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Autore: artisticbex    07/09/2012    12 recensioni
E' il compleanno di Annabeth, e Percy vuole farle una bella sorpresa.
Ha già comprato il regalo, manca solo il momento. Il momento giusto.
Con l'aiuto delle figlie di Afrodite e del resto del campo, riuscirà il nostro Percy nel suo intento e, vincendo l'imbarazzo e sorprendendo tutti, dichiarare pubblicamente il suo amore per la figlia di Atena?
Leggete e lo scoprirete! ;)
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Un amore semi-olimpico.'
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Storia dedicata alla mia carissima Soni, alias Dandelion to dream, e a chi come lei ama le Percabeth con l'anima.
'Cause all you need is Percabeth! <3







Stavo comodamente sdraiato sul mio bellissimo letto della capanna 3 (ok, stavo dormendo come un orso in letargo) quando suonò la sveglia.
Anzi, no. Non era quel suono fastidioso che ogni mattina mi ricordava che la scuola esisteva ad avermi svegliato, bensì uno strano belare di capre.
Aspettate...capre? Che ci facevano delle capre nella mia cabina?
Mi alzai e aprii di scatto gli occhi.
- Buongiooorno bell'addormentato! - esclamò il mio migliore amico Grover (il ragazzo-capra per chi non lo conosce).
- Ah, sei tu... - dissi con la voce impastata dal sonno e tornando a dormire.
- Forza, alzati amico! Non vorrai dormire tutto il giorno!
- Sarebbe una prospettiva allettante, dimmi perchè non dovrei. - sbuffai contro il cuscino.
- Perchè è il compleanno di Annabeth! Non te ne sarai mica dimenticato!
Il compleanno di Annabeth! Oh miei dei...
Mi misi a sedere di scatto, quasi fossi stato una molla. Spalancai gli occhi, in preda all'agitazione. Come avevo fatto a dimenticarlo? Le avevo anche comprato un regalo...
Ehm, dov'è il regalo? Mi misi a frugare per tutta la stanza, senza trovare però quello che stavo cercando.
- Amico che ti prende? - mi interrogò Grover.
- Non riesco a trovare il regalo per la mia ragazza, caprone! Come faccio adesso? - esclamai disperato.
- Prima cosa: non chiamarmi caprone o assaggerai le mie corna sulla tua pelle.
Seconda cosa: che ne so io dove hai messo il tuo regalo?
- Ok, ok. Sono calmo. Mi inventerò qualcosa. - dissi vestendomi di fretta.
Se non riuscivo a trovare il pacchetto, avrei dovuto almeno farle gli auguri come si deve.
Appena fuori la mia capanna, mi trovai di fronte l'intera prole della dea dell'amore.
Una ragazza mi si avvicinò. - Stiamo preparando una festa a sorpresa per Annabeth. Ovviamente l'idea dovrebbe essere tua, ma noi ti diamo una mano. - disse facendomi l'occhiolino.
- Una mano? - chiesi perplesso.
- Ovvio, voi ragazzi (a parte i miei fratelli ihihihi) non ci sapete fare con queste cose. Quindi, stasera sulla spiaggia faremo una grande festa per la tua ragazza!
- Ragazzi, apprezzo davvero il vostro entusiasmo, ma Annabeth non è il tipo da feste... Piuttosto ho io un'idea. - e mi chinai verso di loro per esporre la mia genialata delle 8:15.
Le ragazze presero a fare risolini eccitati e a sussurrare frasi tipo "Sei veramente un pasticcino, Percy" o "L'avevo detto io che sotto tutte quelle alghe si nascondeva un cuoricino rosa brillante!" o ancora "Sei così dolce che potrei scambiarti per una torta".
Feci finta di non sentire e mi avviai verso la capanna 6, quella di Atena.
Mentre camminavo intravidi tra l'erba fresca dei fiori gialli e blu. Non erano un granchè, ma come regalo di riserva prima della sorpresa serale potevano funzionare. Li raccolsi.
Bussai e venne ad aprirmi uno dei fratellastri di Annabeth.
Senza che nemmeno dicessi una parola, mi fece un cenno e disse solamente: - Annabeth è di sopra.
Lo ringraziai con un cenno del capo e mi avviai al secondo piano della capanna di Atena.
