I don't have plans and schemes
And I don't have
hopes and dreams
I, I, I don't have anything
Since I don't have
you
Sono qui, con il microfono in mano, la voce roca e incerta, che
canto in mezzo alla Sala Grande.
Io, che odio stare al centro dell'attenzione,
che odio dover essere sempre osservato, guardato, e mai visto, sono
qui, nel centro esatto dell'immenso salone, che per questa sera si è trasformato
in una sala da ballo, con un microfono in mano, e canto. L'orchestra di
fianco a me, all'inizio sorpresa dalla mia richiesta di cantare, e non invece di
continuare a ballare con le varie dame (semplici oche) che dall'inizio
delle danze non la finivano di ronzarmi attorno, si riprese subito, e ora
accompagna la mia voce, in questo momento un po' più sicura, facendo vibrare il
mio cuore.
Ascolta ciò che
sto cantando per te, amore mio. Ascolta ciò che il mio cuore
ha da sempre saputo, e che tardi ha rivelato alla mia stupida mente. Ascolta le
parole di un ragazzo innamorato, innamorato di te, le gocce di un amore che sarà
sempre a senso unico. So che mi stai osservando, assieme a tutta la sala, e
magari sul tuo volto ci sarà quel ghigno che tanto amo, che mi sa di delicato,
di protezione... il tuo scudo contro il mondo marcio che ci circonda.
And I don't have fond desires
And I don't have
happy hours
I don't have anything
Since I don't have you
Sono letteralmente saltato giù dalla pedana che rialza l'orchestra dal pavimento dove tanti tacchi hanno sbattuto e strisciato. Ho caldo, molto caldo, ma non è perchè sono ubriaco... Oddio, ubrico sì lo sono, ma non ho bevuto nulla. Sei tu che mi provochi allucinazioni, che mi fai camminare avvolto in una nuvola, che liberi sciami e sciami di coloratissime farfalle dentro il mio stomaco appena i tuoi occhi, freddi e immensi iceberg, sfiorano i miei, verdi come praterie scolpite da venti estivi. Sei sempre tu che mi scuoti fin nel profondo della mia anima nera, che mi sproni ad avvicinarti fingendoti di odiare, che mi stuzzichi affinchè io non smetta di batterti sulla scopa, per poterti sempre dare la speranza di una rivincita... Perchè mi hai fatto questo? Perchè mi odi così tanto? E perchè, dei del cielo, io lo amo così tanto?
Happiness and I guess
I never will again
When
you walked out on me
In walked ol' misery
And she's been here since
then
Yeah, we're fucked!
Sto girando per il salone come un assetato in cerca di un'oasi nel deserto, come un
disperato è alla ricerca della speranza, come un cieco cerca la luce... Il mio
cuore accellera i battiti, la mia anima ti prega di farti vedere. Ho bisogno della
tua faccia, del tuo corpo, dei tuoi vestiti, del tuo carattere, della tua
mente, della tua attenzione, del tuo stupore, del tuo odio... Ne ho bisogno ora: dove sei?
Dove diavolo sei, angelo mio?!
Devo trovarti, ho bisogno di te! Dipendo
totalmente da te! Potrei morire ora per te, di te, quindi, ti prego,
ti supplico, dove sei? Fatti vedere! Almeno un'ultima volta...
Continuo a
passare tra la folla, il microfono sempre più stretto tra le mie mani, le mie
nocche bianche in contrasto col manico scuro; i miei occhi che frenetici nuotano
da un viso all'altro, scivolano, scavano, sprofondano, risalgono, virano a
destra, e a sinistra, e poi si voltano dietro, e riprendono la ricerca, si
assotigliano, scattano, percorrono la folla urgentemente e... Ti vedono.
