Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: LADY ROSIEL    26/03/2007    2 recensioni
[Inuyasha/Kagome]
Gli strani silenzi del mezzo demone faranno insospettire Kagome fino a quando, quella sera si troverà a conversare sola con lui, fino a quando...
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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danzanottu


NOTE:
Ammetto che è una fiction vecchissima! Probabilmente quando l'ho scritta trasmettevano ancora la quarta serie di Inuyasha!
Rispetto ad allora il mio stile di scrittura è molto cambiato.
Spero comunque, che tale fiction, se così possiamo chiamarla, non sia stata proprio tremenda da leggere!

Danza Notturna


Lo aveva chiamato a ripetizione per l'ennesima volta, ma lui fingeva di non udire la sua voce.
“Inuyasha? Inuyasha!” – Niente da fare il mezzo demone non la stava ad ascoltare, era completamente assorto nei suoi pensieri. La ragazza dai capelli corvini vi rinunciò a parlare con lui, credeva che Inuyasha ce l’avesse con lei per qualcosa che aveva fatto, anche se non sapeva cosa.
“E’ da due giorni che Inuyasha non ti rivolge la parola, Kagome è successo qualcosa?” – Le domandò Sango all’orecchio.
“Non ne ho idea. Continua a non parlarmi…” – Sospirò.
Quel comportamento era alquanto bizzarro, per quanto loro due litigassero non era mai accaduto che lui la ignorasse per due giorni e questo rendeva Kagome molto triste.
Giunse sera. E i nostri sei amici erano tutti riuniti attorno al calore di un focolare.
Inuyasha ad un certo punto si alzò in piedi e afferrò Kagome costringendola ad alzarsi, le prese poi la mano e la trascinò.
“Ehi? Ma che stai facendo?”
“Devo parlarti” - Ammise lei con quel suo tono autoritario.
Sango e Miroku si guardarono.
“Non vi preoccupate per noi, fate pure con calma!” – Affermò il monaco sorridendo.

Inuyasha si incamminò con Kagome all’interno della foresta che era davanti a loro. Si fermò soltanto quando raggiunse un piccolo lago d’acqua cristallina. Si sedette a terra. La sua immagine si rifletteva nell’acqua e alcuni istanti dopo vide anche l’immagine di Kagome riflettersi vicino alla sua.
“Non sapevo ci fosse un laghetto da queste parti…”
“…” – Lui restò in silenzio.
“Senti Inuyasha, potrei sapere il motivo perché non mi hai più rivolto la parola in questi due giorni?”
“Stavo pensando” – Rispose freddamente.
“Ti preferisco quando non rifletti, almeno così mi parli”
“Pensavo a te” – Le disse poi.
La ragazza lo guardò perplessa, davvero lui l’aveva pensata?
“Da-davvero? Allora ti sarai chiesto perché una ragazza petulante e impulsiva come la sottoscritta ti sia sempre tra i piedi, non è vero?" – Si intristì.
“Ma che stai dicendo? Io questo non l’ho mai pensato! – Kagome si rallegrò. – Io mi stavo chiedendo come avessi fatto ad incontrare una ragazza così bella, sensibile e altruista come te.”
Kagome lo guardò negli occhi cercando di capire se quello che aveva appena detto corrispondesse a verità, ma restò intrappolata negli occhi di lui.
“Inuyasha…”
“Kagome…" – Le sfiorò il viso- Perché mi stai facendo questo? – Le domandò con quella sua voce profonda che lei tanto adorava.
“Che vuoi dire?” – Lui le prese la mano e gliela poggiò sopra il suo cuore.
“Lo senti? Senti come batte? E’ così perché tu mi sei vicina. Batte così forte ogni volta che scorgo il tuo dolce viso”
Kagome si sentì in imbarazzo, era la prima volta che Inuyasha le faceva tutti quei complimenti e sentirlo così vicino a lei la faceva agitare, il suo cuore scalpitava ed echeggiava nelle sue orecchie.
“Kagome tu per me sei molto importante”
“Sono importante?! Inuyasha…” – Arrossì.
“E con le gote rosse sei ancora più bella”
Inuyasha le prese il viso e gli si avvicinò. Kagome sentiva sulla sua pelle il caldo respiro di lui.
La baciò. Quel bacio la sconvolse, non avrebbe mai creduto che potesse davvero succedergli. Lei lo amava, lo aveva sempre amato e sapeva che anche lui provava qualcosa nei suoi confronti, ma solo ora capì che quel sentimento che lui provava era identico al suo.
Si lasciò andare e si fece trasportare da quel bacio.
“Inuyasha… ma allora tu…”
“Ti amo da impazzire, per tutto questo tempo non ho fatto altro. Sono stato uno stupido a capirlo solo ora”
“Inuyasha, Kik—”  Lui la sbloccò prima che riuscisse a pronunciare quel nome.
“Quello che è accaduto con lei fa parte del passato. Io voglio solo te, io desidero solo te”
L’attirò a se e stringendola la fece cadere dolcemente sul parto mentre lui le faceva scudo con il suo corpo. Kagome era immobile. Inuyasha la guardò e poi la baciò. Le loro mani si intrecciarono e fecero divenire quel bacio molto passionale.
D’improvviso gli artigli del mezzo demone sparirono, le orecchie da cane lasciarono il posto a quelle umane e la sua chioma argentea divenne corvina proprio come quella di lei.
“Inuyasha, ti sei trasformato.” Lui non dicendo nulla posò il viso sull’incavo del collo di lei ed iniziò a baciarglielo.

