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Autore: ValeAki    09/09/2012    2 recensioni
“Hahi?” Era stato quello l’unico sussurro in grado di uscire dalle labbra di Haru, dopo che il suo cervello ebbe analizzato con cura il susseguirsi di parole uscite dalle labbra della sua migliore amica. Gli occhi lievemente sgranati, la bocca aperta in un moto di stupore: di certo, non si aspettava che quel giorno fosse il compleanno di Gokudera.
Cos'è questo? Niente, un piccolo esperimento 5986 per il compleanno di Gokkun :3
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Hayato Gokudera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Regalo inaspettato

“Hahi?” Era stato quello l’unico sussurro in grado di uscire dalle labbra di Haru, dopo che il suo cervello ebbe analizzato con cura il susseguirsi di parole uscito dalle labbra della sua migliore amica. Gli occhi lievemente sgranati, la bocca aperta in un moto di stupore: di certo, non si aspettava che quel giorno fosse il compleanno di Gokudera. << Ti capisco, Haru, non lo sapevo neanche io. Non lo ha detto a nessuno, solo Bianchi lo sapeva. >> la consolò Kyoko, accanto a lei, sedute in una panchina nel parco. << Ma è terribile! Se non l’ha detto a nessuno, sarà a casa da solo, proprio il giorno del suo compleanno! >> dentro di lei, combatteva con la voglia di piangere, essendo in pena per lui, o di prenderlo a schiaffi, per non aver detto loro qualcosa di così importante. Erano amici, erano una Famiglia! << Haru-chan... >> un sussurro di Kyoko sfumò nel vento, mentre Haru si alzava di scatto. << Non lo permetto! Adesso andrò lì a dargli una bella tirata di orecchi! >> esclamò, più convinta che mai. Così si mise a correre, correre e correre, accorgendosi di una cosa: lei non sapeva affatto dove vivesse Gokudera. “Dannazione, non potrebbe essere più aperto con noi?” pensò, testa china, mentre avanzava lentamente. Fino a che non si scontrò con qualcuno. << Hahi?! Mi scusi! >> esclamò, alzando il capo e incontrando due iridi acquamarina. << Stupida donna, devi guardare avanti mentre cammini! >> sbottò Hayato, porgendole una mano come aiuto per alzarsi. Haru la colpì, mettendosi in piedi e guardandolo con sguardo furente. << Proprio te cercavo! Che idea è quella di non dire a nessuno del tuo compleanno, eh? Adesso dovremmo organizzare una festa all’ultimo secondo! >> sbottò, braccia al petto. << Non ce n’è bisogno. Io non lo festeggio il compleanno. >> disse semplicemente Gokudera, spostando lo sguardo accanto ai piedi della ragazza. << Hahi? In Italia non lo festeggiate? >> chiese, con un tono pieno di stupore. Gokudera si schiaffò la mano in faccia. << Non è questo, stupida! Meglio che la smetto di parlare con te, mi potresti contagiare con la tua stupidità. >> esordì, camminando avanti. Ma quelli che si sentivano nel viale non erano solo i rumori di due scarpe che toccavano il suolo, bensì quattro suole che camminavano all’unisono. << Perché mi stai seguendo? >> domandò Hayato, con tutto il suo autocontrollo andato a farsi benedire. << Perché no? >> fu la risposta, che giunse fulminea alle orecchie dell’argenteo. Borbottò un “fa’ come ti pare” e andò avanti, fino a che giunse in una piccola abitazione. << Abiti qui? >> chiese Haru, alzando lo sguardo e incontrando quello dell’Italiano. << E se anche fosse? >> sbuffò, prendendo le chiavi e infilandole nella serratura. Entrò e lasciò che lo facesse pure la ragazza. Era una casa davvero modesta, con lo stretto necessario. << Se vuoi qualcosa ti avviso che non ho nulla, puoi anche andartene. >> disse Hayato, alzando il tono di voce facendo in modo che si sentisse dall’altra sala. Sentì un “non fa niente”  di Haru, che stava guardando alcune foto in uno dei comodini dell’altra stanza. Doveva essere lui da piccolo, constatò la bruna. Le labbra si addolcirono in un sorriso, sulle guance si dipinse un tenue rossore. Fu riportata alla realtà solo dalla voce di Gokudera. <<< Che diamine stai facendo? >> chiese, un sopracciglio inarcato. << Ah-ah, nulla. >> balbettò Haru, scostandosi dalla foto. << Stupida donna, stai male? Sei tutta rossa in viso. >> la provocò, avvicinandosi a lei e chinandosi, avvicinando vicino al suo viso. << Va-vattene! >> esclamò la ragazza, che non riusciva a divincolarsi dalla stretta dell’Italiano. << Andarmene? Ti ricordo che questa è casa mia, stupida donna. >> sussurrò, appoggiando la propria fronte su quella di Haru. E da lì a sfiorare le labbra della bruna con le proprie, non ci volle molto. << Che diamine stai facendo, pervertito?! >> chiese indignata la più piccola, allontanandolo di malo modo. << Oh beh, sai, è il mio compleanno e tu non hai nemmeno un regalo per me. Questo mi basta. >> ghignò, passandosi la lingua sulle labbra per riassaporare il gusto della ragazza: un dolce sapore di fragola. << S-sei solo un pervertito, me ne vado! >> esclamò furiosa la ragazza, uscendo di casa. Il cuore le batteva all’impazzata, il tenue rossore venne sostituito da una tonalità completamente scarlatta. Alla fin fine, quel bacio non le era dispiaciuto poi tanto. Dall’uscio della casa si sporse Gokudera, mettendosi una mano sul fianco. << Grazie del regalo, eh! >> ghignò, entrando dentro.
Grazie a te del regalo, Gokudera. Auguri



N/A
Strazio finito, immagino xD
Mi scuso per eventuali errori nel testo ^^
E Auguri, Gokudera <3
P.S. Avevo già pronta una 5927 scritta qualche mese fa  per oggi, a breve la pubblicherò, ma questo ovviamente non interessa a nessuno.
   
 
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