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Autore: vanessie    04/09/2012    7 recensioni
Dopo 8 anni dalla fine di Breaking Dawn la piccola Renesmee è diventata una bellissima quindicenne pronta ad affrontare i rischi e le insidie dell'adolescenza. Circondata dall'amore dei suoi familiari e degli amici di La Push, Nessie dovrà confrontarsi con il vero significato dell'amicizia e dell'amore. Riuscirà a trovare il suo posto nel mondo e a vivere come una ragazza normale? Troverà in Jacob quell'amore che le farà battere il cuore fino ad uscirle dal petto?
Una storia fantasy e romantica in cui tutte le ragazze possono riconoscersi, ma che non mancherà di stupirvi!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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* Questa storia senza fini di lucro è esclusivamente di mia proprietà. I personaggi sono presi in prestito da Stephenie Meyer e l’ambientazione segue Braeking Dawn. Chiunque voglia citare la mia fan fiction è pregato di richiedere l’autorizzazione.


PREMESSA

Forks, 10 settembre 2029


Nella vita di ciascuno di noi

dovrebbe esserci un momento per riflettere,

per pensare a come si è svolta la nostra esistenza,

cercando di capire quali sarebbero state le alternative possibili

alla strada che poi abbiamo deciso di intraprendere…

Se ripenso alle mie scelte del passato,

certamente mi accorgo di essere stata alle volte

troppo impulsiva, altre troppo sentimentale e altre ancora

troppo immatura,

ma non riesco a pentirmi delle mie decisioni,

neanche adesso, alla luce dei miei “30 anni” e conoscendo qual è

stato il mio cammino verso la situazione presente,

perché in fondo la persona che sono in questo momento

è stata formata proprio da quel cammino!

Per questo dedico il mio racconto

alla mia adorata famiglia d’origine e

a quella che con smisurato amore ho formato con mio marito,

nella speranza che chiunque lo legga possa

riuscire a capirmi meglio e magari trarre spunto

dai miei errori, per non commetterne di simili.

                                                            Renesmee C. B.


SUNLIGHT'S RAY FANFICTION


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Capitolo 1

“Io, la mia famiglia e gli amici”


Sono passati otto anni dal giorno in cui la mia famiglia di vampiri e i miei amici licantropi hanno combattuto contro i Volturi per difendermi e dimostrare loro che, in realtà, non sono una bambina immortale, non sono pericolosa e non lo sarò mai. Ricordo ancora, anche se non con precisione, che nel corso di quella battaglia tutti si prodigarono per me, ognuno con i propri mezzi e adesso penso che il loro affetto nei miei confronti sia stato smisurato…sì, perché in fondo le loro vite non valevano e non valgono tuttora meno della mia, ma non posso che essergli grata! Da allora siamo riusciti a vivere in pace, senza attacchi di nessun genere, così sono potuta crescere come una “persona normale”. Ok, ok di normale in me c’è poco, ma mi piace pensare di poter essere come tutti gli altri che incontro per strada o a scuola.

Anche il mio sviluppo super veloce si è arrestato dopo l’esplosione che dalla nascita mi ha portata all’età fisica e mentale di sette anni in un solo anno solare…adesso dopo otto anni da quel momento, ho 15 anni e come tutte le ragazzine della mia età sono pronta per affrontare il secondo anno della scuola superiore, che comincerà solo domani. Negli anni ho persino smesso di usare il mio potere, ossia quello di comunicare con gli altri con un solo tocco della mia mano, scegliendo di vivere un’esistenza totalmente lontana dalla fantasia e dal soprannaturale.

Sono molto legata alla mia famiglia, non potrei vivere senza i miei zii, i nonni e i miei genitori, ma da un po’ di mesi sento il bisogno di evadere da quella casa. Non fraintendetemi, la mia è solo necessità di avere un po’ di privacy, visto che non è facile mantenere i miei piccoli segreti con un padre che legge nel pensiero. E poi le rare volte in cui mi danno il permesso di uscire ho davvero voglia di starmene con i miei amici!!!

Già nella mia situazione non è facile avere dei veri amici a scuola, perché non posso mai essere completamente me stessa con loro, parlare di me e delle mie esigenze…a scuola tutti mi ignorano. Per fortuna però ci sono delle persone che mi capiscono e mi rispettano così come sono, nonostante i miei innumerevoli difetti. Sono i licantropi di La Push! Con loro riesco davvero a divertirmi e a confrontarmi con qualcuno che non sia un mio parente. Sono tutti molto simpatici, ognuno con le sue caratteristiche, ma i miei preferiti sono Seth, Embry, Leah e Jacob.

