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Autore: cardcaptorvincy    07/09/2012    4 recensioni
Appoggio la testa sul suo petto perdendosi nel calore di quell’abbraccio, lo guardò ancora una volta negli occhi, costretta a voltare la testa verso l’alto per cercare il tanto agognato contatto si accorse che i loro volti erano ben più vicino di quanto immaginasse, tuttavia non arrossì, né si ritrasse, rimase ferma immobile ad osservare i suoi occhi.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luce della Luna


Si guardavano negli occhi, entrambi catturati dallo sguardo dell’altro, sullo sfondo il tramonto cominciava a tingere di rosso il celo.
Entrambi sembravano vittime di un incantesimo non pronunciato, colpevoli di un delitto non commesso, entrambi volevano dire cose che non sapevano dire.
I loro corpi si avvicinavano sempre di più, si strinsero in un abbraccio che sembrava destinato a non finire, sospirarono quando il sole si nascose dietro l’orizzonte e il freddo cominciò a penetrare le loro ossa, tuttavia non c’era niente che potesse impedire loro di fare ciò che non erano pronti a fare.
Abbassarono lo sguardo e per la prima volta da quando si erano incontrati smisero di fissarsi, si voltarono verso quella linea lontana ed immaginaria che divide i cieli e le terre, il Mare si stagliava prepotentemente davanti a loro pretendendo l’intero panorama, niente sembrava esistere.
Ora che le ultime luci del giorno si spegnevano, e tutto piombava nella più totale oscurità, solo la luna splendeva ancora, seppur debolmente, quasi a volersi distinguere dall’oscurità che la circondava.
In una notte senza stelle ebbe tutto inizio ed in una notte senza stelle tutto trovò un epilogo.
Si voltò ancora una volta verso di lei, cercando di carpirne le emozioni, cercando, osservandola nell’oscurità, di scoprire cosa l’aveva spinta ad accettare quell’invito così fuori dal comune.
Espirò e si divertì ad osservare il suo fiato mentre diveniva una leggere nebbiolina e poi scompariva nell’aria, si voltò trovandolo ad osservarla con crescente interesse, come se la sua vita dipendesse da quel gesto.
Ancora una volta i loro occhi si incatenarono, ancora una volta entrambi si persero in quel mare che era l’azzurro dei loro occhi, sembrava che le parole non bastassero ad esprimere quel concetto velato che si stava insinuando nelle loro menti, quell’emozione che li stava facendo, lentamente, propri, quello stano formicolio che sentivano quando si guardavano negli occhi, quella sensazione di completezza che provavano nello stare insieme.
“Allora?” Più che una domanda era un sussurro, un sussurro persosi nel vento, ma che non esitò ad arrivare alle sue orecchie
“Pensavo che sapessi perché ti ho chiamata qui…” disse cercando di essere il meno misterioso possibile “Altrimenti non avresti mai accettato…”
“non sono qui per quello, sono qui perché volevo vederti, non mi è nemmeno passato per la mente che quell’invito era ben più misterioso di ciò che sembrava…” si guardò intorno poi si sedette sulla sabbia, mente il vento freddo cominciava a tirare più forte “Vuoi davvero che finisca così?” chiese ritornando a posare il suo sguardo su di lui
“Non vedo altro modo, non posso continuare ad ignorare me stesso, tanto meno posso cercare di ignorare te…” sussurrò queste parole mentre si sedeva al suo fianco.
“Potresti andartene, tornare alla tua vita, tornare da lei…” le ultime parole si persero nel vento insieme alla tristezza che le accompagnava
“Io non voglio tornare da lei, io voglio rimanere qui…” sospirò mentre le ultime parole si riversarono fuori dalla sua bocca, trasformandosi in un invisibile sussurro che si perdette negli echi del mare “Ho perso quella vita molto tempo fa….”

Si voltò nuovamente verso l’orizzonte e, mentre i suoi occhi lo percorrevano cercò di ricordarsi il vero motivo per cui era andata ed aveva accettato quell’invito, davvero voleva soltanto rivederlo? O c’era altro?, non voleva forse rivedere l’azzurro dei suoi occhi?, non voleva forse riassaggiare il sapore delle sue labbra?, non voleva forse perdersi in un gioco di sguardi che sembrava durare in eterno?

“Non ho alcuna intenzione di farti da ancora, impedendoti di andare avanti” questa volta non si girò verso di lui, ma rimase a guardare l’orizzonte, nascondendo amare lacrime.
Si sorprese quando l’abbracciò da dietro cercando di trasmetterla più calore possibile “Sai bene che rimarrei così comunque… non dire mai più niente del genere… mi fai solo star male”
Appoggio la testa sul suo petto perdendosi nel calore di quell’abbraccio, lo guardò ancora una volta negli occhi, costretta a voltare la testa verso l’alto per cercare il tanto agognato contatto si accorse che i loro volti erano ben più vicino di quanto immaginasse, tuttavia non arrossì, né si ritrasse, rimase ferma immobile ad osservare i suoi occhi.
La guardava con la testa rivolta verso il basso, i suoi occhi tremolarono quando si accorse della loro vicinanza, ma non si ritrasse.
“Io ti amo e continuerò a dirlo finché non te ne farai una ragione…” disse avvicinando ancora di più i loro visi
“Io non merito il tuo amore, io…” venne zittita quando le loro labbra si incontrarono, la distanza era colmata.
Chiuse gli occhi cercando di perdersi il più possibile in quel sapore che tanto la compiaceva.
“Ti ho detto di non dire mai più cose del genere” la ammonì tornando ad alzare lo sguardo verso l’orizzonte “La luna mi ricorda tanto te…” disse osservando la pallida luce riflessa da quel satellite
“Me?” chiese in un sussurro quasi rivolto più a se stessa che a lui
“Anche lei lotta contro l’oscurità, ma da sola non riesce ad uscirne, per questo ha bisogno della luce del sole, è forte eppure non appena perde quella luce viene inghiottita dall’oscurità e tenta di liberarsi con tutte le sue forze senza riuscirci…” si sedette ancora al suo fianco passandole un braccio sulle spalle e stringendola a se
“E’ così che deve essere, se brillasse di luce propria potrebbe finire col perdere il suo ultimo contatto con quell’amante così sfuggente che è il sole…” disse oscurando il proprio sguardo
“Beh allora la luna è un’idiota!” esclamò allegramente lui “Perché il sole continuerebbe a donarle la sua luce anche se non ce ne fosse bisogno, perché anche il sole non vuole perderla…”
“Forse hai ragione…” disse voltandosi verso di lui ancora una volta “La luna può splendere” si avvicinò al suo volto e lo baciò leggermente sulle labbra.
Si abbracciarono dolcemente, pensando che forse la storia aveva raggiunto il suo epilogo.

  
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