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Autore: RBflawless    05/09/2012    1 recensioni
In un giorno come tutti gli altri, Santana propone alle sue amiche Brittany, Quinn e Rachel un qualcosa di diverso per passare gli ultimi giorni estivi. Ma di cosa si tratta? Tutte e quattro vivranno un'avventura che cambierà radicalmente le loro vite.
Genere: Avventura, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci al secondo dei mood, il Foresty (la foresta). Ringrazio tutti i visualizzatori e i recensori, come al solito riuscite a farmi sentire gratificato <3 buona lettura :3
Ecco il video dal quale è tratto il titolo: http://www.youtube.com/watch?v=GYHdnvsGSO8

 
 
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ForestyMood parte 1

La pioggia cessa di colpo. Al suo posto iniziano a subentrare i rumori della foresta. C’è un silenzio così fitto che si possono sentire gi alberi respirare. Le foglie ondulano, gli uccellini e le cicale canticchiano. Eppure neanche cinque minuti fa c’è stata un’esplosione. La casa ha tremato violentemente dalle fondamenta stesse. Rachel e Quinn sono state sbalzate via dal letto, dal piano di sotto sono arrivati rumori di oggetti rotti, Santana e Brittany hanno lanciato un urlo dalla vasca idromassaggio. È stata una bella scossa, durata solo una manciata di secondi. Ma ora tutto tace in una maniera fin troppo sospetta.
- Stai bene? - chiede Quinn preoccupata, sollevandosi da terra.
- Sì.. - risponde Rachel, scrollandosi la polvere di dosso - e tu? -
- Non c’è male - abbozza un sorriso.
Si guardano ricercando la complicità di poco fa, ma la porta sbatte violentemente rivelando una Santana Lopez alquanto furiosa.
- Ma che accidenti combinate? Non possiamo lasciarvi sole neppure per dieci minuti che demolite l’intera casa! - è coperta a malapena da un telo bianco, ha ancora la schiuma su buona parte del corpo.
- Credi davvero che siamo state noi? - domanda Rachel incredula, sul punto di iniziare una lite.
- Va tutto bene, calmatevi. Proviene dalla cantina - dice Quinn, calmando le acque.
Santana è ancora spaventata, e dietro di lei Brittany si guarda intorno.
- Dalla cantina? - domanda, confusa.
- Sarà stata una scossa di terremoto.. - cerca di concludere Rachel, alquanto nervosa e terrorizzata.
- Non è stata una scossa di terremoto. - Quinn mantiene il sangue freddo.
Un altro attimo di silenzio. Le tre si guardano negli occhi. - E allora cos’è stato? - chiede Santana.
- Lord Tubbington! - esclama Brittany felice. - Oh vieni qui bel micione, hai guidato con la tua moto fin qui? Ma come sei un tenerone! - gli fa i grattini sullo stomaco.
- Brittany non è il moment.. - inizia Santana girandosi. Ma quando nota il gatto fra le braccia della ragazza, inizia a indietreggiare.
- Ma che diavolo.. - esclama Rachel, iniziando a sudare per la paura.
Persino Quinn inizia a perdere il controllo. - Brittany, togliti quel coso di dosso - dice, iniziando a boccheggiare.
Lei sembra stranita. - Ragazze va tutto bene! È solo Lord Tubbington -
Santana fa in tempo per notarla. Della durata di un nano secondo, quasi invisibile all’occhio umano. Ma l’occhio della ispanica, fisso sull’innamorata, lo cattura subito. Un guizzo. Un bagliore sinistro negli occhi dell’animale.
Santana prepara un gancio e, colpendolo dal basso, scaglia via il gatto dalle braccia di Brittany, facendolo arrivare a pochi passi da lei.
La sua reazione è furiosa. - Ma che fai?! È il mio gatto! - e fa per riprenderlo in braccio.
- Britt ferma! - Santana la afferra e la scosta indietro, appena in tempo prima che il micio cominci a ruggire.
Gli occhi si illuminano di nuovo della luce sinistra, e adesso dalla giugulare proviene una specie di lamento. Le ragazze indietreggiano, spaventate. Ma l’animale svanisce di colpo, dissolvendosi.
- Vi prego ditemi che è tutto un sogno e che non è nulla vero - dice Rachel, con il terrore nella voce, pronta a urlare per la paura.
- Dobbiamo andarcene da qui - dice Quinn, il respiro accelerato.
Le ragazze si guardano e annuiscono all’unisono.