Leah è un po’ brusca nei modi, ma so che da lei posso ricevere delle opinioni sincere…il nostro rapporto è nato da soli pochi mesi, dato che prima era diffidente nei miei confronti perché come dice lei “Sono una Cullen”.

Embry e Seth sono i giocherelloni del gruppo, forse un po’immaturi ma per i miei 15 anni sono amici fidati e complici per organizzare scherzi a tutti quanti!

E poi c’è lui Jacob Black, il mio migliore amico, che ogni tanto chiamo ancora JJ in ricordo della mia infanzia: quando volevo ottenere qualcosa lui non sapeva resistere se lo chiamavo così. È molto speciale…sì perché è il solo capace di influenzare il mio umore con una sola parola, o meglio con una sola battuta o un sorriso dei suoi, capace di consolarmi quando sono triste, di relazionarsi con i miei genitori in una maniera così semplice e confidenziale, che quasi provo invidia per il modo in cui riesce a farsi ascoltare da mio padre Edward, e per il modo in cui mia madre Bella lo guarda! Certo mi hanno già raccontato la storia del triangolo amoroso e Jake dice che tutto è cambiato, ma una piccola parte di me è leggermente infastidita dagli sguardi tra Bella e Jacob, insomma quello è il mio migliore amico e non vorrei mai venire a sapere che lui frequenta casa mia per stare vicino a lei…oddio, devo smetterla con queste idee!!!

“Ehy carotina, sei ancora a scrivere su quel diario? Se continui così diventerai il nuovo gobbo di Notre Dame!”

“Ciao anche a te Jacob, comunque stavo solo finendo di scrivere i miei pensieri…” il suo sorriso smagliante mi accecò quando gli andai incontro per abbracciarlo.

“Forse ti sei dimenticata che oggi dobbiamo andare al cinema per vedere quel film horror che abbiamo scelto insieme!” In realtà non me l’ero dimenticato, dato che mi ero preparata per uscire già da un’ora, ma solo adesso che mi ci faceva riflettere notai che Jacob non indossava i pantaloncini, ma dei jeans e una maglietta azzurra…davvero carino!

Andammo al cinema a Port Angeles e comprammo pop corn e bibite. Il film era davvero uno schifo, ma noi ci eravamo comunque divertiti a vedere le assurdità che avevano deciso di mettere in scena su vampiri e licantropi…sempre gli stessi luoghi comuni! Tornati in macchina, mi misi comoda e cominciai a pensare al fatto che tra sole poche ore avrei dovuto affrontare la scuola superiore e, presa da una sensazione di lieve paura, cominciai a fissare fuori dal finestrino laterale.

“Non dirmi che il film ti ha spaventata e che stanotte non dormirai, altrimenti Edward e Bella non ti faranno più venire al cinema con me!”

“No, Jake è solo che sto pensando al fatto che con te mi sento così bene…perché non succede con gli altri? Insomma mi guardano all’alto in basso e poi quasi mi ignorano…” Jacob mi rivolse uno sguardo indagatore…chissà perché riusciva sempre a capirmi al volo, senza bisogno di parole. “Nessie, sei un po’in pensiero per domani?!”

“Ehy, mio padre ti ha insegnato a leggere nel pensiero forse?”

“No, lo sai che puoi mentire a tutti ma non a me, ti conosco troppo bene carotina!” Quel soprannome che mi aveva dato a causa del colore dei miei capelli mi faceva un po’ innervosire. Stavo crescendo, possibile che nessuno se ne accorgesse? Zia Alice e zia Rosalie mi avevano perfino comprato dei vestiti meno infantili e ormai portavo la seconda di seno… “Uffa non ti sopporto quando mi chiami così, ti piacerebbe se io iniziassi a chiamarti quadrupede solo perché ti trasformi in lupo?” Scoppiò in una fragorosa risata e io, voltandomi per guardarlo, non potei far altro che ridere, dato che il suono della sua risata leggermente stridulo era davvero contagioso.

“Sei molto spiritosa carotina, ma non preoccuparti vedrai che andrà tutto bene a scuola. E poi penso che non passerai inosservata, i ragazzi cominceranno a darti strane occhiate che a tuo padre non piaceranno affatto” mi fece l’occhiolino e io come una scema arrossii pensando che secondo lui sarei potuta piacere a qualche ragazzo. Tornati a casa ci salutammo e prima di andarsene mi disse “In bocca al lupo per domani!” accompagnando tutto con una linguaccia. “Speriamo che non crepi, perché non saprei proprio cosa fare tutta sola!” Con lui era così, mi aveva fatta sorridere anche di fronte alla mia preoccupazione più grande: essere accettata dagli altri, vista la mia poca autostima! Andai a letto serena, pensando che comunque sarebbero andate le cose avrei sempre potuto contare su Jake e riuscii a dormire tranquilla.

   
 
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