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Autore: Rebychan    09/09/2012    3 recensioni
E' una raccolta di storie brevi che hanno come tema comune la ricerca del regalo di compleanno più adatto per alcuni personaggi che amo del manga “Reborn”.
1. Cinque maggio - Tonfate day (Fic per il compleanno di Hibari) Pairing: D18. Genere: Comico.
2. Quattro febbraio - Il regalo più bello (Fic per il compleanno di Dino) Pairing: D18. Genere: Commedia.
3. Tredici marzo - Rituale (Fic per il compleanno di Squalo) Pairing: XS. Genere: Introspettivo.
4. Ventiquattro aprile - Dillo alla stella (Fic per il compleanno di Yamamoto) Pairing: 8059. Genere: commedia.
5. Cinque maggio - Intollerabile (Fic per il compleanno di Hibari) Pairing: D18. Genere: Generale.
6. Ventotto maggio - Lambo (Fic per il compleanno di Lambo) Pairing: Lambo x I-pin. Genere: Generale.
7. Nove giugno - Lacrime (Fic per il compleanno di Mukuro) Pairing: Mukuro x non è specificato. Genere: Generale.
8. Sette luglio - Nel centro del mirino (Fic per il compleanno di Colonnello) Pairing: Colonnello x Lal. Genere: Generale.
9. 26 agosto - Neve d'agosto (Fic per il compleanno di Ryohei) Pairing: Ryohei x Hana. Genere: Commedia.
10. 09 settembre - attesa (Fic per il compleanno di Gokudera) Pairing: Yamagoku. Genere: Riflessivo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Ecco qui la fic di compleanno per Gokudera.  
Ringrazio le persone che hanno inserito la raccolta tra le preferite, seguite, ricordate e soprattutto chi ha commentato lo scorso capitolo, ovvero mamie e Kyoite.
Come al solito i personaggi non sono miei. Scusate se ci saranno degli errori, io leggo e rileggo ma qualcosa mi sfugge sempre.
Alla prossima.
Rebychan

9 settembre = ATTESA

Da quando aveva capito che per lui era quello il regalo più bello?

Gokudera se lo chiedeva spesso, e soprattutto in quella data.

Per uno strano scherzo del destino infatti quel giorno, ogni anno, l’altro era sempre via per qualche missione, senza di lui.

Il Decimo non faceva apposta a separarli, era solo necessario. Faceva, inoltre, di tutto per organizzare quella “trasferta” in modo che l’altro potesse tornare per festeggiare il suo compleanno.

Mai una volta però era arrivato il giorno prima, tutte le volte faceva la sua comparsa nel corso della giornata, ed a Gokudera non rimaneva che attendere e mentre lo faceva pensava.

Ogni volta al suo ritorno il suo compagno gli consegnava un regalo, ma per Gokudera non era quell’oggetto il dono più atteso.

Ormai era da un po’ che era un altro il regalo che più attendeva, ma da quando?

Non era di sicuro da quando lui ed il suo uomo si conoscevano.

All’inizio il loro rapporto era stato burrascoso. Per lui l’altro era solo un ostacolo che lo separava dal raggiungimento del suo scopo ovvero diventare un buon braccio destro per il Decimo. Lo considerava il suo rivale ed anche se avrebbero dovuto fare parte della stessa squadra lo “detestava”.

Di sicuro non era nemmeno da quando nel futuro, ormai alternativo, l’altro lo aveva rimproverato per il suo pessimo carattere troppo chiuso.

Quando gli aveva sputato in faccia senza peli sulla lingua quella verità, Gokudera aveva dovuto ammettere a malincuore che aveva ragione. L’aveva così difeso a parole con Reborn, ma dentro di lui la rabbia per lo smacco subito e la frustrazione di non essere all’altezza di quello che era il suo sogno più grande l’aveva portato ad "odiarlo".

