Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Starships    30/08/2012    3 recensioni
Lucy viveva con monotonia in una piccola cittadina nel Louisiana. Un giorno però la sua monotonia fu spezzata dall'arrivo, in città, di una nuova famiglia. Da quel giorno la sua vita cambiò...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1      

Ero seduta al mio banco, come al solito il posto accanto a me era vuoto. La lezione del professor Lee come sempre era di una pallosità unica. Passava ore e ore a parlare della filosofia, secondo lui, dell'arte. A metà ora bussarono alla porta. Il preside di colore entrò in classe vestito di gricio. Al suo fianco c'era un ragazzo dalla carnaggione scura che indossava un pantalone nero e una T-shirt bianca con un disegno al centro. Aveva anche una bella giacca in pelle nera. 

"Vi presento il vostro nuovo compagno, Jamie Richards."

Il ragazzo accennò un sorriso. Lo vidi avvicinarsi ed arrossii. Era davvero bello. Si mise comodo accanto a me senza né parlare e né guardarmi. 

"Jamie è un vero peccato che non eri presenti la settimana scorsa quando è iniziata la scuola." disse Mr Lee. Il ragazzo non disse nulla. "Va beh dai, non preoccuparti la tua compagna di banco, Lucy, sarà felice di passare qualche pomeriggio con te." Concluse. 

Era vero. Era verissimo mi sarebbe davvero piaciuto, e sottolineo sarebbe, passare del tempo con lui. "Grandioso!" Esclamai. Passare del tempo sola con lui? No, grazie. Ogni volta che ero sola con un ragazzo combinavo qualche pasticcio o facevo figuracce davanti a tutti, figuriamoci se sarei dovuta stare sola con lui. Mi avrebbe sicuramente preso per pazza. 
Le ragazze intorno a noi lo guardarono affascinate, come se non avessero mai visto un bel ragazzo. 
Dopo le tre estenuanti ore con Mr Lee andai al mio armadietto per cambiare i libri. Quando mi girai vidi Jamie all'armadietto accanto al mio. 

"Oggi pomeriggio ci vediamo così... puoi recuperare la materia di Mr Lee?" chiesi titubante.
"Anche no!" esclamò secco. 
"Guarda che se ti prende in antipatia ti torturerà tutto l'anno!" dissi incamminandomi.
"ok vengo da te dopo scuola!" 

Gli diedi l'indirizzo e ci separammo. 
Durante il traggitto a piedi vidi un suv nero soprpassarmi e fermarsi poco più avanti. 
Iniziai a pensare: "Oh no! E' come uno di quei film che guardo sempre. L'auto si ferma, la ragazza si avvicina e viene caricata su di peso. Dopo tre giorni la ritrovano morta in un campo.
Camminai a testa bassa. 

"Hey!" Sentii, ma continuai a camminare. "Hey!" Mi voltai con il cuore in gola. Era Jamie. "Non hai un auto?" Scossi la testa. "OK, sali. Stavo venendo da te."

"A quest'ora non c'è mai nessuno di solito." Dissi entrando in casa. Appena dentro si guardò intorno. 
"Carino."

Lo feci accomodare in cucina. Aprii il frigo e presi il succo d'arancia. "Ne vuoi un po'?"
"Si, grazie" Rispose imbarazzato. Era davvero bello. Gli porsi il bicchiere senza fare danni. Mi accomodai di fronte a lui e tentai di dire qualcosa. 

"Mr lee è un tipo..." Non trovai la parola adatta. 
"Strano?" Suggerì. 
"Più che strano direi assurdo. Alcuni giorni viene completamente incazzato ed inizia a interrogare. Poi mette brutti voti anche se hai fatto una bella interrogazione. Quando è di buon umore invece spiega senza sosta convinto che a qualcuno interessi." 

Mi sorrise e mi mancò il respiro. Gli spiegai tutto quello che MR Lee aveva spiegato la settimana prima. 

"Sono già le sei." Disse guardando l'orologio da polso. 
" E abbiamo già finito la prima parte!" Esclamai sarcastica.
"Ti ho osservata oggi." Disse rimettendo i libri nello zaino.

Mi aveva osservata? Quando? Come ? E io non me ne ero accorta?

"Non hai delle amiche?" Continuò. 
"No, cioè si. Sono state scelte per un corso di disegno insieme ad altri ragazzi. Staranno via per qualche giorno."

Gli squillò il telefonino. "Mio padre vuole che torni a casa." 
"Ti accompagno alla porta." 

Si fermò ad osservare una foto appesa al muro. "Chi è quella ragazza accanto a te?" 
"E' mia sorella, Lara, è anche la mia migliore amica."
Sorrise. "Ora dov'è?" 
"O a lavoro o all'università. Dovrebbe arrivare  a momenti."
"E' meglio che vada, mi stanno aspettando." Disse uscendo. "Ci vediamo domani." Continuò sull'uscio facendomi l'occhiolino. 

Mi sciolsi come un ghiacciolo al sole. Le guance erano in fiamme. La gola era secca. Chiusi la porta e andai in cucina a preparare la cena con la testa fra le nuvole. Fantasticai sulla stizzata d'occhio ch emi aveva fatto. Dopo un po' arrivò Lara che mi diede una mano ad apparecchiare. Appena la tavola fu pronta arrivò anche nonna Bea. Entrò in cucina gridando "oh mio Dio!!" Prese fiato e continuò " La mia collega Callie mi ha detto che ieri sera sono arrivati in città i Richards." Al suono di quel nome arrossii. 

