Autore:
xOnmyown_
Titolo: And
I don’t wanna hear the sound of losing what I never found
Genere: Malinconico,
triste, angst.
Rating: Giallo
Personaggi:
Damon Salvatore, Stefan Salvatore (fugacemente) Elena Gilbert.
Avvertimenti:
Spolier purissimo (?) della 3x22
anche se ho cercato di tenermi sul vago.
Timeline:
3x22. Prima che Elena chiami Damon.
Note: Genialata
condita col Delena di mezzanotte. Date la colpa questo video ( http://www.youtube.com/watch?annotation_id=annotation_138818&feature=iv&src_vid=vXbXNCKEYak&v=RMsmC3vGRLg)
e al fatto che le parole mi siano scappate dalle mani. Se Damon dovesse
risultare OOC, sarete libere di decapitarmi/impalarmi/scuoiarmi/farmi
fuori,
visto che io stessa mi odierei: l’OOC non lo reggo, in
più se riguarda uno dei
miei personaggi preferiti i miei istinti non sono esattamente pacifici,
ecco.
Comunque, lo so che sul
Delena, e in generale, scrivo cose tristi nel 99% dei casi, ma io a
scrivere di
un happy ending senza un po’ della malinconia che
è il loro marchio, e magari
facendo germogliare l’OOC, non ce li vedo, quindi, quando il
genere principale
delle mie storie sarà il fluff, potrete dare totale ed
incondizionata ragione
ai Maya.
Grazie dell’attenzione,
Bels.
A tutte/i le/i Delena shippers, che
ci
credono e ci crederanno sempre, che sentono il cuore battere come un
treno in
ogni, piccola, fugace scena.
A Kevin, Julie e Lisa che ci hanno
permesso di conoscere Damon ed Elena- Chi a penna, chi in tv.
A tutti quelli che ci hanno
permesso di
capire che l’amore non è solo dolcezza,
cioccolatini, fiori e serenate.
E a te, che leggendo ti emozionerai.
Grazie <3
And
I don’t wanna hear the sound of losing what I never found
Quando avevano discusso per
decidere chi dei due si sarebbe dovuto allontanare da Mystic Falls,
Damon non
aveva neanche lasciato che le labbra di Stefan si aprissero: - Vado io.
- Aveva
detto, fermamente, lasciando che finalmente la sua autorità
di fratello
maggiore conoscesse il mondo. – Punto. Non possiamo lasciare
che la tua bontà
torni a galla proprio ora e ci metta tutti nei casini.- A quel punto,
Stefan
aveva annuito come avrebbe fatto se avesse avuto davanti suo padre e
fosse
stato ancora umano.
Damon stava scappando.
Scappava dal dolore, come sempre. Se esisteva qualcuno che potesse
essere la
personificazione del detto L’amore
fa
male era lui: la seconda scelta, la spalla su cui piangere.
Il fratello
cattivo, quello che faceva stronzate. L’insensibile che
finiva per amare fino a
consumarsi e a fare la scialuppa di salvataggio per una povera donzella
in
pena, senza badare al freddo che avrebbe sopportato, senza importarsene.
L’aveva già
vissuto, un
secolo e mezzo addietro, ed erano passati centoquarantacinque anni
prima che
guarisse da quel dolore bruciante, prima che si mostrasse ancora.
Stavolta, avrebbe fatto
sì
che il dolore non lo colpisse, –Sapeva che, anche se Elena
non gli aveva detto
di amarlo e non fossero arrivati dove era arrivato con Katherine,
questa volta,
del suo cuore non sarebbe rimasto nulla.- non avrebbe permesso che le
sue
orecchie percipissero l’addio nella voce di Elena, ne
tantomeno, ai suoi occhi
di scorgerlo in quelli di lei.
Non avrebbe sentito i passi
dell’amore della sua vita, che non era mai propriamente stato
suo, allontanarsi. Non avrebbe mai
voluto sentirli.