- Vado a sciacquarmi - dice Brittany.
- Ti tengo la porta - la segue Rachel.
- Santana, dove hai messo la valigia con le nostre cose? - domanda Quinn, che è quella che ha più autocontrollo di tutte.
- Sotto, all’ingresso.. - sembra sul punto di scoppiare da un momento all’altro, come appesa a un filo.
- Manteniamo la calma, San. Per sicurezza, prendiamo qualcosa dal frigo e filiamocela - ma neanche a metà frase l’amica è già in lacrime. - Ehi sciocchina, andrà tutto bene.. - la abbraccia e le carezza i capelli. - Sei la Regina di Lima Heights, non dimenticartelo. -
Santana riesce a riprendersi e torna nella vasca per togliersi di dosso la schiuma e asciugarsi. Rachel lascia la sua postazione e torna in camera da Quinn. Su una scrivania di mogano ci sono i vestiti che aveva indossato la Berry, ordinati e piegati, pronti per essere riposti nella valigia. Ma Quinn sta raccattando anche altre cose: cuscini, lenzuoli, piumoni..
- Che stai facendo? - domanda Rachel confusa.
Quinn è laboriosa come una formica e non si ferma neanche per un secondo. - Ho un brutto presentimento, Rachel. Me lo sentivo fin dall’inizio. E ora.. beh.. meglio essere previdenti. Dammi una mano - le porge gli angoli di una coperta.
Rachel non capisce ancora dove Quinn voglia andare a parare. - Non ho la più pallida idea di cosa tu voglia ottenere.. - quella in risposta sbuffa - ma mi fido di te. - Quinn si gira sorpresa, con un sopracciglio inarcato. Legge l’espressione sicura di Rachel, e, capendo che non mente, mostra i suoi denti bianchi e perfetti con un sorriso sfavillante.
Santana e Brittany escono dalla vasca, pulite, asciutte e vestite. Le quattro sono di nuovo insieme, pronte per lasciare la baita.
- Okay, ora scenderemo al piano di sotto. Non giratevi intorno, non temporeggiate e soprattutto uscite fuori. Io mi fermo un attimo in cucina per prendere alcune provviste - Quinn detta ordini precisi.
- Provviste? Servono per incentivare la vista? - domanda Brittany, giocando con una ciocca di capelli.
- Quinn vuoi farti ammazzare? In un’ora saremo a casa, non abbiamo bisogno di nulla! - urla Santana, colpita dall’idea dell’amica.
- Fate come vi dico! - risponde di rimpetto la bionda.
- Ragazze.. - tenta di introdursi Rachel.
- Quinn non ti lascerò in questa specie di trappola mortale da sola, sia ben chiaro! - continua a gridare Santana.
- Questione di pochi secondi, non mi accadrà nulla! -
- Allora lasciami restare con te! -
- Ragazze.. - ritenta la Berry.
- NON ORA RACHEL! - urlano all’unisono Santana e Quinn.
Quella è zittita. - C’è di nuovo il gatto.. - sussurra, mortificata.
Le due si girano, e ritrovano Lord Tubbington sulla soglia della porta, deciso a non farle passare. Brittany si muove lentamente verso l’animale, la mano tesa pronta per accarezzarlo. Si gira appena verso Santana con un sorriso tranquillizzante.
Le dita della ballerina sono quasi sulla testa del micio, sfiorano il pelo color cioccolata, quando un calcio montante lo colpisce in pieno muso, facendolo rotolare fino al bagno di fronte.
- Tutte fuori! - grida Brittany, iniziando a scendere per la scala.
Seguita dalle altre cariche di scartoffie, corrono fino alla porta d’ingresso, afferrano la valigia di Santana, escono dal porticato e raggiungono l’auto.
- Dove sono le chiavi? - domanda Rachel a Santana.
Quella sembra cadere di colpo dalle nuvole.
- Sul tavolino del salone - risponde terrorizzata la Lopez.
Le quattro si guardano spaventate.
- Vado io - dice Quinn, tenendosi con una mano il petto per mantenere la calma.
- Vengo anch’io - aggiunge Rachel, guardando negli occhi la coraggiosa Fabray.
- No, andrò io con lei. È colpa mia, non avrei dovuto lasciarle lì.. - Santana ricomincia a piangere, ma stavolta non è Quinn a consolarla.
Brittany le stampa un bacio e la abbraccia. - Noi due restiamo qui a controllare l’auto. Andate - dice, autoritaria e forte per entrambe.
Quinn e Rachel si guardano negli occhi, e sul volto di entrambe nasce un sorriso. Fianco a fianco ritornano alla casa, coraggiose e determinate.
 
