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Autore: ceandzm    05/09/2012    2 recensioni
"Non voglio che tu soffra e che tu sia una storiella estiva perchè non sei questo per me,ma abitiamo in parti del mondo diverse e per di più in teoria saresti mia cugina.." disse facendomi distendere di nuovo su di lui. Io non avrei avuto paura della distanza per lui,e tanto meno del legame familiare che ci univa.
"Zayn io non avrò paura di soffrire perchè tu sei lontando da me." risposi sorreggendomi sulle braccia.
"Per te se mi è possibile prenderò ogni settimana un aereo." continuai mentre lui sorrideva. "Per te andrei contro la nostra famiglia. Per te non avrei paura di niente." finii guardandolo negli occhi capendo che per quanto tutto questo fosse sbagliato,io lo volevo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Are you ready?








New York,30 giugno 2012.


Era l'ultimo sforzo che dovevo fare,l'ultimo giorno che passavo in quel carcere minorile e poi l'avrei salutato per sempre. Finalmente il giorno tanto atteso da me e Sally era arrivato: il giorno del diploma. Programmavamo la nostra estate da diplomate da ormai tre anni. La nostra meta preferita? Los Angeles,ovvio. Chi non desiderava di passare un estate lì con la sua migliore amica? Un attimo,voi non sapete io chi sono. Avete presente quelle ragazze perfette? Che non combinano mai 'disastri' e che hanno un eccellente media a scuola? Bene,questa era il prototipo di figlia perfetta di mio padre ma in realtà ha avuto me. Lola Malik,ho 18 anni e vivo da sempre a New York. Ho sempre amato la mia città. E non a caso è una delle più belle del mondo. Ho origini pakistane dalla famiglia di mio padre,mia mamma invece è americana DOC. Anche io mi considero così alla fine. Ho la migliore amica che si possa desiderare,la nostra amicizia è nata grazie a quel posto che tanto odio chiamato scuola. Dal primo giorno di liceo andammo subito d'accordo e ancora oggi non ci stacchiamo un attimo. L'adoro e senza di lei non farei nulla. Nemmeno questo viaggio,appunto. Parlavamo ai nostri genitori del progetto da più di un anno,pare si siano convinti ma aspettiamo ancora il verdetto finale. Io e Sally siamo le tipiche amiche 'opposte' lei bionda e io mora,lei dolce e coccolona e io strafottente e sicura di me. Alla fine sapete chi è la più forte? Sally. Tornando alla realtà. Dovevo alzarmi dal letto e il mio cervello non dava comandi a nessuno dei miei arti.

"Lola! Avanti alzati. C'è già Sally qui." la voce squillante di mia madre rimbombava nei corridoio delle scale di casa mia. Mi buttai un cuscino sulla faccia e cercai di formulare una frase di senso compiuto.
"Che palle." borbottai tra me. Mi feci anima e coraggio e poggiai i piedi sul pavimento freddo. Mi stiracchiai per bene,due tre sbadigli.. Occhei non credo vi importi.

In tutti i modi dopo i riti del mattino uscii dalla mia camera e scesi giù in cucina dove mi aspetta l'allegra famiglia: mio padre,Amir 40 anni,mia mamma Jane 38, e la bionda figa della mia amica ancora diciassettenne ma non per molto. Mi guardai intorno e salutai accennando un sorriso sedendomi al tavolo per mangiare la mia immensa colazione: un bicchiere di latte. La mia faccia rappresentava la pigrizia fatta persona,sono lenta anche mentre bevo un bicchiere di latte ma la colpa non è certo mia. È di mia madre che mi ha 'generato' in questo modo.


"Canotta,pantalone lungo e pantofole invernali,sei unica anche quando dormi" esclamó la bionda dopo avermi fissato per un periodo di tempo che andava dai 5 ai 10 minuti. Mi limitai a sorridere,la mattina non avevo risposte pronte.
"Allora pronta per diventare la diplomata della casa?" mi domandó papà posando il giornale sul bancone della cucina. In realtà non so nemmeno come ci sono arrivata fino al diploma caro babbo. Feci una smorfia e finii l'ultimo sorso di latte.
"A che ora è la cerimonia?" chiese mamma a Sally,sapeva benissimo che di primo mattino non riesco a dire altro se non 'mmmmh'.
"Alle 13 " rispose mangiando un biscotto. Mi guardó per un po',stava osservando i miei capelli che somigliavano a dei nidi di uccelli. La fissai anche io per poi scoppiare a ridere come due deficienti sotto lo sguardo rassegnato e interrogativo dei miei genitori.
"Va bene,vado a prepararmi" dissi alzandomi dalla sedia capendo lo sguardo della rompi palle davanti a me. Sally mi seguì in camera.


"Dici che riusciremo a fare questo viaggio Lola?" mi chiese sedendosi sul mio letto ancora disfatto mentre io cercavo qualcosa di decente da mettere.
"Dobbiamo,stasera mi faranno sapere per quella casa" risposi girandomi verso di lei dopo che presi il mio solito jeans stretto scuro,canotta bianca e con qualche disegno sopra lunga. Mi accorsi degli occhi sognanti della bionda facendo diventare anche i miei come i suoi.
"Speriamo.." disse in un sospiro. "Non metterai gli anfibi anche per la cerimonia vero?" mi chiese indicando il completo sul letto.
"Certo che si,altrimenti perché avrei speso 80 dollari per degli stivali estivi?" risposi sfacciata andando in bagno.

