First Meeting
Ella
sentiva il cuore galoppare mentre saliva su per i gradini del castello. Il
ballo era cominciato quasi due ore prima, e sembrava che lei fosse l’unica
ritardataria.
Cercò di mantenere la testa alta mentre superava
le guardie reali, e tenne le mani ben strette insieme per impedir loro di
tremare. Poteva sentire l’intensità dei loro sguardi e continuava ad aspettarsi
che qualcuno le chiedesse cosa ci faceva lì.
Quando infine raggiunse la cima della
scalinata, fu scoraggiata dallo scoprire che il portone della sala da ballo era
stato chiuso. Si morse il labbro, riflettendo su quale comportamento prevedesse
il giusto protocollo. Avrebbe dovuto aprire il portone ed entrare? O doveva
lasciar perdere e tornare a casa? No. In nessun caso Ella sarebbe tornata a
quella vita. Doveva almeno tentare...
Il brusco movimento di una delle guardie
la fece indietreggiare, ma si rilassò quando vide che l’uomo veniva giusto ad
aprirle la porta.
S’inchinò leggermente e con un gesto della
mano la invitò a procedere, arrossendo al sorriso riconoscente che lei gli
diede in cambio.
Varcata la soglia, vide una lunga coda
di persone in attesa di essere annunciate e impallidì. La matrigna e le
sorellastre l’avrebbero uccisa se avessero saputo che era lì! Grazie alla magia
di Tremotino, Ella appariva così diversa che dubitava
che la sua ‘famiglia’ l’avrebbe riconosciuta se mai l’avesse vista. Ma se
l’avessero annunciata, non avrebbe potuto nascondersi.
Sospirando dello sconforto di un cuore
spezzato, si voltò per andarsene.
Per
il Principe Thomas, l’unica cosa al mondo peggiore che esser costretto a
frequentare un ballo era l’essere l’ospite d’onore del ballo stesso. Questa
volta suo padre aveva davvero dato il meglio di sé. Una vera e propria
congiura, e in tutto il suo splendore.
Quella che aveva sperato essere una
questione quasi informale con i più intimi amici della famiglia reale si era
rivelata essere un massiccio insieme di incontri e presentazioni con ogni
singola fanciulla da marito del regno.
Si sentiva come se fosse stato sommerso
in un mare di profumi, pettegolezzi e sdilinquimenti.
Ci vollero due ore di inchini e
baciamano prima che Thomas potesse finalmente prendersi una pausa. L’attenzione
di suo padre era stata catturata da una matriarca che aveva per figlie due
delle donne più orrende e superficiali che lui avesse mai incontrato.
Aveva così tanta fretta di sgusciare via
dalla sala da ballo che non vide la giovane dall’aria triste finché non l’ebbe
quasi travolta.
Thomas aveva degli ottimi riflessi, e
non ebbe difficoltà ad afferrarla prima che rovinasse al suolo.
« Perdonate la mia goffaggine... »
Ma le scuse gli morirono sulla lingua,
mentre si ritrovava incantato dagli occhi più azzurri che avesse mai visto.
Il
Re fece del suo meglio per mostrarsi paziente con l’anziana donna, mentre lei
decantava ancora e ancora le virtù delle sue orribili figlie.
L’intera serata era stata un fallimento.
Tutto ciò che aveva desiderato era di offrire a Thomas l’opportunità di trovare
una moglie adatta a lui. Certo il Re non ringiovaniva con gli anni, e di
recente le sue notti erano piene d’immagini di giochi con i suoi nipotini.
Nipotini che, a giudicare da questa sera, non sarebbero mai esistiti.
Rivolse alla donna che ancora parlava un
sorriso blando e si concesse di vagare con lo sguardo attraverso la sala.
Thomas ne aveva approfittato per defilarsi e il Re non riusciva a fargliene una
colpa.
Ma quando i suoi occhi si avvicinarono
al portone, il sorriso blando si trasformò in un sogghigno compiaciuto.
Suo figlio stava accompagnando sulla
pista la fanciulla più bella che il Re in persona avrebbe mai potuto
immaginare.
Si congedò subito con una scusa dalla
dama, interrompendola a metà di una frase. Si affrettò verso l’orchestra,
accennando freneticamente a suo figlio. Il maestro capì e subito la sala si
riempì delle morbide note di un walzer.
Il Re si lasciò andare a un sospiro
soddisfatto mentre si sistemava in contemplazione della giovane coppia. Forse,
dopotutto, questa notte non sarebbe stata una totale perdita di tempo...
Note di
traduzione
Questa storia, in originale, è costellata di espressioni
intraducibili. Match-making,
meet and greet
sono immagini che in italiano non si sa proprio come rendere. Ma ho resistito
stoicamente perché volevo assolutamente condividere con voi questo incontro che
la serie non ci ha mostrato, il primo ballo di Ella e Thomas, soprattutto
perché l’autrice è stata così brava da inserire un mucchio di riferimenti al
film Disney Cenerentola senza però
ridursi a un copia-e-incolla: per quanto mi riguarda l’accenno ai sogni del Re
coi nipotini mi ha sciolto il cuore :’3
Aya Lawliet ~