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Autore: EA_Damon_Ed    29/08/2012    1 recensioni
Il seguito di Always, l'altra faccia della storia... Il sogno che finisce e l'inverno che cambia la visione del futuro.
scritta nel 2012
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sulla spiaggia il vento soffiava, rigando la pelle come lame invisibili e affilate. 

Coperto dal cappuccio della felpa, continuavo a camminare, nonostante il vento sul viso mi provocasse un fastidio considerevole.

Amavo quella calma, amavo quella tranquillità, amavo quella silenziosa solitudine.

Mi fermai, mani in tasca, brividi sul corpo e occhi fissi all'orizzonte..

sul mare....

sulle nuvole fitte e minacciose...

sulle onde violente e schiumose... 

Era inverno.

Erano passati mesi da quando, una mattina, mi ero ritrovato li a salutare con calore l'estate e colei che l'aveva resa ancora piu calda. 

Di tanto in tanto, tornavo li, su quelle spiaggie deserte, a starmene un pò per conto mio, a pensare, a riflettere, a cercare di capire cosa ci fosse nel mio futuro... 

Cosa volevo ci fosse...

Sospirai mentre un'altro schiaffo freddo mi investiva il viso costringendomi ad alzare la sciarpa fin sotto gli occhi.

La storia che tanto mi aveva sconvolto non solo le vacanze ma anche l'anima, quella ragazzina che aveva portato scompiglio nella mia vita, costringendomi a svelare la parte più nascosta del mio essere...

Quell'estate mi aveva profondamente cambiato.

Erano passati mesi, l'inverno aveva non solo gelato il vento, il mare e la spiaggia.

Anche la mia storia a distanza si era trasformata in un iceberg... 

Una enorme massa ghiacciata, di cui solo una piccola parte è visibile, mentre nascosto c'è praticamente un altro mondo.

Si, il suo mondo...

Il suo ritorno alla vita quotidiana, la scuola, la lontananza....

Gli amici, le situazioni, la voglia di sentirsi libera...

Era l'età dei cambiamenti per Mery.

Ed io ne ero consapevole.

Il mio carattere di certo non aveva aiutato, la mia gelosia e i repentini sbalzi di umore. 

Ero incostante e a lei servivano certezze ma soprattutto, una persona da poter abbracciare ogni volta volesse.

Ci eravamo visti qualche weekend, di nascosto, il rapporto con suo padre era off limits per me e quindi anche tutto ciò che potevo fare con lei era limitato.

Da due mesi poi, la situazione era peggiorata ulteriormente. 

Mery aveva litigato col padre e le erano stati vietati anche cellulare e pc. 

Praticamente mi avevano chiuso le porte in faccia.

La cosa peggiore però, era vedere che lei non aveva fatto quasi nulla per impedire questo. 

Si era oramai rassegnata a questa condizione, forse anche sollevata dal peso di dovermi sostenere.

Aveva lasciato che la sua vita continuasse senza di me, per costrizione, per necessità, per volere... Chi lo può dire.

Quello che era certo però, è che il nostro amore era arrivato alla fine.

Il nostro momento perfetto si era concluso...

Il nostro "per sempre" era svanito tra le onde leggere e calme di un tramonto di fine estate.

A nulla servivano adesso le lacrime, le liti, le arrabbiature e le crisi. 

Quell'attimo di perfezione era svanito per sempre dai nostri cuori...

Avevo smesso di provarci, lei aveva smesso di aspettarselo.

Avevamo accettato a modo nostro questa condizione. 

Eravamo divisi e cosi, sarebbe rimasto.

 

Le nuvole cariche di rabbia cominciarono a lasciar cadere piccole gocce fredde, il cielo cominciava a far sentire la sua voce potente... 

Era tempo per me di lasciare quel posto, oramai non mi apparteneva più.

Con un sospiro guardai un'ultima volta l'orizzonte, quasi impercetibile, sfumato tra cielo e mare.. indefinito... invisibile.... 

Cosi come il mio futuro, cosi come quello che mi aspettava...

 

Mi voltai e, a passo svelto mentre la pioggia si intensificava, lasciai quella spiaggia oramai priva di aspettative e di sogni.

Era tempo per me di voltare pagina, quel libro si era concluso e, purtroppo, senza un "per sempre". 

Ma lo avevo letto fino alla fine e adesso era tempo di cambiamenti anche per me.

Corsi in auto e, quasi completamente bagnato guardando il mio viso nello specchietto, mi dissi:

 

"Questa è la tua storia Ema. Sei tu a scrivere adesso il tuo destino..."

 

Con questa frase in una giornata nera e fredda, fissando li i miei stessi occhi, lasciai quel luogo e tutto ciò che era stato per me, affidando al destino la guida del mio domani.

 

 

 

  
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