Ad Agata, al ritorno di Batman e alla puntata “stramaledettamenteepica” ..

Quanto può cambiare la nostra vita in un anno?

Moltissimo.

Combatti per raggiungere un risultato con tutta la tua forza, con tutta la volontà e i sacrifici necessari.

Arrivi al traguardo e inizia una nuova lotta.

Poi in pochi attimi capisci che ciò per cui hai lottato non è più lo stesso, non è più quello di cui hai bisogno.

Oppure solamente sei tu che sei cambiata, non sei più la stessa.

Passi ore e ore a domandarti se è stato tutto inutile, se i tuoi sforzi non sono stati ripagati a dovere.

Non sai risponderti, non sai trovare un valido motivo.

Questo quesito vivrà con te, finché il tempo non troverà il modo per risponderti.

La tua risposta è arrivata. Ora è lì davanti a te.

Sorride con gli altri sereno. Da molto tempo non lo vedevi così.

“E tutto quello che abbiamo condiviso non conta niente?

Per quattro anni sono stata la tuo fianco. Quattro anni ad aspettare che aprissi gli occhi e vedessi che ero lì per te. E che sono più di un partner.

Ogni mattina mi sveglio e ti porto il caffè semplicemente per strapparti un sorriso perché tu sei la persona più incredibile, esasperante, intrigante e snervante che io abbia mai conosciuto.

Ti amo, Kate e se significa qualcosa per te, se ti importa di me, ti prego smetti di indagare.”

Quelle sue parole risuonano ancora dentro di te.

Sapevi che tutta la tensione accumulata in questi anni era esplosa improvvisamente, creando una situazione senza possibilità di tornare indietro.

È scattato qualcosa in te, non sai bene cosa fosse, ma ti ha spinta a scavalcare il muro e ad abbatterlo definitivamente.

In tutti questi anni, nelle situazioni di tensione i vostri sguardi sostituivano le parole.

“Lasciami entrare, apri la porta. Non mi sono mai sentito così prima.

Per te ho aspettato tutti questi anni”, sembrava dirti.

Ma tu non eri ancora pronta, avevi paura.

“Dimmi solamente che mi aspetterai.”, dicevano i tuoi occhi.

E come se avesse intuito tutto con un sorriso ti tranquillizzava.

“Per te aspetterei fino alla fine del mondo.”

Ecco quello che riuscivi a leggervi.

Sapere che lui ti sarebbe stato sempre accanto, ti rendeva in qualche modo più forte, ti dava la forza di alzarti ogni mattina e di continuare a lottare.

Dopo quella dichiarazione però tutto si era interrotto.

Sapevi che se non ti fossi fatta avanti tu, lui non avrebbe più detto nulla.

Così hai preso coraggio e sei andata a casa sua.

Non sapevi nemmeno se ti avrebbe ascoltata e accettata, poiché aveva rifiutato la tua chiamata.

Ma ormai non potevi più tirarti indietro.

Tutti gli avvenimenti di quegli ultimi giorni ti avevano fatto capire che se avessi perso l'occasione non ce ne sarebbe più stata un'altra.

L'hai colta al volo.

E ora dentro di te ti senti più viva che mai.

Non riesci a ricordare un momento della tua vita più felice di questo.

Anche in lui noti un cambiamento. È più sereno.

La mattina seguente a quella notte avete parlato, vi siete chiariti.

Su quello che era appena accaduto. Sugli avvenimenti degli ultimi giorni. Sui vostri sentimenti.

“Rick, non me ne andrò, non mi nasconderò più, puoi starne certo.”

“Quindi .. Quel muro è caduto definitivamente?”

“Sì. Completamente.”

Gli avevi risposto con un po' d'imbarazzo e questo particolare non gli era sfuggito.

Ha allungato la mano verso di te e ha sfiorato il tuo braccio.

“Cosa stai facendo?”

“Sto controllando che non sia rimasto in piedi qualche mattone.”

“Oh, capisco. Qual è il risultato dell'indagine?”

“È andato, senza nemmeno salutarmi. Sai devo ammetterlo .. Ne sentirò la mancanza.”

“Se vuoi posso rimettermi al lavoro e ricostruirlo.”

“No, no. Assolutamente no. Né ora né mai.”

Sapeva che non ti saresti ancora completamente aperta a lui.

Sapeva che dovevi chiudere definitivamente quel capitolo della tua vita.

Ha atteso pazientemente. È sempre rimasto al tuo fianco.

Senza forzarti, senza costringerti, dandoti tutto l'amore di cui avevi bisogno in quel momento.

Una settimana fa è accaduto quello che stavi aspettano aspettando da anni.

Hai osservato silenziosamente tutta la scena.

Hai guardato il poliziotto condurre in prigione l'assassino di tua madre.

I ragazzi si sono avvicinati alla tua scrivania, con un po' di imbarazzo.

Sapevano quanto fosse importante per te quel momento.

Li hai guardato e hai sorriso.

“Grazie a tutti, ragazzi.” hai detto loro.

In risposta ti hanno sorriso. Li hai abbracciati tutti, uno alla volta.

Prima Ryan, poi Esposito. E poi lui, che stava leggermente in disparte.

“Ti amo.” hai sussurrato, in modo che solamente lui potesse sentire.

Ha sorriso e ti ha stretta più forte a sé.

Ti sei lasciata andare, hai permesso alle lacrime di uscire.

Lacrime di gioia, i tensione. Lacrime che respingevi da anni.

Ora potevi essere la persona che volevi.

Ora potevi iniziare il nuovo capitolo della tua vita.

E così è stato.

Lo osservi dalla vetrata. Scherza con i ragazzi.

Poi si volta verso di te. E sorride.

Eccola, la tua risposta è proprio lì davanti a te.

Gli sorridi e poi raggiungi il gruppo con in mano due tazze di caffè.