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Autore: niky999    31/08/2012    1 recensioni
Dal prologo:
“ Ahahah “
“ Cosa, ancora tu? “
“ Sì, certo! Sei sorpresa? Ti fa male la spalla, oh poverina …! “ la prese in giro una donna, alta con lunghi capelli neri e occhi scuri che incutevano paura e terrore. “
“ Chiudi quella boccaccia! “ si innervosì la ragazza. “ Guarda, la lama della mia spada è affilata, ma la mia rabbia e volontà di ucciderti lo è ancora di più, lurida bastarda! “
“ Come ti permetti, tu non sai chi sono io!! Vedi quel segno sulla tua ferita? Significa che sei stata marchiata dalla sottoscritta, in poche parole ti ho lanciato una maledizione, mocciosa! “ la informò lo spirito della donna.
“ Cosa? E perché mai lo avresti fatto?? “
“ Avanti, non crederai che io ti dica tutto “
“ Aspetta, come faccio a spezzare la maledizione? “
“ Non sono mica cretina da rivelartelo, stupida insolente! “ poi lo spirito chiuse gli occhi e la fece urlare dal dolore, risvegliandola dall’incubo.
“ Noooooooo “
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO: LA MALEDIZIONE


Misa si svegliò di colpo, completamente sudata e ansimante. L’aveva sognato ancora! Quell’incubo, che la perseguitava giorno e notte, sembrava davvero reale.
Si alzò di scatto,  poi si diresse a passo veloce in direzione del bagno, si spogliò e andò sotto l’acqua gelida per rilassarsi un po’.  Si avvolse nel suo asciugamano e si guardò allo specchio.
I suoi capelli, blu come l’oceano, erano tutti scompigliati, perciò si pettinò per bene cercando invano di sistemare il suo ciuffo ribelle e indomabile. Si toccò la pelle, liscia e pulita, poi vide le sue labbra sottili e infine i suoi occhi celesti, profondi quanto la sua anima, che potevano facilmente raccontare tutta la sua storia, dall’inizio alla fine. Il suo seno era cresciuto notevolmente, si vedeva.
Stava cambiando. Ormai era ricoperta da un velo di maturazione, in poche parole stava diventando adulta, una donna a tutti gli effetti.
Il gorgoglio del suo stomaco la distolse dai suoi pensieri.
Si rimise in fretta i suoi vestiti, poi scese le scale e andò in cucina a fare colazione, dove c’era la madre intenta a lavare i piatti.
“ Buongiorno tesoro “ la salutò dolcemente la madre.
“ Ciao mamma …” le rispose la figlia, un po’ pensierosa.
“ Che hai? Hai fatto ancora quel sogno? “ le domandò la donna, con voce preoccupata.
“ Sì, ma non ti preoccupare, va tutto bene! “ la rassicurò lei.
“ Lo spero bene … “
“ Ciao Eli, ciao Misa, come state? “ chiese una voce maschile.
“ Guarda che si chiama Elizabeth, che diritto hai di darle un diminutivo? “ si arrabbiò la ragazza.
“ Calmati, perché lo tratti così …? “
“ E poi cosa ti interessa se sto bene o male? Suppongo niente, sei solo un verme che tradisce mia madre, ecco cosa sei “ la ignorò Misa.
“ Adesso basta, se continuerai ancora così finirai in punizione! “ la sgridò la donna.
“ Mamma, ma proprio non capisci? Tuo marito è morto, e ora lui cerca di rimpiazzarlo per poi prendersi tutti i nostri soldi! E poi, comunque vadano le cose, come fai a tradire papà in questo modo? Oltretutto con questo bastardo … “ non riuscì a finire la frase che subito venne interrotta.
“ Ora mi sono stancata signorina! Fuori da questa casa, non ti voglio più vedere!! “ gridò la donna al limite della pazienza.
“ Fantastico! “ ironizzò la ragazza, sbattendo dietro di sé la porta di casa.
“ Sarà meglio farmi un giro nel bosco, chissà che non riesca un po’ a tranquillizzarmi … “ pensò.
Stava ancora camminando, quando all’improvviso sentì diverse grida provenienti dal villaggio e subito tirò fuori la sua spada allarmata. Poi altre urla spaventate sino a sentire il rumore delle fiamme in lontananza. Evidentemente c’era un incendio, ma non uno normale, se lo sentiva. Poi il fuoco si fece strada nell’intero villaggio, e solo allora vide che il fuoco era scuro.
“ Oh no, i  ‘Legys’ sono tornati!! “ gridò spaventata la ragazza.
Poi cercò di raggiungere il più in fretta possibile la sua abitazione, per mettere in salvo sua madre, ma l’unica cosa che vide fu un mucchio di macerie sparse. Una lacrima le rigò il viso, poi si buttò a terra disperata, scoppiando in un lungo pianto interminabile.
Aveva perso tutto. A quel punto si alzò in piedi, si asciugò il viso e promise con tutto il cuore a sé stessa che un giorno si sarebbe vendicata, con la rabbia che ormai sgorgava dalla sua anima.
Poi vide alcuni Legys, spiriti di colore scuro che si divertivano a portare morte e distruzione.
Impugnò la sua spada, poi corse in direzione dello spirito e infilzò l’arma nel suo petto. Ma non accadde nulla. Poi il nemico scagliò un raggio oscuro contro la ragazza, che con agilità lo evitò.
“ Come faccio a ucciderli!? “ si chiese agitata la ragazza.
“ Ma certo! “ esclamò.
Poi prese la sua spada ma stavolta lo infilzò sulla spalla, dove c’era uno strano cerchio giallo e nero, e lo spirito svanì.
Vide che i Legys stavano aumentando, e pensò che la cosa migliore sarebbe stata allontanarsi da lì.
 
