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Autore: Blue Iris    07/09/2012    1 recensioni
«Se davvero mi vuoi avere devi starmi lontana.»
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Perché ti comporti così? Cosa ti ho fatto?» mi chiede Joe in lacrime.
«Non capisci, tu non mi hai fatto nulla.» gli rispondo io cercando di tranquillizzarlo.
«Allora perché te ne vai?» continua lui quasi urlando.
«… Se mi vuoi avere devi starmi lontano…» non potevo guardarlo negli occhi, glielo dico girandomi di spalle pronta per andare via.
«Quindi tutto quello che ho fatto per te non significa nulla?» mi chiede lui.
«Devo andare Joe, vado a iscrivermi all’università, non ho tempo per discutere…» gli rispondo mentre esco dalla porta.
«Non finirà qua Ashley! Mi hai sentita? Ci rincontreremo!» Joe continua ad urlare ma io ero già in macchina e non riuscivo a capire cosa stava dicendo.
 
2 years later
 
«Ciao Ashley! Com’è andata oggi? Il professore Williams è sempre malato?»
«Whitney! Tutto bene, tu? Beh, c’è sempre il supplente… Speriamo non sia grave…»
         Whitney è la mia coinquilina, lavora come segretaria nel liceo d’arte di fronte all’università dove frequento il secondo anno di “scienze del turismo”. Sa il mio orario e mi chiama sempre nell’intervallo. È diventata la mia migliore amica, abbiamo tante cose in comune e ci siamo sempre aiutate a vicenda.
«Comunque il supplente ha detto che ci porta in gita!»
«Davvero? E dove vi porta?»
«Non lo so di preciso e non mi interessa perché io non ci posso andare…»
«Ma come? È successo qualcosa?»
«Il preside ha detto che un alunno deve restare a scuola per preparare il programma di tutto quello che si è fatto fin’ora e il supplente ha scelto proprio me…»
«Il programma che avete fatto fin’ora? Ma è assurdo, avete appena cominciato l’anno!»
«Lo so… Non ci posso fare nulla perché il professore è d’accordo…»
«Lasciali perdere, non ci pensare più e sai cosa faremo? Ci faremo una bella gita insieme! Più bella della loro!»
«Tu sì che sai come tirare su di morale una persona! Ora devo andare, ci vediamo a casa!»
         È una vera fortuna avere accanto una persona come Whitney, riesce a farti stare bene anche nelle situazioni più disperate.
 
COMUNICHIAMO A TUTTI GLI STUDENTI CHE IL PROFESSORE WILLIAMS È STATO RICOVERATO IN OSPEDALE E PURTROPPO LE SUE CONDEZIONI DI SALUTE SONO GRAVISSIME.
 
         L’annuncio ha rattristato tutti e nessuno ha osato dire una parola, alcuni si sono messi anche a piangere… Insomma, era un bravissimo professore e sicuramente ne sentiremo la mancanza…
         Mentre rientro in classe, il supplente parlava con il resto della classe della gita e, se non ho capito male, è stata spostata ad oggi pomeriggio. A me sinceramente non interessa quindi mi siedo in fondo alla classe e comincio a leggere un libro. Il tempo scorre in fretta e suona la campanella che annuncia la fine della giornata. Whitney è in pausa pranzo ed è sicuramente tornata a casa per preparare qualcosa da mangiare. Sono fortunata che abito vicino, così non devo prendere l’autobus tutte le mattine.
         Stranamente la porta d’ingresso è aperta… Sicuramente Whitney ha dimenticato di chiuderla, è sempre così distratta… Ma non è solo questo, c’è troppo silenzio, di solito accende la TV per vedere le varie notizie…
«Whitney?» la chiamo ma nessuna risposta.
«Whitney? Ci sei?» ci riprovo ma di nuovo nessuna risposta quindi vado in cucina ma è tutto in ordine.
«Whitney?» ancora niente… A questo punto mi dirigo nel salotto… Lì c’è un grande disordine e vedo Whitney sdraiata sul divano, è piena di sangue.
«Whitney! Oh mio Dio! Whitney, di qualcosa!» è inutile… È morta…
«Adesso capisci come ci si sente?» sento una voce che proviene dell’altra parte della stanza.
«Chi sei? Cosa la hai fatto?»
«Non mi riconosci? Sono la persona che hai scaricato in una fredda giornata d’inverno.»
«Joe? Come hai fatto a trovarmi? Pensavo che tra noi fosse finita.»
«Non ti ricordi cosa mi avevi detto? “se mi vuoi avere devi starmi lontano” e io sono stato lontano da te tutto questo tempo.»
«E cosa c’entra Whitney?»
«L’hai conosciuta dopo che ci siamo lasciti.»
«Scusa ma non capisco…»
«Whitney faceva parte del tuo futuro come tutte le altre persone che hai incontrato quando sei venuta qui.»
«Sì ma cosa c’entrano con te?»
«È l’unico modo per farti ritornare da me…»
«Cioè ammazzarla?»
«No, ammazzarli.»
«Vuoi dire che hai ucciso tutte le persone che ho conosciuto dopo che ci siamo lasciti?»
«Esatto! Perché secondo te il professor Williams è in ospedale?»
«Cosa gli hai fatto?»
«Niente, è solo caduto da un ponte.»
«Allora la gita? Sei stato sempre te ad organizzarla vero?»
«Ah la gita! Sì sì! E l’autista è mio complice. Il viaggio non durerà molto, entro pochi minuti finiranno tutti dritti nel fiume.»
«Sei un criminale! Perché lo hai fatto?»
«Perché ti amo! Dovevo cancellare tutto quello che è successo dopo la nostra separazione, solo così nel tuo futuro ci sarò solo io.»
«Il tuo ragionamento non ha un senso, non puoi uccidere delle persone solo perché sono entrate in contatto con me.»
«Io farei qualsiasi cosa per te!»
«Davvero faresti qualsiasi cosa per me?... Allora perché non prendi la pistola con cui hai ammazzato Whitney e non ti spari? Mi faresti un grande favore.»
«È questo che vuoi?... Se è questo che ti renderà felice…»
         Il colpo fu veloce, in meno di un secondo lui era già per terra… Non sono riuscita a vedere il dito che preme il grilletto, non l’ho visto mentre cadeva a terra… Non sono riuscita a vedere niente…
 
1 year later
 
         La mia vita è cambiata in una maniera incredibile, forse è anche più bella ma di sicuro non scorderò quello che è successo. Ora ho altri amici ma non sono all’altezza di Whitney, lei era completamente diversa… Sapeva quando era il momento di ridere e quando quello di essere seria, sapeva sempre cosa dirti per farti sentire meglio…
         È già da un po’ di tempo che ho notato un ragazzo davvero carino, le mie amiche mi dicono che anche lui è interessato a me.
«Ciao! Mi chiamo Mark!»
«Piacere! Io sono Ashley!»
«Sei molto carina!»
«Grazie, anche tu sei un bel ragazzo!»
«Se davvero mi vuoi avere devi starmi lontana.»
«So perfettamente cosa intendi!» lui sorride e capisce che abbiamo già una cosa in comune.
  
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