Non era nemmeno da quando l’altro era stato ferito gravemente da Kauru. anche se in quel momento, nel vederlo su un letto d’ospedale lottare tra la vita e la morte aveva finalmente capito che ciò che provava per lui non era propriamente odio. Ogni fibra del suo essere gli gridava: “Vivi! Fallo per me”, mentre una furia incredibile s’impossessava del  suo cuore, colmandolo di un forte desiderio di vendetta. Chiunque avesse ridotto in quel modo l’altro, doveva fare la sua stessa fine. Si diceva.

Tuttavia non era stato allora che aveva capito ciò che veramente provava per il compagno. Si era semplicemente detto che ormai l’aveva accettato come guardiano della pioggia e che quindi facendo parte della stessa famiglia, anche se era il suo rivale, non poteva non tenere un po’ a lui.

Non era stato nemmeno quando si erano ritrovati a combattere sempre più spesso spalla contro spalla, diventando un “team” imbattibile. Sembrava che “pioggia” e “tempesta” fossero nati per stare insieme e per collocarsi a destra e a sinistra del “cielo”.


Ovviamente il posto di Gokudera era a destra. Non avrebbe lasciato a nessuno quel ruolo, nemmeno all’altro, anche se lo amava.
Sì, l’amava anche se per anni non aveva voluto ammetterlo.

Non l’aveva accettato nemmeno quando si erano baciati la prima volta.

Quando frustrato aveva ammesso con se stesso che si sentiva come se il Decimo lo stesso lasciando indietro, non sapendo il perché  aveva finito con il confidarsi con l’altro. Forse istintivamente aveva capito che l’altro comprendeva il suo turbamento, condividendolo. Si trovavano infatti sulla stessa barca.

Era stato allora che il compagno lo aveva guardato con uno sguardo strano per poi avvicinarglisi ed appoggiare le proprie labbra sulle sue.

Era stato solo un lieve contatto e Gokudera non si era scostato, anzi il calore provato l’aveva spinto a darsi da fare per dimostrarsi all’altezza del Decimo.

E l’altro gli era stato accanto, pronto a spronarlo, pronto a sorreggerlo, pronto a non perdere un passo nei suoi confronti.

Gokudera non aveva mai capito  se l’altro avesse mai ambito sul serio al ruolo di braccio destro come diceva, o si atteggiasse semplicemente per spingerlo a migliorare. Sapeva solo che quando Gokudera lo era diventato, gli aveva sorriso dolcemente per poi congratularsi. Era contento quanto lui che ci fosse riuscito, come se la felicità della persona amata fosse la propria.
Non era stato  però allora che Gokudera si era accorto cosa fosse per lui il regalo più bello nel giorno del suo compleanno.

E non lo era stato nemmeno quando avevano fatto l’amore per la prima volta.

Era accaduto per rabbia, frustrazione e dolore.

L’altro aveva perso una persona cara, e Gokudera aveva provato l’impulso di consolarlo. L’aveva abbracciato d’istinto. Il loro secondo bacio era stato bagnato, e presto era stato sostituito dal terzo, dal quarto e via di seguito. Si erano ritrovati stesi sul letto nudi senza nemmeno accorgersene. Avevano fatto sesso come se ne dipendesse la loro vita.

Ed era così.

Una persona era morta, ma anche loro rischiavano la vita.

La guerra non era ancora finita e poteva non esserci un domani.

Forse era per quello che si erano lasciati andare in quel modo.

Lui però anche allora aveva negato l’amore che provava.

Se ci pensava con mente aperta, doveva ammettere che probabilmente già dalla prima volta che si erano incontrati “quello” in verità era stato il regalo più bello che avesse mai ottenuto dalla vita, solo che ancora non lo aveva capito.

I suoi sentimenti viziati e il suo carattere scostante non gli avevano permesso di comprenderlo.

In tutti i momenti importanti della sua esistenza da quando lo conosceva, l’altro era stata la persona che gli era stata più accanto e l’aveva aiutato.
 