"woow... e chi sono?" Chiese Lara. Nonna Bea prese una bottiglia di vino dal frigo e ci mostrò l'etichetta. 
"Sono i produttori di vino più famosi e più ricchi d'America"
"Woow che emozione, quasi non mangio più." Disse Lara per prenderla in giro. 
"Oggi a scuola è arrivato un nuovo ragazzo, si chiama Jamie Richards." Dissi sedendomi a tavola. 
"Il signor Joseph Richards, propreietario del vino e del marchio, è vedovo da 10 anni e ha - tenetevi forte - ben cinque figli. Beem! Il più vecchio si chiama Anthony è sposato con Rebecca  e hanno due splendidi figli Sebastian e Jamie. Poi c'è Adrian che ha solo una moglio, come il fratello Benjamin. Gli ultimi due fratelli sono single e sono Cole e Damian."
"Però, non sai niente su di loro." dissi sarcastica.

La giornalista della tv locale era emozionatissima. Stava parlando della famiglia Richards. Piano piano sullo schermo apparvero le foto della famiglia. "E' lui Jamie!" Esclamai.
"E quello deve essere il fratello Sebastian." Disse Lara. 
"Guardate il signor Joseph che uomo!" Esclamò Bea attratta da lui. 
"Oggi Jamie è venuto qui per recuperare storia dell'arte" dissi
"Un Richards è stato qui ? In casa mia ?"" Disse Bea spalancando gli occhi. 

Dopo cena andai in camera mia seguita da Lara. Era alta poco più di me, era snella e aveva i capelli lunghi marroni e le punte erano sul rossiccio. I suoi occhi tondi erano cangianti tra marrone e verde. Si accomodo ai piedi del mio letto e mi guardò con il suo solito sguardo da pesce lesso. 

"Sicura che avete solo studiato?" Chiese maliziosa. 
"Ma è possibile che pensi sempre a male?" 
"Guarda che se avete fatto altro a me lo puoi dire." Disse toccandomi la gamba. "Dai non si può dire che lui sia un brutto ragazzo!" 
"Abbiamo solo studiato, Lara!" Dissi lanciandole il cuscino. 

Rimanemmo lì a chicchierare e a stuzzicarci, poi andammo a dormire. 
La mattina dopo mi svegliai in ritardo di mezz'ora. Inc asa non c'era nessuno. Mi preparai veloce e uscii. Iniziai a correre il più veloce possibile. Arrivata a scuola corsi subito in classe di Mr Lee. Mi guardò malissimo. "Scusi il ritardo." Dissi con l'affanno. Andai a sedermi accanto a Jamie. Frugai nella borsa alla ricerca dell'libro "Accidenti!" Esclamai. 

"Che succede?" Mi chiese Jamie
"Ho scordato il libro a casa."

Senza dire niente sposto il suo libro al centro. Gli sorrisi per ringraziarlo. 
Caminando nel corridoi Jamie si avvicinò. "Come mai hai fatto tardi?"

"Ehm... la sveglia non è suonata e non avendo un auto..." Lasciai la frase  a metà.
"Ciao Jamie" dissero delle ragazze passando.

Ci separammo.

A mensa mi accomodai al primo tavolo libero che trovai. Appena entrò Jamie si azzittirono tutti  per qualche secondo.

"A quanto pare tutti hanno visto il telegiornale ieri sera."Disse sedendosi di fronte a me.  Tutti ci fissarono, ero decisamente a disagio. "Tu lo hai visto?" 
"Cosa?" Chiesi con la bocca piena invasa da imbarazzo per tutti quelli che ancor aci stavano guardando. 
"Il telegiornale:" 
"Ehm.. si." Dissi. "Oh, ma tu ti riferisci al servizio sulla tua famiglia." 

Era un bel ragazzo senza dubbio, ma se stare con lui sarebbe significato avere sempre tutti quegli occhi a dosso, beh, no grazie. La gente che mi guarda mi mette in imbarazzo, come i ragazzi, e faccio cose stupide e insensate. Non mi va che ridano di me. 

"E' da quando sono arrivato che tutti mi salutano ocn la bava alla bocca. Senza distinzione tra maschi e femmine." Disse amareggiato.

Due ragazzi si avvicinarono e gli chiesero di uscire, ma lui rispose con un "No, mi spiace." 
"Vado in bagno, ci vediamo dopo." Inventai una scusa per uscire di lì. Le ragazze dopo la sua risposta negativa mi avevano guardata male. Come s ela causa del suo "no" fossi io. A lezione di spagnolo cercai un posto lontano da lui e da tutti quegli occhi  che lo guardavano incontinuazione. 
Notai però che per tutta l'ora i suoi occhi erano quasi sempre su di me. Arrossii. 
All'uscita mi sentii toccare la schiena. 

"Hey!" Esclamò Jamie accanto  a me. 
"Hey"
"Ehm... hai bisogno di un passggio? Magari potremmo finire la second aparte?!" Propose. Annuii.
"Però oggi ci sarà mia nonna a casa. Aveva il turno solo di mattina." Dissi una volta in auto.
"Che lavoro fa?" Chiese fermandosi allo stop del parcheggio. 
"E' un infermiera." 
"E i tuoi?" 
Feci un respiro profondo. "Sono morti quattro anni fa di incidente stradale." Buttai giù il nodo alla gola che mi si era formato. 
"Mi mi dispiace, non lo sapevo." Disse effettivamente dispiaciuto. 

Rimanemmo in silenzio per tutto il resto del tempo. 


 

- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter



Spero che questo primo capitolo, sin troppo lingo, vi sia piaciuto.
Scrivetemi nelle recensioni e fatemi sapere che ne pensate. 
Un bacio  Cla'


 


  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Starships