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Autore: Elettra28    30/08/2012    8 recensioni
Brittany e Santana, quella sera, non riuscivano proprio a dormire
(Spoiler 4 serie)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Giocherellava con le frange della divisa di Santana, da quando era partita, aveva preso l’abitudine di dormire con affianco la divisa della sua ragazza, la faceva sentire più sicura, sentire ancora il suo odore stampato su quel vestito, la calmava ed ogni sera se lo stringeva al petto per addormentarsi.

Ma quella sera era diverso, Brittany non riusciva a dormire, quella sera, la sua Santana, le mancava terribilmente, non sapeva cosa avesse di diverso da tutte le altre sere, ma non ce la poteva fare proprio a dormire. Decise di prendere Lord T. ,che dormiva ai suoi piedi, e di avvicinarselo al petto per accarezzarlo, sperando che, quel movimento lento e ripetitivo, potesse conciliarle il sonno, ma quell’ammasso di pelo quella notte, sembrava non collaborare e, nel tentativo di portarselo più vicino a lei, sgattaiolò via con un lamento che sapeva tanto di fastidio per essere stato svegliato dal suo sonno.

“avanti Lord T. fatti accarezzare, mi manca San, lo sò che potresti sembrare un rimpiazzo, ma non è così… o, per lo meno, non è come sembra” disse, cercando di convincerlo, ma il micio non cedette e girò il viso dall’altra parte, allontanandosi dalla stanza con fare altezzoso.

“cattivo! Mi ricorderò domani quando dovrò darti la tua colazione” disse irritata.
Sbuffò e si girò dall’altra parte, cercando di trovare una posizione adatta che le permettesse di trovare quel dannato sonno che non arrivava. Prese il suo ipod dal comodino e si mise le cuffiette.

 
***

Santana leggeva un libro, o per lo meno, tentava di leggere un libro. Non ci aveva ancora fatto l’abitudine a dormire senza Brittany, non era mai capitato, da quando si erano conosciute, che rimanesse così tanto tempo senza dormire accoccolata trà le sue braccia. Così prendeva sonno tardissimo e si ritrovava la mattina a lezione con delle borse agli occhi, che potevano contenere tutta la sua nuova squadra di cheerleader dentro, da quanto erano grandi. Brittany le mancava tanto, spesso negli allenamenti si ritrovava a pensare che, la sua ragazza, avrebbe fatto quegli esercizi ad occhi chiusi… si ritrovava a pensare che avrebbero potuto farli assieme quegli esercizi, se solo le cose fossero andate diversamente.

Sbuffò sentendo l’ennesimo lamento della sua compagna di stanza, che non faceva altro che portarsi a letto ogni sera un ragazzo diverso. Non poteva lamentarsi, visto che avevano fatto un patto che tutte e due potevano usare la stanza per portarsi a letto chi volevano e Santana non avrebbe rinunciato a quella concessione, le volte in cui Brittany sarebbe andata a trovarla al campus. Ma decisamente lei era quella che godeva di più di quel patto, visto che, quasi ogni sera, non le dava tregua e non era nemmeno così tanto silenziosa.

Sorrise pensando che, quando si impegnava, anche lei sapeva far urlare di piacere la sua ragazza, sapeva esattamente dove procurare il massimo piacere alla sua Britt.

“ecco, di certo non ti stai aiutando con questi pensieri Santana!” disse a voce alta, per poi riprendere a leggere e concentrarsi sulla storia, se non fosse che, l’ennesimo lamento un po’ troppo audace, la fece sussultare. Sbuffò sonoramente e diede dei colpi al muro con violenza esclamando

“andateci piano laggiù o chiameranno la polizia per schiamazzi notturni!!”
 
****

Brittany lanciò con stizza il suo ipod, era incredibile, ogni singola canzone, le ricordava Santana o un momento vissuto con lei
“devo ricordarmi di aggiornare la playlist e rimetterci quella dei cartoni animati” pensò

La cosa si stava facendo seria, non riusciva proprio a dormire, eppure era stanca dagli allenamenti, il glee club, che aveva ripreso le prove per le provinciali ecc… ma il suo pensiero andava sempre li, a quella moretta che le faceva battere il cuore ad ogni sorriso speciale che dedicava solo a lei, a quelle labbra che adorava baciare ed assaporare.

