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Autore: Najara    30/08/2012    5 recensioni
New York, Santana è una report di successo e lavora nel più grande giornale della città.
Ma lei non è sempre vissuta lì, è nata in una piccola cittadina nell'Ohio dove ha lasciato un'amica del cuore, Brittany. Proprio lei si presenta al giornale, assunta come fotografa. La sorpresa è grande, ma forse c'è qualcosa di ancora più sorprendente da scoprire!
Insomma un'altra avventura Brittana!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Eccovi la nuova long

Eccovi la nuova long! Come avevo previsto non sono riuscita a resistere a lungo!!

Ci vediamo in fondo…

Buona lettura!

 

Blue Lady

 

 

Primo capitolo: Super incontro

 

Santana osservò con soddisfazione l’ultimo camion del trasloco andarsene, finalmente poteva ufficialmente ritenere quella la sua nuova casa. L’appartamento era esattamente come lo voleva, occupava l’ultimo piano del palazzo ed era spazioso e moderno. Un enorme vetrata dava sul terrazzo, che permetteva di guardare l’intera città.

La donna si appoggiò alla balaustra osservando New York. La sua città. Sospirò, aveva pianto la prima volta che ci era arrivata, odiando tutto, il traffico, i palazzi, persino l’aria. Aveva dodici anni e i suoi genitori avevano deciso che sarebbero andati a vivere nella grande mela lasciando l’Ohio e Lima.

Santana rientrò chiudendo il vetro dietro di lei, su una parete c’erano i suoi più grandi successi, i servizi giornalistici che l’avevano resa famosa, la sua lingua tagliente e la sua estrema sincerità le avevano fruttato la popolarità e il rispetto. Ma non fu quelli che lei guardò, c’era una foto, la foto di due bambine. Quando suo padre l’aveva scattata loro ne erano inconsapevoli, dormivano. Santana sorrise, ricordava quel giorno, avevano passato la giornata insieme ed erano esauste, lei almeno lo era e si erano addormentate sul suo letto, abbracciate. Si allontanò dalla foto che aveva fatto incorniciare e si sedette alla sua scrivania, doveva scrivere un nuovo articolo, la redattrice non era una donna paziente, neanche con lei.

 

L’ufficio era caotico come tutte le mattine, le notizie non dormono mai, diceva sempre la redattrice e di sicuro lì nessuno osava dormire.

“Lopez! E’ pronto quell’articolo?” Le urlò la donna vedendola entrare, Santana sorrise alzando il fascicolo, “Becky! Chiama in tipografia digli che l’articolo di prima pagina è in arrivo!” La segretaria della redattrice scattò ad obbedire e Santana le lasciò le sue pagine, frutto di un lavoro di numerose settimane.

Santana si diresse rapida alla sua scrivania, che era come sempre un caos assurdo. Si sedette iniziando a visionare le mail, varie minacce alla sua vita, inviti a numerosi party, richieste di colloqui, offerte di lavoro, il solito insomma. Girò le minacce alla polizia, perché le controllassero e cestinò il resto, non aveva tempo per le feste e non le interessavano altri lavori.

Si alzò per andare a prendere un caffè e rimase lì bloccata. Dall’ascensore stava scendendo una ragazza. Stava ridendo insieme allo sfigato che si occupava della rubrica sportiva, persino da laggiù lei riuscì a sentire la sua risata, si voltò rapida trattenendosi dal nascondersi dietro la scrivania.

Cosa ci faceva lì? Era venuta per lei? Si tolse gli occhiali cercando di calmarsi, andiamo lei era Santana Lopez! Aveva guardato negli occhi assassini, mafiosi e politici corrotti ed ora tremava al pensiero di parlarle?

Prese un profondo respiro e si voltò di nuovo, della ragazza però non c’era più traccia. Agitata iniziò a percorrere la stanza con lo sguardo, trovò Finn Hudson, il responsabile degli articoli sportivi che chiacchierava con Rachel Berry, l’esperta di spettacolo, ma di lei nessuna traccia.

Stava impazzendo? Forse si era solo confusa, forse non era lei, erano passati così tanti anni… Poi la sentì di nuovo, la sua risata.

Stava uscendo dall’ufficio della redattrice Sylvester e stava ridendo con Becky. Proprio lei si voltò a guardarla indicandola. Santana incrociò il suo sguardo, era ancora più azzurro di come lo ricordava.

La ragazza sorrise, non solo con le labbra, ma con tutto il volto, per poi muoversi verso di lei.