Non era però stato un aiuto a senza unico.

Grazie all’altro anche Gokudera aveva imparato ad essere altruista ed era così diventato una persona migliore.

Se chiudeva gli occhi e si perdeva nei ricordi Gokudera si rendeva conto inoltre che in tutte quelle occasioni in cui erano stati insieme, anche in mezzo al dolore ed alle disperazioni, l’altro aveva trovato la forza per sorridergli.

Per anni aveva trovato irritante quella sua espressione da pesce lesso, così come aveva trovato irritante la sua passione per il baseball.

Ma ora non era più così.

Probabilmente la sua “irritazione” iniziale era dovuta semplicemente al fatto che l’altro riusciva a sorridere anche quando era triste, sforzandosi in quel modo di tirare su il morale agli altri, cosa che lui non riusciva a fare.

Forse la sua “irritazione” era dovuta all’invidia perché l’altro aveva qualcosa d’importante da proteggere che gli faceva bruciare il sangue nelle vene.

Lui aveva perso quella capacità di appassionarsi quando aveva scoperto la verità su sua madre. Era diventato arido!

Solo il desiderio di diventare “braccio destro” lo spingeva ad andare avanti, ma quello non era abbastanza. Ed era stato l’altro ad insegnarglielo.

Sono i legami sinceri che ti spingono a diventare forte, perché per chi ami faresti qualunque cosa, ed in quel modo molto spesso si riesce a superare anche l’impossibile.

Il Decimo era un esempio di questo. Quando aveva trovato una famiglia da proteggere, era diventato fortissimo.

Gokudera aveva dovuto accettarlo e grazie a quello era sceso a patti con i sentimenti che provava per il compagno. Chissà dopo quanti baci e sezioni di sesso era accaduto. Non lo sapeva. La facilità con cui si lasciava andare però avrebbe dovuto spingerlo prima alla comprensione.

A sua discolpa c'era il fatto che era sempre stato un tipo duro di comprendonio nei confronti dei sentimenti. C’era qualcosa che lo bloccava.

Erano state quelle attese nel giorno del suo compleanno a spingerlo a riflettere.

Sì, forse era stata la prima volta in cui si era ritrovato da solo in quella data ad aspettare l’altro, preoccupato per lui, a fargli aprire gli occhi.

Era stato allora infatti che quando il compagno era tornato l’aveva abbracciato d’impeto e per la prima volta gli aveva sussurrato alle orecchie quelle parole.

Gliele diceva una volta all’anno da quel giorno e l’altro nell’udirle diventava l’uomo più felice del mondo.

Forse avrebbe dovuto dirgliele più spesso per vedergli apparire sulle labbra quel sorriso unico e radioso che ora amava tanto e che l’altro riservava solo a lui, ma non ci riusciva.

Non era da lui.

Lui era quello burbero, l’altro quello affettuoso che lo riempiva di premure.

Quel giorno il suo compagno era più in ritardo del solito.

Ormai mancavano cinque minuti alla fine del suo compleanno e Gokudera era davvero preoccupato.

Mai una volta non avevano trascorso insieme qualche istante di quella giornata.

L’altro faceva di tutto per arrivare in tempo.

Cosa poteva essergli accaduto?

Il Decimo era con lui e tentava di rassicurarlo, essendo a conoscenza della loro relazione.

Non ci riusciva però perché anche lui dai suoi occhi si capiva che era in ansia.

Gli aveva affidato quella missione e non avrebbe dovuto essere pericolosa, ed inoltre avrebbe dovuto finirla in tempi brevi.

Ancora dieci secondi e la giornata sarebbe finita.

Gokudera era già in piedi pronto ad uscire dalla porta del suo ufficio.

Era lì che lo aspettava, perché sapeva che era lì che l’altro si sarebbe diretto non appena fosse tornato.

Dopo una missione era lì infatti dove s’incontravano sempre.

