Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Borntobeadreamer    31/08/2012    9 recensioni
Justin. 23 anni. La vita gli aveva regalato tante belle cose: le sue Beliebers, una fantastica carriera, il successo, i soldi. Gliene aveva tolte altrettanto:Dopo l'incidente che gli aveva portato via sua madre e i suoi due fratelli, la sua carriera era ormai finita, era rimasto solo, in una casa troppo grande per lui. L'unica cosa che lo aiutava ad andare avanti erano gli Psicofarmaci.
Quanto ancora poteva continuare così?
Fu proprio quando decise di rivolgersi ad un'altra psichiatra che la sua vita cominciò a mutare e a fargli riscoprire i bei momenti che la vita regala.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Finì di mangiare quel cibo già pronto e buttò il contenitore fra i rifiuti…
L’orologio segnava le 21:38..
Fuori pioveva e il vento soffiava forte sulle finestre di quella casa ormai troppo grande per lui….
Justin era da poco diventato ventitreenne e la sua vita era completamente cambiata… Ora si sentiva completamente solo.
Solo in quella casa diventata ormai troppo grande per lui, grande come il vuoto che sentiva dentro si sé.

Si recò in bagno, riempì un bicchiere d’acqua e inghiottì l’ennesimo psicofarmaco, andò subito a letto sperando che quella nottata lo avrebbe scansato dai pensieri per qualche ora.

Era l’1 in punto quando Justin era ancora sveglio a rigirarsi nel letto, i suoi pensieri affollavano continuamente senza mai andarsene via:
la sua carriera era ormai decollata, stava scrivendo il nuovo CD da due anni, ma ogni volta che scriveva qualcosa, quel pezzo di carta finiva per essere cestinato, Scooter cominciava ad essere stanco di questa situazione, era solo controproducente.. Justin cominciava ad avere paura delle sue minacce: “Se entro Giugno questo cazzo di CD non è pronto, sai bene a cosa vai in contro”
Le sue Beliebers sembravano averlo abbandonato e quelle sue poche vere fans rimaste erano stufe di aspettare…
La sua vita era diventata uno schifo. Sì uno schifo da quando quella cazzo di notte di Natale di due anni fa, quel cazzo di ubriaco gli aveva portato via sua madre e i suoi due fratelli.
Erano passati due anni e 3 mesi e non era stato capace di rialzarsi: Selena, il suo grande amore lo aveva lasciato circa 2 mesi dopo il tragico accaduto, avrebbe dovuto aiutarlo, ma la sua assenza non fece altro che far allargare la ferita che non riusciva ancora a cicatrizzarsi…


Era l’1 in punto quando decise di andare in bagno e imbottirsi di Psicofarmaci e sonniferi per dormire almeno 6 ore.
Ormai erano 2 anni e 3 mesi che era in cura, aveva cambiato 3 psichiatri e 3 psicologi, nessuno era stato in grado di fare qualcosa di concreto per lui, se non imbottirlo di psicofarmaci.
Aprì lo sportello e prese 59 gocce di sonnifero, ben 49 gocce sopra il limite consentito, prese inoltre anche 2 ansiolitici.

Erano ormai le 8 quando il suo telefono squillò:
“Justin dove cazzo sei?” Urlò una voce arrabbiata dall’altra parte del telefono, che Justin riconobbe all’istante..
“Oddio non mi sono svegliato, penso che oggi non verrò al lavoro”
“Senti Justin sono affari tuoi, mancano 2 mesi e mezzo a Giugno e se il CD non è…”
Scooter non fece in tempo a finire la frase che Justin gli attaccò il telefono in faccia.

Non passò molto che cominciò ad accusare dei malesseri, mal di testa e ossa rotte. Che stupido che era stato ieri sera a prendere tutte quelle medicine…
Come di consueto si alzò e mise su la caffettiera, per poi tornare in camera da letto e rifare quel letto ormai troppo grande per lui alla meno peggio e dare una parvenza di ordine alla stanza…
Fu proprio mentre tirava le  coperte che qualcosa gli cadde sul piede destro: un bigliettino da visita plastificato. Come ci era finito lì?
Lesse ad alta voce.
- Matilde Parker
Consulenza psicologica e psichiatrica..
Via delle Libellule, 13.
+44 685786098608590

Sorrise leggendo quel bigliettino.  Avrebbe potuto rappresentare una speranza per lui, erano anni che cambiava in continuazione medici senza mai trarre beneficio.
Rigirò quel bigliettino fra le mani un paio di volte, esitò un minuto, poi prese il suo I-Phone e iniziò a comporre il numero…
Ebbe un secondi di felicità quando il telefono squillò libero e subito dopo una voce femminile e professionale rispose al telefono:
-Pronto?-
-Buongiorno, lei è la dottoressa Parker?-
-Si sono io, buongiorno a lei.. Posso esserle utile?-
-Spero di sì, vorrei  iniziare un percorso psicologico con lei, il prima possibile-
-Aspetti che controllo l’agenda- Justin sentiva lo sfogliare dell’agenda e attese una manciata di secondi – Oggi alle 11:30 per lei va bene?-
- Si, perfetto-
-Mi dice il suo nome?-
-Bieber, Justin Bieber-
La dottoressa rimase un attimo perplessa non appena udì quel nome, poi prontamente lo congedò.
-Ok perfetto. A dopo allora- Tic. Abbassò la cornetta.
Rimase un po’ a riflettere su quel nome, dopodiché lo appunto in agenda.

L’odore di caffè, inondava le narici di Justin. Il caffè, uno di quei piccoli piaceri che gli era rimasto.
Subito dopo fumò una Marlboro Gold e poi cominciò a prepararsi.
Erano le 11:03 quando ormai era pronto per uscire. Pronto a sperare che quell’incontro lo avrebbe potuto aiutare a riprendersi in mano la sua vita.

Si mise il cappotto e uscì dalla sua casa diventata ormai troppo grande per lui….

My Space :333
Salve a tutti! Ho cominciato questa nuova FF su Bieber e spero che voi la apprezziate, perchè quest a FF mi ispira parecchio…
Per il resto so che l’inizio non è un granchè ma ho già scritto altri 2 capitoli *__*
Spero che mi lasciate delle recensioni per farmi sapere cosa ne pensate, mi farebbe davvero piacere :333
A presto!

   
 
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