“San!” Disse solo poi la rinchiuse tra le braccia. Santana chiuse gli occhi mentre si abbandonava tra di esse, quanto le erano mancate?

Si separarono rimanendo ancora in silenzio, guardandosi, come se cercassero l’un l’altra la bambina che avevano conosciuto.

“Wow, sei più bella ancora che nelle foto!” Le disse lei facendola arrossire,

“Brittany… sono contenta di vederti…” Ok, doveva dire qualcosa no?

“Anche io sono felice!” La ragazza sorrise di nuovo poi si strinse nelle spalle, “Mi fai vedere l’ufficio?” Santana la guardò perplessa,

Vuoi…vuoi vedere l’ufficio?”

“Sì, la Sylvester mi ha assunto, quindi…” Santana sentì una fitta di delusione, e così era venuta per lavorare, non per lei… che stupida anche solo per averlo pensato! Non si vedevano da anni!

Ma certo! Di cosa ti occupi?” Da quello che si ricordava Brittany non aveva una propensione per la scrittura, era lei quella che le passava i compiti e le correggeva i temi prima che li consegnassero all’insegnate.

“Fotografia! Dicono che ho una visione differente del mondo…” Si strinse nelle spalle sorridendo ancora. Santana la imitò, ricordava come quel sorriso la facesse sentire bene da piccola.

“Vieni” Disse solo e fu sul punto, davvero sul punto di prenderle la mano, ma riuscì a bloccarsi.

“Allora, l’ufficio è diviso per settori, economia con Quinn Fabrey, sport, Finn Hudson, spettacolo, Rachel Berry e Kurt Hummel, cronaca rosa Sugar Motta e poi ci sono io politica e cronaca…” La ragazza l’aveva seguita salutando le persone che man mano lei le indicava, “Ovviamente ti ho nominato solo i capo di settore, ci sono un sacco di galoppini che fanno il lavoro sporco…” Santana le indicò con il braccio le numerose persone che si muovevano indaffarate nell’ufficio.

“Nei sotterranei c’è la tipografia e qui…” aprì una porta, “Ci sono i fotografi…” Nella stanza c’erano alcune persone, ma era chiaro che non c’era la stessa atmosfera palpitante dell’enorme ufficio dei reporter.

“Ragazzi, questa è Brittany, e lavorerà con voi.” I fotografi nel vederla si erano subiti alzati ma scoprendo il motivo della sua presenza si rilassarono, nessuno voleva lavorare con lei, certo, c’era un ottima possibilità di vincere un premio pulizer e di avere la propria foto in prima pagina, ma lei era conosciuta per essere un tantino acida e poi quando si calava in un articolo non lo mollava e pretendeva lo stesso da quelli che lavoravano con lei.

Si fecero avanti presentandosi e stringendo la mano alla ragazza.

“Brittany S. Pierce?” Chiese un ragazzo biondo, Santana cercò di ricordare il suo nome, Sam, sì doveva essere così, “La Brittany S. Pierce della foto Temporale?” La ragazza annuì e lui le stinse di nuovo la mano entusiasta, “Adoro quella foto, semplicemente geniale!”,

“Ti ringrazio…” Guardò Santana che non poté non pensare che era bellissima.

“Lopez!” L’urlo della redattrice la fece sobbalzare,

“Devo andare… ci vediamo dopo?” Chiese e la ragazza annuì,

“Pranziamo insieme?” Le chiese e Santana sorrise,

“Sì, a dopo” poi si affrettò a raggiungere l’ufficio della Sylvester.

 

“Wow! Pranzi con la Lopez! Non ti invidio per niente!” Sam rabbrividì e lei lo guardò perplessa,

Perché?”

“Beh… lei è un po’…” Cercò la parola adeguata poi disse, “Autoritaria…”

“Dì pure stronza!” Intervenne una ragazza di origine orientale che si era presentata come Tina. Brittany scosse la testa,

“Oh no, Santana non è così!” I fotografi le fecero alcune smorfie scettiche e lei aggiunse, “Eravamo molto amiche da piccole, so che non è una stronza…” Sam si strinse nelle spalle, poi sorrise,

“E’ un onore averti nel gruppo!” Le assegnarono una scrivania e le spiegarono come funzionavano le cose alla redazione, ma Brittany li ascoltava solo con un orecchio l’altro era fisso su Santana.

 

Si erano incontrate a pranzo e lì davvero si erano ritrovate, malgrado le loro vite si fossero separate bruscamente, malgrado fossero ormai delle donne con vite così diverse, avevano ritrovato in pochi istanti la sintonia che le aveva legate da bambine.

