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Autore: n0nch1amarm1gatt1n0    06/09/2012    4 recensioni
Mi sono sempre preocupata che Kate tradisse Josh con Rick (non che mi dispiacerebbe). se invece fosse lui...
Questa è la mia prima storia in assoluto, spero vi piaccia :) Devo ammettere che l'idea non è niente male, siate buoni con le recensioni, sò di avere ancora molto da imparare :)
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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New York, 20:45, Kate Beckett torna a casa dopo una settimana di duro lavoro, il capitano l'aveva mandata fuori città per continure le indagini su un trafficante di droga fuggito da New York, era stata via una settimana. Ed ora non vedeva l'ora di tornare a casa, fare un bel bagnio e rilassarsi con Josh davanti a due bicchieri di vino. Non l'aveva avvertito che sarebbe tornata quella sera, ma sapeva che si trovava a casa, inoltre , per l'intera settimana non aveva visto nè sentito Castle domani lo chiamo, per salutarlo e dirgli che sono tornata, sì, una telefonata amichevole... o solo per sentire la sua voce... pensò mordendosi il labbro inferiore con un' espressione colpevole.

Salutò il portere ed entrò, chiamò l'ascensore battendo il piede per l' impazienza. Bussò alla porta. Nessuno rispose, sarà sotto la doccia pensò lei, frugò nella borsa e ne estrasse un mazzo di chiavi, ne selezionò una piccola e lunga, la introdusse nella serratura e la roteò delicatamente all'interno.

Avanzò nel corridoio "Josh, Josh ci sei? Sono io, sono tornata" chiamò a gran voce ma senza risposta. Continuò ad avanzare nell'appartamento buio finche uno spiraglio di luce, la accecò.

Proveniva dalla camera da letto, sarà già andato a letto, evidentemente ere stanco pensò lei scacciando i brutti pensieri che, lentamente, apparivano nella sua testa. Ma gridolini e ristine li fecero immeditamente riapparire "Josh?" chiamò ancora con la voce tremante, poi spinse la porta.

I suoi pensieri dovevano rimanere solo pensieri, e invece...

Josh era lì, nel loro letto, con una biondona sexy che doveva essere un' infermiera dell'ospedale

"Kate, ch...che cosa ci fai qui??" disse lui ricomponendosi, nella camera era piombato il silenzio, un silenzio cupo e spento, carico di tensione. "cosa ci faccio qui?? COSA CI FACCIO QUI???!! La domanda corretta dovrebbe essere cosa ci fa LEI qui??" urlò Kate che iniziava a scaldarsi, Josh si era alzato cercando di calmarla, aveva tenuto i boxer ma non aveva nessun altro indumento.

Le andò incontro "Kate, ascoltami, mi dispiace...io... ho perso la testa... tu sei stata via una settimana ed... io...""una settimana!! io allora che dovrei dire?? i giorni che passavi in Africa!! a salvare il mondo!! Mi sarei dovuta fare tutti gli uomini della terra??!! Sono stata SOLA per giorni, ed ora ti trovo con lei perchè non sei riuscito a tenerlo a bada per UNA STTIMANA!!!!" era furente le guance rosse ne erano la prova, gli occhi le si riempirono di lacrime ma riusci a trattenerle.

L'infermiera era rimasta impietrita, a fissare la scena dal letto coprendosi con il lenzuolo, raccolse velocemente le sue cose e scappò dalla porta, senza una parola, senza guardarli "Lory...Lory, aspetta!!"gridò lui mentre lei fuggiva spaventata dall' appartamento."Ti conviene raggiungerla""Kate, avanti non dirai sul serio??""F-u-o-r-i-!!" Disse lei scandendo bene le lettere "Kete, ragiona...ok? ""Josh questa è casa mia, e ti sto chiedendo di andartene non c'è niente su cui ragionare" ribbattè con tono calmo e deciso senza lasciar trapelare nessun' emozione.

Josh cercò di prennderle le mani ma lei le spinse via bruscamente, lui le afferò i polsi con forza e la spinse sotto la trave della porta "andiamo Kate sò che mi vuoi ancora, non sei pronta a lasciarmi, tu mi ami" inizio a baciarle il collo con foga, lei cerco di liberarsi, me la sua stretta era forte, molto forte "NO, io amo Castle, io ho sempre amato Castle, è lui che voglio, solo LUI" urlò lei, ormai le lacrime le avevano rigato il viso e procedevano senza freno, erano lacrime liberatorie. aveva tenuto quel peso dentro per tanto tempo condividerlo la sollevò, a quelle parole Josh la guardò e allento leggermente la presa, Kate ne approfittò e con la mano destra stmpò un forte e sonoro schiaffo sulla guancia di lui. Bruciava come non mai, non tanto per il fatto che l'aveva colpito, perchè stavano insieme quando lei amava un' altro uomo "e adesso vattene" concluse tornando padrona di se stessa, avvicinò una mano alla fondina per avere libero accesso alla pistola se lui avesse tentato di aggredirla ancora. Josh la guardò con i denti stretti e la guancia rossa, si rivestì e mentre usciva poggiò le chiavi dell'appartamento sul tavolino posto all'ingresso.

Kate chiuse gli occhi, appoggiò le spalle al muro, il calore che poco prima l'aveva invasa si spostava da una parte all' altra del corpo fino a scomparire del tutto, guardò l' orlogio, segniava le 21:30 avevano litigato per più di mezz' ora.

Si spostò in slotto e si abbandonò sul divano, non avrebbe dormito nel suo letto, non quella sera almeno. Guardò il tavolino basso, il telefono, si avvicinò, lo prese tra le mani. Peso che dovrò posticipare la chiamata di domani pensò tra sè e sè, accennando un sorriso.

Dall'altra parte del telefono una vocie, sicura, profonda, suadente."Castle"

"ciao Castle, sono Bec...Kate, ho...ho bisognio di te!"

  
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