Ebbene sì: un'altra flashfic depressa. Yay. 
Ambientata in un ipotetico momento di tranquillità della settima stagione, per il seguente motivo: i Pond sono ritornati a viaggiare sul Tardis e il Dottore ha già avuto tempo per scorrazzare da solo dopo averli conosciuti (vedesi: momento che segue "The God complex" e precede "The Wedding of River Song").





 

-Anni da evitare-

Il Dottore si ferma a pensare, con la mano immobile sulla leva zig-zagonale del TARDIS.
 

Ci sono degli anni noiosi e bacchettoni, in cui gli esseri umani non inventano nulla e censurano questo e quello, pieni di Giovedì pomeriggio e Martedì mattina; poi ci sono quegli anni fantastici e pirotecnici, in cui accendono il fuoco e la prima lampadina, o costruiscono la Tour Eiffel, con ballerine di can-can e Leonardo da Vinci, un Sabato sera unico.

Se ci pensa bene, può trovare anche anni tristi, quelli in cui finiscono le guerre e la gente guarda le macerie e piange, il futuro più luminoso ma pur sempre grigio.

E ancora; anni gioiosi, anni di libertà, di pace, di schiavitù, di odio, di novità, di cambiamenti.

E poi...

"Sei un genio; abbastanza vicino, ma abbastanza lontano! Oi, Dottore: Rory, chi l'avrebbe mai detto-"

"Ehi!"

"- ha avuto una buona idea! Perché non ci porti alla metà del duemila; ad esempio... possiamo andare nel 2070?- dà una gomitata scherzosa al marito -Voglio vedere come sarà il suo naso!"

E poi ci sono anni da evitare.

La mano si muove di scatto e la leva zig-zagheggia.

Il sorriso del Dottore è larghissimo, mentre comincia a balzellare da un comando all'altro, intorno alla console, spingendo e facendo tintinnare pulsanti -probabilmente- a caso. Il TARDIS , quando l'erogatore di ketchup inizia a gocciolare sui circuiti, protesta, con il solito ronzio.

"Il 2070, Amelia Pond? Il 2070? La vostra mancanza di fantasia mi deprime più della marmellata di pere! Io posso offrirvi l'inaugurazione della riproduzione scala 5 a 1 dei giardini di Versailles su un'astronave in orbita intorno a Urano, e tu-"

Smette di roteare su se stesso e si ferma davanti ai due ragazzi.

Posa una mano sulla spalla di Amy, sempre con lo stesso sorriso- Amy pensa che sia strano, perché è un sorriso troppo dolce, e la sua voce di colpo è troppo gentile.

"Amelia, nominami un pianeta e noi- bang. Siamo già lì."

Ci sono anni da evitare, come il 2070.

C'è andato solo una volta, e ha parcheggiato il TARDIS vicino a un vialone di ghiaia: ha fatto pochi passi sul suolo di quell'anno- giusto quelli che servono per uscire dalla cabina e raggiungere due lastre di marmo bianco.

C'è stato solo una volta, e ci è rimasto pochi minuti.

Giusto il tempo che serve per posare due fiori e girarsi, senza guardare indietro.

Note:

Nata da un'idea che da parecchio mi ronza in testa, dalla puntata "The beast below", quando Amy dice: "I'm in the future; like hundreds... of years in the future. I've been dead for centuries".
Perché il Dottore ha avuto tempo, un centinaio di anni, per esattezza, per girare nel tempo e nello spazio, e sicuramente sa -anche se vuole dimenticare- quando moriranno i Pond. Ho scelto il 2070, facendoli morire entrambi (Amy prima e Rory subito dopo, non so perché ma me lo immagino così) ad 82 anni- non per portare sfiga agli attori, eh. XD