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Autore: Lady Antares Degona Lienan    24/03/2007    6 recensioni
Minor Cessat.
Buon Compleanno, Héra.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Le dediche

Le dediche. Quanto odio le dediche><

La persona a cui è dedicata questa fanfiction è ovviamente Suzako, per i suoi pucciosissimi anni. Questo perché, oltre ad avermi costretto a far da giudice alla sua gara (cosa per cui non la ringraziero maaaai abbastanza), è una persona dolce – sotto sotto – e tenera.

E miope. XD

A parte questo, Héra, ti voglio un mondo di bene.

Grazie per i cinema e per le lunghe chiacchierate su msn. E perché no, anche per quel pomeriggio passato a far biologia.

 

RoSs

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scena prima.

 

 

I personaggi sono seduti in tre stanze adiacenti. In quella al centro, Sasuke e Sakura. In quella a sinistra, Tsunade. In quella a destra, Naruto.

 

Sasuke e Sakura parlano. Gli altri due, nascosti dalle porte in riso, ascoltano in silenzio.

 

Sasuke e Sakura non sanno di essere ascoltati.

 

 

 

Ubi Maior, Minor Cessat.

 

 

 

 

 

Sasuke [in silenzio] : “…”

 

Sakura [agitandosi inquieta] : “Vuoi del te? O magari, dell’aranciata? No, forse dell’acqua. O un ricostituente. Ti stavi allenando, prima.”

 

Sasuke [serrando gli occhi] : “Hai interrotto il mio allenamento. Cerca di essere breve, non posso star qui tutto il giorno, mentre tu ti pavoneggi per il contenuto del tuo frigo.”

 

Sakura sussulta, agitando irrequieta gli occhi azzurri. Si morde le labbra, indecisa.

 

Sakura [ancora indecisa, ma più sicura] : “Volevo dirti che… insomma, Sasuke-kun!”

 

Sasuke [aggrottando la fronte] : “Si, Sakura? Vorresti dirmi qualcosa?”

 

Sakura [sospirando] : “Certo, Sasuke-kun. Sei tu che non hai mai tempo per ascoltare. È che sei un maleducato, dannazione!”

 

Tsunade, da dietro la porta a sinistra, annuisce brevemente, le braccia incrociate al petto. Gli occhi sono chiusi.

 

Sasuke [perplesso, sia per l’esclamazione, sia per il suo contenuto] : “Eppure ho le orecchie per ascoltare. Vorrei qualcosa da bere.”

 

Sakura [storcendo il naso e parandosi davanti a lui] : “E’ troppo tardi!”

 

Sasuke [spaventato] : “Non-”

 

Sakura [spiritata] : “Intendevo per il the, Sasuke-kun.”

 

Sasuke [irritato dalla figuraccia appena fatto, ma sempre composto] : “Certo. Ovviamente si.”

 

Sakura [prendendo un respiro profondo] : “Io ti amo, Sasuke! Ti amo, e il mio cuore è solo per te.”

 

Naruto storca il naso, al di là della porta, solo nella stanza. Piccole lacrime si sono formate sul bordo delle palpebre ma lui, testardo, non concede loro di cadere, e infine di abbandonarsi, ormai morte, al suolo.

 

Sasuke [per niente scosso] : “Niente di nuovo. Un cuore. Davvero, un cuore?”

 

Sakura [testarda] : “Eppure tu sai benissimo che io ti amo, che il mio è un sentimento vero, che potrebbero passare degli anni, ma io ti aspetterò sempre…!”

 

Sasuke [alzando la testa, osservandola] : “Allora, aspetta. E non seccarmi, ora.”

 

Si alza dalla sedia, prende la porta d’ingresso. Esce. Lascia dietro di sé le macerie delle sua parole, le rovine del suo comportamento.

Tsunade sospira, affranta.

 

 

 

Scena Seconda.

 

 

In cui Sakura entra nella stanza adiacente alla propria, mentre Naruto finge di dormire.

