“Don’t ever change
Cass!”
La
guerra civile,l’alleanza con un demone per
disperazione,profonda disperazione,disperazione dettata dal sapere di
essere
con le spalle al muro, Raphael giocava pesante,giocava sporco,ed il suo
piano
di riaprire nuovamente la gabbia che rinchiudeva Michael e Lucifero..
era
abominevole,spiegare poi il significato di libertà
all’arcangelo,così come alle
schiere angeliche era valso a nulla,il significato,il concetto di
libertà per
loro era astratto,impossibile da concepire,per loro era qualcosa di
inutile avvalersi
di questo diritto in realtà sacro,Castiel invece era felice
di averne capito la
grande importanza,e lo doveva a Dean,a quell’uomo che aveva
salvato dalla
perdizione dell’inferno,a quell’uomo..che non era
ormai solo un uomo come tutti
gli altri,ma bensì un amico,una famiglia,un “fratello”, non di sangue è vero,ma
ciò che li
rendeva fratelli era il loro fortissimo legame e questo bastava a far
di loro
una famiglia,anche questo aveva imparato da Dean,ed anche da Sam.
Castiel se ne
stava disteso sulla soffice erba di quel giardino in Paradiso che tanto
amava,che preferiva tra tutti,quell’angolo Paradiso
apparteneva ad un uomo
autistico, che aveva perso la vita nel 1953 annegando nella vasca da
bagno. L’angelo
alzò lo sguardo verso l’alto ammirando
l’aquilone che quell’uomo faceva librare
felice nel cielo limpido,ammirava come si muoveva libero in quel cielo
così
bello,ecco, quell’aquilone che danzava insieme alla brezza
del vento,era chiaro
esempio di libertà,senza dubbio esprimeva quel valore in
modo perfetto,lo
esprimeva in modo quasi poetico,avrebbe tanto voluto che anche gli
altri
angeli, assistessero a quello spettacolo di “libertà”così
stupefacente da lasciare senza fiato.
“Libertà
non significa fare ciò che si vuole,ma fare le proprie
scelte per ciò che è giusto” quelle erano le parole con
quali Dean aveva
insegnato lui l’importanza di quel principio
fondamentale,quelle parole erano
scolpite nella sua memoria e nel suo cuore,e con quelle stesse
parole,aveva
spiegato agli angeli, ed a Raphael prima che scoppiasse la guerra
civile,
l’importanza di libertà,ma loro..nulla..non
comprendevano o semplicemente non
accettavano di aprire le loro menti a quel concetto per loro assurdo.
Si
sentiva così confuso,così teso,Raphael non lo
lasciava ragionare ed inoltre gli
aveva dato un ultimatum…
“scegli
tu.. o ti inginocchi e mi giuri fedeltà,o muori!” le parole
dell’arcangelo risuonavano nella
mente di Castiel,lui non sapeva come fermare la dannata guerra,cosa
fare con il
Purgatorio ed il patto che aveva stretto con Crowley,due cose sapeva
per certo!
doveva proteggere Sam e Dean, e non poteva inginocchiarsi davanti al
rivale! Assolutamente
no! o l’Apocalisse.. sarebbe scoppiata di nuovo e la sua
famiglia sarebbe
morta. Un altro pensiero lo tormentava,che Dean e Sam, scoprissero del
suo
accordo per trovare il Purgatorio e le anime con l’ex demone
degli incroci.
Cosa avrebbero pensato di lui? Lo avrebbero abbandonato? Odiato?!
Cacciato? Sarebbero
stati delusi da lui e dal suo comportamento questo era un dato di
fatto,specialmente
Dean,lui che credeva fermamente in Castiel difendendolo in ogni
circostanza!
“Che
cosa posso fare…” sussurrò
Castiel.
Continuava
a guardare l’aquilone di quell’uomo, ne
era incantato,spostò delicatamente la mano destra
sull’erba raccogliendone qualche
ciuffo,portò la mano vicino al viso e li soffiò
via facendoli sospingere verso
l’alto dal quel vento fresco proprio come quel bellissimo
simbolo di libertà e
purezza.
“Non
posso perdere o tutto questo finirà..” pensò
Castiel
tra se e se.
“Ehi
Cass..”
Una
voce alle sua spalle lo riportò alla
realtà,roteo gli occhi e vide Dean davanti a se con gli
occhi lucidi.
“Dean…
ma che ci fai qui? Come sei arrivato
quassù?” disse l’angelo rizzandosi a
sedere e fissandolo negli occhi, aveva intuito
che qualcosa non andava.
