Anime & Manga > Cyborg 009
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Autore: telesette    05/09/2012    2 recensioni
Mentre 003 e 009 si allontanavano a grandi bracciate dalla costa, il professor Gilmore era immerso nella lettura dei suoi libri con un’espressione beata sul volto. Accanto a lui il piccolo 001 stava ancora dormendo quando, messo in allarme da un improvviso spostamento d’aria, il professore lo vide svegliarsi e galleggiare a mezz’aria per effetto della telecinesi.
Lo stupore si trasformò dunque in paura, non appena 001 cominciò a comunicare telepaticamente con lui di quanto aveva appena visto...
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Françoise Arnoul, Joe Shimamura, Nuovo Personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Ora che i Fantasmi Neri sono stati finalmente sconfitti, i Cyborg possono godersi il meritato riposo.
Proprio qui infatti, sulla costa del Pacifico orientale, il dottor Gilmore ha deciso di offrire a tutti loro una bellissima vacanza su una delle spiagge più belle del mondo.
Sono ormai cinque giorni che i nostri eroi si godono il sole e il mare di questo angolo di paradiso: 001 dorme nella sua culla, sonnecchiando tranquillo all’ombra di un piccolo gazebo; 004 preferisce trascorrere le giornate al riparo dalla salsedine, per non danneggiare troppo i circuiti, ma ugualmente si gode la visuale di questo magnifico panorama con il sorriso dipinto sulle labbra; 005 è solito dare una mano ai pescatori del luogo, trainando a riva per conto dei più anziani le barche cariche di pesce, e senza volerlo è diventato l’idolo delle fanciulle che ammirano estasiate i suoi muscoli e il suo torace possente; 006 invece preferisce godersi le sue sabbiature in santa pace, anche se è costretto a sopportare gli stupidi scherzi di quel simpatico mattacchione di 007; anche 008 trascorre piacevolmente il suo tempo, giocando nell’acqua in compagnia degli amici delfini, ed è oltremodo felice di esplorare il mondo sommerso senza il pensiero di dover affrontare nemici di sorta.

- E’ proprio un bel posto per riposarsi 009, non sei d’accordo?
- Avevo perfino dimenticato come si può stare in pace con sé stessi - mormorò il cyborg in risposta, socchiudendo gli occhi e sollevando i capelli al vento.

002 sorrise.
I due amici e rivali nelle corse si erano seduti sulla riva e si godevano il più totale relax, guardandosi attorno e commentando ciò che vedevano. Sembrava quasi un sogno, quell’oasi di pace e di quiete, dopo anni di lotte contro la più malvagia e spietata organizzazione criminale che il mondo abbia mai conosciuto. Fortunatamente invece era tutto vero: il tempo delle battaglie era finito, almeno per il momento, e il sonno tranquillo del piccolo Ivan ( alias 001 ) lasciava intendere un lungo periodo di pace e prosperità per gli anni a venire.

- Lo sai, Joe - esclamò a un tratto Jet. - Stavo pensando che potremmo anche approfittarne per riprendere la nostra famosa sfida!
- Non vuoi proprio darmela vinta, eh?
- Certo che no - sottolineò 002 in chiaro tono di sfida. - E’ una questione di principio,
ragazzo!
- Voi due non cambierete mai, siete sempre i soliti - esclamò dunque una dolce voce familiare alle loro spalle.

002 e 009 si voltarono ad ammirare Françoise, bellissima nel suo costume da bagno, e lo stesso Joe non poté fare a meno di staccarle gli occhi di dosso.

- Complimenti Françoise, stai benissimo - osservò Jet.

La ragazza arrossì, portandosi istintivamente la mano alla guancia.

- Lo pensi davvero?
- Ma certo - confermò l’altro. - Secondo me, potresti vincere tranquillamente qualsiasi concorso di bellezza!
- Dai, smettila - ridacchiò lei divertita. - E tu Joe, non mi dici nulla?

009 non poté fare a meno di osservare Françoise, stando però attento a non indugiare troppo sfacciatamente.
Il bianco costume intero che indossava, sgambato e senza spalline, metteva ancor più in risalto il suo fisico esile e slanciato; le lunghe gambe affusolate e il seno armonioso della fanciulla erano una gioia per gli occhi; e anche se il suo fisico da ballerina non era ciò che si suol dire “appariscente”, Françoise non aveva certo nulla da invidiare a nessuna anzi… Da che era arrivata in spiaggia, buona parte degli sguardi del pubblico maschile erano rivolti a lei.
Qualcuno non poté fare a meno di emettere fischi sottili di ammirazione, tuttavia Françoise ignorò completamente qualunque altro suono che non fosse la risposta del suo adorato Joe.

- Ti… Ti sta molto bene, davvero - balbettò il cyborg, nascondendo timidamente lo sguardo sotto i capelli ed evitando così di guardarla negli occhi.

