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Autore: Eleonoracake    28/08/2012    0 recensioni
Inghilterra, 1870. Dunn e Daisy sono amici completamente diversi, uno è affascinante, ricco, arrogante e cinico, l'altro è un gentiluomo, intelligente e romantico che cerca la donna della sua vita.
Genere: Commedia, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrogante e Gentiluomo
III

 

"La donna che non riesce a rendere affascinanti i suoi errori, è solo una femmina."
Oscar Wilde

 
Un capello nero piuttosto stretto premeva le tempie di Thomas Dunn, le rigide scarpe di cuoio erano troppo larghe e il finto Lord pareva una papera per come camminava. Inoltre doveva stare attento ai pantaloni, perché erano enormi e ad ogni passo aveva il timore gli cadessero.
“Entra in scena, tocca a lei!” lo indicò Laurette.
Thomas attraversò le tende e si ritrovò sul palco, con centinaia di sguardi addosso.
“Io sono il Lord Ardos! Come osa disturbare un aristocratico nella sua dimora?” recitò con voce profonda.
“Io sono Peter e sono profondamente innamorato di sua figlia, Caroline. Ormai è da più di due settimane che ho avuto il piacere sublime di stringere la sua adorata mano. Sono venuto da lei, carissimo Lord Ardos, per chiedere la mano alla sua fanciulla!” dichiarò Peter, ovvero James.
“Lei cosa vorrebbe? Mia figlia? E’ mia!”
Il pubblico ridacchiò e lentamente Thomas dominò le sue paure.
Come dal copione, Laurette come colpo di scena entrò sul palco:
“Oh Peter, vuole davvero sposarmi? Se è così padre non può fare nulla per dividere il nostro amore!”
“Caroline, se tu la pensi davvero in questo modo, non posso fermare il destino di due cuori innamorati! Le più piacevoli congratulazioni, novelli sposini!” esclamò Thomas uscendo di scena.
Nel retro del teatro si tolse i vestiti e aspettò che i suoi amici finissero la recita.
 
“Allora, com’è stata la prima recitazione?”
“Pessima, davvero pessima… mi sento ancora mille sguardi addosso, l’ansia che mi ha preso la voce e il tremolio delle mani.. ancora non so come avete fatto a convincermi!”
“L’arte della persuasione…con lei non c’è neanche bisogno di usarla” sorrise James.
Il teatro ero vuoto, erano rimasti solo James, Thomas e Laurette seduti ad un tavolino.
“E’ stato molto bravo.. è molto semplice e per questo lei è piaciuto al pubblico” sussurrò lentamente Laurette sbattendo le lunghe ciglia nere. “E’ un amico scapolo di James, oppure sposato?”
“No, sono scapolo. Comunque non è stato complesso piacere al pubblico, ho detto solo due battute” sussurrò timidamente Thomas, la sfacciataggine di quella ragazza lo urtava.
“Per la verità tre!” corresse Daisy, accendendo una sigaretta.
“Neanch’io sono ancora sposata…”
“Laurette, noi andiamo. Buona sera” terminò bruscamente la conversazione James, come se avesse un fretta incredibile.
“Arrivederci, Sir Dunn e James”
 
Le nubi avevano lasciato il posto a stelle luminose che si riflettevano delicatamente nel fiume.
I due amici camminavano su una piccola stradina pietrosa a fianco del fiume, circondata da un parco pubblico.
“Cos’ha di sbagliato?” chiese James, con l’interrogativo nei profondi occhi neri.
“Chi?”
“Laurette… bella famiglia, splendida ragazza… cos’ha di sbagliato per lei?”
“Perché dà per scontato che ci sia qualcosa che non mi piace in lei?”
“Amico mio, lo vedo, la conosco. La guardi ed è come se non la vedesse”
“Invece per lei non è trasparente… voleva baciarla” cambiò discorso Thomas.
“Vero. A me le donne piacciono.. finché stanno in silenzio e ferme immobili”
I due amici ridono fragorosamente.
“Vedo nei suoi occhi che ha bisogno di una donna. Vedo che la cerca, che necessita di qualcuno da amare”
“Parla la persona più sensibile al mondo, da quando capisce qualcosa di sentimenti?”
“Perché sei sulla difensiva?” James si fermò di colpo e si mise davanti a Thomas.
I suoi occhi osservarono i nostalgici occhi verdi dell’amico e quasi videro un’ombra affliggere Thomas.
“Perché mi colpisci nel punto più debole. Non trovo una persona per me. Laurette è… banale, uguale a tutte le altre. Cerco una donna bella e grintosa, che sappia farmi ridere ed essere la compagnia della mia vita. Mi chiedo se dovrò aspettare per tutta la vita. E’ da dieci anni che la cerco e nella nostra società avere 28 anni significa essere vecchi.”
“Se vuoi ti posso dare una mano a cercarla”
“La vedo difficile, tu le fai scappare le donne”
Si sentì un’altra risata e James mise un braccio sulla spalla dell’amico.
“Anche se le può sembrare… insolito per uno apatico come me… Io le voglio bene, Thomas Dunn. E su di me potrà contare sempre.”
“Grazie amico mio. Anch’io le voglio bene. Non capita tutti i giorni di sentire queste frasi dal signore senza sentimenti”
“Considerala una giornata a sé”
Poco dopo, giunti ognuno a casa sua, James si ritrovò a cuore aperto sul suo letto, in attesa di prendere sonno, a chiedersi se ci fosse una donna perfetta anche per lui.
 
 

  
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