 

 

 

Sakura [piangendo] : “Ci sono lacrime sul pavimento. Forse che le mie lacrime future si siano concentrate qui, pronte ad accogliermi? Non possono che essere le mie: Naruto dorme. E se avesse ascoltato?”

 

Gli rivolge un’occhiata pensosa, lunga. Il biondo rabbrividisce.

 

Sakura [crollando la testa] : “Ma no, ma no. A lui di me, cosa importa? Niente, non posso illudermi d’esser importante per qualcuno. Non ora, dopo che Sasuke mi ha rifiutato. Ma perché ci sono così tante lacrime, qui? Non bastano quelle che ho già pianto, sola? Ah, se solo avessi continuato ad amarlo da lontano, senza sentire il bisogno di affrontarlo… forse… no. Sarei sola comunque.”

 

Naruto, impotente, rimane ben nascosto sotto le coperte, immobile. Solo un sopracciglio si muove, ansioso.

Infine le luci si accendono su di lui. Sakura rimane nella penombra, morta, disattenta. Non sente. Non vuole sentire.

 

Naruto [digrignando i denti per la rabbia] : “ Sapevo che sarebbe finita così. Se solo me ne avesse parlato, sciocca, prima di tentare quest’impresa… forse avrei saputo fermarla. Avrei drogato Sasuke, dannazione! Tutto, pur di farla contenta.”

 

Nel frattempo lacrime sono scese dai suoi occhi.

 

Naruto [immobile] : “Maledico quel cuore dannato che non sa provare amore, che cerca di distruggere tutto ciò che incontra… solo per vendetta. Perché senza, lui non è perfetto. Sasuke avrebbe bisogno di un cuore. Di un cuore capace di battere.”

 

Sakura [svegliandosi improvvisamente, con le spalle a Naruto] : “Perché, serve a qualcosa?”

 

Naruto [triste] : “Forse no. Il mio è muto, o non sa farsi sentire.”

 

Sakura esce dalla stanza, calpestando le lacrime sul pavimento, convinta del fatto che siano le sue. Come al solito, cancella l’esistenza di tutti coloro che soffrono per lei. Perché è convinta di essere sola. E vuole rimanere tale.

 

 

 

Scena Terza.

 

 

In cui scopriamo che Sasuke non ha preso la porta d’uscita, ma è entrato nella stanza in cui sedeva Tsunade.

 

 

 

Sasuke [insofferente] : “Ci stavi ascoltando.”

 

Tsunade [annoiata] : “A quanto pare.”

 

Sasuke [sulla difensiva] : “Hai sentito tutto.”

 

Tsunade [plastica e immobile, lo sguardo fisso davanti a lei] : “Ho la faccia di una persona che non sa niente?”

 

Sasuke : “No.”

 

Tsunade [esibendo un sorrisino ironico] : “Povero Sasuke, costretto a ruminare nell’ombra per non farsi sentire mentre piange.”

 

Solo allora Sasuke si accorge di aver il viso pieno di lacrime. Sospira.

 

Sasuke [alzando le spalle] : “Succede a volte. A me, quasi mai.”

 

Tsunade [ferma] : “Ti capita di soffrire meno spesso degli altri perché hai dovuto fare così. Un bambino piangente non andava bene per il fratello forte, vero?”

 

Sasuke [perplesso] : “Mi sembri nella condizione meno adeguata per dire certe cose.”

 

Tsunade [toccata] : “Cosa…”

 

Il moro le punta un dito contro, indicando delle lacrime sul viso della donna. Si fronteggiano per un istante, come dei bimbi orgogliosi. Finalmente Tsunade alza la testa, fronteggiandolo.

 

Tsunade [rigida] : “Non ti accontenti mai del dolore degli altri, vero? Devi sempre provocarlo.”

 

Sasuke [osservando il soffitto] : “Ti riferisci a Sakura?”

 

Tsunade [serrando le labbra] : “Anche. E a Naruto.”

 

Sasuke [occhi lontani] : “Naruto… e tu soffri, vero? Non piangi per Sakura, piangi per Naruto.

 

Tsunade [respirando a fondo] : “Io – voglio bene a Naruto. Ci sono cose che tu non puoi capire, Sasuke.