Mi feci una doccia, misi un po' di schiuma nei capelli tanto per renderli più guadabili. Elayner,mascara e lucido. Mi preparai anche troppo per i miei gusti,ultima sbirciatina allo specchio e dopo le tante urla isteriche della bionda ero pronta.


"Ho finito,ho finito" esclamai uscendo dal bagno. Corsi in camera per prendere la borsa e scesi velocemente le scale per raggiungere Sally.
"Finalmente! Andiamo." disse dopo che la raggiunsi. L'autobus era arrivato giusto in tempo alla fermata fuori casa. Che culo. Ci precipitiamo fuori di corsa come tutte le mattine ed entriamo in quel coso giallo.
"Giorno Jhon" esclamammo in coro all'autista.

Prendemmo i nostri soliti posti alla fine del bus. Mi mancherà questo posto,come mi mancherà la mia vecchia scuola. Il college mi fa paura. Non sono mai stata sicura su quale scegliere e su cosa fare nel futuro,ma adesso che la scelta è imminente sono ancora più confusa. Sally contrariamente a me aveva tutto il suo futuro programmato,la invidiavo per la sua fermezza. Avrei voluto essere anche io come lei su questo aspetto. 'St. Jude high school' lessi per l'ultima volta il cartellone immenso sopra al portone di entrata della scuola. Scendemmo dall autobus e presi istintivamente la mano di Sally.


"Andiamo" esclamó sorridente per rassicurarmi stringendo la mano.

Sospirammo insieme e attraversammo per l'ultima volta quel portone. Eccoci di nuovo tra quei corridoi pieni di ragazzi che corrono a destra e a manca in cerca delle loro aule,altri che si riposano ai loro armadietti e altri che chiacchierano con il loro 'gruppo'. Tutti li avevano una sottospecie di gruppo di amici,dovevi averlo per sopravvivere in quella scuola. Ovviamente dopo 5 anni passati li anche noi avevamo il nostro di gruppo. Non era uno di quelli popolari ma.. Non eravamo nemmeno degli sfigati. Li vedemmo in lontananza vicino al nostro solito armadietto che in teoria era il mio.


"In ritardo anche l'ultimo giorno vero amore?" mi disse Sean vedendomi arrivare.

Sean era il mio ragazzo. Prima eravamo migliori amici,anche se io sono sempre stata dell'opinione che tra maschi e femmine non esiste l'amicizia. Tra di noi è durato questo legame per 4 lunghi anni,fino a che 9 mesi fa non abbiamo resistito più. C'era e c'è qualcosa di troppo forte tra di noi. Mi fiondai tra le sue braccia per poi stampargli un bacio sulle labbra. Era bellissimo. Alto più di me,fisico longilineo,capelli castani che andavano quasi nel biondo e occhi verdi. Per me era il paradiso. Giocava nella squadra di football della scuola. Il suo migliore amico,Mike,era il capitano.


"Non scomodarti a salutare eh!" disse appunto Mike ironico. Sorrisi e mi staccai dal corpo perfetto di Sean.
"Come non posso salutarti Capitano!" esclamai abbracciandolo forte. Salutai anche Summer,Hope,Karen,William e James. Eravamo tutti amici da anni. E sicuramente anche dopo il liceo lo saremo. Tutti eravamo convinti di questo. Non volevamo perderci di vista.

Stavamo aspettando il Signor. Morrison,il professore di chimica. Ci mancava solo la sua interrogazione. Per me fu quella più pesante in assoluto. Ero un fascio di nervi,già la mia promozione era appesa ad un filo. Era l'ultima carta che potevo giocarmi.

"Tutto ok!" urlai come una liberazione chiudendo alle spalle quella porta maledetta. Ero l'ultima del gruppo quindi tutti mi stavano aspettando fuori. Dopo l'annuncio della promozione mi vidi all'improvviso travolta dai coglioni dei miei amici.
"Los Angeles arriviaaaaaamoo!" urlammo io e Sally insieme abbracciate mentre andavamo verso il giardino dove si sarebbe tenuta a breve la cerimonia.

"Cos'è sta storia di Los Angeles Lola?" mi chiese Sean tirandomi verso di lui. Non ne avevo mai parlato con lui,vedevo questo viaggio come una cosa unicamente mia e di Sally,nessuno apparte i nostri genitori lo sapeva.
"Che forse vado li con Sally. Dov'è il problema?" risposi a tono.
"Perché non sapevo nulla di tutto questo?" chiese avvicinandosi di più alla mia faccia puntandomi i suoi occhi addosso.
"Non lo sa nessuno,solo i nostri." dissi alzando il mento all'altezza del suo. Ci fu una sfida di sguardi.
"Non fare sciocchezze..." esclamó cedendo. Mi sorrise e mi abbracció di colpo. Ero sicura che avrebbe capito.