Françoise sospirò.
Sapeva che Joe non era capace di mentire, men che meno con lei, ma sapeva anche di non poter pretendere troppo entusiasmo dal suo modo di fare così schivo e riservato. Intrecciando dunque le mani dietro la schiena, si avvicinò al compagno e gli propose scherzosamente di sfidarla in una gara di nuoto.

- Volentieri - rispose subito Joe. - Vieni anche tu, Jet?

009 non si accorse assolutamente dell’espressione delusa sul volto di 003, cosa che invece non sfuggì affatto all’occhio di 002.

- No, non ho molta voglia di nuotare oggi - rispose 002, sdraiandosi sulla schiena con le braccia dietro la nuca. - Andate pure, se volete!
- Ma…

Prima che Joe potesse dire anche solo un’altra parola di troppo, Jet gli afferrò rapido il polso e gli scoccò una fredda occhiata di rimprovero.

- Stupido - sussurrò, in modo che solo Joe potesse sentirlo. - Non capisci che vuole stare un po’ da sola con te? Vai, non fare l’idiota!

Di colpo Joe si sentì un emerito imbecille.
Non aveva assolutamente visto l’invito di 003 sotto questo aspetto, perciò si accinse a rimediare. Subito si voltò verso Françoise e le chiese se se la sentiva ancora di sfidarlo. La fanciulla annuì raggiante e, guardando Jet di sottecchi, sembrò quasi volergli dire “grazie”.
Jet sorrise soddisfatto, nel vederli andar via mano nella mano, e non poté fare a meno di commentare tra sé.

- Sei troppo ingenuo, Joe - mormorò. - Chissà come fa 003 a sopportarti… Mah?

Ciò detto, il cyborg rifletté su quanto ammirevole fosse la pazienza di Françoise e si mise a sonnecchiare placidamente sull’arenile. Poco lontano invece, le grida e gli spruzzi di 009 e 003 giungevano attutiti dal suono delle onde che si infrangevano sulla riva.
Il famoso pilota di auto da corsa era anche un bravo nuotatore, soprattutto considerata la straordinaria forza dei suoi arti meccanici. Tuttavia Françoise, con la leggerezza ed agilità dei suoi anni di danza classica, non era certo meno abile di lui nel nuoto. Sulle prime Joe rimase estasiato ad ammirare il suo stile elegante e disinvolto, con la stessa grazia e leggiadrìa di una sirena, e solo la voce della fanciulla lo riscosse improvvisamente dal suo torpore.

- Ehi, Joe - esclamò lei, agitando il braccio sopra la testa. - Che fai lì, sei già stanco?
- Come? No, certo… Adesso ti raggiungo!
- Secondo me non ce la fai - lo stuzzicò 003 con una smorfia.
- Ma sentitela!
- Ah ah ah… Coraggio muoviti, lumacone!

Così dicendo Françoise affrettò la sua bracciata e Joe le venne dietro, rallentando la velocità di proposito, per poterla ammirare così com’era. Nella risata argentina della compagna, così come nel suo dolce sorriso luminoso, Joe Shimamura era sicuro di ritrovare quel sentimento comune a tutti gli esseri viventi; un sentimento nuovo eppure antico, che non si può spiegare senza averlo provato almeno una volta nella vita; un sentimento pieno di domande e con pochissime risposte, frutto di due cuori uniti dallo stesso destino… un sentimento chiamato semplicemente amore!

 

***

 

Mentre 003 e 009 si allontanavano a grandi bracciate dalla costa, il professor Gilmore era immerso nella lettura dei suoi libri con un’espressione beata sul volto. Accanto a lui il piccolo 001 stava ancora dormendo quando, messo in allarme da un improvviso spostamento d’aria, il professore lo vide svegliarsi e galleggiare a mezz’aria per effetto della telecinesi.
Lo stupore si trasformò dunque in paura, non appena 001 cominciò a comunicare telepaticamente con lui di quanto aveva appena visto.

- Professore, professor Gilmore!
- Ivan - esclamò il professore agitato. - Che ti succede, piccolo?
- Avverto una minaccia, un pericolo imminente nelle vicinanze!

Ivan aveva ragione.
Anche Pyunma e i suoi amici delfini sentivano che c’era qualcosa che non andava. I simpatici mammiferi percepivano infatti una presenza sinistra nell’acqua: qualcosa di grande e terribile stava puntando dritto verso la riva, ad una velocità di sei o sette nodi circa, e man mano che si avvicinava si poteva distinguere una lunga sagoma scura poco sotto la superficie.
Rapido come un felino, 008 saltò sul dorso di un delfino e lanciò un grido in direzione degli amici a riva. Subito i Cyborg drizzarono le orecchie: 004 puntò gli occhi nella direzione indicata da Pyunma; anche 006 e 007 smisero immediatamente di litigare, appena in tempo per osservare il misterioso essere acquatico e sgranare tanto d’occhi al cospetto della sua mole; 005 avvertì il pericolo, grazie al suo istinto naturale di pellerossa, e drizzò lo sguardo nella stessa direzione degli altri; lo stesso Jet, svegliandosi di soprassalto, vide la creatura mentre sfrecciava verso 009 e 003 poco oltre la costa…

- Oh no, dannazione - esclamò sgomento. - Joe, Françoise… Attenti, per l’amor del cielo!

