La porta della camera si aprì: un ragazzo alto, slanciato dai capelli lunghi e argentati comparve sulla soglia:
- Marik! - un sorriso si disegnò sulle sue labbra, un sorriso che celava una malizia perversa che fece irrigidire l'ospite:
- Avanti, entra! - e, afferrandolo per un braccio, lo fece entrare nella sua camera...