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Autore: Honest    03/09/2012    4 recensioni
- Trent osservava pigramente il fondo della piscina nella quale aveva messo a mollo i piedi. I calzoni del suo smoking si erano stropicciati, poiché era stato costretto ad alzarli appena sopra le ginocchia, edificando un cumulo disordinato di stoffa scura. Il fruscio di un abito e il tacchettio di un paio di scarpe eleganti lo spinsero a voltarsi, per incontrare lo sguardo incuriosito della ragazza alle sue spalle. -
[Trent/Courtney]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Trent
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Titolo The 15th May

Autrice - Honest

Rating - Giallo

Pairing - Courtney/Trent

Avvertimenti - One shot, Het, What If?

Notes Il pairing Courtney/Trent non è nella lista delle coppie, ma ho voluto scrivere ancora una volta qualcosa su di loro. Spero di cuore che lo apprezziate. Ah, il riferimento che Trent fa riguardo il suo picco sessuale è volutamente errato. Gli uomini lo raggiungono nell'adolescenza, le donne intorno alla trentina. L'ho fatto sbagliare di proposito, per sottolineare la sua inesperienza in materia. Conclusa la lezione di educazione sessuale, vi auguro una buona lettura. 

 




The 15th May




Trent osservava pigramente il fondo della piscina nella quale aveva messo a mollo i piedi. I calzoni del suo smoking si erano stropicciati, poiché era stato costretto ad alzarli appena sopra le ginocchia, edificando un cumulo disordinato di stoffa scura. 

L'acqua sembrava tranquilla e tiepida a contatto con la pelle, il rumore di una casa piena di invitati in festa era a pochi passi da dove si trovava, ma risultava comunque distante. La musica e lo champagne gli avevano dato alla testa e, sciogliendo il suo papillon nero, era uscito per sedersi sul bordo della vasca d'acqua limpida, rischiarata dalle luci soffuse del giardino esterno e dalle stelle di una notte molto buia.

I pensieri che gli annebbiavano la testa erano tanto confusi da dover essere riposti in un angolo remoto e per una volta abbandonati. Quella sera non voleva riflettere sulle sue fortune o sulle sue disgrazie, preferiva sfiorare con le dita il pelo dell'acqua e osservare le goccioline ricadervi dentro scomposte, formando piccoli cerchi concentrici. Il leggero vento non ancora primaverile soffiava placidamente e il silenzio non avvolgeva solo il suo corpo, ma anche la sua mente. 

Il fruscio di un abito e il tacchettio di un paio di scarpe eleganti lo spinsero a voltarsi, per incontrare lo sguardo incuriosito della ragazza alle sue spalle. Courtney con un vestito dal corpetto color ghiaccio, dal quale pendevano una serie di complessi veli, si sistemò la cintura di anelli dorati che la stringeva poco sopra la vita e gli si avvicinò, stringendo un bicchiere ricolmo di liquido ambrato. Qualche ciocca dei capelli, attentamente raccolti in un'acconciatura molto simile ad uno chignon, erano scivolati dalla presa del suo fermaglio e ora le sfioravano ondulati la scapola. Si tolse le scarpe, sistemandole ordinatamente sul prato del giardino e prese posto accanto al ragazzo, arricciando la stoffa leggera e immergendo le gambe nell'acqua.

Trent le sorrise, non riuscendo a distogliere lo sguardo dal suo viso incantevole, rimuginando su quanto fosse incredibilmente bella ed affascinante quella sera. Le labbra piene ricoperte di un sottile strato di rossetto rosa pallido, si dischiusero di poco per pronunciare un impercettibile sospiro. Probabilmente se non le avesse osservate con tanta intensità, non lo avrebbe notato come fece. La ragazza noncurante degli occhi smeraldini che la scrutavano, bevve un sorso dal suo bicchiere e si accarezzò il collo teso.

- Stai diventando vecchio. - commentò poi, in parte per spezzare la caustica tensione che aleggiava nell'aria.

- Ventidue non sono molti. - replicò lui, divertito. - Fra un paio d'anni raggiungerò il mio picco sessuale. -

Courtney rise quasi in imbarazzo, lasciando che un po' del suo drink cadesse sulla sua giacca nera e scusandosi frettolosamente e a disagio.

- Non posso credere che tu l'abbia detto. - concluse, iniziando a giocare con il suo anello di fidanzamento.