Santana percorse il vicolo con la testa tra le nuvole, era sorprendente quanto poco fosse cambiata Brittany, le sembrava ancora la ragazza che doveva essere presa per mano per attraversare la strada, eppure da allora quella ragazza era diventata qualcuno. Santana era corsa a cercare il suo nome in internet trovando svariati articoli che la dipingevano come un genio della fotografia.

Alzò la testa rendendosi conto di essere finita nella strada sbagliata,

Heilà bellezza, ci siamo perse?” Santana sentì un brivido attraversarle la schiena, era già stata in pericolo, ma questo non significava che la cosa le fosse indifferente,

“Senti, se vuoi i miei soldi resterai deluso, non ho praticamente niente con me…” L’uomo che le stava davanti indossava un sudicio cappotto e aveva un cappellino di baseball calato sul volto,

“Niente soldi? Allora cosa ne dice dei bei gioielli che indossi?” Santana sbuffò poi si tolse l’orologio e glielo gettò,

“Contento? Finita la pratica?” Ma l’uomo continuava a procedere verso di lei che si pentì di aver scelto i tacchi e quel tallieur grigio, certo le stava a meraviglia, ma le impediva di correre.

“Oh… sono sicuro che hai ancora qualcosa per me…” L’uomo si avventò addosso a lei, ma non la raggiunse mai, perché fu letteralmente scaraventato contro il muro. Una figura lo teneva bloccato contro l’edificio dandole la schiena,

“Non mi sembra una bella cosa quella che stai facendo!” Disse la figura mentre l’uomo si agitava inutilmente,

Atten…” Si trovò a urlare Santana, il malvivente aveva infatti estratto un pugnale che tentò di conficcare nel corpo del suo salvatore. Tentò, perché la lama strappò i vestiti e si ruppe. Lei sgranò gli occhi, ma la figura sembrò non notarlo, prese l’uomo e scomparì. Santana rimase immobile a fissare il punto in cui erano spariti, non poteva essere vero, doveva essere stata drogata, o magari aveva battuto la testa, oppure stava dormendo. Di sicuro non…

“Ecco, scusa, dovevo portarlo in commissariato… stai bene?” La figura ora aveva un volto, mascherato certo ma…

“Brittany?” Santana scosse la testa chiedendosi se semplicemente non fosse impazzita,

Hei come hai fatto a riconoscermi? Ho la maschera!” Santana  iniziò a ridere, una parte del suo cervello sapeva che era una crisi isterica, ma l’altra non riusciva proprio a smettere.

“San…? Forse è meglio se ti porto a casa…” E dicendo quello la ragazza la prese tra le braccia e volò via, letteralmente! Il riso di Santana si interruppe bruscamente, mentre lei gettava le braccia attorno al collo di Brittany, terrorizzata.

“San?” La chiamò lei, Santana aveva nascosto il viso contro il suo collo ed era sicura che se non fosse stata tanto terrorizzata non le sarebbe dispiaciuta quella situazione,

“Sì?” Si chiese se era il caso di parlare con le allucinazione, ma ormai l’aveva fatto quindi…

“Devi dirmi dove abiti, se no non so dove andare…” Santana ridacchiò poi le diede le indicazioni.

Brittany scese dolcemente sul terrazzo e la depose a terra. Le gambe di Santana tremavano ma riuscì a non cadere a terra.

“Oh dimenticavo…” Brittany estrasse da una delle tasche del costume, sì, indossava un costume blu notte, il suo orologio,

“Grazie…” Le disse lei. Aprì la porta vetro che dava sul terrazzo ringraziando che si potesse aprire anche dall’esterno ed entrò in casa sua, Brittany era rimasta fuori, chiaramente indecisa sul da farsi.

“Entra Brit…” le disse lei, la ragazza sorrise per poi entrare nel suo appartamento, gli occhi sgranati mentre si guardava attorno, lei aveva gli occhi sgranati! Santana scosse la testa, il mattino dopo avrebbe dovuto fare visita al suo medico.

 

 

 

Note

 

L’avrete capito ha vinto Superman! O almeno la sua versione Brittana! ;-)

Ho tolto il prologo e vi ho gettato direttamente nell’azione, niente misteri questa volta, i ruoli sono chiarissimi nel più classico stile supereroe! Oppure Santana ha davvero battuto la testa ed è meglio se va a trovare il medico!! ;-)))

Questo è il primo di una lunga lista di: al prossimo capitolo!

Spero che la nuova storia vi piaccia! Fatemi sapere!

Ciao ciao

  
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