella" e indicò il tavolo "Altre informazioni le saranno fornite da questa giovane donna"
Il signor Yang sorrise alla Ross come un padre affettuoso e dopo un breve inchino se ne andò lasciandomi sola con tutte queste novità.
Sbattei le palpebre un paio di volte.
*Parla... Altrimenti crederà che ti sei fumata il cervello...*
"Tu... Perché... Come..."
*Mi meravigli alle volte...*
"Sediamoci sarai stanca da morire"
Ci sedemmo entrambe sul bel divano.
"Lo sapevi che mi ero trasferita a Seoul"
"Certo che lo sapevo!! Eravamo coinquiline!!"
"E allora perché sei così scoccata??"
"Dannazione Seoul è immensa, come potevo pensare di finire ancora in casa con te??"
Illuminazione.
*Ci sei arrivata finalmente*
Ooooh zitta...
"Il professor Han è molto amico dei tuoi, lui ti ha insegnato quel poco di coreano che sai..."
"Grazie per il "poco""
Mi interruppe.

"...E vi siete messi d'accordo per farmi vivere con te per questo anno"
La guardai a bocca aperta mentre lei sorrideva divertita.
"Tanto lo sapevo che prima o poi ti avrebbe mandata a Seoul, lo fa con tutti i suoi studenti migliori"
E mi abbracciò.
Questa volta ricambiai dato che ero riuscita a tornare lucida.
"Adesso vai a farti una doccia, parliamo dopo del tuo lavoro"
"Agli ordini sua maestà!!"
Rossella era la mia migliore amica da quando condividevamo l'appartamento all'università, lei seguiva i corsi di moda, io quello di lingua orientale, coreano e giapponese.
Pazze entrambe ci trovammo bene subito e insieme scoprimmo le meraviglie della Corea e le altrettante meraviglie dei ragazzi coreani.
Così ci appassionammo al KPop e nonostante fossero passati ormai tre anni da quei giorni io e lei eravamo ancora oggi dipendenti da quella musica.
Poi Rossella si era trasferita per creare un marchio moda tutta suo e a quanto scriveva nelle sue ultime mail ci era riuscita, io ogni tanto le disegnavo qualche capo dato che disegnare era sempre stata una mia grande passione.
Mi asciugai ma lasciai che i capelli si asciugassero all'aria e tornai nel salottino dove la Ross stava apparecchiando.
"Ti sei sistema davvero bene"
"Me la sono comprata quando ho incominciato a guadagnare con la vendita del mio abbigliamento"
"Quindi quanto ti devo di affitto??"
"Basta che cucini per favore"
Mi scappò da ridere.
*Non le riesce ancora cucinare neanche un piatto di pasta vero??*
A quanto pare...
Sogghignai.
Era l'unica cosa che questa donna non sapeva fare e adesso mi guardava con i suoi occhioni da cucciola.
Alzai gli occhi al cielo.
"Ci penso io, lascia"
Tutta contenta si mise a sedere al tavolo da cucina.
"Come sei sopravvissuta in questi anni??"
Chiesi curiosa.
"Una signora ogni tanto cucinava qualcosa per me dato che la aiutavo con le faccende domestiche"
Scossai la testa.
*Tutto come all'università*
Già.


Finalmente mettemmo qualcosa sotto i denti e la Ross mi stava parlando del lavoro che avrei dovuto svolgere dato che anche lei per i primi mesi della sua permanenza aveva lavorato nell'azienda del signor Yang.
"Quindi sei contenta di lavorare all'YG??"
Mi chiese e io prontamente risposi:
"Che cosa??"
*Perché sei così tonta alle volte?!*
Rossella sospirò.
"Il signor Yang è il ceo della YG, come diavolo hai fatto a non riconoscerlo?!"
Ero rimasta di nuovo a bocca aperta, e in un solo giorno mi era successo già troppe volte.
*Chiudila, ci entrano le mosche*
Al diavolo voce...
"Lavorerò alla YG..."
Ripetei in trance.
"Davvero non lo sapevi?"
Mi chiese alzando un sopracciglio curato.
"No, come al solito nessuno mi dice mai niente e sono l'ultima a sapere le cose!"
Rossella si agitò un attimo sulla sedia inquieta.
*Che le prende??*
Non lo so...
"Quindi come mi devo comportare?"
Le chiesi.
"Come?"
La guardai inclinando la testa di lato.
"Ti ho chiesto come mi devo comportare"
"Niente di particolare, sii gentile e comportati bene"
Disse prendendo un sorso d'acqua e sorridendo.
"Non ho cinque anni..."
E misi il broncio.
Rossella rise.
"Sembra di essere tornate all'università, non è cambiato niente, be' tranne la location"
*È quello che ho detto io...*
Zitta.
"Comunque l'unico consiglio che posso darti è quello di vestirti bene"
Anche la mia voce interiore rimase spiazzata.
"In che senso "bene"??"
"Be' devi stare un po' attenta alla moda, magari non sembra ma ti squadrano da capo a piedi ogni volta che metti piede in quell'edificio"
"Ok..."
Ma non ero del tutto convinta.



