Crossover
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Autore: darkrose12184    11/03/2007    2 recensioni
Crossover Inuyasha/I Cieli di Escaflowne. Kagome è una ragazza come tante altre, Allen Schezar è un famoso cantante...Una storia difficile, ma non impossibile. Un sogno dell'autrice
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il ritardo, ma sono sommersa dal lavoro... Grazie alla fedelissima Elychan che commenta sempre e grazie a chi legge...


Capitolo otto: I primi concerti visti con occhi diversi

Kagome ed Allen erano nel backstage, lei lo stava aiutando a vestirsi e truccarsi. Allen infatti era solito ripassare la palpebra inferiore dell’occhio con una matita azzurra, prima di salire sul palco.

I Wild Child erano ormai pronti, mancava poco all’inizio del concerto.

- Kagome… Tu starai da un lato del palco, vero? – le chiese Allen. Anche se cercava di nasconderla in tutti i modi, era evidente che una lieve agitazione si stava impadronendo di lui.
- Si, starò là con Ery – rispose Kagome, accarezzando la guancia del ragazzo ed indicandogli il punto esatto del palco da dove avrebbe assistito allo spettacolo.
- È ora di andare – disse Allen.
- Si –

Allen diede molti baci a Kagome, mentre il resto del gruppo stava salendo sul palco. Non appena iniziarono a suonare la prima canzone Allen si staccò da lei ed entrò correndo. Un boato di urla si levò dal pubblico.

Kagome andò sul palco, da un lato, insieme ad Ery.

- L’avresti mai detto, eh? – chiese Ery a Kagome.
- Cosa? –
- Che noi… Li avremmo conosciuti… Che li avremmo seguiti in tour… Che tu ti saresti messa con lui… -
- Assolutamente no, e stento ancora a crederci –
- Quando vi ho visti insieme, ieri sera, ero davvero felice –
- Grazie… E tu cosa mi racconti, invece? Come va con Steve? –
- Beh… Non si è ancora mosso niente, ma credo manchi poco… -
- Bene –

Poi le due ragazze seguirono tutto il concerto. Allen, mentre cantava, si voltava spesso verso Kagome, sorridendole.

Kagome notò tutte quelle ragazze in mezzo al pubblico, che mandavano baci al suo ragazzo, e la cosa non le piaceva molto. Ma l’apice della gelosia Kagome lo raggiunse quando una ragazza gli lanciò sul palco un reggiseno.

Ery guardò Kagome sorridendo. Notò quanto fosse gelosa l’amica, e cercò di tranquillizzarla.

- Dai Kagome, cosa vuoi che sia! Ti ha detto chiaramente che non sopporta tutte quelle ragazze che fanno così… E poi… Lui sta con te, non hai motivo di essere gelosa! –
- Lo so, ma non ce la faccio, è più forte di me! –

Finito il concerto Kagome andò da Allen, facendogli tanti complimenti. Ma il ragazzo aveva notato la gelosia nello sguardo di Kagome, durante il concerto. Le diede un bacio, la prese per mano e la portò in un camerino vuoto.

- Piccola, ho visto che stasera ci sono state alcune cose che ti hanno dato fastidio… - cominciò Allen. Ecco, se n’era accorto. Cosa avrebbe dovuto dirgli Kagome? Del resto lui non aveva colpa se era bellissimo e famoso…
- Beh… Si… Ma non importa… -
- A te forse non importa, ma a me invece si. Non voglio vederti con quella faccia… -
- Beh, ma… Non è colpa tua… -

Allen le andò di fronte, prendendola per le spalle. La guardò intensamente negli occhi.

- Io voglio vederti felice… Io voglio che tu sappia che di tutte quelle ragazze che fanno di tutto, inutilmente, per farsi notare, a me non importa nulla… E questo lo dico indipendentemente da te, perché anche se non ti conoscessi la ragionerei allo stesso modo. Poi, ora, io ho te. E non m’interessa niente di nessun altra. Stai tranquilla… - Allen le diede un bacio dall’infinita dolcezza, poi tornò a guardarla.
- Anzi, puoi benissimo farle morire di invidia, dato che tu puoi avere quello che loro non hanno… - concluse lui, ridendo, e dandole un altro bacio.