Dentro sembra tutto normale. I mobili al loro posto, nessun rumore, niente gatti che spariscono. Quinn individua subito le chiavi, site sul tavolino. Le due tentano a muovere i primi passi verso il salone, ma ecco che la casa trema di nuovo. La scossa stavolta dura di più, è più intensa e le due sono spinte verso il basso, schiacciate contro il pavimento. I divani si ribaltano, il televisore al plasma cade per terra spappolandosi in schegge e frammenti metallici, il lampadario trema. Quando finalmente si ferma, il salone sembra un campo di battaglia. Le poltrone e i divani sono disposti per formare una specie di anello tutto intorno al tavolino, unico mobile a essere rimasto fermo e intatto.
- Seguimi e non fare rumore - sussurra Quinn a Rachel, iniziando a gattonare verso un altro divano.
C’è di nuovo quella quiete sospetta, quel silenzio effimero e pericoloso. Le due cominciano a muoversi, ma non appena si ritrovano nella traiettoria del mazzo di chiavi, piatti e bicchieri vengono scagliati contro di loro. Tutto il materiale dell’argenteria levita ora intorno al tavolino, pronto a scattare contro una qualsiasi presenza. Quinn e Rachel tentano di nascondersi dietro a quegli scudi, ma un’altra scossa li fa ribaltare e così restano allo scoperto.
- Corri! - urla Quinn iniziandosi ad alzare.
La pioggia sta ricominciando. Coltelli, forchette, cucchiai, tutto letale come frecce affilate. Le due percorrono tutto il salone, che ora sembra dieci volte più grande. Tornano all’ingresso e salgono le scale fino al piano di sopra. Nel mentre, finisce l’assalto d’argenteria ma comincia a scatenarsi un’onda d’urto. I gradini si sfracellano pochi secondi dopo che i loro piedi li toccano, il terreno sotto i loro piedi comincia a mancare. Rachel è esausta, e Quinn, davanti a lei, incespica in una tavola di legno dissestata, sbattendo con il busto. Vedendola a terra e sentendo l’impellenza di scappare, Rachel si sente come ricaricata. Si rialzano insieme e arrivano al balconcino che sporge sul salone. Ed ecco scattare la trappola.
Un colpo secco colpisce entrambe, sfracellando la balconata e facendole precipitare nuovamente nel salone, schiacciate da una massa di detriti. Non fanno in tempo a risollevarsi, che si ritrovano faccia a faccia con il gatto, un ghigno sorridente e malefico sul volto e gli occhi scintillanti. Pronto a scattare all’attacco. Rachel ha ancora una gamba incastrata e Quinn non riesce a muoversi. Cerca la sua mano e la stringe, chiudendo nervosamente gli occhi.
Un coltello enorme colpisce e mozza la testa del micio, facendola volare ai piedi del camino. Dalla cucina, Santana sorride trionfante, soffiando su un altro coltello come di solito si fa con le pistole dopo un colpo da bacio accademico. Quinn e Rachel si alzano e si abbracciano. Rachel annusa il profumo di balsamo delicato che proviene dai capelli di Quinn, e l’altra preme il suo corpo contro quello della ragazza, come per sanare i dolori che le scuotono il petto.
- Fabray smettila di amoreggiare con Berry e prendi quelle maledette chiavi! - urla, iniziando a uscire dalla casa.
Quinn si scinde da Rachel, afferra il mazzo ed entrambe, tenendosi per mano, corrono fuori dalla trappola mortale. Arrivate all’auto, si fiondano dentro, chiudono con le sicure e partono a tavoletta. Distanziata la casa di qualche metro, tutte e quattro battono insieme il cinque e sorridono, esultando felici di essere riuscite a salvarsi, insieme come una vera squadra.
  
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