“ No!! I Legys! “ esclamò una ragazza, spaventata. “ sono troppi! Non riuscirò mai a sconfiggerli da sola, meglio andarmene! “ pensò, correndo in direzione del bosco.
 
“Cavolo questa proprio non ci voleva! Maledetti Legys, un giorno ve la farò pagare per quello che avete fatto! “ gridò un ragazzo, in preda alla rabbia.
 
“ Aaaaaaah!! “ Misa ormai aveva raggiunto il bosco, quando la sua spalla incominciò a bruciarle in modo folle. Sentiva dolori lancinanti, come se la stessero torturando, poi il suo sangue scendere pian piano sino al gomito. Infine vide apparire uno strano segno sulla zona ferita, dalle forme incomprensibili, poi il dolore la colpì di nuovo ma sta volta molto più ferocemente. Poi, priva di sensi, si lasciò cadere a terra, in una pozza di sangue.
 
“ Ahahah “
“ Cosa, ancora tu? “
“ Sì, certo! Sei sorpresa? Ti fa male la spalla, oh poverina …! “ la prese in giro una donna, alta con lunghi capelli neri e occhi scuri che incutevano paura e terrore. “
“ Chiudi quella boccaccia! “ si innervosì la ragazza. “ Guarda, la lama della mia spada è affilata, ma la mia rabbia e volontà di ucciderti lo è ancora di più, lurida bastarda! “
“ Come ti permetti, tu non sai chi sono io!! Vedi quel segno sulla tua ferita? Significa che sei stata marchiata dalla sottoscritta, in poche parole ti ho lanciato una maledizione, mocciosa! “ la informò lo spirito della donna.
“ Cosa? E perché mai lo avresti fatto?? “
“ Avanti, non crederai che io ti dica tutto “
“ Aspetta, come faccio a spezzare la maledizione? “
“ Non sono mica cretina da rivelartelo, stupida insolente! “ poi lo spirito chiuse gli occhi e la fece urlare dal dolore, risvegliandola dall’incubo.
“ Noooooooo “
 
 
“ Svegliati! Dai, non puoi dormire così a lungo! “
Misa strizzò gli occhi, poi li aprì e vide una ragazza che la stava scrollando freneticamente. Era mora, con due occhi verdi chiaramente spaventati.
Poi fissò di nuovo la sua spalla. Quel segno era ancora lì, e il suo sangue aveva impregnato tutti  vestiti. Ciò significava che era tutto reale.
“ Chi sei tu? “ domandò la ragazza.
“ Mi chiamo Giudy, piacere di conoscerti! Ti ho trovata qui per terra, e ho pensato di aiutarti “ si presentò la mora.
“ Oh, grazie! Io invece sono Misa “ le strinse la mano lei.
“ Beh, questo spettacolo non è uno dei migliori “ le disse Giudy, osservando con tristezza il villaggio ormai deserto “ Senti, ho visto il tuo segno  sulla spalla, è lo stesso che ho io sul petto, quindi mi chiedevo se anche tu facessi quel sogno con quello spirito … non so come si chiamasse “
“ Sì, lo sogno sempre anch’io! Lo spirito di una donna che mi minaccia, se non sbaglio attorno è tutto scuro, riesci a vedere solo lei …”
“ Certo! Allora significa che tutte e due siamo state colpite dalla maledizione! “ capì la mora sorpresa.
“ Secondo te come si farà a spezzare l’incantesimo? “
“ Qualcosa ho in mente, ma non sono sicura di dirti il giusto … magari è un’assurdità! “ le rispose Giudy.
“ Non fa niente, racconta! Non si sa mai! “ la intimò Misa curiosa.
“ Devi sapere che mio nonno era un potente mago, quando era ancora in vita. Quando avevo 4 anni, sul punto di morte, mi regalò un libro, spiegandomi che un giorno mi sarebbe servito per spezzare una maledizione. Non so se si tratti solo di una favola o se sia tutto reale, però propongo di andare nella mia abitazione e controllare … sempre che sia ancora intatto! “ spiegò la mora.
“ Forza allora! Muoviamoci! “

 
 
  
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