"Il mio cuore, lo sento scoppiare dall’emozione" Furono i pensieri della ragazza.

Inuyasha non si fermava, continuava a baciarla e le sue mani cominciavano a toccarla più audacemente. Kagome sapeva bene cosa stava accadendo e sinceramente aveva un po’ paura. Quella per lei sarebbe stata la prima volta e si chiedeva se fosse la cosa giusta da fare. I dubbi iniziarono ad assalirla.
“Hai paura? Vuoi che mi fermi?”  Gli chiese Inuyasha intuendo le sue preoccupazioni.
La ragazza rifletté alcuni istanti e poi decise di concedersi al mezzo demone.
“Non preoccuparti, cercherò di essere più dolce possibile.”  La rinfrancò lui.
Ripresero a baciarsi, poi le mani di lui iniziarono a muoversi sul corpo di lei e raggiunsero la schiena. Le tolse la maglia e le slacciò il reggiseno, continuò a baciarla ancora.
Kagome dopo un po’ di insicurezza si decise a togliergli la sua veste rossa e la maglietta color panna, anche Inuyasha riprese a svestirla e quando finalmente furono slegati da ogni abito cominciarono a danzare. Era una danza d’amore la loro, una danza d’amore notturna. Le loro mani e i loro corpi s’intrecciarono e i loro respiri divenivano sempre più affannati. La passione era tanta. La voglia di stare con lei e assaporare quell’attimo gli bruciava dentro.
Passarono la notte ad amarsi, stretti l’un con altra.

La Luna in cielo non splendeva, ma non per questo quella notte poteva considerarsi buia, tutt’altro il cielo era costellato da migliaia di grandi e piccole stelle luminose come diamanti. Quella era una notte magica per Inuyasha e Kagome, era la notte che racchiudeva il loro amore.
Il mezzo demone aveva avvolto la sua amata con la sua veste rossa per proteggerla dal freddo.
“Inuyasha…” – Disse lei abbracciandolo e lasciando che ancora una volta il suo corpo si sfiorasse con quello di lui.
“Dimmi Kagome” – Affermò dolce mentre sentiva il seno di lei sopra il suo petto.
“E’ stata la mia prima volta” – Kagome arrossì lievemente.
“Se vuoi saperlo è stata la prima volta anche per me” – L’abbracciò.
“Ti amo”
“Anch’io”
Kagome lo guardò attentamente lasciandosi rapire dai suoi occhi, i capelli le ricadevano in avanti e si confondevano con quelli di lui. Lei gli sfiorò le labbra e poi lo baciò.
I due amanti stretti nel loro abbraccio in breve tempo si addormentarono.

Il cinguettio degli uccellini svegliò Inuyasha.
Era mattina.
Si guardò attorno, tutto era ancora tranquillo, abbassò il capo e la vide dormire profondamente ancora stretta a lui.
Il mezzo demone sorrise.

