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Autore: Hikari93    29/08/2012    8 recensioni
Rin/Shiemi
[1. Chi cerchi, Shiemi? Yuki-chan?];
[2. Non essere soltanto un mio amico, Rin];
[3. Ti piace Shiemi-san?];
[4. Sei perfetto così, Rin];
[5. Ti amo, Shiemi, però…];
Buona lettura.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin Okumura, Shiemi Moriyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Part of ME

 


 

[1. Chi cerchi, Shiemi? Yuki-chan?]
 
I passi di Shiemi erano delicati come lei, ma non sfuggivano alle sue orecchie. Rin finse comunque di non essersi accorto della sua presenza. Tacque.
La vecchia porta si aprì in un cigolio e la figura a mezzobusto dell’aggraziata Shiemi comparve. «Rin?»
«Eh? Shiemi sei tu. Che cosa c’è?» Non si curò di mettersi a sedere.
Shiemi sembrava in imbarazzo. Distolse gli occhi dal volto apparentemente indifferente di Rin e li fissò a terra. Infine scosse le spalle.
«Volevi vedermi, vero Shiemi?» scherzò lui, azzardando a una risata.
«Rin…» Era rossa. Bellissima.
«Cercavi Yukio, scommetto» la interruppe. E’ il suo Yuki-chan, lui. I pugni si strinsero.
«C-cercavo pro-proprio te, Rin.»
 
 


 
[2. Non essere soltanto un mio amico, Rin]
 
Rin spalancò gli occhi increduli. «Che… che cosa, Shiemi?»
La ragazza strinse la stoffa del suo kimono tra le mani tremanti. «Sei importante per me, Rin. Ti… ti voglio bene e non mi interessa chi tu sia veramente. » Le iridi rilucevano e si muovevano agitate, le mani non se ne stavano più ferme. «Figlio di Satana o meno, prima di tutto sei un mio…»
«Amico» concluse Rin per lei, con una punta di amarezza celata tra la felicità.
«Non voglio che tu sia più solo un mio amico, Rin» mormorò sicura, ma se ne pentì subito dopo. Alzò lo sguardo su Rin, ne studiò l’espressione sperduta. «Scusami!» Si agitò tutta. «Non volevo, io…»
La mano di Rin raggiunse presto la sua guancia. «Non mi rende figo ricevere una dichiarazione da una donna, anziché fargliela» le sussurrò. Ma va bene così.
«Rin…?»
Shiemi seguì i movimenti di Rin. Si adattò alla perfezione prima alla mano dietro la nuca che la indirizzava, e poi alle lebbra che le profumarono le sue nel momento stesso in cui le toccarono.
 
 
 


[3. Ti piace Shiemi-san?]
 
«Ti ha infastidito, nii-san.»
Rin si scaraventò fuori dai suoi pensieri, richiamato dalla voce di Yukio. «Che cosa?»
«Amaimon, chi altri.»
«Ovvio» sbottò. «Quel fot-»
«Ha anche rapito Shiemi-san» osservò Yukio, indirizzando Rin dove voleva. Che sollievo poterne finalmente parlare, a distanza di tempo, senza preoccuparsene più troppo.
«E voleva ordinarle di diventare la sua… sposa» borbottò, naso all’insù, accorto a non farsi udire. Inutilmente: Yukio poteva anche essere una talpa, ma ci sentiva benissimo.
«Ti piace Shiemi-san, non è vero?»
«Eh?» Persino la coda gli si immobilizzò dall’imbarazzo. Il rosso sulle sue guance, poi, evidenziava le sue emozioni. «Che cavolo dici, quattrocchi! Chi, Shiemi? Quella Shiemi? Macché, è solo una ragazzina timida e…» Continuava a sputare sentenze, annuendo alle sue false convinzioni. La coda ancora non riprendeva a muoversi.
«Sì, nii-san», decise Yukio, sistemandosi meticolosamente gli occhiali sul naso, «ti piace Shiemi-san.»
 
 


 
[4. Sei perfetto così, Rin]
 
«Come si fa ad averne paura?» domandò Shiemi, retoricamente. «Sono così carine» affermò, tastando, gioiosa, la punta delle orecchie di Rin coi polpastrelli.
«Shiemi, mi dai fastidio.» Sbuffava, pareva una ciminiera. Reagiva allo stesso modo ogni volta, però le permetteva sempre di continuare. Quelle attenzioni gli facevano odiare di meno quelle caratteristiche che lo rendevano diverso dagli esseri umani e simile a un demone.
Lo azzittì con un sorriso. «E la coda?» la acchiappò similmente a un gatto e prese a giocarci, girandosela tra le dita lunghe. «Sei perfetto così» le scappò sottovoce.
«Hai detto qualcosa?»
Lei negò immediatamente. «Attento a non lasciarla a penzoloni con Kuro nelle vicinanze!» sorrise.
 
 


 
[5. Ti amo, Shiemi, però…]
 
La baciò una volta. Poi un’altra. E un’altra ancora.
Si nutriva delle labbra di Shiemi, del suo rossore sulle guance, dei suoi balbettii e della sua maldestria. Si nutriva di lei. Ed era buonissima.
«Rin» lo chiamò dolcemente, lo implorò. Shiemi si sentiva pronta, lo desiderava con tutta la sua anima. I sentimenti di Rin, così come le sue intenzioni, non differivano. «Cosa ti preoccupa, Rin?» gli chiese, dopo aver visto il turbamento nel suo sguardo appena schiuso. Gli cinse il busto nudo, e gli guidò il capo fino a che Rin non lo appoggiò nell’incavo del suo collo.
«Io ti amo, Shiemi» sussurrò al suo orecchio. Ma non posso.
Se avesse perso il controllo con lei, non se lo sarebbe mai perdonato.
 
 





 






 
Salve! *O*
Cinque momenti su Rin e Shiemi. <3
Mi piacciono molto loro, li trovo adorabili e compatibili. Si completano: lei timidissima, lui schietto sempre. Lei schietta nei casi importanti, lui timidone (<3) a volte.
Così li vedo.
Spero vi sia piaciuta!
Grazie! 

   
 
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