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Autore: Nay Nay    28/08/2012    2 recensioni
“Come caffè” disse tempo fa. Si, i suoi occhi erano dello stesso colore del caffè, Ma non solo. Erano amari, caldi, scontrosi.. Ma se uno li conosce bene, come sapeva lui, non erano così amari come la gente credeva.
Pucktana.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Santana Lopez
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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                           L'illusione di non amarti.

I loro corpi erano intrecciati da ormai due ore. I loro respiri si fondevano. Santana deglutii, mentre accarezzava quel petto così perfetto, così forte. Lo graffiò dolcemente, sorridendo e alzò lo sguardo verso di lui, il ragazzo che era li a guardarla con occhi rapiti. Noah spostò una ciocca corvina dietro l’orecchio dell’ispanica, prima di baciarle dolcemente il capo -Ti hanno mai detto che sei stupenda?- Disse il ragazzo con voce pacata, bassa, sensuale. Santana sentii un brivido lungo la schiena, un brivido che era difficile da nascondere, ma ci riuscì. Sorrise e si avvicinò al viso del ragazzo -Ah ah. Claro ma.. Dimmelo ancora.- Sussurrò a poca distanza dalle labbra di lui che portò la mano che accarezzava l’orecchio al mento, sfiorandolo con le dita -Sei stupenda.- disse ancora. Santana rimase li, rapita dalle labbra di lui che si muovevano in modo lento, duro, marcato. Deglutii per la seconda volta. Prima di graffiare volontariamente il petto di lui che tramutò la sua espressione da predatore a sofferente. Santana sorrise e fermò il suo urlo con le labbra, baciandolo lentamente. Un gemito uscii da tutti e due, quel piacere, quella sensazione che solo loro potevano sentire, quel movimento che si completava grazie alla movenza di entrambi; Le mani di lui accarezzavano lente il collo di lei, teso per raggiungere le labbra di Noah. Santana sorrise e si staccò dal bacio leccandosi le labbra -Mm Mm.. Muy Sexy!- Disse la ragazza facendo nascere in Noah un espressione confusa. -Sei adorabile..- Si fece scappare la latina. Non era da lei lasciarsi a tanta dolcezza ma, in fondo.. Chi poteva conoscerla meglio se non lui? Si, lui era un famoso giocatore di Football, lei una famosa Cheerio. Entrambi al secondo anno. Tutto era nell’inizio, tutto era nel centro della popolarità. Ma forse tra loro, c’era altro. Noah lo sentiva, anche Santana poteva sentirlo; dolcemente il ragazzo scacciò i pensieri della Cheerio accarezzandole i capelli e sorridendo “Quel sorriso..” Pensò la ragazza “Dio quando sei adorabile..” Pensò ancora. Pensieri che avrebbe tenuto per lei, ora, domani, tra un anno.. Per sempre. Noah si sentiva sprofondare in quegli occhi così scuri, così densi “Come caffè” disse tempo fa. Si, i suoi occhi erano dello stesso colore del caffè, Ma non solo. Erano amari, caldi, scontrosi.. Ma se uno li conosce bene, come sapeva lui, non erano così amari come la gente credeva.
Santana arrossì vedendo lo sguardo concentrato di lui e distolse il suo. Noah corrucciò la fronte e riportò il viso di lei di fronte al suo -Tutto bene?- Sussurrò. La luce della stanza era opaca, dolce. Un arancione sfumato nel rosa pesca che rendeva giustizia ai muscoli ben definiti di lui. Delineava ogni particolare delle spalle, dei bicipiti. Il profilo, il suo profilo sembrava ancora più bello grazie a quella luce. Una bellezza che non avrebbe trovato in nessun’altra persona. Noah la guardava bene, in effetti, quella luce la rendeva ancora più scura, i suoi occhi sembravano illuminarsi in quel momento. Un momento strano, dolce e amaro nello stesso tempo. Dolce come il suo profumo, amaro come quando si sarebbe alzata per andare via da li. -Devo andare..- Sussurrò lei. Noah strinse la mascella e annuì “Non deve capire..” Pensò. La liberò dal suo abbraccio e si tirò su, guardando la figura nuda ed esile della ragazza alzarsi e vestirsi. Continuava a guardarla, come se non volesse lasciarla andare. Santana, sapendo e sentendo i suoi occhi puntati contro, non voleva girarsi, non poteva.. “Non andare..” Pensò il ragazzo, continuando a guardarla; Lei indossò in fine la gonna della tuta di poliestere e si risistemò la coda. Noah sospirò e sorrise amaramente vedendola alzarsi e dirigersi verso la porta. La aprii lentamente, chiuse gli occhi e prese un respiro profondo. Si girò, guardando l’espressione del ragazzo. Sorrideva. Non era vero, e lei lo sapeva. -Notte..- Sussurrò, sorridendo. -Notte Santana..- Rispose lui con tono basso. “Ciao Amore..” Pensò Noah, appena Santana uscii dalla stanza. “A domani, Amore..” Pensò invece l’altra, mentre la porta era ormai chiusa, e la sua schiena era poggiata con pesantezza sul legno bianco che ormai divideva lei, da lui.
  
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