Era riuscito a farla sorridere, bene. Allen non sopportava lo sguardo triste di Kagome.

- Ora… Torniamo di là, voglio assolutamente farmi una doccia! – disse lui. Lei lo seguì.

Non appena entrati nel camerino, Allen corse verso la doccia, Kagome invece cercò Ery con lo sguardo. Ma non la vide subito. Guardando meglio, la vide su un divano… Stava baciando Steve! Ce l’aveva fatta finalmente!

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Il giorno dopo era la volta del concerto a New York. Quel giorno Allen e Kagome non ebbero molto tempo per stare insieme, e venne presto la sera del concerto.

Kagome era sempre sul lato del palco, Allen spesso la guardava, cantando, e lei cantava con lui. Sembrava essere andato tutto bene…

Al momento di uscire dal locale, tantissime ragazze assalirono il gruppo, Allen venne inevitabilmente diviso da Kagome. Il cantante firmò molti autografi, fece molte foto con le sue fans. Kagome se ne restò in un angolino, in disparte.

Allen riuscì, seppur con fatica, a raggiungerla.

- Kagome… Dai, non voglio vederti così… -
- Scusami, ma è inevitabile. Lo ammetto, sono gelosa. Tutto qui… -
- Ma non è successo niente di strano, ho solo fatto qualche autografo e qualche foto… -
- Si ma una ti è letteralmente saltata addosso! –

Allen sorrise, e le si avvicinò di qualche passo, appoggiando una mano al muro dove era appoggiata anche la schiena di Kagome. Ora era di fronte a lei.

- L’unica che potrebbe farmi piacere saltandomi addosso sei tu… - mentre Allen disse questo, in un sussurro, si avvicinò sempre di più a Kagome, dandole un bacio.
- Scusami, hai ragione – disse lei, dopo averlo baciato.
- Tu… Devi stare tranquilla, ed avere un po’ di fiducia in me –
- Io ho fiducia in te, è nelle altre ragazze che non ne ho… -
- Ma le cose si fanno sempre in due, e l’unica che può farmi fare certe cose sei tu… Io non voglio nessun altra, solo tu… -

Rientrati in albergo, Allen e Kagome dormirono nella stessa stanza. Visti i cambiamenti nel loro rapporto, infatti, John aveva pensato di prendere una camera doppia per loro.

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I giorni passavano, i concerti e le gelosie di Kagome non mancavano. Ma ormai erano due mesi che lei stava con Allen.

Il dolce risveglio di Kagome avvenne tra le braccia del suo Allen. Era così caldo, il suo profumo selvatico la inebriava… E il solo poter accarezzare la pelle morbida del suo corpo le provocava intensissimi brividi.

Poi si svegliò anche lui. Velocemente si prepararono ed uscirono, Allen voleva portarla a fare un giro. Erano a Boston, in quei giorni.

Le strade erano molto affollate. Ogni donna, passando accanto alla coppia, non poteva non guardare Allen. Ma Kagome era quasi orgogliosa di questo, perché in quel momento loro erano in giro, insieme, e in mezzo a tutta quella gente solo un paio di volte vennero fermati da qualche fan del ragazzo.

La sera andarono in un locale conosciuto da Allen, dove si esibivano band emergenti.

- Sai, a volte suonano male, altre volte suonano abbastanza bene, ma mi piace vedere questi ragazzi che suonano praticamente gratis e che in quello che fanno mettono l’anima… - aveva detto Allen a Kagome, poco prima dell’inizio del concerto.

Al tavolo della coppia si avvicinarono un gruppo di ragazzi. Kagome dapprima pensò che fossero dei fans che avevano riconosciuto il cantante, ma poi, non appena Allen si accorse della presenza di quegli individui, Kagome potè solo immaginare di chi si trattasse.

- Ciao, Allen… Sempre con qualche donna tu, eh? – chiese uno di questi. Il tono era tutt’altro che amichevole.
- Non ho nulla da dirti, Ricky –

Ricky. Kagome capì immediatamente tutto: quelli dovevano essere quei ragazzi che, a loro tempo, avevano ispirato Allen a scrivere quella canzone così triste… “18 & life”. E dalle facce, lo si poteva intuire che non erano persone molto raccomandabili.