- Lo so. - concordò il ragazzo. - É così poco da me. -

Un altro istante di momentanea quiete, invase entrambi con il suo abbraccio rassicurante.

- Quindi è il 21 Luglio. - proseguì Trent, lanciando un'occhiata all'anello infilato all'anulare sinistro della ragazza.

- Già. - sospirò lei, facendo girare il gioiello attorno al dito sottile.

- Tu e Duncan sembrate davvero felici. -

- Lo siamo. O almeno credo. - sussurrò con malcelata incertezza nel tono della voce. - Tutti non fanno che ripetermi quanto siamo adorabili insieme e mi madre ha scelto quelle stupide peonie per il bouquet e … -

- Court ? - la interruppe il ragazzo, prendendole delicatamente la mano.

Lei non rifiutò quel contatto e assaporò quella presa forte e sicura. Dunque si limitò a scrollare le spalle e a scusarsi.

- Non volevo, è solo che non posso credere che ci siamo. -

Lui allargò il volto in un'espressione rilassata e senza lasciare la presa, infilò le due mani intrecciate in acqua. 

- É fredda ! - esclamò Courtney, senza però estrarre la mano dal liquido.

- Non dire sciocchezze. - la zittì lui, alzandosi e togliendo prima il papillon e poi la giacca.

- Che stai facendo ? - chiese sorridente la ragazza.

- Ti dimostro che non è fredda, e poi qualcuno ha macchiato la mia giacca migliore e non sarebbe carino girare così. -

- Ti ho già chiesto scusa. - 

Trent esplose in una risata genuina e scomposta, mentre finiva di togliere gli ultimi indumenti.

Lei si coprì gli occhi con una mano semi aperta alla vista dei suoi boxer grigi e venne colpita da uno spruzzo quando il ragazzo si tuffò senza esitazione.

Istintivamente si tolse dal bordo della piscina e si allontanò, tornando a sfiorare l'erba verde del prato con i piedi scalzi.

- Trent ! - chiamò con veemenza. - É Maggio ! É il 15 Maggio. -

Il ragazzo la ignorò, toccando con le mani il fondo della vasca, per riemergere scuotendo la testa come un cane bagnato. Fissò Courtney con un sorriso malizioso e si protese fino al bordo il più vicino possibile alla ragazza.

- Dovresti essere più spontanea. - osservò, alzando un sopracciglio.

Courtney si costrinse a non imprecare e incrociò le braccia con finta arrabbiatura. Lo osservò stupefatta, scuotendo la testa ogni volta che qualche goccia d'acqua le sfiorava le caviglie. Lui continuava a tenere il proprio sguardo sul suo viso e i suoi occhi parevano perpetuare la precedente richiesta.

Con qualche minuto di riflessione di troppo la ragazza portò le mani alla lampo del vestito e dopo averla aperta, lasciò che l'abito scivolasse a terra con un unico movimento fluido, mostrando la sua lingerie nera di pizzo coordinata. Fece un lungo e profondo respiro e si gettò nell'acqua cristallina con un tuffo a pesce perfettamente eseguito. 

Trent le nuotò alle spalle, fino a che lei non percepì il suo respirò sul collo. Entrambi si sorrisero e quando osarono guardarsi negli occhi si specchiarono a vicenda nelle pagliuzze dorate dei loro iridi. Tutta la tensione dei momenti precedenti era sparita, ora c'erano soltanto i loro corpi indifesi e liberi. Le loro mani si cercarono e in un istante si strinsero ancora una volta e i due furono l'uno sull'altra, la loro pelle che vicina e le loro labbra dischiuse. Qualcosa di spaventoso stava per succedere, ma nessuno dei due aveva intenzione di andarsene. I loro visi si trovavano a una distanza inferiore di secondo in secondo.

- Sei sicura ? - domandò Trent, contro la guancia di lei.

Courtney  sciolse l'intreccio delle loro dita e si accarezzò la mano sinistra alla ricerca del suo anello, l'anello di Duncan. Guardò un'ultima volta gli occhi del ragazzo fissi nei suoi e sfilò il gioiello dal suo anulare sinistro, sporgendosi vero di lui per baciarlo, perché al  momento era l'unica risposta che poteva dare. Lui non si tirò indietro e mettendole una mano dietro la nuca approfondì il bacio, dischiudendo le loro bocche e stringendola a sé.

Intanto l'anello di fidanzamento scivolava sempre più giù, fino a che non fu fermato dal fondo della vasca e da una promessa appena infranta.

   
 
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