“E’
stato.. Balthazar…mi ha detto tutto ed ho
insistito per vederti visto che non rispondi alle chiamate..Sam
è a casa, il
tuo amico poteva spedire solo uno dei due quassù”
“T…tutto?...”
balbettò l’angelo,ed i suoi occhi si
fecero lucidi come quelli del
giovane cacciatore.
“Perché
non mi hai detto della tua alleanza con quel figlio di puttana Cass?
noi siamo
amici!”
“Scusami
tanto Dean…io…io volevo solo tenervi alla
larga dai miei casini, volevo solo proteggerti! Proteggervi!”
“Cass..
noi siamo una famiglia lo sai! E agiamo
tutti insieme! Avresti dovuto parlarcene!”
“Dean
io… perdonami se puoi, io volevo solo.. fermare la guerra ed essere certo che tu e Sam
foste al sicuro..volevo
insegnare a Raphael,ed agli altri angeli..il significato di
libertà,volevo
insegnare loro quello che tu hai insegnato a me..”
“Cass
scendi sulla terra con me e risolviamo la
cosa insieme! Io, tu e Sam! insieme! Come la famiglia che siamo! Non
è troppo
tardi…”
Una
lacrima rigò il viso dell’angelo e cadde sul
suo ginocchio,lasciando Dean sorpreso,di stucco,ed il dolore nel suo
cuore
vedendo attraverso quella lacrima,tutta la sofferenza di Castiel,prese
il
sopravvento.
“Sono
proprio un mostro…come fai a fidarti ancora di me
Dean?..”
“Ehi
Cass!..Non sei un mostro! Sei un angelo! Un mio
amico! sei mio fratello e morirei per te proprio come per
Sam!”
“Anche
per me è lo stesso Dean…”
“Allora
torna con me laggiù rompiamo il culo al
quel figlio di puttana di Crowley e poi a Raphael! Insieme Cass! insieme!”
“Insieme…”
rispose Castiel. Le
lacrime cominciarono
a rigare il viso di entrambi.
Dean
si asciugò frettolosamente con la manica
della giacca e con gesto fulmineo sotto lo sguardo addolorato
dell’angelo, si
tolse dal collo l’amuleto che Sam gli aveva regalato da
bambino il giorno di
Natale,girandoselo nel palmo della mano.
“Facciamo
un patto Cass..prendi il mio amuleto..sai
quanto ci tengo.. che valore ha per me..me lo restituirai quando questa
battaglia che
combatteremo fianco a
fianco sarà finita, oggi questo amuleto acquista un altro
significato oltre al
mio legame con Sammy”
“Dean
io….io…che cosa intendi?”
“Oggi
questo amuleto indica anche il nostro,quello tra me e te,legame
fraterno Cass”
Dean
lo porse a Castiel che con mani tremanti se
lo mise al collo fissandolo stupefatto, a Dean non importava del patto
che
aveva stretto per trovare il Purgatorio e le anime,lo aveva
già perdonato ancora
prima di parlargli. Per Castiel indossare quell’amuleto, ora
era motivo d’orgoglio,
perché quell’amuleto.. ora non indicava soltanto
l’amore fraterno tra Dean e
Sam,ma indicava anche l’amore fraterno tra lui e lo stesso
Dean.
“Dean..non
so come ringraziarti.. sei davvero un
fratello.. hai ragione tu..noi combatteremo insieme!”
“Sono
felice che tu ti sia convinto Cass”
“Non
cambiare mai Cass!”
gli
disse Dean.
Si
abbracciarono con forza sancendo
quel legame intenso che li univa e li
rendeva “fratelli”,
nonostante
fossero tanto diversi,uno umano,l’altro un angelo. Ma cosa
contava in fondo la
diversità in tutto ciò? Ad essere importante era
la fratellanza che li univa!
come uniti erano sempre stati lo stesso Dean, e Sam, ed adesso a quel
duo,a
quella famiglia si aggiunse quell’angelo disposto a tutto per
proteggerli.
Dean
e Castiel,alzarono gli occhi al cielo
portando lo sguardo su quell’aquilone che continuava a
librarsi nel cielo.
“
Riuscirò mai ad insegnare cosa significa libertà
agli angeli?”
sussurrò Castiel al cacciatore.
“
Ti aiuterò io fratello!” rispose Dean
sorridendo.
“Grazie
Dean…”
Ed
eccolo di nuovo li… quell’umano..gli aveva appena
insegnato un’altra cosa di
vitale importanza!
Il
vero significato della parola….
“FRATELLI”