- Sei sempre lo stesso, Allen. Sei un coniglio! –

Allen strinse i pugni, non li sopportava. Kagome lentamente andò a posare una mano su quella del ragazzo. Lui sembrò rilassarsi un attimo, ma qualcosa gli fece letteralmente perdere la ragione.

Il ragazzo più alto, Ricky, si era avvicinato a Kagome e le aveva sollevato il viso portandole due dita sotto il mento.

- Non osare toccarla! – gli urlò Allen, alzandosi in piedi. Ricky si voltò a guardarlo.
- Perché, altrimenti cosa mi fai? –
- Non provocarmi –
- Tsk! Non provocarti io… Ma cosa vuole farmi questo coniglio? – poi, rivolgendosi a Kagome.
- Sei proprio carina… Che ne dici di lasciar perdere i conigli, e venire via con me… -

Allen venne accecato dalla rabbia, e stese il ragazzo con un pugno. Ricky lo guardò con occhi sgranati.

- Bene, vedo che non sei più soltanto una femminuccia… Per questa volta l’hai vinta tu, non ho voglia di avere problemi con quelli della sicurezza. Ma ci vedremo ancora, te lo assicuro… - detto ciò, Ricky e i suoi amici si allontanarono dal locale.

Allen si voltò subito verso Kagome.

- Tutto bene? – le chiese, apprensivo.
- Si, tutto bene… E tu? –
- Ho un nervoso che non immagini nemmeno –

Kagome si avvicinò a lui, e con una mano portò la testa del ragazzo fino alla sua spalla, non smettendo di accarezzarlo.

- Non essere nervoso… Ormai se ne sono andati… -
- Non posso sopportare che mi abbia chiamato coniglio davanti a te… -
- A me non importa! Guarda chi sei tu, e chi sono loro… E poi, questo coniglio con un solo pugno ha fatto cadere a terra quel tizio così arrogante… -

Si baciarono, ed ordinarono da bere. Il resto della serata passò tranquilla.

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Il giorno seguente, era il giorno del concerto. Andarono tutti molto presto nel locale per preparare tutto. Kagome come sempre aiutò Allen e gli altri a vestirsi e truccarsi, poi andò sul palco a vedere lo spettacolo.

Come sempre, Allen non faceva che girarsi verso di lei, sorridendo. La voce di quel ragazzo aveva il potere di far commuovere Kagome. Una voce che rappresentava alla perfezione la sua persona: bella, bellissima, dolce in alcuni momenti, selvaggia e potente in altri.

Finito il concerto, tutti rientrarono nel camerino. Si sentiva parecchio rumore provenire dal locale, ma nessuno vi diede particolarmente peso.

Ad un tratto nel camerino fecero irruzione una decina di ragazze. Tutte andarono subito a circondare Allen, volevano autografi, foto… Lui le accontentò, finchè tra le fans ne vide una. La conosceva, e bene. La sua presenza lì, dopo quel che era successo con Ricky la sera prima, non rappresentava nulla di buono.

Infatti questa ragazza, molto avvenente, si fece largo senza troppi scrupoli tra quelle che circondavano il cantante, arrivando davanti a lui.

- È un bel po’ che non ci si vede! Come va? – la sua voce aveva una nota stonata, a Kagome quella ragazza non spirava nulla di buono.

Allen non le rispose, e cercò di non guardarla. Ma lei prese il viso di Allen tra le sue mani e gli diede un bacio. Proprio davanti a Kagome. Una delle fans allora la imitò, non dando nemmeno il tempo di respirare al povero Allen, che cercava in tutti i modi di allontanare quelle ragazze da lui.

Kagome aveva visto tutto. Subito rimase impassibile, andando a sedersi su un divano. Ma dentro di sé la rabbia aumentava ad ogni attimo.

Non appena Allen riuscì a liberarsi da quelle ragazze, corse da Kagome. In quel momento non c’era nessuno, solo loro due.

Senza dire una parola, il ragazzo la abbracciò forte, e lei diede sfogo ad un pianto liberatorio.

Ma in lei cominciava a farsi strada il pensiero che loro due non potessero stare insieme. Lei era troppo gelosa, e un musicista bello e famoso non era il tipo di persona che faceva per lei.

  
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