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Autore: Serry_Black    19/03/2007    7 recensioni
Con un balzo leggero scese a terra.
Era la prima volta che ritornava a quel prato.[...] E LASCI CHE IL VENTO TI PORTI CON SE'
Genere: Song-fic, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autrice: Serry_Black
Titolo: Verde e Rosso
Riassunto: Con un balzo leggero scese a terra.
Era la prima volta che ritornava a quel prato.[...] E LASCI CHE IL VENTO TI PORTI CON SÉ


Verde e Rosso
Importante: la fanfiction prende spunto da "Breath of Life" di Earine <-- bellissima!

"La cosa importante è che Tenseiga abbia accettato il tuo cuore cambiato"
Cosa aveva voluto dire Totosai con quelle parole? Come poteva il suo cuore essere cambiato? E perchè Tenseiga poteva essere ora regolata come arma?
Aveva bisogno di risposte.
Con un balzo leggero scese a terra.
Era la prima volta che ritornava a quel prato.
Sembrava uguale a quel giorno: piccole foglie e petali di ciliegio posti gli uni accanto agli altri e, fra di loro, qualche fiore vermiglio che, timido ma tenace, emergeva.
Solo l'odore era diverso: lei non era lì.
Tenseiga lo aveva accettato per quel momento? quel momento in cui aveva solo pensato a vendicarla, senza curarsi del resto?
Mosse qualche passo leggero verso il centro del prato. Era quello il punto: lì poteva ancora avvertire quell'odore di sangue; lì poteva ancora sentire una brezza più calda; lì poteva ancora vederla sorridere nella fine.
Alzò lo sguardo: la sera si stava già avvicinando!.. Dopo aver consegnato Tenseiga a Totosai aveva lasciato Rin e Jaken per dirigersi in quel luogo cercando una risposta. I suoi pensieri l'aveva preso a tal punto da non permettergli di rendersi conto delle ore che passavano?

Seduto a guardare
MENTRE IL SOLE VA GIÙ
ascoltando qualcosa
che non sai neanche tu.

Si sedette.
Si rifletteva meglio che in piedi. O forse voleva solo inebriarsi di quell'odore rimasto e starle accanto come quel giorno?
Distolse lo sguardo, incuriosito dalle luce che si stava facendo più calda: il tramonto.
Era davvero buffa la puntualità di quell'evento: il sole calava proprio quando anche ogni sua convinzione era messa in crisi. Era stato desideroso di vendetta per un'altra persona, imprigionato da un subalterno di Naraku che sfruttava un'arma del mezzodemone che purtroppo si ritrovava per fratello ed infine il fabbro di suo padre gli diceva che nel suo cuore era nato qualcosa. Come potevano il sorriso di una bambina e il desiderio di libertà di una donna averlo cambiato? Ed era per la consapevolezza di poter provare rabbia e tristezza per qualcun altro che la sua esistenza nel gelo stava tramontando come quel sole?
Era per ascoltare quel suo cuore cambiato che si era mosso verso quel luogo? Per quel cuore che non credeva di possedere aveva seguito l'odore del sangue di lei quel lontano giorno?

Il ritmo del mondo
batte dentro di te
mentre cerchi qualcosa
che forse non c'è.

Erano quelli i sentimenti umani che aveva rinnegato e che tanto disprezzava? A causa loro continuava a domandarsi se lei fosse morta felice?
Volse gli occhi al cielo, intento a seguire l'oscillare delle fronde al passaggio della brezza.
Gli tornò in mente il volto della yasha... Sorrideva. Come poteva sorridere nella fine? Come poteva esserle bastata quella sua semplice venuta..? Le andava bene così?

E rimani così,
incantato a seguire
quei i riflessi che il sole
non lascia morire.

Tornò a rivolgere lo sguardo al sole. Sarebbe tramontato, eppure i suoi raggi resistevano, rimanevano a rischiarare il giorno in cui erano nati, e lo facevano in istanti che, per chi vive un solo giorno, devono parere lunghissimi... Neppure lui era cambiato del tutto, né mai avrebbe lasciato morire quello che era. Lui era Sesshomaru, il principe dei demoni, l'imperturbabile youkai, e questo non si poteva certo cambiare, e soprattutto non voleva che succedesse. Non sarebbe stato più lui.

E ascolti le immagini
dentro di te.
Mentre suoni
la musica nasce da sè.

Gli tornarono in mente alcune parole "Sì, ma mi basta" "Il signor Sesshomaru è forte e gentile"...
A loro tre andava bene così. Qualcos'altro poteva avere importanza?
Evidentemente stava divenendo davvero come suo padre: come poteva pensare che il parere di una bambina umana e di una donna nata da un essere come Naraku potessero contare? E perchè gli ritornavano in mente il sorriso di quella yasha nella morte e di quella bimba quando semplicemente le aveva chiesto come si fosse procurata le ferite che le oscuravano il volto?
Abbassò lo sguardo verso i fiori vermigli. Anche quelle due s'erano fatte strada nel suo cuore...