“Sango, svegliati è mattina. Sango?!” – il bel monaco le palpò il seno e la ragazza si svegliò all’istante scaraventandogli in pieno volto il suo Hiraikotsu.
“Diamine che male! – Shippo e Kirara udendo quel frastuono si svegliarono – Ehi, Sango, era proprio necessario colpirmi con quell’arma?”
“Monaco pervertito!”
“Miroku non cambierai mai!” – Affermò la vocina assonnata del piccolo demone volpe.
“Ehi, ma Inuyasha e Kagome dove sono finiti?”
I quattro amici si guardarono perplessi.
“Non sono più tornati da ieri.”
Decisero di andare a cercarli e si addentrarono così nella folta foresta. Camminarono per un po’, poi il Monaco trovò a terra dei vestiti da donna.
“Ehi, Sango questi vestiti sono forse i tuoi?” – Gli chiese.
“Miroku! D’accordo che sei un pervertito ma tu credi che io non indossi l’intimo?”
“Ah!” – Miroku guardò in alto di fronte a se e trascinò gli amici dietro un cespuglio.
“Si può sapere perché ci stiamo nascondendo?”
“Beccati! Guardate laggiù ragazzi!” – Affermò indicando con il dito.
“Ma quelli sono Inuyasha e Kagome”
Li avevano trovati che giacevano sopra il ramo di un albero. Inuyasha stringeva a se la ragazza coperta dalla sua veste rossa di Inezumi e lui era a rimasto a torso nudo.
“Sango, ma se quei vestiti non sono i tuoi allora sono …” Sango capì l’allusione del monaco.
“Sono di Kagome!”
“Ah!” – Urlarono ma si zittirono poco dopo.
“Non dobbiamo farci scoprire!”
“Mi spiegate cosa state dicendo? Io non ci arrivo!” – Disse Shippo sentendosi escluso dai loro discorsi.
“Niente Shippo, tu non puoi capire sei ancora un bambino…”
Sango e Miroku seguiti da Shippo e Kirara si allontanarono con una certa fretta da quel luogo e tornarono all’loro accampamento.
“Si può sapere cosa vi prende?”
“Niente Shippo, volevamo solo accertarci che stessero bene tutto qui…ora lasciamoli da soli” – Si giustificò il monaco ancora scioccato per aver scoperto cosa era accaduto.

Kagome si destò dal sonno.
“Inuyasha…” – Si accorse che era ritornato ad essere un mezzo demone.
“Ciao Kagome.” – la voce di lui era estremamente dolce.
La ragazza mi mosse leggermente.
“Fa attenzione a come ti muovi”
Kagome si guardò attorno e capì dove si trovava. Era ancora senza veli coperta solo dalla veste del mezzo demone e per questo arrossì.
“Che bel panorama!” – Esclamò la ragazza guardando all’orizzonte.
“Il più bel panorama però sei tu” – Affermò voltandole il viso ed immergendosi nei suoi occhi castani.
“Inuyasha.” – Nonostante quello che era caduto la notte precedente, Kagome non era abituata a quel genere di complimenti da parte di Inuyasha e ogni volta arrossiva, non poteva farci niente.
Si baciarono e poi restarono ancora un po’ sopra quell’albero dischiusi in caldo un abbraccio.

Kagome si strinse l’inezumi sul suo corpo cercando i suoi vestiti. Inuyasha non le toglieva lo sguardo per un momento era totalmente affascinato da lei.
“Inuyasha, ti dispiacerebbe voltarti mentre io mi vesto?” – Gli chiese imbarazzata dai suoi occhi.
“Ti ho già vista senza nulla addosso, di cosa ti imbarazzi?”
“Inuyasha, per favore…”
“Ok, come vuoi tu” – Si voltò e lei si vestì frettolosamente.

