Piccola e ignobile creazione notturna, generata dopo la visione dei primi episodi di questo meraviglioso anime per l'ennesima volta.

Lullaby

L'elenco dei componenti necessari alla riuscita della trasfigurazione umana era diventata la sua ninna nanna personale. Ogni sera, Edward Elric ripeteva quelle parole tre volte. Si concedeva una pausa tra una ripetizione e l'altra per riacquistare il controllo su sé stesso e poi da bravo alchimista ricominciava.

“Trentacinque litri d'acqua, venti chili di carbonio, quattro litri di ammoniaca, un chilo e mezzo di calce...”

La prima nenia era dedicata ad Al, che dormiva nel letto accanto a lui. Si girava verso il volto del suo fratellino e sussurrava le parole nel buio della stanza, intrecciandole al filo dei suoi pensieri.

Al aveva bisogno di una madre, lui non era capace di crescerlo da solo.

Aveva bisogno di un adulto che gli dicesse che prima o poi anche le sue trasfigurazioni sarebbero state perfette, che non poteva portare in casa tutti gli animali feriti o abbandonati che trovava per le strade del paese e che la figlia del fornaio non ce l'aveva con lui per qualcosa che lui aveva fatto ma non gli rivolgeva la parola solo perché era timida.

“... ottocento grammi di fosforo, duecentocinquanta grammi di sale, cento grammi di salnitro, ottanta grammi di zolfo...”

La seconda la sciorinava per lui e per suo padre. Con lo sguardo puntato verso il soffitto e le mani congiunte all'altezza dello stomaco, la lista diventava quasi una preghiera.

Stavano facendo la cosa giusta, stavano riportando a casa la mamma prendendosi le responsabilità di un padre assente e senza volto e lo stavano facendo da soli. Servendosi dell'unica cosa che il loro genitore aveva lasciato loro, si erano addentrati in un labirinto di formule e nozioni alchemiche svelandone i misteri e i funzionamenti. Avevano sudato e passato ore su tomi di libri e tutto per una giusta causa. Non importava che fosse proibito; nel mondo degli adulti molte cose che dovevano essere proibite accadevano davanti agli occhi di tutti.

“... sette virgola cinque grammi di fluoro, cinque grammi di ferro, tre grammi di silicio.”

L'ultima era per sua madre e finalmente si concedeva di chiudere gli occhi. Ricordava il suo sorriso e le sue ciocche marroni al vento, la sua torta alle mele del venerdì sera, il modo in cui gli accarezzava il capo dopo l'ennesimo litigio con Winry e la stretta gelida delle sue dita quando si era spenta nel suo letto.

Ricordava sua madre con la determinazione di chi non si arrende alla morte, con l'ingenuità di un bambino che vuol riprendersi quel che ha perso e ricordando scivolava in un sonno inquieto.

“Sto per rivederti, mamma. Stai per tornare a casa.”

Angolo autrice:

Premetto che non sono per niente convinta di quello che ho scritto, ma ho pubblicato quasi sotto minaccia. E' la mia prima storia qui sul fandom e so di essere indegna di stare qui. E' proprio un giorno funesto per voi lettori.

Detto questo, se avete strani effetti collaterali mi dispiace da morire: potete mettermi alla gogna, lanciarmi pomodori o ignorarmi bellamente.

Naturalmente la lista dei componenti necessari alla trasfigurazione umana è presa dall'episodio 1x03 dell'anime.

Prima di diventare patetica, vi ricordo che se avete voglia o il coraggio (dipende dai punti di vista) di lasciare una recensione sono disponibilissima a ricevere critiche e consigli, ammesso che siano costruttivi.
Grazie e complimenti per essere arrivati qui in fondo,

lynch.