Fanfic su attori > Ben Barnes
Ricorda la storia  |      
Autore: LaNonnina    06/09/2012    8 recensioni
“Ehi! Non c’è bisogno di mangiarmi la faccia con un’occhiataccia, ti ho appena fatto un complimento!”
Cerco di riprendermi.
Poveretto, ha ragione lui.
Gli rispondo.
“Scusa.. è che mi fa strano vederti… qui”
“Già. A chi lo dici..”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*A Serena VdW, che mi ha trascinato con lei sull’orlo del baratro. Eh sì, se non ti avessi conosciuto probabilmente non mi farei certi viaggi mentali sul signor Ben… quindi ritieniti co-responsabile di questo scempio u.u
Un bacione tesoro! <3

I’M A “GOOD GIRL”


Sono nella mia camera da letto.
Mi guardo, anzi, mi ammiro allo specchio. Ho appena indossato l’abito nuovo e quel favoloso paio di scarpe francesi per la cena di questa sera.
Ma c’è qualcun altro accanto a me, che si sta specchiando proprio come sto facendo io.
Si gira e mi sorride.
“Wow! Sei alta quasi quanto me con quei tacchi vertiginosi!”
Io lo fisso, felice e sconvolta allo stesso tempo.
Ma che cavolo ci fa lui in camera mia, davanti al mio specchio?!
“Ehi! Non c’è bisogno di mangiarmi la faccia con un’occhiataccia, ti ho appena fatto un complimento!”
Cerco di riprendermi.
Poveretto, ha ragione lui.
Gli rispondo.
“Scusa.. è che mi fa strano vederti… qui
“Già. A chi lo dici..”
Mentre lui si sistema la cravatta, io mi dirigo verso il letto, dove avevo lasciato in precedenza la mia borsetta preferita. Chanel, of course.
Ci ficco dentro a casaccio le ultime cose, sto per infilarmela al braccio, ma una mano, non la mia sicuramente, la spinge giù piano piano verso il letto, facendo scivolare la catenella lungo il mio braccio.
Brividi.
E non credo sia tutta colpa del freddo della catenella.
L’altra mano mi aggira per poi posarsi delicatamente sulla mia pancia.
Non mi giro.
Non ci riesco.
Ma perché sta succedendo proprio a me?
“Sei un po’ tesa..”
Nooo! È solo una tua impressione!
In un qualche modo mi divincolo, prendo la borsetta e vado verso la porta della camera.
“Io non lo farei se fossi in te..”
Sborone!
“E quale sarebbe il motivo?”
“Potresti non rivedermi mai più..”
Mi sembra un ottimo motivo!
“Torna qui, da me..”
Mi sta invitando con uno di quei sorrisi bollenti che farebbero sciogliere un cubetto di ghiaccio dentro al freezer.
Non lo sopporto quando è così sicuro di sé.
Ho capito che hai capito di essere figo da paura, però non esagerare. Ti rendi antipatico e tu non lo sei certamente. Posso dire di conoscerti, ormai.
Mi avvicino lentamente a lui.
Ma non riesco a stare calma.
È letteralmente impossibile non lasciarsi incantare da lui.
L’unico modo per non cedere è fare la stronza.
Ed in questo, vi giuro, sono la numero uno.
“Cosa vuoi da me?” Gli domando fredda.
Sembra uno scontro tra forze della natura, questo.
Lui ed io. Il caldo ed il freddo. L’estate e l’inverno. Il sole e la luna. Il.. beh insomma, avete capito.
Ride. E la sua risata è.. magica.
“Questa domanda dovrei farla io a te..”
Strabuzzo gli occhi.
“Ma sei tu che mi hai chiesto di rimanere!”
“Ne sei proprio sicura…?” Mi guarda dritto nelle pupille.
Di nuovo, nero contro azzurro.
Abbasso lo sguardo.
Ha ragione lui. Anche questa volta.
“Okay, okay. Se tu sei qui, il merito o la colpa, è mio. Tutto mio.”
Sorride.
Ma smettila! Non mi concentro se fai così!
Continuo.
“Credo di aver capito..”
Lui sembra rilassarsi. Si avvicina a me.
E io che altro posso fare? Mi avvicino a lui.
Lo bacio.
Così. Di getto. A stampo.
Sono proprio una cretina.
Mi stacco immediatamente.
Lui mi squadra, incredulo. “Tutto qui?”
“Sì, io volevo solo questo. Mi so accontentare..”
Ma perché non funziona? Perché non sparisce?
“Sai non sono sicuro che chi si accontenta, gode” Sussurra a bassa voce, passandosi una mano fra i capelli.
Dio quanto è sexy.
Vaffanculo.
Butto la Chanel dall’altro lato della stanza (Eresia!!!) e mi fiondo su di lui.
Arrivo a due centimetri dalle sue labbra e mi fermo.
Ve l’avevo detto che sono una stronza.
Ma parla lui per primo.
“Mi fai impazzire quando cerchi di fregarmi, tanto lo sai che non ci riuscirai mai..”
Lo so benissimo, ma mi diverto troppo. Ah ah ah.
Mi prende il viso tra le mani e mi blocca.
Ma perché vuole sempre averla vinta lui?!
“Non mi scappi più..”
Stronzo.
Chiude gli occhi e posa le sue labbra sulle mie.
E io non oppongo più alcuna resistenza. È inutile.
Chiudo gli occhi anche io e mi lascio trasportare dal suo bacio.
Ecco dov’era finita tutta la dolcezza. Proprio lì, tra le sue labbra.
Una sua mano mi libera una guancia per andare a posarsi sulla schiena.
Io sono completamente immobile.
Sto concentrando tutta la mia attenzione sulle nostre labbra, che si schiudono in fretta per lasciare spazio alla lotta che presto inizierà tra la sua lingua e la mia.
Siamo due teste di coccio.
Mi spinge contro il bordo del letto, ma non ci stacchiamo.
Riesco solo a sfilarmi le scarpe.
Ci scolliamo all’improvviso.
Sono piombata a sedere sul materasso.
Lui è ancora in piedi.
Mi guarda in modo strano, voglioso ma premuroso allo stesso tempo.
Si inginocchia.
E mi fissa.
E Si toglie la giacca.
“Non ti chiederei mai di fare ciò che non vuoi..”
Ah, ecco. Non sono una zoccola, io.
“Ma ho troppa voglia di te..” Aggiunge in un filo di voce mentre si alza per poi spingermi delicatamente all’altezza delle spalle.
Ora io sono sdraiata e lui è sopra di me.
Un momento, cos’avevi detto appena dieci secondi fa?
Cerco di mantenere la calma, la concentrazione, la… oooh al diavolo!
Gli sfilo la cravatta e inizio a sbottonargli la camicia, mentre lui sta riempiendo di baci il mio collo e le spalle, che ha liberato dalle spalline del mio vestito.
E chi lo riusa così stropicciato? Era nuovo, cavoli!
“Vedo che vai ancora in palestra..” Sussurro mentre mi incanto a guardarlo a torso nudo.
Si ferma un attimo per dirmi “Sai, bisogna mostrarsi in forma per certe occasioni…” e, in aggiunta, mi fa un occhiolino.
Cioè. Il suo non è un occhiolino normale. È una bomba all’idrogeno.
Ma perché mi vuoi veder morire tra le tue braccia?
E ritorna nel punto in cui si era interrotto.
“Ben..?”
“Mpf?” Mugugna mentre appoggia le labbra sul mio petto.
“Davvero, io.. non me la sento..”
E sono sincera. Non posso. Non è giusto.
Si ferma e prende posto sdraiandosi accanto a me.
Mi guarda, dolce.
Mi abbraccia.
E non dice altro.
Io non ce la faccio più.
Come fa ad essere così comprensivo?