Restammo per un po' sul muretto a parlare dell'unico argomento che affrontavamo in quel periodo: il college.

"Andrai alla Brown allora?" domandai poggiando la testa sulla sua spalla.
"Ho inviato il modulo.." ripose guardandosi le mani. La paura di perdere il nostro rapporto era troppa,per entrambi. Per noi che passiamo 7 giorni su 7 insieme il pensiero di vederci una o due volte l'anno spaventa.
"Tu?" continuó puntando lo sguardo sul giardino che si stava affollando.
"Non lo so.." risposi scendendo dal muretto. Senza dire nulla fece anche lui lo stesso.

Riconobbi da lontano i miei e in compagnia di Sean andai a salutarli.

"Salve signor Malik" disse cordiale a mio padre che ricambio il saluto allo stesso modo. Lo conoscevano come il mio migliore amico,non insinuavano nulla su di noi. Un problema in meno.
"Jane.." continuó salutando mamma.
"Ciao Sean,i tuoi?" chiese mia madre girandosi intorno.
"Sono lì" rispose indicando i suoi genitori non lontani da noi. Vedemmo Miss. Brady che faceva segno di andare ai nostri posti. Così salutammo i quattro 'vecchi' e andammo in prima fila. Il cuore era andato a puttane. Batteva più forte del previsto.

Io e Sally ci sedemmo vicine,avevate dubbi? Mi girai per cercare lo sguardo del mio ragazzo e lo trovai proprio dietro di me che faceva lo stesso. Sorridemmo e aspettammo che la preside annunciasse i nomi di tutti.


"Lola Malik" ecco era il mio momento. Mi alzai apparentemente tranquilla e salii sul palco. "Complimenti" mi disse sorridente dopo che mi consegno quel foglietto arrotolato tra le mani. Dall'altra parte del palco mi aspettavano i miei in fibrillazione più di me.
"Brava tesoro!" disse mio padre abbracciandomi,mamma lo seguì a ruota. Dopo esserci subiti tutta la noiosa cerimonia ognuno era tornato a casa propria. Il giorno dopo avevamo organizzato una festa tra di noi,cosa che facevamo molto spesso.

Tornata a casa mi andai a stendere un po' sul letto,diplomarsi era faticoso. La musica invadeva quel po' di cervello che mi era rimasto. Tra l'intervallo di una canzone e un altra sentivo i miei discutere di qualcosa.

"Lola scendi!" urló mio padre. Tolsi le cuffie e mi precipitai giù in salone.
"Vieni qui.." disse sorridente mamma. Già di norma ci capivo molto poco dei loro comportamenti ma questa volta non capivo perfettamente nulla. Seguii mio padre sul divano guardandolo interrogativo.
"Ho parlato con un mio cugino di Londra.." inizió a dire. Che c'entrava Londra adesso?
"Quindi..?" domandai ansiosa di capire qualcosa.
"Mio cugino ha una casa di vacanze a Los Angeles e.." appena sentii Los Angeles il mio cervello si fermó. Mi catapultai addosso a lui abbracciandolo più forte che potevo.
"Grazie! Grazie! Grazie!" urlavo
"Un attimo,un attimo." disse cercando di bloccarmi. Mi fermai e mi sedetti a terra per ascoltare cosa aveva da dirmi, nel frattempo presi il telefono dalla tasca della tuta e mandai un messaggio a Sally.
'Pronta per la California Babe?'
"...quindi starai con suo figlio e un amico" sentii solo le sue ultime parole.
"Chi figlio? Chi amico? Cosa?" esclamai di botto.
"Zayn,il figlio di mio cugino Yaser" rispose alzandosi dal divano. Momento,momento,ho un cugino che si chiama Zayn?
"Chi minchia è adesso sto Zayn,papà?" urlai seguendolo in cucina. Io volevo una vacanza con la mia migliore amica, non con un ragazzo di cui non so nemmeno l'esistenza.
"Tuo cugino. O con lui o niente Los Angeles,già è un favore che ti mettono la casa a disposizione. Vedrai andrete d'accordo è un bravo ragazzo." rispose sorseggiando placido il suo caffè. Io invece ero in preda ad una crisi isterica. Che fottuto ricatto.
"Partite domani,vengono qui per stare un po' da noi. Almeno non farete il viaggio da sole" continuó per poi dileguarsi per le scale. Perfetto.

Mi ha organizzato tutto lui come se fossi una bambina. E se magari volessi partire dopodomani? Lunedì? Martedì? Non posso perché arriva un mio pseudo cugino che deve portarmi a Los Angeles manco fossi un pacco postale.

Fanculo. Diedi un pugno sul tavolo per sfogare un quarto di quella rabbia che avevo dentro e salii in camera mia. Solo il letto e le cuffie potevano calmarmi.





Piccole (?).
Ecco un'altra mia storia.
Diversa da tutte, ovviamente.
E' il primo capitolo, quindi le cose non sono chiare,
ma ben presto lo saranno. lol
Sotto ci sono le foto delle ragazze. :D

Fatemi sapere cosa ne pensate, please.



 


Lei è Lola.



E lei è Sally.

  
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