“Inuyasha, Kagome alla buon ora!” – Disse Miroku vedendoli arrivare.
“Ma dove siete stati?” – Chiese il piccolo Shippo.
I due a quella domanda divennero di tutti i colori, non potevano certo dire quello che avevano fatto…
“Mangiamo! Io ho una fame da lupi!” – Affermò Kagome cercando di eclissare l’argomento.
Dopo una sostanziosa colazione Inuyasha e i suoi amici si diressero verso il villaggio dell’anziana Kaede.
“Inuyasha, ma tu e Kagome ieri sera… Avete fatto fuochi d’artificio, Eh?” – Gli disse il monaco dopo averlo preso in disparte, dandogli una piccola gomitata.
“Che cosa? E tu Come lo sai?” – Inuyasha si tradì da solo e diventò rosso come un pomodoro.
“Ma allora è vero! Inuyasha tu hai fatto davvero cose così sconce con la divina Kagome?!”
Inuyasha dopo un po’ di smarrimento riprese la parola:
“Bèh, veramente, noi….”
“Oh, sta tranquillo non lo diremo a nessuno io e Sango manterremo la bocca cucina, puoi contarci!”
“Grazie.”
“Ma dimmi un po’, avrei dato la vita pur di vedere la visione della divina Kagome senza abiti…” – Affermò con gli occhi sognati. La sterminatrice che aveva sentito tutto lo scaraventò contro il fusto di un albero.
“Sango, no! Accidenti! Ah… mai fare infuriare le donne.”
“Te la sei cercata monaco!” – Sbottò Inuyasha allontanandosi.
Per tutta la giornata il mezzo demone non parlò, si estraniò completamente da quello che gli era attorno.
“Inuyasha…” – Inutile non rispondeva, invece che migliorare le cose peggioravano, ora il mezzo demone si rifiutava di parlare anche con Kagome. La ragazza resistette per tutta la giornata però poi scoppiò, non sopportava più quel suo silenzio, non dopo quello che si erano detti la sera prima. Se lui veramente l’amava perché la trattava in quel modo? Kagome non riusciva a darsi pace.
“Inuyasha per favore, mi passi il mio zaino?” – Lui non la degnò di uno sguardo.
“E dai Inuyasha, che ti costa? – Disse Sango cercando di convincerlo, invano.
Kagome offesa e ferita dal suo comportamento si alzò in piedi e lo schiaffeggiò. Lo schiaffeggiò con violenza e solo allora il mezzo demone capì il suo enorme sbaglio.
“Kagome…”
“Inuyasha, sei uno stupido! – lui si alzò in piedi – Non provare a seguirmi! A cuccia!” – Di colpo Inuyasha si ritrovò steso a terra e la ragazza ne approfittò per scappare in lacrime.
“Kagome!”- La guardò mentre correva nel buoi della notte.
“Inuyasha sei il solito senza cuore!” – Gli urlò Shippo.
“Cosa aspetti, va da lei!” – La voce di Sango lo scosse e rialzandosi la rincorse.
"E’ uno stupido, è soltanto uno stupido!" Kagome correva nella foresta e piangeva a dirotto era stata stupida a concedersi a Inuyasha, come aveva potuto farlo?
“Fermati!” – Il mezzo demone la bloccò stringendole il braccio.
“Lasciami!”
“No!”
“Smettila, lasciami ho detto!” – Gli urlò contro.
“No, non ti lascerò finché non mi avrai detto perché sei corsa via in quel modo!”
“Ma fai il finto tonto o cosa?! Credi che io sia un bella bambolina da usare solo quando lo vuoi tu?”
“Kagome…”
“Non riesco più ad accettarlo Inuyasha! Non puoi far finta che io non esista! Non dopo quello che ci siamo detti ieri! – Il mezzo demone sussultò- Ieri io ti ho dato il mio corpo, la mia verginità credendo che tu fossi la persona giusta, ma ora mi accorgo che non è così!” –Kagome si liberò dalla presa di Inuyasha, ma quest’ultimo l’afferrò nuovamente.
“Hai ragione, mi sono comportato da perfetto idiota, ieri mi hai concesso la cosa più importante che tu possieda e io…e io sono riuscito a ferirti. Mi dispiace”
“Inuyasha…”
“Quello che è successo tra noi è stato meraviglioso e io ti amo da impazzire”
“Se tu mi amassi come dici non mi ignoreresti ogni volta!”
“Non era mia intenzione farlo è solo che io… Non sapevo come comportarmi. Sono un cretino, lo so, ma è stata la prima volta anche per me. Ed io non sapevo come dovevo pormi nei tuoi confronti, ma non avevo il diritto di far star male te.”
“Inuyasha” – Nel sentire quelle parole singhiozzò.
“Sono il più grande stupido che tu conosca, non è così?” – Lei si tuffò su di lui piangendo.
“Si. Ma sei anche lo stupido che amo”
“Kagome mi perdoni?”
Lei per tutta risposta lo baciò.
“Questo era un si?”
Inuyasha non avrebbe mai più permesso che la sua donna soffrisse, se lo era ripromesso.
Al chiaro di Luna le loro labbra si unirono ancora una volta e poi si abbracciarono. Lui la guardò, cogliendone ogni prezioso particolare. Era bella. Dannatamente bella. Non l'avrebbe mai più lasciata sola, ora se lo era imposto, lei sarebbe stata per sempre l'unica. Ora poteva dedicare se stesso amandola liberamente e facendosi riamare a sua volta.
La quiete regnava assoluta, nessun rumore e l’aria dormiva placida. Come se il tempo si fosse fermato solo per loro, per non disturbare il dialogo di due cuori che s’incontrano nella notte, si sfiorano e, abbracciandosi sognano che l’alba tardi ad arrivare.

A Loro, e alle nostre notti insieme.


   
 
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