Mi alzo e provo ad andarmene.
Lui non mi invita a restare, mi trattiene.
Mi prende per i fianchi e mi fa sedere di nuovo.
Appoggia la testa alla mia schiena.
“Ti prego, resta. Non voglio dormire da solo. Non questa notte.”
Sembra un cucciolo indifeso.
Dov’è finita la sua autostima?
“Ho un invito ad una cena di gala e sono già in uno stramaledetto ritardo!”
Sembra una scusa patetica, ma è la semplice verità.
“Sopravviveranno anche senza di te. Non sei indispensabile.”
Oh grazie. Questo sì che azzera la mia, di autostima.
“Ma sei indispensabile per me.” E solleva la testa per poi posarla sulla mia spalla.
Livello della mia autostima: 100%.
“Okay, ma non pensare che sarà così per tutte le altre volte!”
Ci sdraiamo di nuovo, uno accanto all’altra. I nostri corpi combaciano perfettamente, come tessere di un puzzle.
“Ehi.. Lo sai che non ci sarà un’altra volta, vero?” Mormora lui triste.
Lo so.
Lo so benissimo, per questo non ho ceduto.
“Era così per dire, pirla..”
Sorride e mi dà un buffetto sul naso.
Rimaniamo così, accoccolati. Vicini. Complementari.
“Mi mancherai” Dice con un sospiro prima di addormentarsi.
Gli accarezzo dolcemente i capelli.
Quando sono sicura che non può più sentirmi, mormoro “Mi mancherai tantissimo anche tu..”
 
Sono nella mia camera dal letto.
Sono sul mio materasso, avvolta nelle lenzuola.
Mi ha svegliata una strana luce rettangolare.
È lo schermo del mio pc.
La pagina Internet è aperta su un articolo:
“BEN BARNES ALLA PREMIER DI THE WORDS A LOS ANGELES”.
Mamma mia, quanto è bello in giacca e cravatta?
Guardo il posto vuoto accanto a me.
Certo che devo essere davvero cretina se ho detto di no a Ben Barnes in un sogno..


Ma che volete farci?
Ve l’avevo detto che sono una stronza, io.


http://www.zimbio.com/pictures/r-YDc2OlXIm/The+Words+Premiere/vB9nzziDAhZ/Ben+Barnes

 

*Lo so, lo so. Non mi picchiate. È semplicemente obbrobrioso, terribile, orribile, illeggibile… e tutta la serie di aggettivi dispregiativi che vi vengono in mente, sbizzarritevi!
Però questa mattina mi sono svegliata così, avevo l’ispirazione e l’ho scritto. Sono gradite recensioni di ogni tipo.
Sì, potete anche insultarmi.
No, non so se lo potete fare.
Un bacione! <3

LaNonnina*


 
  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Ben Barnes / Vai alla pagina dell'autore: LaNonnina