I don't have love to share
And I don't have one who cares
I don't have anything
Since I don't have
you
Sei voltato verso di me, e i tuoi occhi... Oddio, quanto
vorrei che quei chiari laghi ghiacciati si sciogliessero solo per me, e in
questo istante. Sorrido nel scorgere il tuo stupore, così contenuto, così
altolocato, così nobile, ma non freddo. Oh, no... Questa volta ti ho colpito
davvero. Chissà... Riesci a vedermi per quello che sono? Ora riesci veramente a
leggermi dentro, i miei occhi, la mia bocca, il mio cuore... Sono aperto per te,
mi sto lasciando bruciare per te.
Permetto ai miei piedi di avvicinarsi a te, che
vaghino, finiscano di percorrere la salita che li porterà alle soglie del paradiso, e
che poi sprofondino giù, sempre più giù, nell'inferno più buio, nella mia
casa perfetta. Non salvarmi, non macchiarti con la mia nascita, con la mia
esistenza; per una volta dammi retta, lasciami morire. Ora, mentre ti
raggiungo, fatti solo penetrare dalle mie parole, scalfire dai miei occhi,
cullare dalla mia voce, sconvolgere dalle ultime parole di questa canzone...
You, you, you, oh, oh!
You, you, you, oh,
oh!
You, you, you, oh, oh!
You, you, you, oh, oh!
You, you, you, oh
yeah!
Gli ultimi accordi, e poi il silenzio. La sala è muta intorno a noi, lo
percepisco. Ma ci sei solo tu, ora. Tu.
Mi guardi... I tuoi occhi spalancati,
il tuo soffuso rossore sulle morbide gote, la bocca rossa lievemente aperta
dalla sorpresa. Il tuo drink nella tua mano bloccata a mezz'aria... Io ti
sorrido ancora, e alzo la mano che tiene il microfono davanti ai tuoi occhi, e
piano, piano, molto piano, l'asta si modella, la restringo, e il nero si
trasforma in verde. Petali sbocciano all'estremità dove la mia voce
fluiva, e il bianco cosparge la mia mano. Ti piace la mia rosa bianca?
Con altrettanta
calma te la infilo nel taschino del tuo smoking, in così tale contrasto con la
tua nivea pelle...
Un mio sussurro, appena udibile, ma così chiaro.
Ti amo...
E un bacio sul tuo
palmo...
Tutto attorno a noi non esiste più.
E poi...
E poi corro, scappo, fuggo.
Codardo, codardo, codardo,
codardo!...
Mi fermo solo quando le mie scarpe sono ormai fradice nell'acqua
del lago, e solo allora il mio cuore piange. Io che mi abbatto sulla spiaggia, i
miei pugni che sollevano sabbia, la mia gola in fiamme, i miei occhi sconfitti,
il mio cuore strappato... Non ce la faccio... Il tuo rifiuto non mi sembrava
così doloroso, così pesante, così immenso da sopportare. Dio mio, perchè ti
amo?
Ti prego, perdonami, ma non riesco a fare a meno di te! Ti prego,
perdonami... Salvami, ti prego, ti chiedo scusa, ma salvami!
Ancora una volta, ti
prego,
ti scongiuro, ascoltami! Perdonami, ma ascoltami!
Una mano sulla spalla.
Mi
volto di scatto.
...
-Draco...
-Shh, Harry. Ora avrai tutto...
E poi
solo il tocco di seta delle sue labbra sulle mie...
E la tempesta che
infervora in me scema all'improvviso.
Ora si può osservare solo una calma
piatta, onde chiare e limpide, carezzate dalla giovane brezza del mare, e,
all'orizzonte, una magnifica alba.
Grazie Sara per la tua pazienza, e a te Lorenzo per la tua gioia. Grazie Daniela per la tua
calma, a te Veronica per la tua pazzia e a te Paola, perchè mi sopporti
come sorella. Grazie, grazie, grazie.
Vi amo tutti quanti, e sappiate che
io non avrei nulla senza di voi.
La canzone è "Since I don't have
you", riarrangiata dai Guns' N' Roses.
Infiniti ringraziamenti a chiunque si
sia lasciato trasportare da questi miei pensieri erranti.
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