Kiyo sentiva un silenzio inquietante in casa. Non c'erano rumori di nessun tipo, il che voleva dire che o Zatch era uscito (cosa improbabile, vista la pioggia) o non stava facendo niente di rumoroso/fastidioso/pericoloso. Preoccupante. Kiyo decise di scendere a vedere che stava combinando.

– Zatch, sei qua? – il bambino era incantato dvanti alla TV.

– Ehi, Zatch – provò a chiamarlo Kiyo, senza nessuna risposta. In televisione c'era una specie di documentario, e non i soliti cartoni animati.

– Sveglia! – urlò il ragazzo mollando un pugno a Zatch.

– Kiyo! Mi hai fatto male! –

– Cosa stai guardando di così affascinante? –

– Un documentario sul tonno pinne gialle – rispose Zatch tornando ad incantarsi davanti alla TV. Solo allora Kiyo notò la pozzanghera di bava davanti al bambino.

– Quando è finito, pulisci il pavimento – disse uscendo dalla stanza e tornando in camra sua. Doveva fare i compiti per il giorno dopo. Che noia. Non ci avrebbe messo più di dieci minuti.

– Kiyo... –

– Kiyo... –

– Kiyo... –

– KIYO! – Kiyo si svegliò di soprassalto con Zatch che gli saltava sul petto.

– Che vuoi? Sono le quattro di mattina – borbottò Kiyo. Va bene che i mamodo non hanno bisogno di dormire molto, ma così si esagerava.

– Kiyo scusa... Ho fatto un brutto sogno... –

– Cos'hai sognato? – sbuffò Kiyo.

– Sai, nel documentario di oggi... –

– Quello sul tonno? –

– No, quello dopo, sui coccodrilli... – Kiyo sospirò – ...C'era un coccodrillo che mangiava un sacco di tonni! –

– Zatch, i coccodrilli e i tonni non vivono nella stessa zona! –

– Però mangiava dei pesci! –

– Che non erano tonni. Vai avanti –

– E... Io prima sognavo che ero in acqua e mangiavo un sacco di tonni – “ma che fantasia” – E mentre li mangiavo mi trasformavo in un coccodrillo! – Kiyo battè le palpebre un paio di volte.

– Tutto qua? –

– Sì – il ragazzo si buttò sul letto a dormire. Figurarsi se quell'idiota lo aveva svegliato per qualcosa di importante.

– Kiyo? – chiese Zatch. Quello già si era riaddormentato. A Zatch vennero gli occhi lucidi. Perché Kiyo lo ignorava così?

– KIYOOOOOOOO!!!! – il ragazzo si svegliò di nuovo con Zatch in lacrime che lo strangolava – Kiyo, ho paura! Non voglio diventare un coccodrillooooo! – Kiyo sentì la pazienza che lo abbandonava. Cercando di rimanere calmo, si liberò dalla presa di Zatch e lo fece sedere davanti a lui.

– Sai Zatch, non sarebbe poi così male essere un coccodrillo. Sono tanto grandi, forti, con dei bei dentoni e mangiano un sacco di pesce. E soprattutto stanno zitti. E lo sai cosa succede se non stanno zitti? – Zatch fece di non con la testa.

– VENGONO AMMAZZATI E DIVENTANO UNA BORSETTA!!! – urlò Kiyo con la faccia che diventava rapidamente quella di un oni. Zatch andò a nascondersi nell'angolo opposto della stanza.

– K-Kiyo... –

– Vedi di dormire e non rompere più con i tuoi sogni idioti, baka! O niente tonno per una settimana – ringhiò Kiyo addormentandosi di nuovo.

– Buongirono ragazzi! Dormito bene? – chiese Hana la mattina, vedendo Zatch e Kiyo che scendevano.

– Abbastanza, tranne una volta che Zatch si è svegliato con gli incubi – disse Kiyo gettandosi sulla colazione.

– Povero! Poi hai dormito bene, Zatch? –

– Sì mamma di Kiyo, tutto a posto – disse Zatch strofinandosi gli occhi rossi tipici di chi non ha dormito affatto. Perché in realtà un altro incubo lo aveva fatto. Un sogno in cui lui aveva il muso da coccodrillo e quando provava a dire qualcosa, Kiyo lo prendeva e ne faceva una borsetta.













Salve gente! Ho avuto l'ispirazione per questa cosa ed ho voluto dicostarmi un attimo dalle mie solite storielle su Brago e Sherry per questa cosuccia. Non credo sia niente di che, ma mi farebbe comunque piacere qualche recensione! Bye!