Impegnati com’erano a nuotare, i due innamorati non si resero conto del pericolo finché questo non piombò loro addosso. Dapprima Joe riuscì solo a scorgere la sagoma nera sollevare un’enorme spruzzo d’acqua, l’istante successivo però riconobbe con orrore la creatura in tutta la sua grandezza.

- Françoise - urlò. - C’è uno squalo!

La fanciulla non ebbe neppure il tempo di gridare.
La sola vista dell’orribile testa triangolare ebbe il potere di paralizzarla completamente. Lo squalo le sfrecciò accanto, provocandole un’abrasione alla gamba con la pinna dorsale, e 003 finì sott’acqua, boccheggiando per il dolore lancinante e l’improvvisa mancanza d’aria.

- Nooo - urlò Joe disperato. - 003… 003 !!!
- Joe - esalò appena Françoise, riuscendo in qualche modo a riemergere. - Joe… Aiutami, Joe…

Lo squalo virò improvvisamente per attaccarla di nuovo, questa volta spalancando le fauci acuminate.

- Accelerazione!

Con uno scatto di reni, 009 schizzò fuori dall’acqua e, sfruttando la supervelocità, annullò la distanza che lo separava da Françoise. Correndo sulla superficie liquida come se fosse solida, Joe afferrò dunque Françoise giusto un attimo prima che lo squalo potesse addentarla. I denti la risparmiarono per un soffio e, con un lampo accecante, una raffica di energia investì l’animale sul dorso.
Appostato com’era sulla vicina scogliera, 004 sollevò ancora il braccio e fece partire una nuova scarica delle sue micidiali bocche da fuoco sulle dita. Un altro raggio si abbatté sullo squalo dall’alto e, volteggiandogli attorno grazie ai suoi propulsori, 002 si accinse a colpirlo da un’angolazione diversa. Anche 008 si lanciò all’attacco, fronteggiandolo direttamente sott’acqua, ma la reazione dello squalo colse tutti quanti alla sprovvista.
Dagli occhi freddi della creatura, due fasci bianchi di energia puntarono dritti contro Jet, il quale dovette eseguire una capriola aerea per evitare di essere colpito.

- Non è possibile - esclamò incredulo. - Ma che razza di bestia è ?!?

Frattanto 008 continuava a spostarsi rapidamente sotto lo squalo, cercando di colpirlo sotto la pancia, ma dovette constatare con disappunto che i raggi rimbalzavano sulla sua pelle, come se questa fosse in realtà una specie di corazza. Anche le raffiche di 004 non ebbero l’effetto desiderato e, prima che gli altri Cyborg potessero unirsi in aiuto, lo squalo diresse il suo bianco sguardo inceneritore un po’ ovunque. Sia Pyunma che Albert furono dunque costretti a mettersi sulla difensiva, perdendo così di vista il bersaglio, e poterono solo osservare l’animale mentre se la filava sott’acqua.
Nel frattempo Joe era riuscito a riportare 003 a riva sana e salva, anche se lo spavento e l’acqua ingerita le avevano fatto perdere i sensi. Geronimo fu subito accanto a loro, assieme a Chang e Bretagna, e si preoccupò che non fossero feriti.

- State bene? - domandò il gigantesco Cyborg, rivolgendosi a 009.

Joe annuì.
Malgrado avesse inghiottito parecchia acqua, Françoise respirava ancora. Il polso era normale, così come il battito, e dalle sue labbra uscivano parole sconnesse assieme al nome del suo innamorato.

- Joe
- Va tutto bene, Françoise - rispose lui, adagiandola sulla riva per far sì che si riprendesse. - Va tutto bene, sei salva adesso!
- Accidentaccio, che spavento - commentò Bretagna, grattandosi la nuca pelata. - Ma da dove diavolo è sbucato quello squalo, eh?
- Squalo mio nonno - esclamò dunque Jet, atterrando accanto a loro con rabbia. - Se quello era uno squalo, io sono la Regina d’Inghilterra!
- Non ho mai visto nulla del genere - fece eco Pyunma, avvicinandosi assieme a 004. - Gli ho sparato a meno di un metro e non gli ho fatto neppure un graffio…
- I colpi gli rimbalzavano addosso - confermò Albert, osservando costernato la sua artiglieria. - Di qualunque cosa si tratti, non può essere un animale!

Françoise tossì violentemente e tornò immobile.
Malgrado il mistero che si celava dietro quella specie di squalo, la cosa più importante in quel momento era assicurare a 003 tutte le cure possibili. Subito Joe la sollevò tra le braccia e si affrettò a portarla dal professor Gillmore, deciso a vederci più chiaro nella faccenda in un secondo momento.

 

( continua ) 

   
 
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