Prese il cellulare e scrisse un messaggio

 
****

Santana era ormai in piedi che sorseggiava una doppia camomilla, sperando che l’aiutasse nell’impresa ormai ardua di dormire. Sentì vibrare il suo cellulare e lo prese subito, vedendo che c’era un sms, sorrise nel leggere

*non sò se sei ancora sveglia, io si… non riesco a dormire perché penso a te, penso che mi manchi San. *

Subito rispose

*anche io non riesco a dormire oggi e ci siamo sentite solo due ore fà : ) ma mi manchi anche tu BrittBritt*

 
Brittany rimase ipnotizzata a guardare il suo cellulare aspettandosi una risposta e, quando vide illuminarsi il display, anche il suo viso s’illuminò e trattenne il respiro fino alla lettura.
 
Le vennero le lacrime a leggere quella semplice frase, era da stupidi, lo sapeva, ma in quel momento si sentiva troppo labile. Agì d’istinto e compose il numero
 
“hey piccola” Santana non fù sorpresa da quella chiamata, se non l’avesse fatto Brittany, tempo qualche secondo e l’avrebbe chiamata lei
“San…”
Sentì la voce commossa e singhiozzante della sua ragazza e le si strinse il cuore
“Britt perché piangi?” le chiese
“San… non sò se ce la faccio, mi manca troppo stare con te ed a scuola è tutto diverso… “ rispose ancora più emozionata
“amore lo sò… non è facile per nessuna delle due, ma ce la faremo, sono nove mesi in fondo, poi staremo di nuovo insieme, io ti aspetto qui” disse, anche se, quella frase, gliel’aveva ripetuta miliardi di volte in quel mese di distacco

Sembrava non ci fosse niente che potesse consolare Brittany quella sera, Santana le aveva provate tutte. Si erano lasciate, dopo un’ora di conversazione, a mala voglia, ripromettendosi che avrebbero tentato di dormire, perché il giorno dopo avrebbero avuto le loro lezioni e la loro vita frenetica di tutti i giorni.

 
La ballerina si asciugò il viso ancora bagnato dalle sue lacrime inconsolabili, certo sentire Santana l’aveva rincuorata un pochino, ma non era abbastanza, anzi, forse il sentirla le aveva messo dentro ancora di più la voglia di toccarla ed averla trà le sue braccia.
Si rimise seduta dritta nel letto ed esclamò convinta

“basta!” svegliando nuovamente Lord Tubbington, che nel frattempo era rientrato nella stanza e si era riappisolato ai piedi del suo letto
Si alzò per poi lavarsi e vestirsi, diede un veloce sguardo all’orologio ed annuì soddisfatta, scese velocemente le scale, scrisse un bigliettino e prese le chiavi della macchina, per poi uscire felice di casa nel cuore della notte.

Mise in moto soddisfatta ed accese la radio a tutto volume
“Yeah stò arrivando!” esclamò, dando una forte accelerata
 
****

Santana guidava ed ancora non si capacitava di quello che stava facendo, stava guidando nel pieno della notte in autostrada e per di più dopo aver bevuto una doppia dose di camomilla, se non era un tentativo di suicidio quello….. Decise comunque di andare piano, voleva fare una sorpresa a Brittany certo, ma gliela voleva fare, mentre era tutta intera. L’averla lasciata in quello stato, dopo la chiamata, l’aveva distrutta e non aveva resistito, avrebbe saltato la lezione di sociologia la mattina e forse, se le cose sarebbero andate come aveva sperato, anche l’allenamento del pomeriggio, ma non le importava, l’unica cosa che desiderava in quel momento, era specchiarsi in quegli occhi azzurri e stringerla forte a se.

 
Era ormai in viaggio da più di un’ora, con l’autostrada deserta e la camomilla che stava iniziando a fare il suo effetto, decise di fermarsi in un autogrill a Cincinnati, che era sulla strada per Lima, si sarebbe presa un caffè doppio fortissimo che, insieme all’adrenalina, l’avrebbe aiutata a non cedere al sonno.
Entrò e c’erano soltanto il commesso più un camionista che faceva una pausa e si mangiava un mega panino ricolmo di cose indefinibili, che Santana con lo sguardo schifato, non seppe nemmeno riconoscere.