E sarà un'altra volta per lei;
una nuova canzone per lei;
una storia d'amore per lei.
Lei che dorme
e non sa che ci sei.
Lei che forse non la sentirà mai.

"Nel cuore è nato ciò che prima mancava"
Totosai si riferiva a loro?
"Sapevo che eri tu". Lo sapeva ed era andato da lei... Voleva vederla, aiutarla... Eppure Tenseiga non l'aveva salvata.
Una brezza leggera smosse alcuni petali di ciliegio e lo sfiorò come una carezza.
Avrebbe solo voluto alleviare le sofferenze di quella donna così coraggiosa...
Eppure lei non lo avrebbe mai saputo. Era giunto il momento di affidare quei pensieri al vento?

E quando ti accorgi
che la sera è già lì,
che qualcosa finisce:
INCOMINCIA COSI'.

Il sole calava lento ma inesorabile. Quand'era arrivata la sera nel suo cammino di cambiamento?
Ormai il Sesshomaru di un tempo non c'era più, ed era opera loro. Quando le aveva incontrate per la prima volta non le aveva uccise, ma aveva accettato la loro presenza: aveva loro permesso di parlargli, seguirlo. Con la loro semplice presenza si erano fatte strada nel dedalo del suo cuore aspettando il momento in cui anche lui avesse imparato ad apprezzare la loro presenza e a prendersi cura di loro. Ormai quegli occhi vermigli e nocciola gli erano cari; sorrise a quel pensiero: sarebbe stato sciocco tentare di ingannare se stesso.

I brividi, i brividi che senti salire
sono quelli
che ancora non riesci a capire.

Una nuova lieve folata di vento lo scosse. Cos'erano i brividi che gli dava ormai ogni brezza? E la rabbia provata nello scontro contro Moryoumaru? Che cosa significavano?
Volse ancora una volta lo sguardo verso il tramonto, ormai tinto di rosa. Una piuma cadeva leggera.

E rimani così,
intontito a guardare
qualche cosa
che forse non potrai raccontare.

L'ambra oscurò la pupilla per lo stupore.
Come poteva proprio quella piuma essere ancora lì?
Era sua, l'avrebbe riconosciuta ovunque: portava il suo odore, intenso proprio come lei.
Quasi diafana ma certamente concreta si librava nell'aere, ondeggiando sospinta dal vento.
Chiuse gli occhi.

E LASCI CHE IL VENTO TI PORTI CON SÉ

Un tocco leggero sul viso, un calore improvviso in tutto il corpo... Cos'era stato? Era come se... Se qualcuno lo stesse stringendo...

Mentre suoni
la musica nasce da sè.
E sarà.

«Kagura...» sussurrò. Era la prima volta che aveva così tanta nostalgia di qualcuno. Talmente tanta da sentirla accanto a sè... Schiuse gli occhi. Finalmente lo accettava: Kagura gli mancava. Quelle sue visite così improvvise, quella sua aria fiera, quella sua inarrestabile brama di libertà...
Non aveva mai ammesso di sentire la mancanza di qualcuno né di qualcosa: come poteva un demone del suo calibro necessitare di altro se non di se stesso?
Eppure...

E sarà un'altra volta per lei;
una nuova canzone per lei;
una storia d'amore per lei.
Lei che dorme
e non sa che ci sei.
Lei che forse non la sentirà mai.

Con un gesto leggero si alzò.
L'avrebbe vendicata. Se la sua morte fosse stata inutile o no, sarebbe stato lui a deciderlo.
Lo sguardo gli cadde di nuovo sui fiori vermigli, rosso rubino come i suoi occhi.
Per loro, lo giurava, avrebbe ucciso Naraku.
Con un lento gesto del capo osservò il prato che aveva visto morire lei e tramontare la freddezza di lui.
Si volse e s'incamminò pronto a spiccare il volo verso Rin quando un vento caldo lo sfiorò.
«Sesshomaru...»
Si bloccò. Non poteva essere la sua voce!
Una Kagura evanescente li apparve davanti e lo baciò con un tocco leggero per poi svanire di nuovo.
Il vento dunque le aveva recapitato il messaggio...
Sorrise spiccando un alto balzo.
Era ormai lontano dal verde, eppure sentì ugualmente il vento sussurrargli: «Grazie...»


*Dizionarietto*
yasha= demone(ssa)
youkai= demone

La posto. E' sul pc da quasi tre mesi e non so proprio come migliorarla... Lascio a voi il compito di consigliarmi sul come farlo.

Ora però qualche piccola spiegazione.
Perché questa oneshot? Cercavo una canzone per Sesshomaru e Kagura e l'ho trovata in "Una Nuova Canzone per Lei" di Vasco, quel "e lasci che il vento di porti con sè" mi ha fulminata! Perchè "Verde e Rosso"? In queste righe dominano due cose: il rosso del sole (sia esso al tramonto o all'alba) e dei fiori ed il verde del prato (e della speranza). Quale titolo migliore?

A voi la parola, Serry

  
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