Annabeth stava facendo il suo letto, era girata di spalle, così senza farmi sentire, le fui dietro e le circondai la vita con le braccia, tendendole il mazzetto di fiori.
- Buon compleanno, Sapientona. - le dissi all'orecchio.
Lei rise e si girò verso di me, buttandomi le braccia al collo.
- Carini i fiori. - disse ridendo. - Li hai raccolti qui fuori, vero?
Sbuffai. - Potevi evitare di notarlo...
Lei rise ancora di più. - E' un pensiero stupendo. Grazie Percy.
Sorrisi e mi avvicinai al suo viso, appoggiando la mia fronte sulla sua.
Chiusi gli occhi e respirai il suo dolce profumo. Sarei potuto rimanere così in eterno.
Proprio mentre stavo per baciare la mia ragazza (eh si, mi piace dirlo...lei è la mia ragazza gente! Percy Jackson ha rubato il cuore alla figlia di Atena! Ok, ora la smetto di gasarmi.) a qualcuno venne l'insana idea di tossire.
Il fratellastro di prima, nonchè un guastafeste di prima categoria, era dietro di noi e ci guardava imbarazzato. Mi staccai da Annabeth.
- Stanno andando tutti a mensa, non vorrete che vi trovino qui...da soli. - disse per poi defilarsi.
- E va bene, andiamo a fare colazione... - dissi sbuffando e prendendo per mano la mia Annabeth.
Quando arrivammo al padiglione della mensa tutti si girarono a guardarci.
Ormai eravamo diventati lo scoop del Campo Mezzosangue; penso che se fosse esistito un magazine per i semidei, saremmo finiti in prima pagina come "La coppia del secolo".
Camminammo mano nella mano fino al mio tavolo, poi lei si andò a sedere con i duoi fratelli. Sentii dire da una figlia di Afrodite: - Ma come, nemmeno un bacino?
Risi e mi sedetti, lanciando uno sguardo innamorato ad Annabeth.
Durante la giornata svolgemmo le solite attività, ma ogni volta che provavamo a defilarci inosservati arrivava qualcuno che ci richiamava.
Possibile che non potessi passare qualche momento di tranquillità con la mia ragazza neanche il giorno del suo compleanno?
Durante la cena, Chirone annunciò che il falò si sarebbe tenuto sulla spiaggia (anche lui sapeva della sorpresa, non molto originale, che avrebbe ricevuto Annabeth).
Appena finito di mangiare, corsi a cambiarmi, mentre scorgevo alcune figlie di Afrodite convincere Annabeth a mettersi un bel vestito elegante.
Beh, per me poteva venire anche in mutande, sarebbe stata bellissima ugualmente. Non fraintendetemi, non intendo che...lasciamo stare.
Mentre mi cambiavo, scorsi qualcosa di argenteo brillare tra le magliette sparse a terra. Lo raccolsi. Oh dei, grazie. Era il regalo di Annabeth. Lo riposi con cura nella scatolina e me lo misi in tasca.
Poi mi avviai verso la spiaggia, dove i figli di Apollo stavano cantando intorno al fuoco, mentre quelli di Efesto sistemavano i fuochi d'artificio. Perfetto.
La festeggiata arrivò sulla spiaggia accompagnata dale sue sorelle. Era meravigliosa.
Indossava un leggero vestito azzurro e aveva i capelli sciolti sulle spalle.
I figli di Apollo attaccarono a cantare la canzone di auguri, e noi tutti li seguimmo a ruota.
Annabeth sorrise ed arrossì, balbettando un "Grazie a tutti" quando finimmo.
Mi avvicinai a lei e la abbracciai, scatenando un ondata di sospiri e risolini.
- Allora, il mio regalo? - mi prese in giro Annabeth, fingendosi offesa.
- Beh, ce l'hai davanti a te! Che aspetti a scartarmi? - esclamai.
Lei scoppiò a ridere. - Mi aspettavo di meglio, sinceramente. - disse con aria di superiorità.
- Tipo, qualcosa del genere? - le chiesi, facendo un cenno ai figli di Efesto, che partirono coi primi fuochi.
Non erano semplici fuochi d'artificio, però, diciamo che era una dichiarazione d'amore scritta in cielo (non gliene avevo mai fatta una). Idea mia, ovviamente.
I figli di Efesto mi avevano aiutato a metterla in pratica, erano dei veri e propri maghi con quella roba.
La prima frase apparve, brillante sul manto blu del cielo.
 
