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Autore: WING    06/09/2012    4 recensioni
Ciò che mostriamo agli altri non sempre corrisponde a ciò che siamo.
Per Zafrina, però, è diverso.
Lei lo fa inconsapevolmente, ma la verità non le rimarrà nascosta ancora per molto...
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Bracconiere


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Un sibilo, una supplica acutissima, una straziante richiesta di aiuto, un pianto disperato.
Dannata spalancò gli occhi mentre un’espressione rabbiosa increspava il suo viso perfetto.
 
Il corpo forestale fu velocissimo ad accerchiarlo, cogliendolo sul fatto e non lasciandoli via di scampo.
Al centro del cerchio si trovava un ragazzo con ai piedi una tagliola dove vi era intrappolato il corpo di un bellissimo esemplare di Boa.
L’animale si stava ancora dimenando quando gli agenti arrestarono il ragazzo.
Un veterinario si avvicinò all'animale e dopo avergli somministrato una dose di anestetico lo mise in una gabbia per portarlo in un centro di riabilitazione.
la carovana era ancora in viaggio quando la terra ebbe un fremito.
Per un attimo il sole divenne nero poi, quando tornò a splendere, la terra ospitava un essere in più.
Dannata scorreva, veloce e invisibile, accanto alla carovana.
Il suo corpo, fatto d’aria e di tempesta faceva fremere i rami degli alberi e spezzava i fili d’erba, fino a quando non giunse alla jeep che trasportava il Boa; allora tutto si calmò.
- vieni mio prediletto, vieni da me. –
...L’auto con il ragazzo si diresse subito in centrale mentre il veterinario proseguì ancora per un po’, ma quando aprì la gabbia del Boa per portarlo via la trovò vuota. Solo alcune macchie di sangue sulle pareti...
 
Gli anni intanto passarono e il ragazzo uscì di prigione dopo aver scontato la propria pena.
Appena entrò a casa si diresse nella propria stanza: un luogo quadrato con il letto al centro della parete opposta a quella della porta, la vernice e qualsiasi arredamento era viola o nero.
Si era appena sdraiato quando una ragazza entrò dalla porta.
Aveva lunghi e folti capelli corvini dai leggeri riflessi blu, un sorriso bianco e accattivante e occhi neri e cattivi.
<< Ti stavo aspettando, Andrew. >> disse sussurrando appena e appoggiò un braccio allo stipite della porta.
<< Me? Chi sei, bellezza? >> chiese deciso ed eccitato il ragazzo. Con le donne ci sapeva fare.
<< Esatto, proprio te. Comunque mi chiamo Zafrina... >> disse la giovane sorridendo.
La ragazza iniziò a camminare silenziosamente verso il letto dove il ragazzo si era seduto.
<< Perché non ti metti comodo? >> chiese Zafrina.
Il ragazzo si stese sul letto e incrociò le  mani dietro la nuca, lo sguardo bramoso sempre incollato sui fianchi ondeggianti della misteriosa ragazza.
<< Povero, dopo tutti quegli anni in prigione... >> iniziò a sussurrare Zafrina mentre si sbottonava la camicetta. << Non ti andrebbe di divertirti un po’ con me? >> chiese con voce innocente.
Un ghigno di piacere si disegnò sul volto del ragazzo quando Zafrina iniziò a salire gattonando sul letto.
Andrew fece un rapido scatto con il viso per togliersi una ciocca di capelli castani che gli ricadeva, ribelle, sul viso.
Zafrina procedeva, quel corpo sempre più vicino al suo... il ragazzo stava per impazzire.
Ormai gli era praticamente sopra. Il viso di Zafrina era ad una spanna da quello del ragazzo.
<< Sei pronto? >> chiese, con la voce che sembrava fare le fusa.
<< Sono nato pronto... >> disse il ragazzo poi provò ad alzarsi per potersi impossessare delle sue labbra ma Zafrina, poggiandogli entrambe le mani sulle spalle, lo inchiodò al letto.
<< Le danze, le conduco io! >> sussurrò, poi lo baciò.
 
Appena le labbra della demone sfiorarono quelle del ragazzo, quelle di quest’ultimo, iniziarono a creparsi come fossero di ceramica e della lava ne incendiò le crepe.
Il ragazzo sgranò gli occhi appena quel dolore lacerante si fece largo in lui, nel frattempo la sua stanza iniziava a sbriciolarci come cenere.
Quando i suoi occhi tornarono a Zafrina la trovarono totalmente cambiata. Il corpo suadente della ragazza era ora sostituito da uno senza consistenza, lo sfondo pallido era sormontato dal varie sfumature di rosso, come se si stesse specchiando in una piscina.
<< Chi sei?! >> urlò terrorizzato il ragazzo mentre cercava di sottrarsi alla morsa ferrea di Dannata.
<< Dove credi di andare? La festa è appena iniziata! Sai… c’è qui un amico che vorrebbe salutarti... >> la ragazza sorrise e si scostò di lato.
Ai piedi del letto si trovava un Boa verde,  il corpo era pieno di ferite ancora aperte, come mille pugnalate... erano i segni della tagliola.
Andrew cercò inutilmente di allontanarsi dall’animale.
<< Ti ricordi di lui, non è vero ? Tu lo sai che noi abbiamo un legame speciale con i serpenti, vero?? Certo che lo sai, almeno una cosa, voi umani, la sapete giusta su di noi! L’ho chiamato da me quando ti hanno arrestato e l’ho sospeso fra vita e morte, l’ho.. addormentato... fino al tuo arrivo. >> la voce della demone era un sibilo.
<< Che - che - che cosa vuole farmi? >> chiese il ragazzo.
<< Sta a vedere >> gli sussurrò Dannata all’orecchio, il tono divertito.
Il serpente nel frattempo aveva strisciato fino a metà del letto e ora iniziava a fare la muta.
La pelle che si stava lasciando dietro era consumata, verde, terrestre. Quella nuova era... infernale.
Le squame, ora rosse come il sangue, brillavano alla luce dei due fuocherelli che danzavano minacciosi sulle antenne del Boa. Più procedeva e più si allungava mentre creste velenose si alzavano sul dorso dell’animale.
Il ragazzo era sempre più terrorizzato.
<< Ti prego... ti prego... >> provò a supplicare Andrew.
Ma Dannata non lo calcolò nemmeno.
<< Zolforosso, perché non dai il benvenuto al nostro nuovo ospite? >> gli chiese, accarezzando il dorso dell’animale.
Il serpente iniziò ad avvicinarsi al ragazzo.
<< Un’ultima cosa Andrew. I boa sono famosi perché sono soliti stritolare le proprie prede, ma vedi, ho dotato il mio piccolo Zolforosso di un paio di canini affilati... sarebbe un peccato se rimanessero solo di bellezza, non trovi? >>
Il Boa iniziò a sferrare attacchi alla gola del ragazzo, e mentre questo, si disperava, Dannata si allontanò silenziosamente per ritirarsi nelle proprie stanze.
 
 
 
 

WING Spazzietto infernale ;)
Cari lettori e lettrici, questo è l'ultimo episodio di Dannata :')
se volete vedere i disegni di Dannata/Zafrina, Zolforosso e dei momenti che l'anno ispirata passate qui (l'album è "Dannata"):

https://www.facebook.com/pages/WING/460876317264990?ref=hl

Grazie a chi è passato e grazie per chi vorrà lasciare un commentino :)

   
 
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