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Autore: Daughter of the Lake    01/09/2012    0 recensioni
Susan, derelitta, sola, ma determinata a sopravvivere, deve adesso fare i conti con la perdita di tutta la sua famiglia. Che cosa ha in serbo il destino per lei? Riuscirà a permettere al suo cuore di riaprirsi a nuove possibilità?
E in più, perché smise di credere in Narnia?
Lo scoprirete solo leggendo...
Dal Prologo
Doveva provarci, doveva riuscire a tornare indietro.
Fece qualche passo, fino a ritrovarsi di fronte ad esso, quel portale per un altro mondo.
Ci entrò, stando attenta a non chiudersi a chiave. Con lo sguardo fisso sulle porte, indietreggiò, come, ricordò, aveva fatto Lucy la prima volta.
Sbatté contro la parete di fondo.
Ci sbatté di nuovo.
E di nuovo.
Poi si girò e ci ribatté ancora, con la fronte.
Poi la prese a pugni.
Picchiò, picchiò e picchiò, ma la parete era sempre lì.
Infine si lasciò cadere a terra, sul pavimento dell'armadio, con la testa appoggiata alla maledetta parete che non voleva sparire. Sentì qualcosa scivolarle da sotto il pullover, che ancora non si era tolta da quando erano tornati indietro, tutte quelle ore fa.
[...] facendo luce sul foglietto di carta che le era caduto per terra.
[...] Sembrava pergamena di Narnia.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Susan Pevensie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

 

Finito. Tutto finito.

Dopo quindici anni, lei e i suoi fratelli erano tornati nella stessa stanza vuota, passando per quello stesso armadio.

Dopo quindici anni, lei ne aveva di nuovo dodici.

Aveva avuto ragione. Narnia non era il loro mondo, non avrebbero potuto restarci per sempre.

E adesso?

Che cosa avrebbero fatto, adesso, lei e loro, di nuovo in Inghilterra, nel bel mezzo di una guerra, di nuovo bambini?

Lontano dal regno che avevano governato, lontano da tutti gli abitanti di quel posto che erano stati loro amici, oltre che sudditi?

Come avrebbe fatto, lei...

Un lampo illuminò la stanza vuota, buia nel cuore della notte.

L'armadio le si presentò davanti in tutta la sua maestosità.

Doveva provarci, doveva riuscire a tornare indietro.

Fece qualche passo, fino a ritrovarsi di fronte ad esso, quel portale per un altro mondo.

Ci entrò, stando attenta a non chiudersi a chiave. Con lo sguardo fisso sulle porte, indietreggiò, come, ricordò, aveva fatto Lucy la prima volta.

Sbatté contro la parete di fondo.

Ci sbatté di nuovo.

E di nuovo.

Poi si girò e ci ribatté ancora, con la fronte.

Poi la prese a pugni.

Picchiò, picchiò e picchiò, ma la parete era sempre lì.

Infine si lasciò cadere a terra, sul pavimento dell'armadio, con la testa appoggiata alla maledetta parete che non voleva sparire. Sentì qualcosa scivolarle da sotto il pullover, che ancora non si era tolta da quando erano tornati indietro, tutte quelle ore fa.

Dallo spiraglio tra le ante dell'armadio la luce di un nuovo lampo filtrò, facendo luce sul foglietto di carta che le era caduto per terra.

Lo guardò fin quando la luce non sparì, due secondi dopo.

Con la mano cercò a tentoni, fin quando non ne sentì la consistenza sotto le dita. Sembrava pergamena di Narnia. Come faceva ancora ad averlo, se tutto il resto di quello che aveva avuto lì, quel giorno della caccia al cervo, era sparito?

Uscì dall'armadio, e, alla luce di un altro lampo, intravide la scrittura dell'intestazione di quella che apparentemente era una lettera.

Susan tornò nella stanza che divideva con la sorella, finalmente addormentata, e, nel suo letto, alla luce della candela, lesse la lettera a lei intestata.












Note dell'autrice

Ed eccomi qui. Per chi non lo sapesse, questa storia l'ho già postata ed è momentaneamente ancora presente su EFP, ma in via di cancellazione, fin quando tutte le persone che mi seguivano precedentemente non avranno letto l'avviso sulla sostituzione.

Questa è una nuova versione della mia storia su Susan, riscritta con uno stile diverso e migliore, con delle aggiunte e quindi capitoli più lunghi, con un prologo e dotata di più complessità e spessore (ma qui sarete voi a giudicare!)

Secondo me anche Susan, come vediamo fa Lucy nel film, di notte sgattaiolava nella stanza vuota per cercare di tornare a Narnia.

Avrete visto con quanta forza lo desiderava.

La lettera è molto importante, ma se ne riparlerà più avanti!

Per chi è incuriosito almeno un po', lo invito a seguirmi e mi farebbe molto piacere se ricevessi delle recensioni :)

Oltre al prologo sono già pronti cinque capitoli, quindi li posterò uno al giorno fin quando finiranno. Il sesto è in via di lavorazione.

A presto,

Clady (Daughter of the Lake)

   
 
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