Annabeth, voglio dirti alcune cose importanti questa sera.
 
Lei si girò stupita verso di me. Io le feci segno di continuare a guardare in cielo, anche perchè temevo di scoppiare dall'imbarazzo.
Solo ora mi rendevo conto che quella era una pazzia, sarei morto di vergogna il giorno dopo, ma ormai avevo iniziato e dovevo portare a termine quella pazzia d'amore.
 
La prima: Buon compleanno.
 
Si sentirono delle risa, e anche lei sorrise.
 
La seconda: TI AMO.
 
Annabeth mi guardò di nuovo e mimò un "anche io" con le labbra.
 
La terza te la dico a voce.
 
Altre risa generali. Ora tutti mi stavano osservando, curiosi di ciò che avrei detto.
Oh miei dei, mi sentivo la faccia ribollire, probabilmente ero tutto rosso e il pensiero di ciò che stavo per dire mi fece arrossire anche di più. Fortunatamente la notte celava questo mio imbarazzo.
- Annabeth, so che probabilmente sembrerò un po' impacciato, ma voglio provarci lo stesso, consapevole che domani l'intero Campo mi prenderà in giro.
Ma non mi importa, perchè per te mi metterei in imbarazzo di fronte al mondo intero.
Voglio solo dirti che tu sei la cosa più bella che mi sia mai capitata e non puoi immaginare quanto sono felice di essere il tuo ragazzo.
Perchè una ragazza come te non l'avrei trovata fuori di qui; anche se litighiamo spesso, troppo spesso, per cose inutili, io non potrei immaginare vita migliore.
Ti amo, e credo di farlo da quando sono arrivato al Campo, da quando mi hai detto "quando dormi sbavi". - lì mi interruppi e risi, accompagnato anche dal resto del campo.
Annabeth mi guardava con gli occhi lucidi e sorrideva. 
- Quindi ora ti chiederò una cosa. Una cosa che a dire il vero fa molto film sdolcinato. - dissi ridendo delle mie stesse parole. Ovviamente risero anche gli altri.
Tirai fuori la scatolina dalla tasca posteriore dei jeans e la aprii davanti agli occhi sbalorditi di tutti i presenti. Persino Chirone e il Signor D (che non aveva fatto altro che blaterare sulla mia stupidità fino a quel momento) si lasciarono andare a uno sguardo allibito e sorpreso.
Annabeth spalancò gli occhi e la bocca, guardando prima me e poi il piccolo oggetto nella scatolina.
- Tranquilla, non ti sto chiedendo di sposarmi o quant'altro. Non che non voglia farlo, insomma, io voglio passare il resto della mia vita con te, sposati o no.
Ma quello che voglio chiederti ora è: Vuoi tu, passare il resto della tua vita con me? - dissi guardanola negli occhi, con un improvviso coraggio che non mi fece nemmeno temere di scatenare l'ira di Atena. In quel momento l'unica cosa che contava era la risposta di Annabeth.
Tutto il campo era in silenzio, aspettando come me che dalla bocca della mia ragazza uscisse qualche suono. Anche il Signor D si era fatto attento.
Lei mi guardò. - Non dovresti nemmeno chiedermelo. - disse seria.
Io smisi di respirare e la guardai deglutendo rumorosamente.
Lei rise della mia espressione; poi prese l'anellino argentato e se lo infilò al dito, sotto lo sguardo stupito di tutti.
- Certo che voglio passare il resto della mia vita con te, Testa d'Alghe! - esclamò abbracciandomi di slancio. Io risi come un ebete e la accolsi tra le mie braccia, sollevandola da terra e facendola girare in aria, mentre gli altri battevano le mani, fischiavano e urlavano.
Intanto altri fuochi d'artificio erano stati lanciati e tutto il cielo divenne un arcobaleno gigante. La misi a terra e alzando le braccia al cielo gridai: - TI AMO ANNABETH!
Dei quanto ero felice. Pazzo, ma felice.
Lei rise e mi buttò le braccia al collo, avvicinando il suo viso al mio.
Prima che qualcuno potesse solo dire "a", incollai le mie labbra alle sue e la baciai, con così tanto amore che rischiavo seriamente di farmi venire il diabete.
Con tutte le cose sdolcinate che avevo detto e fatto in quel giorno, sarei dovuto già essere in coma diabetico.
Un coro di "Oooooohhhhh" si sollevò dal pubblico mezzosangue e persino il Signor D batteva le mani e sorrideva. Sbaglio o erano lacrime quelle che si era appena asciugato?
Per non parlare di Chirone. Era una fontana.
E Clarisse, con i figli di Ares? Anche loro sembravano felici e spensierati quella sera.
Le figlie di Afrodite vennero da noi a complimentarsi, nemmeno ci fossimo sposati, mentre gli altri gridavano i nostri nomi.
Annabeth rideva e io le circondai le spalle con un braccio, mentre nel cielo risplendevano gli ultimi fuochi di artificio, che dicevano due parole:
 
PER SEMPRE.













Bene gente, eccomi di nuovo qui a intasare questo fandom con le mie Percabeth!
Che ne dite? troopo sdolcinata? Forse, si, ma oggi avevo voglia di scrivere qualcosa di terribilmente romantico e mieloso,zuccheroso e...ok, avete capito xD
L'inizio l'ho fatto abbastanza comico (spero che vi faccia ridere) :) Per quanto riguarda il compleanno di Annabeth...nei libri non si dice quando è, nemmeno si accenna, quindi mi sono presa la libertà di collocarlo d'estate! :)
Non so che altro dire... lasciatemi un vostro pareruccio :3
Un bacione!
   
 
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