Gokudera era deciso a raggiungere il luogo della missione per controllare cosa fosse successo all’altro, sperando che non fosse qualcosa di terribile.

Il fatto che non rispondesse nemmeno al cellulare era di sicuro un brutto sogno e Gokudera quella notte non sarebbe mai riuscito a dormire. Doveva fare qualcosa.

Non fece nemmeno in tempo a dirigersi verso l’uscio che proprio in quel momento un uomo dai capelli neri e due espressivi occhi nocciola vi entrò.

Respirava affannosamente ma sembrava stare bene.

“Scusa Hayato.”, disse immediatamente mentre tentava di tranquillizzare il respiro. “Ma proprio oggi tutto sembrava essersi messo contro di me. I trasportatori hanno fatto sciopero ed il cellulare mi ha lasciato. Ho dovuto farmi non so quanti kilometri di corsa per arrivare a casa. Non potendo avvertirti sapevo che eri preoccupato e non voleva farti stare in ansia più del dovuto. Ho fatto tardissimo. Pensa che non sono nemmeno riuscito a passare dalla gioielleria a ritirare il regalo che avevo ordinato. Mi dispiace. Spero almeno di essere in tempo per farti gli au…”

Non riuscì a dire altro.

L’uomo si ritrovò le braccia di Gokudera intorno al collo e le sue labbra furono riempite dalla sua bocca.

Quando si separarono e si voltarono in direzione di dove doveva trovarsi il Decimo, quest’ultimo non c’era più, ma al suo posto sopra la scrivania di Gokudera c’era un orologio con le lancette spostate. Segnavano le dieci.

Il Decimo aveva regalato ancora due ore di compleanno a Gokudera.  Gliene era riconoscente. Sorrise.

Gokudera strinse ancora più forte a sé il compagno e gli sussurrò le parole che l’altro attendeva: “Ti amo.”

Il compagno sorrise contento.

E così finalmente Gokudera trovò anche la forza di aggiungere quello che desiderava dirgli da tempo: “Sei arrivato in tempo e non ho bisogno di nient’altro se tu sei con me, perché tu per me sei il regalo più bello che ho mai ricevuto, Yamamoto Takeshi.”

FINE ATTESA

Questa per il momento è l'ultima one shot di questa raccolta che posterò. La fic d'ora in poi verrà considerata conclusa.
Lo so mancano ancora dei compleanni, almeno due o tre d'importanti, ma se scriverò qualcosa per loro, posterò in separata sede. Nelle mie idee per loro il compleanno verrà affrontato solo di striscio e mal che vada se cambiassi idea riaprirò la raccolta, ma fino ad allora questo è un arrivederci!
Dieci in fin dei conti mi sembrano una bella somma di one shot legate ad un unico elemento. Grazie per l'attenzione.
Su questa fic ho poco da dire. E' un po' "confusionaria" ma l'effetto è voluto. I pensieri di Gokudera vagano a random. A dirla tutta, l'idea non doveva svilupparsi propriamente così, ma si è costruita da sola. Ne è nato qualcosa di dolce. Spero che a qualcuno piacerà. Fatemi sapere.
BUON COMPLEANNO GOKUDERA!

PROMEMORIA FAN FIC FANDOM REBORN
Capitoli scritti di Le dure conseguenze di un tradimento: 2 prologhi + 3 capitoli  (Il primo capitolo verrà postato prestissimo).
Capitoli scritti You are my pet: 5  (il prossimo capitolo non so quando verrà postato).

PROSSIME FIC IN AGGIORNAMENTO
Il nuovo capitolo di Chi è il demone? per il fandom di Blue Exorcist (solo nel mio forum).
La one shot Tre racchette per il fandom  di Il principe del tennis (probabilmente solo nel mio forum).
Il primo capitolo di Le dure conseguenze di un tradimento per il fandom di Reborn.

Chi vuole contattarmi può farlo qui sui commenti EFP, per Email o sul mio forum.
Alla prossima.
Rebychan

   
 
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