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Autore: Kiya Siph    09/09/2012    1 recensioni
"E dire che l'unica cosa che voleva era il suo sorriso.
La sua voce impacciata che gli diceva “Ti amo”.
Che gli diceva che era felice di essere con lui."
FF ambientata al di fuori di Happy Tree Friends, ove le persone morte non tornano più in vita.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Disclaimer: Flippy, Flaky e tutti i personaggi del cartoon Happy Three Friends non appartengono a me, ma a Kenn Navarro e Rhode Montijo.

-Dovremo di nuovo cambiare casa?- la curiosa e impaurita voce di Flaky fu la prima cosa che il giovane sentì riprendendosi dalla furia omicida, che pochi minuti prima lo aveva fatto impazzire.

Di nuovo aveva ucciso, di nuovo si era fatto prendere dalla paura, perché solo paura poteva essere quella, di ritrovarsi nella guerra, e di nuovo aveva preso il sopravvento la parte malvagia di lui.

Flaky non poteva far altro che guardare, guardare quei poveri corpi di persone innocenti, triste per la brutta sorte che subiva ogni suo amico, impaurita dalla lama che Flippy continuava a tenere tra le mani.

A pochi metri il sempre verde dietro cui si era nascosta la ragazza, rannicchiandosi e tenendo fermamente la testa tra le braccia, sulle ginocchia.

Posto in cui ancora una volta era dovuta scappare, per non essere uccisa dalla personalità che ancora una volta aveva preso possesso del corpo del fidanzato, cercando di auto-convincersi che tutto era un sogno, un brutto, bruttissimo sogno.

-...Sì.- fu l'unica cosa che uscì dalle labbra di lui. I suoi occhi sbarrati, guardavano spaventati la lama del coltello, ancora sporca del sangue degli amici che Flaky si era fatta.

Un'altra carneficina.

-Mi dispiace... Flaky.- piantò il coltello a terra e abbracciò teneramente la donna, cercando di calmarla e di fermare le lacrime che ancora una volta solcavano il suo bellissimo viso.

E dire che l'unica cosa che voleva era il suo sorriso.

La sua voce impacciata che gli diceva “Ti amo”.

Che gli diceva che era felice di essere con lui.

-Mi dispiace, davvero.-

-N-no... Non è c-colpa t-tua...- Flaky nascose il viso tra i capelli, tenendosi stretta all'uomo che amava. Si fece coraggio, e finalmente parlò: -F-Flippy, h-ho un'idea... P-Perché n-non... ci trasferiamo i q-qualche l-luogo p-più isolato?-

Flippy allontanò il suo viso dalla spalla di lei, lasciando scorrere le lacrime e guardandola negli occhi.

-Ma non è giusto Flaky! Non è giusto che per colpa mia tu non possa più avere amici...!-

-N-Non importa, Flippy... per me l'importante è stare con te... Perché... t-ti amo...-

E un nuovo abbraccio li unì, le labbra sovrapposte le une sulle altre, le lacrime che si univano, cadendo a terra.

-Ti amo anche io... Flaky.-

   
 
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