 

Sasuke [riportando lo sguardo scuro su di lei] : “Cosa non posso capire? Che una persona adulta, non curandosi dei problemi che i suoi sentimenti potrebbero causare, si sia innamorata di un ragazzino, fragile ed instabile.

 

Tsunade [ferma] : “Non sai quello che dici.”

 

Sasuke la fissa, ironico. Tsunade quasi rabbrividisce.

 

Sasuke [derisorio] : “Sei tu che non sai controllarti. Forse causerò dolore e nasconderò il mio, ma so come sono gli occhi di chi ha sofferto – non credo li dimenticherò mai.

 

Tsunade [attenta] : “Perché piangevi, prima?”

 

Sasuke [scostante e irritato] : “Non cambiare discorso. Sei tu che fai soffrire Naruto, perché vorresti coinvolgerlo in qualcosa di estremamente rischioso, che minerebbe la sua già fragile figura. Sei tu il mostro. Non lui.”

 

Abbandona la stanza, tornando nel salone principale. Tsunade rimane da sola, si accascia a terra.

Copre il viso con le mani, si tormenta i capelli biondi.

Odia il suo cuore.

 

Tsunade [Tsunade, e basta] : “Odio il mio cuore. Come se servisse a qualcosa, poi.”

 

 

 

Scena Quarta.

 

 

In cui cala il sipario. Sasuke e Sakura. Da soli.

 

 

 

Sakura [sorpresa] :Sasuke-kun, tu qui?”

 

Sasuke [fissandola] : “A quanto pare.”

 

Cala un silenzio imbarazzante.

 

Sasuke [prendendo fiato e crollando la testa] : “Senti Sakura, quel discorso sul cuore, ecco. Vorrei dirti che-”

 

Sakura [acida] : “Lascia perdere, non ho più interesse in quella vicenda. Perché un cuore non serve a niente.”

 

Nelle rispettive stanze, Tsunade e Naruto sobbalzano, scossi, premendosi una mano contro il petto.

Sasuke annuisce, convinto. Lo sapeva già.

 

Sasuke [alzando un sopracciglio] : “Vorrei comunque stare con te, Sakura.”

 

Sakura [alzando le spalle] : “Fai come vuoi. Il cervello dice di si. Il cuore, il cuore non c’è. Non è mai esistito.”

 

Sasuke [perplesso] : “Perchè, ancora ci credevi?”

 

Sakura [annuendo] : “E’ un po’ come le favole. Prima o poi smetti di crederci.”

 

Sasuke [guardando altrove] : “O forse non ci hai creduto mai.”

 

Si abbracciano piangendo. Al di là della parete, Naruto piange di solitudine. E nonostante tutto, l’unica a premersi contro quella parete, noncurante degli sguardi, è Tsunade.

Che rimane lì a piangere piano, per non farsi sentire.

 

Cala il Sipario.

 

 

 

Parte Quinta.

Sesta.

Settima.

Novecentesima.

 

 

In cui la scena continua, ma a sipario chiuso.

La trama, comunque, è banalmente sempre la stessa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se state pensando “Questa è una fic scema”, vi prendo a pedate nel sedere. Lo faccio.

Beh, per me significa molto.

 

Genesi:

Pensavo di scrivere, in origine, una Naru/Saku a più capitoli. Ho perso tutti i dati.

Ho lasciato lì l’idea e sono partita con una Naru/Saku, one shot. Non mi veniva.

Ho tartassato Rekishi per un pairing. Scritte due pagine di una Ino/Shika. Lasciata lì.

 

Poi, sempre quella buona anima della Reki, mi ha dato – involontariamente – l’idea che cercavo. Volevo fare una piccola Tsunade/Naruto, però poi…

… poi son finita a far questo.

 

Un bene, un male?

 

Per quanto poco antisportivo sia, ho minacciato la povera Héra di morte, a causa della sua fanfiction per il suo compleanno. Davvero, gliel’avrei tirata in testa.

 

Ma la lovvo lo stesso, sìsì.

   
 
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