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Autore: ValeAki    29/08/2012    1 recensioni
La maggior parte dei membri Varia sono in missione -o comunque fuori dalla villa-, se non fosse per Bel e Fran, che, per quel giorno, avevano depennato il lavoro dalla lista di cose da fare. Ma la tranquillità, con i Varia, di certo non esiste.
[B26]
Io ci ho provato, eh xD
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Belphagor, Fran
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ascoltando la mia playlist di 100 canzoni e passa, m'imbatto prima in Bloody Prince e subito dopo in Special Illusion (ormai, anche il mio cellulare pensa siano canon (?)) Mi sono quindi avventurata nello scrivere una B26, questo il risultato! Spero vi piaccia ^^
P.S. Il titolo non c'azzecca proprio, ma io e i titoli non andiamo d'accordo x'D

 



Kiss of boredom

Era una giornata noiosa, spenta, nella magione dei Varia. E la villa era vuota, o quasi, se non fosse stato per i due membri che giravano attraverso i corridoi senza nulla da fare. Quel giorno, sia Bel che Fran, avevano depennato il lavoro dalla lista di cose da fare, standosene comodamente alla villa. Xanxus era andato in una missione in Giappone –magari avrebbe anche salutato Tsunayoshi Sawada... a modo suo. Squalo lo aveva accompagnato, per assicurarsi che quello stupido del suo boss non facesse qualche idiozia. Levi, invece, aveva seguito entrambi di nascosto, dato che dove c’era il boss doveva esserci anche lui. Lussuria si era concesso una giornata in città girovagando per i negozi, suscitando scalpore tra la folla. Non c’era molto da fare nella villa, quindi, e l’illusionista optò nell’andare ad infastidire il suo senpai, che sperava invece di trascorrere una tranquilla giornata nella sua camera. Una giornata da principe; dopotutto, lui lo era!
Fran allora gli ronzò intorno a mo’ di zanzara, per tutto il pomeriggio.
<< Bel-senpaaai, non va’ a squartare nessuno oggi? >> le frasi iniziavano sempre con quell’atono << Bel-senpai >> e, seppur il principe avesse cercato di ignorarlo, ben presto si stancò della voce ronzante del suo collega. Quello, tra l’altro, si aspettava una qualunque reazione, sennò non ci sarebbe stato gusto. Si alzò di scatto dal divano, e finalmente Fran pensò che sarebbe stato al gioco. Invece no. << Rana, adesso mi hai proprio stufato. >> Disse, i nervi a fior di pelle, lanciando una serie di coltelli e intrappolando Fran al muro. << Adesso stai buono. >> Sussurrò, con il viso vicino a quello dell’illusionista. Troppo vicino. << Bel-senpai, se qualcuno ci vedesse così penserebbe male. >> Gli fece notare, mentre Bel si metteva a ridere col suo solito ghigno. << Shishi, non sta succedendo nulla, rana. E se schizzasse un po’ di sangue dal tuo corpo, gli altri non ne farebbero una tragedia. >> Si mise ad armeggiare con i coltelli, mentre Fran rimaneva con la sua aria impassibile. << Bel-senpai, quando fa così mi viene il dubbio sul fatto che sia scappato da qualche manicomio. >> Sentenziò, riprendendo subito a parlare. << Prima sembra mezzo addormentato e poi agita i coltelli a destra e a manca, sembra proprio un pazzo. È troppo prevedibile per farmi divertire. >> Finì, atono, cercando di liberarsi dai coltelli. Bel ci aveva messo troppa foga nel lanciarli e non se ne sarebbero andati facilmente, contando che era bloccato dalla testa ai piedi. Il biondo, dal canto suo, si innervosì. << Ah, io sarei prevedibile? Ushishishi~, attenta a quello che dici, rana. >> Disse, estraendo altri coltelli. << Dove potrei mirare? Alla testa o al cuore? >> rifletté, quasi Fran non esistesse, anzi, fosse solo un oggetto. E gli oggetti non parlano, perché perdere tempo a conversare con loro? Ma ahimè, Fran era un essere umano, e di frasi per tormentare la gente ne aveva a palate. << È di questo che parlo, senpai. Era ovvio che si sarebbe messo a giocare a tiro al bersaglio con il mio corpo. >> Ormai sembrava una discussione senza senso, ma Bel non voleva darla vinta a Fran in nessun caso. “Ti faccio vedere io quanto sono prevedibile!” pensò, avvicinando la sua bocca a quella dell’illusionista. Nulla di ché, un semplice sfiorarsi di labbra, che durò qualche secondo. << Ushishi~, rana, questo ti sembra prevedibile? >> ghignò, facendosi mentalmente i complimenti sul fatto che fosse stato un piano geniale. Degno di un principe. Ora, la rana, non avrebbe avuto nulla su cui ribattere. Ma i pensieri di Bel sfumarono ancora una volta. << Bel-senpai, sarà pure un principe –e su questo ho i miei dubbi-, ma bacia da schifo. >> espose il suo gentil parere su quel bacio inaspettato, mentre Bel ebbe seriamente preso in considerazione di ucciderlo all’istante. In fondo, ogni volta che tirava i suoi coltelli, lo faceva solo per divertirsi, mica per ucciderlo davvero. In qualche modo quel ragazzo dall’aria apatica lo attirava, anche se non sapeva nemmeno lui in cosa. Ma ovviamente, non lo avrebbe mai ammesso. Schioccò la lingua, sbuffando << Un principe come me non dovrebbe sprecare i suoi regali baci con un’insulsa ranocchia. E ora vattene, voglio riposare. >> disse, scordandosi completamente di aver incastrato Fran al muro. << Senpai, sono intrappolato al muro, non posso muovermi. >> si lamentò. Ma Bel si girò di spalle, lasciandolo lì. << Il principe non ha nessuna voglia di liberarti. Pensaci da solo. >> sibilò, accompagnando il tutto con una risatina. << Ah >> si bloccò sul posto, come si fosse dimenticato di qualcosa d’importante. Si voltò di nuovo verso l’illusionista, ri-avvicinando le sue labbra alle sue in un bacio molto più appassionato del precedente. << Shishi~, ‘stavolta non puoi dire che baciavo da schifo, rana. >> ghignò. Con quel bacio si sarebbe riscattato dall’offesa subita –sia mai che un principe non sappia baciare! Fran rimase impassibile anche a quel secondo bacio, rispondendo a tono. << Bel-senpai, è la seconda volta che mi bacia. Sono per caso così bello da essere in grado di farla innamorare di me? >> domandò, una punta d’ironia nascosta nella voce. Il biondo si girò, muovendo una mano in avanti in modo da estrarre i coltelli, e si mise a sghignazzare come suo solito. << Non dire idiozie, rana. Semmai sei tu ad essere caduto sotto il mio fascino. Sbaglio, o questa volta hai risposto al bacio? Ushishi~>> e se ne andò, lasciando da solo Fran nella stanza. L’illusionista avrebbe potuto ribattere, e non aveva molta voglia di porre fine alle sue lamentele con un terzo bacio.
   
 
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