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Autore: khika liz    05/09/2012    1 recensioni
"Non pensavi di poter arrivare a questo punto, vero? Non credevi di poter affondare sul serio. Eppure eccoti, sull’orlo di questo burrone, pronto a buttarti di sotto –e non è una delle solite metafore, tu stai davvero sull’orlo di un burrone, tu ti stai davvero per buttare. E rivedi gli occhi di chi ti ama, lo sguardo ferito di tua madre e quello orgoglioso del tuo ragazzo. E chiudi i tuoi occhi e trai un profondo respiro. E la tua vita è lì, che ti scorre davanti. Dall’inizio, dal giorno in cui la tua vita ha iniziato a finire."
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It’s a silly time to learn to swim
when you start to drown.*
- My number, Tegan & Sara

Sunrise.

Non pensavi di poter arrivare a questo punto, vero? Non credevi di poter affondare sul serio. Eppure eccoti, sull’orlo di questo burrone, pronto a buttarti di sotto –e non è una delle solite metafore, tu stai davvero sull’orlo di un burrone, tu ti stai davvero per buttare. E rivedi gli occhi di chi ti ama, lo sguardo ferito di tua madre e quello orgoglioso del tuo ragazzo. E chiudi i tuoi occhi e trai un profondo respiro. E la tua vita è lì, che ti scorre davanti. Dall’inizio, dal giorno in cui la tua vita ha iniziato a finire.

Non hai mai creduto nell’amore, né tantomeno nel lieto fine. Quando tua madre ti raccontava quelle storie per farti addormentare, tu finivi sempre per pensare che fossero delle grandi cavolate, e ti immaginavi dei nuovi finali, vagando con la mente. Ed, ovviamente, non ti addormentavi più.
Poi sei cresciuto, e tua madre ha smesso di raccontarti le favole. Ti ha comprato un Harry Potter e ti ha detto che ora avresti potuto leggere anche da solo. Così tu hai cominciato a leggere e ti sei innamorato di Draco: l’hai detto a tua madre, lei ha riso. Non puoi innamorarti di un personaggio inventato, aveva detto. Ma tu eri davvero convinto che qualcuno come Draco Malfoy esistesse ed eri intenzionato a trovarlo. Volevi un migliore amico come lui, perché dentro di te sapevi che quel biondino, dopotutto, era un bravo ragazzo.

Hai cominciato il liceo ancora intenzionato a trovarti un Draco Malfoy, avevi guardato in lungo e largo, in quegli anni, ma mai ci eri riuscito. Sembrava davvero che non esistesse una persona come lui. Poi, nel cortile, l’hai visto. E hai sentito un brivido lungo la schiena. Quel ragazzo era bello, è stata la prima cosa che hai pensato.

E com’è che ti sei ridotto così, allora? Avevi trovato il tuo Draco, avevi tutto, no?

Il fatto è che tu non credevi nell’amore. O nella felicità. Probabilmente non credevi in entrambi, perché appena hai sentito un sorriso nel petto, ti sei chiuso in te stesso.
Si chiamava Andrea, quel ragazzo, e nel giro di due settimane era diventato il tuo migliore amico, e tu avevi scoperto che anche caratterialmente sembrava un Malfoy. Ed eri d’un tratto felice, perché avevi tutto. Ma poi? Boom.

È stupido che tu volessi imparare ad essere felice proprio quando eri la persona più triste sulla faccia della terra. Che poi non ancora lo capisce nessuno perché eri così triste: ad Andrea non gliel’hai nemmeno detto. Eppure a lui dicevi tutto, alla fine vi eravate pure innamorati.

Ma tu non credi nell’amore: fa troppo male, vero? Così come la felicità ti brucia lentamente, l’amore riesce a consumarti in un millesimo di secondo –o in interi secoli. Ecco perché eri triste: non sapevi amare.

Che poi perché ti stai per buttare? Perché sei così triste? Noi ti amiamo.

Il fatto è che sei tu quello che non riesce ad amare, ecco di cosa ti incolpi. Hai paura di ferire Andrea più di quanto tu abbia ferito tua madre dicendole che sei gay. E fa male perdere una madre quando tuo padre è già morto in guerra. Fa male perché hai bisogno di lei, perché sotto sotto a quelle favole tu ci credevi. In fin dei conti quei lieto fine un poco ti piacevano pure.

E sei stanco, sei davvero stanco. Perché hai perso la tua famiglia, e sai di non poter amare Andrea quel tanto che si merita. E alla fine hai capito che il problema sei tu. E che sei un problema irrisolvibile, a meno che tu non faccia un passo avanti, un salto nel vuoto.

Sei ad un punto di non ritorno, lo sai questo? Ti butterai lo stesso, vero? Questa vita non ha mai fatto per te, in effetti. Troppi problemi, troppo dolore. Non eri in grado di essere felice come volevi, sei diventato il mostro che ti ha ucciso.

But in the mourning,
I’ll rise.**
- Paramore

 Nda. *E' stupido imparare a nuotare quando cominci ad affogare
        ** Ma nel lutto, rinascerò
Penso che questa storia si spieghi da sola. Per la prima volta ne sono soddisfatta quasi totalmente (soprattutto perchè ho trovato due canzoni che ci stanno a pennello *w*) E niente, fatemi sapere cosa ne pensate :D
   
 
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