La mattina successiva mi svegliai e preparai la colazione anche alla Ross.
Lei arrivò ravvivandosi i suoi infiniti riccioli e sorrise alla colazione che aveva nel piatto.
Vi rendete conto?!?
Sorrise alla colazione e non a me!!
*Proprio come all'università*
La mia voce interiore se la rideva di gusto...
Mi sedetti anch'io a mangiare e poi andai a prepararmi entrando nel panico piú totale non sapendo cosa mettermi.
La Rossella venne in mio soccorso, evidentemente attirata dai versi di disperazione che stavo producendo, e mi mise avanti un paio di jeans scoloriti e una t-shirt con delle stampe di collane indiane che scendeva su una spalla lasciandola scoperta.
"Il resto arrangiati"
"Grazie!!"
Le urlai quando ormai era tornata nella sua stanza.
Ai piedi decisi per degli stivali alti che però scendevano morbidi con tacco e platoe e qualche braccialetto rigido e in corda.
Mi spazzolai i lunghi capelli e finalmente fui pronta.
"Sei uno schianto tesoro"
Disse la Ross quando anche lei fu pronta.
"Correre fa miracoli alle volte... E ti ricordi la palestra vicino casa??" annuì "Hanno iniziato dei corsi di ballo"
Alzai le spalle noncurante.
"Quindi adesso ti muovi ancora meglio??"
"Si come una pantera, grrrrr!!!"
E ridemmo insieme come due pazze.
*Magari come un gattino*



Mi accompagnò con la sua macchina proprio davanti all'edificio e una volta scesa mi fermai a parlarle dal finestrino.
"Mi sento come al primo giorno di scuola"
Le dissi mugugnando.
"Nooo, tranquilla... È molto peggio"
E rise di gusto.
"Grazie per l'incoraggiamento..."
Alzai gli occhi al cielo.
"Chiamami quando hai finito così vengo a prenderti e magari andiamo a mangiare qualcosa come ai vecchi tempi"
"Ok, a dopo tesoro"
Una volta che la macchina fu sparita alla mia vista feci un sospiro ed entrai.
La signorina alla receptionist fu molto gentile e mi accompagnò nell'ufficio del signor Yang dove io mi sbrigai a scusarmi per non averlo riconosciuto e non averlo salutato a dovere.
Lui rise di gusto.
"Non ti preoccupare"
E sventolò una mano.
"In cosa consiste quindi il mio lavoro??"
"Dovrai consegnare i programmi ai vari artisti ed occuparti di un po' di tutto in un certo senso..."
Disse pensieroso.
*Non è un po' generica come descrizione??*
Questa volta dovetti essere d'accordo con le voce.
Mi mostrò quindi la mia scrivania con tutto il necessario e mi lasciò li da sola.
Oddio adesso che faccio??
*Intanto respira*
Poi mi accorsi di avere degli occhi puntati addosso.
Mi stavano guardando tutti.
*È normale, sei come un animale esotico per loro*
Sono solo una ragazza occidentale.
*Non se ne vedono molte in giro, e poi hai occhi e capelli di colore chiaro rispetto a quello cui sono abituati, te l'ho detto, sei un animale esotico*
Evviva...
"Pensi di restare ancora molto qui nel mezzo e ostruire il passaggio?!?"
La voce alle mie spalle mi fece trasalire.
Ed era decisamente ostile.
"Allora?!"
Continuò.
*Iniziamo bene...*








ecco il primo capitolo yeeee!!! XD
spero vi sia piaciuto e come ho detto all'inizio ci vorrà un po' di tempo affinchè la storia prenda
un ritmo un po' più incalzante...
e adesso qualche anticipazione per il prossimo capitolo *w*

2-A dog between my legs

[...]
Il cane di JiYong mi stava leccando.
*È un canino così dolce*
Dolce quanto ti pare ma mi sta lavando!!!
"Gaho lasciala stare!!"
Quale voce soave sentono le mie orecchie.

*Ripeto: che poesia...*
[...]


grazie mille per aver letto :D
alla prossima!!!
fighting!!! *.*
M_Wonnie










  
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