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Autore: Hysteria9    30/08/2012    4 recensioni
Le parole di Katie continuarono a sfrecciarle attraverso l'intelletto. “Se n'è andato. Non c'è più”.
“..Non c'è più”.
Perché di Fred Weasley non era rimasto davvero più niente, se non l'involucro di pelle che l'aveva custodito per vent'anni.
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alicia, Spinnet, George, e, Fred, Weasley, Katie, Bell
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Questa è la prima storia che pubblico. Mi è venuta così, ascoltando la melodia "statues", di Alexandre Desplat. Mi farebbe piacere ricevere qualche consiglio per migliorare. Grazie mille a chiunque leggerà! 



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Un sorriso. L’incresparsi delle labbra, quell’espressione soddisfatta di una battuta riuscita. Poi l’esplosione, un disorientamento improvviso. Silenzio. Lo sbattimento continuo delle palpebre, la perdita di un battito del cuore. Urla strazianti, fiumi di lacrime.
Fino a quel momento Alicia Spinnet non si era resa conto di ciò che stava realmente accadendo attorno a lei, di ciò che ognuno di loro, combattendo valorosamente, stava rischiando. Di ciò che avrebbero potuto perdere.
La guerra magica era iniziata. Quel giorno il bene ed il male avrebbero lottato per sconfiggere l’incertezza della propria posizione. Soltanto uno avrebbe prevalso sull’altro. Fino ad allora, la vittoria certa dimorava in un angolo remoto del mondo magico.
La giovane Grifondoro era impietrita, incapace ormai di far muovere anche la più piccola fibra del proprio essere. La mente, incontrollabile ed impreparata di fronte agli attacchi scagliati dal buio, le proiettava immagini, scene di vita.

«Una Linea dell'Età!»
Fred Weasley aveva gli occhi scintillanti dall’emozione.
«Be', si dovrebbe riuscire a imbrogliarla con una Pozione Invecchiante, no? E una volta che i nomi sono nel Calice, è fatta... lui non è in grado di stabilire se hai diciassette anni o no!»
La scena cambiò.
« Attenta a te Alicia, oppure potrei non salvarti dai bolidi durante la prossima partita! »
Fu un avvertimento scherzoso, pronunciato da Fred dopo aver stipulato un accordo con i gemelli. Un accordo che aveva previsto la fornitura di qualche bottiglia di Whiskey Incendiario, al fine di poterlo stappare nel corso di qualche festino.
Il buio subentrava, lo scenario mutò.
«Tu prova a ripeterlo cinque volte di seguito»
Alicia ridacchiò osservando le labbra del suo migliore amico pronunciare tali parole.
« Balbettante bambocciona banda di babbuini, balbettante bambocciona banda di babbuini , balbettante bambocciona banda di babbuini , balbettante bambocciona banda di babbuini , balbettante bambocciona banda di babbuini »
La risposta pronta di George provocò una risata quasi isterica alla giovane cacciatrice.

All’improvviso lo strattone di Katie Bell trascinò via Alicia da quel mondo perfetto e la riportò al riscontro della realtà.
Inclinò di poco il capo, cercando di cogliere l’espressione dell’amica. Vide le lacrime solcare lentamente il suo viso, la disperazione farsi sempre più evidente.
E allora perché Alicia non riusciva a muoversi, ad esternare la più pallida emozione? Perché la battaglia non era cessata per l’orrore di quella disgrazia? Perché quel suo sguardo vitreo non smetteva di lacerarle l’anima?
Ma poi vide Ron, Harry, Hermione e quello che sembrava essere Percy. Un dolore che neanche la maledizione Cruciatus poteva provocare. Grida di disperazione che le strapparono le viscere.
Non aveva il diritto di starsene così, ferma, quando loro cercavano di rimettersi in piedi in mezzo a quella devastazione.
« Se n’è andato. Non c’è più » mormorò Katie, più a se stessa che a lei.
E, mentre infinite gocce di sangue le colarono dalle tempie, lampi di luce verde annunciarono l’arrivo di altri mangiamorte.
« Alicia, dobbiamo andare! » il mormorio dell’amica si era trasformato in un urlo di avvertenza.
 « VIA! » Questa volta fu un ordine. Le dita di Katie s’incastrarono perfettamente con quelle di Alicia. Le gambe, contrari ai comandi della mente, iniziarono a correre incoscientemente. Istinto di sopravvivenza, indubbiamente.
Le parole di Katie continuarono a sfrecciarle attraverso l’intelletto. “Se n’è andato. Non c’è più”
“..Non c’è più”.
Perché di Fred Weasley non era rimasto davvero più niente, se non l’involucro di pelle che l’aveva custodito per vent’anni.
 

  
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