 
“cosa ci fà una bella signorina nel cuore della notte da sola in un autogrill?” la voce del barista la destò dall’osservare schifata il camionista
“stò andando da mio marito” disse, incenerendo con lo sguardo il ragazzo
“marito? Dolcezza è uno spreco alla tua età essere già imprigionata in un matrimonio”
“bè questione di priorità, sai lui è un poliziotto…” ammiccò, tentando di fargli paura
Il ragazzo diventò serio e chiese
“cosa vuole ordinare la giovane moglie di un poliziotto?”
“un caffè doppio e fortissimo grazie” rispose, soddisfatta di aver fatto arrendere il ragazzo dal provarci con lei

 
***

Brittany guidava e cantava, continuava a chiedersi come mai non le era venuta quell’idea prima, era fantastica come idea, anche se un po’ azzardata e faticosa, ma non le importava, la sua priorità era vedere ed abbracciare al più presto la sua ragazza. Talmente tanto, che si rese conto che, per un bel po’ di tempo, complice l’autostrada deserta, aveva schiacciato veramente tanto l’acceleratore, andando a 140 km/h di media. Pensò alle miliardi di volte che Santana l’aveva rimproverata per il suo modo di guidare molto sportivo, ma d’altronde, era una che faceva motocross, non le si poteva dire di andare piano.

Sentiva il piede che premeva l’acceleratore un po’ indolenzito e decise quindi, a metà strada, di fare una pausa, si fermò parcheggiando dietro un grosso camion.
 
 
“ho un cugino che vive a Louisville” disse il barista, mentre la osservava bere il suo caffè
“ah si?” Santana non aveva proprio voglia di fare conversazione con nessuno, voleva bersi in pace il suo caffè e continuare la strada verso la sua fidanzata

“oh è il mio turno fortunato oggi, abbiamo un’altra bella ragazza sola in arrivo…” disse improvvisamente, guardando l’entrata e la porta che si apriva

Santana si girò immediatamente e spalancò gli occhi a quella visone

“Brittany?”

La bionda, sentendo quella voce conosciuta, si girò improvvisamente e sentì il cuore sussultare riconoscendola
“San!” esclamò, quando ormai Santana era praticamente trà le sue braccia

Si strinsero fortissimo incredule, fino a che Santana non si staccò, e dubbiosa chiese

“che ci fai a Cincinnati?”
“stavo venendo da te, volevo farti una sorpresa” le disse, osservando i suoi occhi increduli
“non ci credo, anche io stavo venendo da te!”
Le due risero e, non resistendo più, si baciarono appassionatamente.
Si staccarono sentendo una voce da lontano che esclamava

“hey! Ed il marito poliziotto? Dove è finito?”
Santana rise e Brittany guardò il barista perplessa

“ssshhhh non dirlo a nessuno” esclamò la mora, per poi prendere per mano la sua ragazza e portarla via.
 
****

“E' quasi l’alba e siamo in un motel di Cincinnati come due amanti clandestine, ci crederesti San?”
Brittany la stringeva trà le sue braccia, sentire il suo corpo nudo sopra di lei le dava sempre una sensazione di benessere, non l’avrebbe lasciata mai e sarebbe rimasta così per sempre

Santana rise e si strinse ancora di più a lei, facendo combaciare ogni centimetro del suo corpo

“…e ci siamo anche ritrovate per caso, a metà strada, in un autogrill, altrimenti a quest’ora, io starei imprecando in spagnolo a Lima e tu saresti in lacrime a Louisville” disse la mora
“già…” rispose sognante l’altra, mentre le schioccò un veloce bacio sulle labbra

“San….” esclamò poi improvvisamente
“mmmmhmm”
“pensavo che potrebbe diventare una bella abitudine questa, Cincinnati potrebbe diventare la nostra città, tutte le volte che abbiamo voglia di incontrarci per qualche ora” disse entusiasta Brittany

La mora la guardò negli occhi e rispose
“saresti più tranquilla così Britt?”
La bionda annuì con convinzione

“allora lo sarà e ci incontreremo qui tutte le volte che lo vorremo, come due amanti clandestine”
Sorrise al pensiero e, finalmente, dopo qualche minuto di silenzio e di ascolto dei reciproci respiri, i loro corpi riuscirono a riposare nel sonno, ritrovando la loro naturale posizione.

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Ciao, piccola Shot dove ho fantasticato sui loro incontri nella quarta serie, sperando resistano e non ci sia niente e sopratutto nessuno che le separi.

grazie in anticipo a chi leggerà ed anche a chi vorrà lasciare una sua opinione.

un bacio

E.
  
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