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Autore: LeoLovesGaga    07/09/2012    1 recensioni
"Avventure nel pianeta dei sette regni" è una storia divisa in 7 piccole storielle. Una per ogni regno. E ogni storiella è divisa a sua volta in due o tre capitoli. (Dipende dalla voglia e dalla fantasia dell'autore). Nel primo regno, il regno della magia, troviamo Akira, una giovane maga che, non vuole seguire la via del bene. Riuscirà a trasgredire le regole e diventare principessa delle ombre, ma proprio quando è al suo massimo potere...
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avventure nel pianeta dei sette regni.

Akira, la sacerdotessa delle ombre – Regno della magia.

Capitolo I – Non voglio diventare quella che tutti si aspettano!

 
Ciao, Sono Akira.  Forse voi non avete mai sentito parlare di me. Come posso descrivermi? Ah, diciamo che ho dei capelli sul blu notte. Ho gli occhi azzurri, il viso molto pallido nonostante la mai età. Sono abbastanza magra. Ho già degli ammiratori, ma per ora, i ragazzi non fanno per me. Sono eccessivamente permalosa, ma in fondo ho un carattere dolce, con le persone che se lo meritano. Vivo in un pianeta magico oltre la luna. Mio padre e mia madre sono i sovrani del regno della magia, uno dei sette regni del pianeta della luna. Il luogo in cui vivo è, ovviamente, quello della magia. Io sono la primogenita. Ovvero erede al trono. Nella città in cui vivo, ci sono molte accademie della specializzazione magica. Prima di tutto c’è la scuola preparatoria di base. Per apprendere le principali tecniche magiche. Poi vi sono due distinti rami. La maga del bene e la strega dell’occulto. Per intraprendere la via dell’ombra, oltre al consenso del re, bisogna fare un giuramento e usare la potente magia nera, per difendere il bene e la giustizia. Poi da qui vi sono diversi corsi per raggiungere livelli superiori. Nella famiglia reale, da generazione, vige la legge che la primogenita diventa principessa della pace (Specializzazione della maga del bene). Infatti, mia madre l’è. Mio padre, anche lui un ex maghetto del bene, ora è un mago di spada. Esperto nei combattimenti quanto esperto nell’usare magie. Nel regno ci sono pochissime streghe dell’occulto, e le poche, visto che erano discriminate ingiustamente, si sono ribellate. Il re non avrebbe mai permesso a una stupida strega di distruggere il suo regno. E la condannò alla tortura eterna, al regno di Pain. Pain è l’unico mago demoniaco, al servizio del re. Tortura i nemici reali per un abbondante compenso e una vita piena di agi. Dicevamo, ormai ho quattordici anni, e devo fare la mia scelta, che tutti credono sia la maga del bene. Io non voglio! La magia della luce è debole, e soprattutto difensiva. Se voglio avere un po’ di potere, dovrei diventare un’esperta elementare. Meglio diventare una strega dell’occulto che ha una forza distruttiva nettamente maggiore. Quando venne il grande giorno, tutti rimasero a bocca aperta. “Strega dell’occulto”, dissi un attimo prima che la magia nera entrasse nel mio corpo. Dopo pochi minuti, ero come trasformata. Sentivo la magia oscura nelle mie vene. Mio padre appena mi vide, notò uno strano simbolo al collo. “E’ il simbolo di Eluna, uccidetela!”, appena pronunciate queste parole, i soldati reali si avventarono contro di me, sfoderando le loro migliori magie. Il simbolo di Eluna è un simbolo demoniaco. Eluna è la dea del male e della luna, e appare soltanto a chi ha le carte in regola per diventare Sacerdotessa delle ombre. Questa specializzazione è proibita in tutto in regno perché eccessivamente potente e distruttiva, infatti, quando si diventa sacerdotessa delle ombre, ci si trasforma nella reincarnazione terrena della dea dei demoni Eluna. Anche se non avevo completato la trasformazione, avevo già dei poteri sovrannaturali. Ero principessa delle ombre. Il rango inferiore alla sacerdotessa. “Shadow bats!” Dissi, con voce piena di rabbia. Ecco apparire dei pipistrelli d’ombra che si avventarono sulle guardie, entrando nei loro corpi. I soldati si trasformarono in un esercito di non-morti, tutti al mio servizio. “Per oggi basta così”. Sentendo le mie parole, gli scheletri tornarono nelle profondità dell’Ade. Erano tutti scioccati. Nemmeno l’esercito reale sapeva tenermi testa. E quando sarai diventata, più potente sarebbe stato impossibile battermi, anche per il re. E il sovrano lo sapeva bene. Ero sua figlia, ma credendo di salvare l’umanità mi chiuse in prigione. Credeva davvero di potermi fermare così. “Sciocchi... ” Dissi, prima di ordinare ai miei soldati non-morti di uccidere le guardie che mi stavano controllando. “La notte è la mia veste, l’oscurità la mia forza, e la luna il mio potere”. Dissi prima di sparire nell’ombra mentre il villaggio intorno al castello bruciava.
  
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